Coralli, Avori e Argenti: capolavori da importanti collezioni italiane - Icone Russe

Coralli, Avori e Argenti: capolavori da importanti collezioni italiane - Icone Russe

giovedì 30 novembre 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)
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  •  
Coppia di applique in argento Venezia, 1812-1872
 Altezza x larghezza x profondità: 44,5 x 31,5 x 23 cm. Peso complessivo: 3,5 kg.
    Lotto 25


    Coppia di applique in argento Venezia, 1812-1872
    Altezza x larghezza x profondità: 44,5 x 31,5 x 23 cm. Peso complessivo: 3,5 kg.
    Decorate a volute fogliate e fiori con con due bracci fogliati, bobeche e e piattini salva cera fissi. Argento 800/1000, punzonate con i marchi in uso a Venezia, Lombardo Veneto (Acrostolio od ornamento di poppa di forma arcuata con parte circolare da cui si dipartono quattro assi flesse a destra in campo a profilo libero) in uso tra il 1812 ed il 1872 e con i marchi di epoca fascista "41 fascio MI" dell'argentiere  "Ditta fratelli Leone" in uso dal 1935 al 1945.
    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
Placca in argento con Sacra Famiglia e Santi Roma, inizio XIX secolo
 Altezza x larghezza x lunghezza: 24,5 x 21,5 x 0,5 cm. Peso 1150 gr.
    Lotto 26


    Placca in argento con Sacra Famiglia e Santi Roma, inizio XIX secolo
    Altezza x larghezza x lunghezza: 24,5 x 21,5 x 0,5 cm. Peso 1150 gr.
    In argento fuso e cesellato, di forma rettangolare, raffigurante la Sacra Famiglia con santi; nella parte sinistra della scena è collocata Santa Anna nelle vesti di dama imperiale, colta nell'atto di abbracciare e baciare il Gesù Bambino accolto tra le braccia della Vergine genuflessa; alla destra sono presenti San Giovannino che stringe una pecorella e, alle sue spalle, Santa Elisabetta e San Gioacchino.
    Punzonata con i marchi camerali con il Triregno per l'argento al titolo a 10 once e 16 denari (889/1000) in uso a Roma nel 1808-1809 e con il marchio di importazione per i minuti lavori in uso durante l'occupazione francese (?).

    Stato di conservazione: ***** eccellente.


  •  
Scultura italiana in argento raffigurante la Vergine Immacolata Napoli, prima metà del XIX secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 35,5 x 13,5 x 11,5 cm. Peso 730 gr.
    Lotto 27


    Scultura italiana in argento raffigurante la Vergine Immacolata Napoli, prima metà del XIX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 35,5 x 13,5 x 11,5 cm. Peso 730 gr.
    La figura della Madonna incoronata, in argento sbalzato e cesellato, è posta su una mezzaluna e raffigurata con le mani congiunte sul petto. Punzonata con il marchio in uso alla corporazione degli orefici di Napoli per l'argento al titolo di 833/1000 in uso per i soli oggetti sacri in uso dal 1839 al 1872 e con il marchio di un argentiere non identificato.
    Poggiante su un basamento di forma quadrata sbalzato, cesellato e traforato a motivi floreali.

    Stato di conservazione: **** buono.

  • Francesco Saverio Rossi (1805 - ) 
Scultura italiana in argento raffigurante San Francesco da Paola Napoli, 1832-1835
 Altezza x larghezza x profondità: 24 x 14,5 x 14,5. Peso 805 gr.
    Lotto 28

