Libri, Autografi e Stampe
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Lotto 50 Verlaine, Paul - Biglietto autografo
Biglietto autografo di 4 righe con firma e data, 2 Mars 1895, 115 x 21 mm.
NOTE
"J'autorize M.lle Eugénie Krantz à toucher pour moi le prix de la piéce de vers intitulée Lendemain. Le 2 mars 1895. Paul Verlaine". -
Lotto 51 Villari, Pasquale - Lettera
Tre pagine autografe, firmate, da La Guerra presente e l'Italia, in 8°, 210 x 134 mm.
NOTE
Incipit: Certo se in Italia non vi fossero grandi virtù ed animi generosi, non avremmo avuto tanti martiri, né saremmo riusciti a liberarci. (...) Explicit: Se le qualità buone della nazione non si ridestano, non raddoppiano d'energia, le conseguenze possono essere assai pericolose in mezzo a questa confusione degli animi...". -
Lotto 52 Schedel, Hartmann - Liber Chronicarum
Nuremberg, Anton Koberger, per Sebald Schreyer e Sebastian Kammermeister, 12 luglio 1493. Imperial folio, 452 x 305 mm. (460 x 315 con la legatura). 328 cc., (incluse le bianche), 1809 illustrazioni xilografiche impresse da 645 wooden-blocks (cfr. S.C. Cockerell's count, Some German woodcuts of the fifteenth century, Kelmscott Press, 1897, pp.35-6), opera di Michael Wolgemut, Wilhelm Pleydenwurff e bottega, incluso Albrecht Dürer (5 incisioni), lettere lombarde, capilettera, arrossature e marginali fioriture, legatura olandese del sec.XVI in piena pergamena con grande losanga ai piatti, al dorso titolo a lettere dorate su tassello verde, lieve fessura alla cerniera del piatto superiore. Alcune annotazioni marginali di mano cinquecentesca.
HC *14508; BMC II, 437 (IC. 7451-3); Polain(B) 3469; CIBN S-161; BSB-Ink. S-195; Bod-Inc. S-108; Schreiber 5203; Goff S-307.
NOTE
PRIMA EDIZIONE del libro più riccamente illustrato del XV secolo, con oltre 1800 xilografie.
La storia della pubblicazione della Cronaca di Norimberga è forse la meglio documentata di qualsiasi libro stampato di quel periodo. Non solo i contratti tra Schedel e i suoi partner finanziari Sebald Schreyer e Sebastian Kammermaister, e Schedel e gli artisti sopravvivono nella Stadtsbibliothek di Norimberga, ma anche gli esemplari manoscritti utilizzati come copie modello per le edizioni latina e tedesca. Le due edizioni vennero progettate contemporaneamente, ciascuna con un proprio nuovo carattere tipografico appositamente progettato ed entrambe arricchite dalle stesse xilografie; l'edizione latina ha preceduto quella tedesca di circa 5 mesi. Si ritiene che Albrecht Dürer, figlioccio di Koberger, abbia lavorato alle xilografie, poiché fu apprendista di Wolgemut dal 1486 al 1489. (vd A. Wilson, The Making of the Nuremberg Chronicle, Amsterdam, 1976.)
Celebrata per le sue belle e abbondanti illustrazioni xilografiche, la Cronaca di Norimberga include due importanti mappe a doppia pagina: una mappa del mondo (Shirley 19) basata sulla Cosmographia di Mela (1482) e una mappa dell'Europa settentrionale e centrale di Hieronymus Münzer (1437-1508) da Nicolas Khyrpffs. La mappa del mondo è una delle sole tre mappe del XV secolo che mostrano la conoscenza portoghese del Golfo di Guinea intorno al 1470 circa. La mappa dell'Europa è strettamente associata alla mappa Eichstätt di Nicola di Cusa, con la quale si pensa condivida una fonte manoscritta comune databile al 1439-‘54 circa. Si può dunque affermare che sia la prima mappa moderna di questa regione ad apparire a stampa. Sebbene pubblicata più tardi della mappa della Germania presente nel Tolomeo di Ulm del 1482, è stata in realtà realizzata prima.Medico e umanista (Norimberga 1440 - ivi 1514) Schedel studiò a Lipsia e a Padova; ma si dedicò poi, oltre che alla medicina, anche a studi di geografia, lingua e arte, e mise insieme una biblioteca notevolissima.