    Francesco Saverio Rossi (1805 - )
    Scultura italiana in argento raffigurante San Francesco da Paola Napoli, 1832-1835
    Altezza x larghezza x profondità: 24 x 14,5 x 14,5. Peso 805 gr.
    La figura del santo, in argento sbalzato e cesellato, è raffigurato a mezzo busto con il caratteristico bastone e con la mano destra sul petto.
    Punzonata con il marchio in uso alla corporazione degli orefici di Napoli per l'argento al titolo di 833/1000 in uso dal 1832 al 1835, saggiatore Paolo De Blasio e con il marchio dell’argentiere Francesco Saverio Rossi; il bollo del maestro è stato precedentemente rilevato su una coppia di giare che si conservano nella sacrestia della Basilica di San Nicola di Bari ed è noto che mel 1835 esegui la statua di S. Luigi Gonzaga per la cappella del tesoro di S. Gennaro.
    San Francesco di Paola, eremita calabrese e grande Taumaturgo della storia Cristiana, viene spesso raffigurato con uno scudo gentilizio sul quale si legge la scritta “Charitas”, ed anche in questo caso sul fronte del basamento è collocato uno scudo ovale la medesima iscrizione.
    Secondo la tradizione, mentre il Santo si trova assorto in contemplazione, gli comparve davanti l’Arcangelo Michele, con uno scudo nelle mani che sembrava un sole spendente e al centro di esso la scritta a caratteri d’oro con una sola parola: CHARITAS. L’Angelo gli porse lo scudo e gli raccomandò di farne lo stemma del proprio ordine: “Francisce, haec erunt insignia tui Ordinis”. Francesco, per dare l’esempio, non comanda cosa se non per carità; non fa miracolo in cui non risuoni il nome di carità; non pratica virtù, che non l’accompagni con la carità.
    Poggiante su un basamento di forma quadrata sbalzato e cesellato a motivi floreali.

    Stato di conservazione: **** buono.


  •  
Crocifisso in argento con croce in tartaruga Italia (?), fine XVIII secolo
 Altezza x larghezza con croce: 123,5 x 93,5 cm. Peso: 3800 gr circa.
    Lotto 29


    Crocifisso in argento con croce in tartaruga Italia (?), fine XVIII secolo
    Altezza x larghezza con croce: 123,5 x 93,5 cm. Peso: 3800 gr circa.
    Corpus Christi in argento, posto su una croce lignea lastronata in tartaruga (hawksbill sea turtle, Eretmochelys imbricata, Cheloniidae) con terminali in argento.
    La figura del Salvatore è studiata anatomicamente; le braccia distese orizzontalmente mettono in evidenza il realismo della figura del Cristo in croce, sottolineato anche dalla muscolatura e dal sistema venoso; le mani sono leggermente socchiuse e i fori per i chiodi si trovano più vicini al polso e non al centro della mano. Il torace spinto in avanti è contrassegnato dalle costole non eccessivamente marcate, che danno alla figura più armonia e l’addome è rientrante. La testa presenta la corona di spine ed è ripiegata verso la spalla sinistra, rivolta verso l’alto; la morbida capigliatura ricade sulle spalle, gli occhi sono aperti e rivolti al cielo e la bocca è socchiusa. Le gambe del Crocifisso sono posizionate in modo parallelo e leggermente flesse verso la parte destra della figura, i piedi sono leggermente sovrapposti e inchiodati congiuntamente. Le parti intime sono coperte da un perizoma corto con drappo laterale, sostenuto da un doppio cordone molto sottile.
    Nella parte alta della croce, separato dalla figura del Cristo, è presente un cartiglio, con il Titulus Crucis I.N.R.I. (Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, che si traduce letteralmente in “Gesù nazareno, re dei giudei”). Sul cartiglio è presente il marchio dell’argentiere “A P” improntato due volte, mentre al verso dei terminali sono presenti le prese di saggio.

    Stato di conservazione: **** buono, minori difetti.

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Crocifisso in legno di bosso Inizio XVII secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 31 x 23,5 x 8 cm.
    Lotto 30


    Crocifisso in legno di bosso Inizio XVII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 31 x 23,5 x 8 cm.
    Corpus Christi  in legno di bosso scolpito. La figura del Salvatore è raffigurata con le braccia aperte e distese in diagonale, la testa è inclinata verso il lato destro e guarda verso il basso con gli occhi chiusi, resi a fessura, e la bocca socchiusa; il busto è piegata in avanti nella posa del Christus Patiens (Cristo dolente), manifestando serenità nel sollievo della morte, mentre il corpo sembra cedere in avanti, inerte, e si abbandona, pesando sulle ginocchia piegate. La morbida capigliatura scende sulle spalle e in avanti seguendo il peso della testa. Le mani presentano alcune mancanze, ma sembrano essere state concepite per essere socchiuse, i piedi sovrapposti mostrano le stigmate. Le parti intime sono coperte da un perizoma corto con un drappo annodato che scende lateralmente a destra.
    L'opera è datata intorno all'inizio del XVII secolo, un periodo in cui la religiosità popolare era espressa con un forte patetismo e coinvolgimento emotivo. La descrizione dei dettagli fisici, come la capigliatura, gli occhi, la bocca e le mani, contribuiscono a creare un'atmosfera di profonda contemplazione e spiritualità; questi dettagli contribuiscono a trasmettere l'umanità e la divinità di Gesù, enfatizzando il suo sacrificio.



    Stato di conservazione: **** buono, difetti e mancanze.

  •  
Croce d'altare in legno con Cristo Ambito italiano, XVIII secolo
 Altezza x Larghezza x Profondità: 65,5 x 26 x 9,5 cm.
    Lotto 31


    Croce d'altare in legno con Cristo Ambito italiano, XVIII secolo
    Altezza x Larghezza x Profondità: 65,5 x 26 x 9,5 cm.
    Corpus Christi  in legno di bosso scolpito, posto su una croce lignea con basamento il legno ebanizzato.
    La figura del Salvatore è studiata anatomicamente: la muscolatura e il sistema venoso sono ben sottolineati, soprattutto nelle braccia che risultano aperte e distese in diagonale. Le mani sono leggermente socchiuse: la mano destra presenta il chiodo, mentre quella sinistra ha solamente il foro delle stigmate. La testa è ripiegata verso la spalla sinistra, rivolta verso l’alto; la morbida capigliatura ricade sulle spalle, gli occhi sono aperti e rivolti al cielo e la bocca è socchiusa. I piedi del Cristo sono sovrappostii e inchiodati congiuntamente anche se la testa del chiodo risulta mancante. Le parti intime sono coperte da un perizoma corto con drappo laterale, sostenuto da un cordone visibile solo sul fianco destro.

    Nella parte alta della croce, separato dalla figura del Cristo, è presente un cartiglio dalla forma rettangolare affiso con chiodo in alto e in parte arrotolato, con il Titulus Crucis I.N.R.I. (Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, che si traduce letteralmente in “Gesù nazareno, re dei giudei”).

    Sul basamento è raffigurata la scena del Peccato Originale con Eva che porge la mela ad Adamo, separati da un albero attorno al quale è arrotolata la figura del Serpente.

    Stato di conservazione: **** buono, presenza di attacchi pregressi da insetti xilofagi.

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Croce Astile in rame Ambito lombardo-veneto XV-XVI secolo
 Altezza 64,5 x larghezza 31,5 x profondità 2,5 cm.
    Lotto 32


    Croce Astile in rame Ambito lombardo-veneto XV-XVI secolo
    Altezza 64,5 x larghezza 31,5 x profondità 2,5 cm.
    lamina di rame sbalzata, cesellata e dorata su anima di metallo a fusione dorato.La croce, finemente decorata, presenta una struttura a croce latina, con i bracci dai profili taglienti e terminali polilobati, entrambe le facce sono decorate da un motivo romboidale a scacchiera su sfondo punzonato.Sul fronte appare all'incrocio dei bracci la figura di Cristo crocifisso a una sottile crocetta, mentre nelle formelle sbalzate laterali si notano i mezzi busti di Maria e Giovanni, in alto un angelo ed in basso la Maddalena; sul recto invece è rappresentato al centro Dio Padre benedicente a tutta figura, sui quattro terminali i simboli animali degli Evangelisti: in alto l'aquila che rappresenta Giovanni, in basso l'angelo, simbolo di Matteo, sulla destra il leone di Marco nel lato opposto il toro, simbolo dell'evangelista Luca. Degna di nota, sul verso la figura di Cristo al centro che ha come riferimento un modello arcaico. La concezione generale della croce rientra in moduli correnti: i bordi sono ondulati, l'incrocio dei bracci è raccordato da un profilo, gli sfondi sono decorati.L’opera rientra nel vasto repertorio di croci astili lombarde quattrocentesche caratterizzate da questo tipo di struttura e di decorazione. Nel caso qui proposto si può segnalare una certa arcaicità, sia nello stile delle immagini, sia per ciò che concerne la tecnica di creare le figure a sbalzo direttamente dalle lamine di sfondo e cioè non applicando le formelle sulle superfici metalliche ricoprenti integralmente i bracci dell'oggetto.