Europa settentrionale e centrale di Hieronymus Münzer (1437-1508) da Nicolas Khyrpffs. La mappa del mondo è una delle sole tre mappe del XV secolo che mostrano la conoscenza portoghese del Golfo di Guinea intorno al 1470 circa. La mappa dell'Europa è strettamente associata alla mappa Eichstätt di Nicola di Cusa, con la quale si pensa condivida una fonte manoscritta comune databile al 1439-‘54 circa. Si può dunque affermare che sia la prima mappa moderna di questa regione ad apparire a stampa. Sebbene pubblicata più tardi della mappa della Germania presente nel Tolomeo di Ulm del 1482, è stata in realtà realizzata prima.
Medico e umanista (Norimberga 1440 - ivi 1514) Schedel studiò a Lipsia e a Padova; ma si dedicò poi, oltre che alla medicina, anche a studi di geografia, lingua e arte, e mise insieme una biblioteca notevolissima.
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Lotto 53 Alchimia - Ermetismo - Rupescissa, Johannes de - La vertu et propriete de la quinte essence de toutes choses
Lione, Jean de Tournes, 1546. In 8°. Marca al frontespizio, iniziali abitate, frontespizio sciupato, prime due carte parzialmente staccate, leggera brunitura, più intensa ai margini, sporadiche fioriture, qualche lieve alone, H7 parzialmente staccata, legatura di epoca successiva in cartoncino rivestito da carta decorata con motivi floreali in rosso e oro, lievi difetti.
NOTE
Giovanni di Rupescissa (Marcoles c.ca 1310 - Avignone,1365) frate francescano spirituale, alchimista, autore di testi profetici, trascorse la maggior parte della sua vita nelle carceri dei conventi francescani con l’accusa di eretico e infine, per le sue profezie, venne imprigionato dal Papa nel carcere di Avignone. I continui trasferimenti da una prigione all’altra erano volti forse a impedire che potesse, attraverso relazioni stabili, diffondere le sue posizioni rispetto alla povertà e l’obbedienza piuttosto che quelle di visionario e profeta. In quanto alchimista francescano R. si proponeva di fornire alla Chiesa gli strumenti necessari a realizzare la sua missione sulla Terra: andare in soccorso di tutti i bisognosi, dalle vedove ai malati in previsione dei prossimi tempi di sconvolgimenti e carestia. Ricercava pertanto la sostanza in grado di preservare il corpo dalla putrefazione ossia il quinto elemento aristoteliano, la materia del cielo. L’alcol ottenuto mediante ripetute distillazioni dal vino, dopo successiva evaporazione e condensazione, sarebbe stato in grado di produrre la quinta essenza poiché si sarebbe liberato dei quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco). Le sue opere di alchimia conobbero una sorprendente diffusione e nel XVI secolo furono pubblicate a stampa influenzando notevolmente la farmacologia. -
Lotto 54 Ambrogio, Santo - Officiorum Libri Tres
Venezia, Bartolomeo Cesano, [1553?]. In 16°. Xilografia al frontespizio raffigurante il Santo, due tavole a piena pagina a fine volume che ritraggono una Crocifissione e Cristo, aloni di umidità, legatura coeva in pergamena floscia, sciupata.
NOTE
Bella edizione di piccolo formato, nell’elegante carattere di Cesano. -
Lotto 55 Ambrosius Aurelius (Sanctus) - Diui Ambrosii mediolanensis episcopi officiorum liber
Parigi, J. Petit, J. Marchant, 1504. In 4°.Al frontespizio marca tipografica di Petit ed in fine di Marchant, carattere gotico, al frontespizio macchie, strappo con piccola lacuna, qualche macchia su diverse carte, legatura posteriore in mezza pelle marrone con autore e titolo in oro, spellatura. Firma di appartenenza al frontespizio.
NOTE
Rara edizione stampata a Parigi -
Lotto 56 Andreani, Andrea - Beccafumi, Domenico - Mosè rompe le tavole della legge
Incisione su legno, non datata ma dopo il 1590, mm. 600 x 1770, in basso al centro, restauri, bruniture lievi mancanze, montata su passepartout in cornice in legno moderna.
NOTE
Rara e scenografica incisione silografica di grandi dimensioni eseguita da Andrea Andreani (1558 - 1629 circa), raffigura il dettaglio centrale di una composizione più ampia e articolata che il pittore manierista Domenico Beccafumi ideò per la decorazione di alcuni riquadri, posti in prossimità dell'altare, del pavimento della Cattedrale di Siena.
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Lotto 57 Aretino, Pietro - La prima parte di ragionamenti [e la seconda], divisa in tre giornate
(Al colophon:) Stampata, con buona licenza (toltami) nella nobil citta di Bengodi [...] il viggesimo primo d'ottobre 1584 [ma 1650 ca.]. In 8°. 2 parti in 1 vol [di 3]. pp. 522, [1], leggera brunitura, tracce di umido alle prime carte, fioriture marginali, lievi aloni alle carte di guardia, legatura coeva in pergamena, tracce di lacci, difetti.