    Stato di conservazione: **** buono, difetti e mancanze.

  •  
Scultura in marmo raffigurante la Vergine in estasi Italia, XVI-XVII secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 36,5 x 10 x 9 cm.
    Lotto 33


    Scultura in marmo raffigurante la Vergine in estasi Italia, XVI-XVII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 36,5 x 10 x 9 cm.
    La figura della Vergine Immacolata scolpita a tutto tondo in marmo poggia su una base di nuvole e teste di cherubini e rappresenta la Madonna in estasi con le mani incrociate poggiate sul petto e lo sguardo rivolto verso l'alto. 
    Poggiante su base circolare in legno tornito.

    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
Uccello in pietra calcarea rosa Maestranza Spoletina, metà XIV secolo 
 Altezza x larghezza x profondità: 85 x 150 x 20 cm.
    Lotto 34


    Uccello in pietra calcarea rosa Maestranza Spoletina, metà XIV secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 85 x 150 x 20 cm.
    Grande figura di pavone o fagiano a scolpita a tutto tondo su pietra calcarea rosa; tipica delle aree dell'Appennino compresa tra Umbria e Marche, è una pietra molto difficile da lavorare, che non rende le superfici levigate e lisce non permettendo così un intaglio molto minuto.
    La coda chiusa e la testa eretta sono tipiche di questi tipi di uccelli, mentre la cresta del capo è andata probabilmente perduta nel tempo.
    Il fianco sinistro dell'animale ha delle mancanze sulla superficie dovute al tempo, probabilmente perché l'opera era destinata a stare in un luogo aperto e questo lato era esposto a intemperie atmosferiche.
    Come citato nell'expertise redatto dal Prof. Alessandro Delpriori faceva parte di una coppia di uccelli che si protendevano in modo aggettante sulla facciata del complesso di San Giuliano a Spoleto da cui probabilmente deriva la scultura.

    Stato di conservazione: **** buono.

  • Tino di Camaino (bottega di) (Siena, 1285 circa - Napoli, 1337 circa) 
Leone stiloforo in marmo prima metà del XIV secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 55 x 77 x 35 cm.
    Lotto 35

    Tino di Camaino (bottega di) (Siena, 1285 circa - Napoli, 1337 circa)
    Leone stiloforo in marmo prima metà del XIV secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 55 x 77 x 35 cm.
    L'opera è realizzata in marmo di Carrara, materiale costoso che veniva scelto per la sua duttilità e lucentezza nella statuaria celebrativa e commemorativa in uso specialmente all'interno di edifici di culto pubblici.
    La figura del leone incarna la virtù cardinale della Giustizia e veniva usato nell'iconografia cristiana come simbolo del potere salvifico di Cristo e della sua Resurrezione.
    Il basamento trapezoidale, le natiche tagliate per consentire l'addossarsi diretto alla parete, la posa accovacciata a terra, sono elementi che indicano che l'opera originariamente era un elemento di sostegno, simile ai leoni-colonna della tomba angioina di Carlo di Calabria in Santa Chiara a Napoli. L'opera però, al posto del pilastro, presenta un ampio solco lungo la schiena che, quasi sicuramente, è stato realizzato in età moderna e doveva servire per il flusso dell'acqua. A conferma del contatto con l'acqua è la zampa anteriore destra di cui resta soltanto la sagoma appiattita.
    Probabilmente queste modifiche vennero fatte nel XVIII secolo, come ricordato dall'iscrizione sul lato destro del viso del leone: ''1794''. 
    E' possibile comparare il leone con altri della Napoli angioina, quali: i leoni che ornano la tomba di Caterina d'Austria (prima moglie di Carlo di Calabria) a San Lorenzo Maggiore; i leoni ai lati del portale maggiore del Duomo; nella chiesa conventuale di Santa Chiara, dove sopravvivo due leoni di quattro che sostenevano il pulpito; i leoni presenti nelle tombe di Carlo di Calabria e della sua seconda moglie Maria di Valois eretti bella chiesa di Santa Chiara.

    Stato di conservazione: **** buono.

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Rara coppia di Putti alati in marmo Sicilia, XVII secolo 
 Altezza basi: 79 cm, altezza putti: 120 cm circa.
    Lotto 36


    Rara coppia di Putti alati in marmo Sicilia, XVII secolo
    Altezza basi: 79 cm, altezza putti: 120 cm circa.
    Scolpiti a tutto tondo in pieno stile barocco siciliano, sono raffigurati in posizione eretta e frontale con il busto in leggera torsione.
    Uno dei due angeli ha lo sguardo rivolto verso l'alto, una mano che poggia sul petto e l'altra aperta verso lo spettatore, il corpo è rivolto in direzione opposta del capo, mentre l'altro è colto nel momento in cui con una mano regge la veste e con l'altra, in direzione opposta della gamba e della testa, rivolge lo sguardo verso il basso. Le chiome ricciute e le ali in movimento fissate sul dorso aggiungono movimento alle vesti mosse da un ricco panneggio. 
    Le basi in marmo Libeccio antico di Sicilia e i sottostanti basamenti in marmi policromi, sono di manifattura moderna siciliana.

    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
 Altezza x larghezza: 9,6 x 11 cm. Peso: 184 gr.
    Lotto 37


    Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
    Altezza x larghezza: 9,6 x 11 cm. Peso: 184 gr. a tre sportelli realizzata in bronze con cornice semplice sagomata sormontata dal volto dell'Acheropita. Le scene laterali presentano scene bibliche e la scena centrale raffigura San Giorgio che trafigge il drago.


    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
 Dimensioni icona chiusa: 15 x 9,7 x 1,3 cm. Larghezza icona aperta 35 cm.
    Lotto 38


    Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
    Dimensioni icona chiusa: 15 x 9,7 x 1,3 cm. Larghezza icona aperta 35 cm.
    Icona da viaggio quadripartita in bronzo dorato e smalti policromi, raffigurante le scene della vita di Cristo.

    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
Icona russa da viaggio in bronzo con cornice XIX secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 24 x 20,5 x 1.4 cm.
    Lotto 39


    Icona russa da viaggio in bronzo con cornice XIX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 24 x 20,5 x 1.4 cm.
    La raffigurazione centrale presenta la Vergine consolatrice di tutti gli afflitti. La diffusione di questa iconografia conobbe notevole fortuna dalla fine del XVII secolo in seguito ad un miracolo operato dall’icona della chiesa della Trasfigurazione sulla via Ordynka a Mosca. Intorno alla Vergine si accalcano numerosi fedeli supplicanti: gli offesi, gli ignudi, i pellegrini, gli affamati, gli afflitti, gli infermi. 
    Cornice in bronzo dorato.

    Stato di conservazione: **** buono, difetti alla cornice.

  •  
Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 13,5 x 11 x 0,4 cm.
    Lotto 40


    Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 13,5 x 11 x 0,4 cm.
    In bronzo dorato con smalti policromi raffigurante l'Ascensione del profeta Elia e scene della sua vita. 
    Tra i grandi personaggi della il profeta Elia è tra i più venerati della storia in Russia. Il suo culto è presente fin dalla prima cristianizzazione della Russia di Kiev (sec. X).

    Stato di conservazione: ***** eccellente.