NOTE
Celebre e rara opera che offre uno tra gli spaccati più realistici della società dell'epoca. Mancante la terza parte -
Lotto 58 Ariosto, Ludovico - Orlando Furioso[…] traduzido en romance castel por el S. Don Hieronimo de Urrea
Lione, Macé Bonhomme, 1556. In 4°. Testo in due colonne, ritratto di Jeronimo de Urrea alla c. α3v. illustrazioni xilografiche e iniziali ornate, restauro al frontespizio e alle ultime carte, leggera brunitura, qualche sporadica macchia e arrossatura, lieve alone al margine esterno di alcune carte, mancanti gli ultimi fascicoli (da β7- ε⁸,ζ²), legatura coeva in pergamena con autore e titolo impressi in oro entro tassello al dorso a 3 nervi, lievi difetti.
NOTE
Bella edizione in spagnolo stampata a Lione con il ritratto xilografico del traduttore Jeronimo de Urrea entro medaglione. -
Lotto 59 Barlandus, Hadrianus - Dialogi [...], Vna cum dialogo Augustini Reymarii ... de chartarum ludo: ac Barlandi opusculo, de insignibus oppidis Germaniae inferioris
Lione, Sébastien Gryphius, 1543. In 8°. Legato con [Lando, Ortensio], Cicero relegatus et Cicero revocatus : dialogi festivissimi, Venezia, Melchiorre Sessa, 1534. Legato con [Lando, Ortensio] Forcianae quaestiones, in quibus uaria Italorum ingenia explicantur, multaque alia scitu non indigna. Autore Philatethe Polytopiensi ciue, Napoli, ex officina Martino da Ragusa, 1536. Legato con [Lando, Ortensio] , Miscellaneae quaestiones, Venezia, Gabriele Giolito de Ferrari & Fratelli, 1550. (A2, B-F⁸G2). Legato con Bérauld, Nicolas, Dialogus. Quo rationes quedam explicantur, quibus dicendi ex tempore facultas parari potest: decque ipsa dicendi ex tempore facultate [...], Lione, Sébastien Gryphius, 1534. Legato con Barthélemy, Nicolas, Momiae. Ejusdem panegyricus heroicus in Deiparam virginem Mariam, [Parigi] vaenundantur ab Jodoco Badio Ascensio [1515]. Legato con Du Choul, Jean, Dialogus formicae, muscae, aranei, et papilionis, Lione, Guillaume Rouillé, 1556. Mancante l'ultima carta bianca. Legato con Dionysius Periegetes; Lemnius, Simon, De situ habitabilis orbis a Simone Lemnio poeta laureato nuper Latinus factus, Venezia, Imperatore, Bartolomeo & Imperatore, Francesco, 1543. Frontespizio illustrato brunito e con piccole macchie. Esemplare con leggera brunitura, più intensa su poche carte, sporadiche fioriture, qualche alone e arrossatura, soprattutto agli ultimi fascicoli, alcuni fori di tarlo, legatura coeva in pergamena, tagli blu, alcune macchie ai piatti, fori di tarlo al dorso, piccola mancanza alla cuffia, lievi difetti.
NOTE
Bella miscellanea di edizioni del sec. XVI. -
Lotto 60 Bembo, Pietro - Della historia vinitiana [...] volgarmente scritta libri XII
Venezia, Gualtero Scotto, 1552. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e in fine volume, capilettera figurati, rare annotazioni di mano antica, piccolo strappo restaurato al margine interno delle prime carte, lievi e sporadiche fioriture, qualche arrossatura e piccolo alone, piccoli fori di tarlo alle prime e ultime ultime carte, legatura coeva in pergamena rigida, autore e titolo impressi in oro entro tassello al dorso, lievi difetti.