  •  
Icona russa da viaggio in bronzo raffigurante la Madonna di Smolensk Fine XIX secolo
 Altezza x larghezza: 11,8 x 9,5 cm. Peso: 456 gr.
    Lotto 41


    Icona russa da viaggio in bronzo raffigurante la Madonna di Smolensk Fine XIX secolo
    Altezza x larghezza: 11,8 x 9,5 cm. Peso: 456 gr. In bronzo dorato e smalti policromi con cornice semplice, raffigurante raffigurante la Madonna di Smolensk. 


    Stato di conservazione: **** buono, cadute di colore.

  •  
Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
  Altezza x larghezza: 10,5 x 8,5 cm. Peso: 505 gr.
    Lotto 42


    Icona russa da viaggio in bronzo XIX secolo
    Altezza x larghezza: 10,5 x 8,5 cm. Peso: 505 gr. In bronzo dorato e smalti raffigurante la Madre di Dio Gioia degli Afflitti, glorificata nel 1688 dopo l'intercessione e la miracolosa guarigione della sorella del patriarca Ioachim.
    Nel corso del XVIII secolo l'icona conosce molte varianti influenzate da più elementi iconografici cattolici. La caratteristica comune è l'immagine degli afflitti che rivolgono le loro preghiere verso la Madre di Dio, loro protettrice e patrona. Gli afflitti sono consolati dagli angeli mandati dalla Madre di Dio. La Vergine domina la scena nella parte centrale, è raffigurata a figura intera con lo scettro nella mano sinistra. Intorno a lei si accalcano numerosi fedeli supplicanti.

    Stato di conservazione: **** buono (cadute di colore).

  •  
Icone russe da viaggio in bronzo Fine XIX secolo
 Altezze x larghezze: 8,7x10 cm e 5 x 5 cm. Peso totale: 654 gr.
    Lotto 43


    Icone russe da viaggio in bronzo Fine XIX secolo
    Altezze x larghezze: 8,7x10 cm e 5 x 5 cm. Peso totale: 654 gr.
    - Piccola icona da viaggio in bronzo dorato e smalti policromi; la scena centrale presenta la Madonna di Kazan, sormontata da una cimasa con al centro la Trinità affiancata da due cherubini e sormontata dal volto dell'Acheropita. Negli sportelli laterali sono raffigurate le scene della vita di Gesù: a sinistra le scene dell'Entrata a Gerusalemme e della Presentazione al Tempio, a destra le scene dell'Ascensione e dell'Anastasi. 

    - Piccola icona quadrata con cornice liscia in bronzo dorato e smalti policromi, raffigurante la Madre di Dio Blachernitissa.



    Stato di conservazione: **** buono. 

  •  
Crocifissione russa in bronzo e smalti XIX secolo
 Altezza x larghezza: 17,5 x 11,5 cm.
    Lotto 44


    Crocifissione russa in bronzo e smalti XIX secolo
    Altezza x larghezza: 17,5 x 11,5 cm.
    Tipica Croce Russa ortodossa in bronzo dorato e smalti policromi. 
    In alto è presente la figura del Cristo Salvatore con l’aureola e leggermente più in basso due Angeli. Il Corpo di Cristo é fissato alla Croce con quattro chiodi, ed ha il capo riverso a destra. Sulla parte inclinata in basso é raffigurata la Vecchia Gerusalemme decaduta, nella parte opposta si innalza la Nuova Gerusalemme. 
    La morte di Gesù, nella tradizione orientale, non é mai rappresentata nello spasmo dell’agonia e con i segni della Sua sanguinosa Passione, ma appare sempre illuminata da una regale nobiltà.

    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
Icone russe da viaggio in bronzo XIX secolo
 Altezza x larghezze: 6 x 16,5 cm e 12 x 8,5 cm. Peso totale: 737 gr.
    Lotto 45


    Icone russe da viaggio in bronzo XIX secolo
    Altezza x larghezze: 6 x 16,5 cm e 12 x 8,5 cm. Peso totale: 737 gr.
    - Piccola icona da viaggio tripartita in bronzo e smalti raffigurante scene di Santi. 
    - Placchetta rettangolare in bronzo raffigurante la Crocifissione, su modello di Galeazzo Mandella, detto ''Moderno'' (1467 – ante 1528). Esemplari della stessa incisione sono conservati al museo del Louvre, al Metropolitan Museum ed al Museo del Bargello.

    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
 Icona russa da viaggio in bronzo raffigurante la croce ortodossa XIX secolo 
 Altezza x larghezza x profondità: 17,3 x 10,6 x 0,3 cm. Peso: 286 gr.
    Lotto 46


    Icona russa da viaggio in bronzo raffigurante la croce ortodossa XIX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 17,3 x 10,6 x 0,3 cm. Peso: 286 gr.
    Bronzo dorato, presenta due barre trasversali di cui quella superiore orizzontale è più lunga, mentre quella inferiore è inclinata in diagonale. Quando Gesù fu crocifisso venne inserita la parte trasversale inferiore, inchiodata alla croce, per permettergli di poggiare i piedi. Simboleggia anche la bilancia che pesa i peccati e le virtù delle persone: l’estremità superiore sinistra punta sempre verso l’alto, verso il cielo, come a voler rappresentare l’ascesa tramite la Passione, mentre l’estremità destra punta verso il basso, ad indicare gli inferi. Ai piedi è presente una grotta dove è conservato il teschio di Adamo, colui che non è potuto entrare in paradiso a causa dell’albero dal quale si è ingiustamente cibato. Cristo è il nuovo Adamo che ci conduce alla salvezza e al paradiso per mezzo dell’albero impersonificato dalla Croce. Sullo sfondo è rappresentata la città di Gerusalemme a ricordarci che Gesù fu crocifisso fuori delle mura della città.

    Stato di conservazione: **** buono.

  •  
Icona russa da viaggio in bronzo raffigurante la croce ortodossa XIX secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 22,5 x 14,7 x 0,3 cm. Peso: 549 gr.
    Lotto 47


    Icona russa da viaggio in bronzo raffigurante la croce ortodossa XIX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 22,5 x 14,7 x 0,3 cm. Peso: 549 gr.
    In bronzo dorato, presenta una barra verticale e tre traversali. Ogni barra rappresenta un particolare dettaglio del momento della crocifissione: La parte più alta e stretta, presenta la targa INBI in greco, corrispondente all’INRI latino, che sta per “Gesù Nazareno, Re degli Giudei”; la centrale rappresenta le braccia aperte del Cristo crocifisso; la più bassa, anch’essa più stretta rispetto a quella centrale, simboleggia il poggiapiedi, su cui il sangue di Cristo colava durante la crocifissione. La figura del Cristo non indossa una corona di spine, ed è fissato alla croce con tre chiodi anziché quattro. Dietro di lui sono presenti la lancia con cui Longino gli trafisse il costato e la spugna con cui venne dissetato con aceto. Sullo sfondo, la città di Gerusalemme, teatro della Passione. Della croce non si vede la base che è nascosta nel terreno, coperta da rocce che fanno da tetto ad una caverna sotterranea dove è conservato il teschio di Adamo. Quest'ultimo personaggio simboleggia la morte di Gesù, simbolo di salvezza, che vince su quella del primo uomo che non ha potuto accedere alla redenzione. Questa Croce rappresenta la vittoria sulla morte e sul dolore stesso.

    Stato di conservazione: **** buono.

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Icona russa Stauroteca con croce in bronzo e smalti XIX secolo
 Altezza x larghezza x profondità: 45 x 37 x 2,5 cm.
    Lotto 48


    Icona russa Stauroteca con croce in bronzo e smalti XIX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 45 x 37 x 2,5 cm.
    L'opera rappresenta il Calvario con Gesù crocifisso e ai lati sua Madre, Marta e il centurione Longino; la croce è una tipica tipologia russa ortodossa e presenta:  
    in alto, la figura del Cristo Salvatore con l’aureola e leggermente più in basso due Angeli; il Corpo di Cristo é fissato alla Croce con quattro chiodi ed ha il capo riverso a destra; sulla parte inclinata in basso é raffigurata la Vecchia Gerusalemme decaduta, nella parte opposta si innalza la Nuova Gerusalemme.

    La morte di Gesù, nella tradizione orientale, non é mai rappresentata nello spasmo dell’agonia e con i segni della Sua sanguinosa Passione, ma appare sempre illuminata da una regale nobiltà.

    Stato di conservazione: **** buono, minori difetti e restauri pregressi.

Lotti dal 25 al 48 di 83
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Coralli, Avori e Argenti: capolavori da importanti collezioni italiane - Icone Russe

Coralli, Avori e Argenti: capolavori da importanti collezioni italiane - Icone Russe

PALAZZO CAETANI LOVATELLI, PIAZZA LOVATELLI N. 1, ROMA - PALAZZO CAETANI LOVATELLI, PIAZZA LOVATELLI N. 1, ROMA, GIO 30 NOVEMBRE 2023

Per informazioni:

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ORARI ASTA


Sessioni

  • 30 novembre 2023 ore 15:00 Coralli, Avori e Argenti: capolavori da importanti collezioni italiane - Icone Russe (1 - 83)

Esposizione

ESPOSIZIONE

I lotti saranno esposti il 26 e 27 novembre, a Roma, presso Palazzo Caetani Lovatelli, Piazza Lovatelli n. 1.

10:30 - 13:30 | 15:30 - 18:30 CEST

Pagamenti e Spedizioni

Ritiro dei lotti

I lotti aggiudicati potranno essere ritirati solo su appuntamento entro e non oltre 30 giorni dalla data dell’asta comunicando tramite email ad Alessandra Tabacco: a.tabacco@bertolamifineart.com

Prima del ritiro dei lotti si prega di verificare con Bertolami Fine Art la collocazione dei beni.

L’eventuale consegna del lotto all’acquirente stesso o a soggetto terzo (munito di delega scritta e firmata) avverrà solo ad incasso registrato dell’importo totale dovuto alla Bertolami Fine Art.

Spedizione dei lotti

Se i costi di spedizione, comprensivi di imballaggio e assicurazione, non sono presenti nel documento allegato, sarà possibile organizzare l’imballaggio e la spedizione, compresa assicurazione, tramite il nostro corriere convenzionato MailBoxes 264, sempre a condizione che l’acquirente abbia interamente pagato l’importo totale dovuto.


Per informazioni e preventivi contattare:

Email: shipments@bertolamifineart.com

Telefono 0039 0647824139


Si ricorda che i nostri corrieri sono società indipendenti dalla Bertolami Fine Art srl.

In alternativa, è possibile organizzare la spedizione tramite un vostro corriere di fiducia. In questo caso vi chiediamo di compilare in ogni sua parte ed inviare la lettera di manleva firmata (scarica qui il modulo). Sarà cura del vostro corriere provvedere all’imballaggio a regola d’arte.

Nota importante

Bertolami Fine Art vi ricorda che per l’esportazione di opere d’arte al di fuori del territorio italiano la legge italiana prevede la richiesta di una licenza di esportazione. Il tempo di attesa per il rilascio di tale documentazione è di circa 60/90 giorni dalla presentazione dell’opera e dei relativi documenti alla Soprintendenza Belle Arti. Il mancato o il ritardo del rilascio della licenza non costituisce una causa di risoluzione o annullamento della vendita, né giustifica il ritardo del pagamento da parte dell’acquirente.

Condizioni di vendita

Scarica il documento di Condizioni di Vendita

Commissioni

28% per la parte di prezzo sino a € 10.000;

26% per la parte di prezzo da € 10.001 a € 400.000;

24% per la parte di prezzo da € 400.001 in su.

Rilanci

  • da 0 a 100 rilancio di 5
  • da 100 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 50000 rilancio di 2000
  • da 50000 in avanti rilancio di 5000