NOTE
Prima edizione in italiano di quest'opera, pubblicata originariamente in latino l'anno precedente e tradotta in volgare dal Bembo stesso. Continua il lavoro del Sabellico e tratta la storia "moderna" di Venezia, dal 1487 al 1513. Al verso della carta 72, il Cardinale traccia un’elogiativa descrizione di Cristoforo Colombo, quale simbolo umanistico dell'andar oltre i confini del noto, dello "humano animo desideroso di nuove cose". -
Lotto 61 Bembo, Pietro - Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua
Venezia, Giovanni Tacuino, 1525. In 2°. Prima carta bianca e frontespizio sul verso, spazi per capilettera con lettera guida, mancante l'ultima carta bianca, tracce d’umidità lungo i margini, qualche arrossatura, gora d'acqua al margine interno degli ultimi fascicoli, più intenso al fascicolo O, piccolo foro di tarlo al margine superiore delle ultime due carte, legatura coeva in pergamena, sul piatto anteriore alcune annotazioni, al dorso titolo manoscritto evanescente, qualche leggera macchia, piccolo strappo al dorso con tracce di restauro, piccolissima mancanza alla cuffia e due fori di tarlo. Annotazioni manoscritte al contropiatto.
NOTE
Rara editio princeps delle Prose della volgar lingua dell'erudito grammatico e intellettuale cinquecentesco Pietro Bembo. Quest'opera ha definitivamente conferito dignità letteraria alla lingua italiana e ha decretato la vittoria del fiorentino petrarchesco e boccaccesco come modello rispettivamente per le opere in versi e per quelle in prosa. -
Lotto 62 Bolla - Bulla censurarum in singulos de consilio et interdicti generalis in ducatu Mediolanensi ob occupationem ecclesiarum et aliorum beneficiorum ecclesiasticorum & fructuum eorundem indebitam sequestrationem seu distributionem laicali abusu e potentia factas per S.D.N. Iulium. II
[Bologna, 1510?]. In 4°. [6] carte, spazio per iniziale con letterina guida legatura del sec.XIX in cartone marmorizzato, difetti al dorso ed al piatto anteriore
NOTE
Edizione contemporanea a quella romana di Marcello Silber, estremamente rara (cfr. A. Tinto, Gli annali di Eucario e Marcello Silber, 97), attribuita da Isaac (n.13771) a Giustiniano da Rubiera. La data si ricava dal datum all’ultima carta: Bologna 9 ottobre 1510. Il Rubiera fu tipografo e libraio a attivo a Bologna tra 1502 e 1534, figlio di Leonardo e fratello di Baldassarre. Nel 1502 s'iscrisse all'Arte dei medici e speziali di Firenze. -
Lotto 63 Botero, Giovanni - Della ragione di stato, libri dieci.
Roma, Vincenzio Pellagallo, 1590. In 8°. Frontespizio con marca tipografica incisa in legno, tracce di umidità, leggera brunitura, sporadiche fioriture, taglio restaurato al frontespizio. Legato con dello stesso autore Delle cause della grandezza delle citta. Libri tre, stessi dati tipografici, fregio al frontespizio, tracce di umidità, leggera brunitura, sporadiche fioriture, carte 2C2-6 staccate, legatura coeva in pergamena, autore e titolo manoscritti al dorso, lievissimi difetti. -
Lotto 64 Brusantino, Vincenzo - Angelica innamorata [...] Revista per il medesimo autore, e corretta per il diligente Accademico Pellegrino
Venezia, F. Marcolini, 1553. In 8° grande. Marca tipografica xilografica al frontespizio ed altra differente incisa a tutta pagina in fine entro medaglione con elementi architettonici a volute e vegetali, eleganti capilettera figurati all'inizio di ciascun canto, testo in corsivo stampato su 2 colonne, lacune risarcite al frontespizio e a diverse carte, qualche macchia, legatura del sec. XIX in pelle rossa, dorso a 4 nervi, ai comparti fregi e autore impressi a secco, spellature.
NOTE
Casali negli Annali della tipografia veneziana di Francesco Marcolini ritiene questa edizione (cfr. n. 101) contraffazione dell'edizione 1550. -
Lotto 65 Capella, Galeazzo Flavio - De rebus getis [!] pro restitutione Francisci II Mediolanensis ducis Galeacius Capella
Milano, [Vincenzo Meda], 1531. In 4°. Glosse marginali, in parte rifilate, di mano coeva, frontespizio ingiallito, aloni di umidità al margine superiore di diversi fascicoli, un foro all’ultima carta senza perdita, legatura in mezza pergamena e cartone del sec. XVII, macchie.
NOTE
Rara edizione stampata a Milano probabilmente da Vincenzo Meda, tipografo attivo tra 1529 e 1546, originario di Metz. Usò materiale tipografico appartenuto ad Agostino da Vimercate. Nel 1547 gli successero i figli, Valerio e Girolamo (e, forse, Giacomo Maria). -
Lotto 66 Capella, Galeazzo Flavio - De rebus Nuper in Italia gestis
s.n.t., 1533. In 8°. Testo in corsivo, letterine guida, fioriture e bruniture marginali, legatura del sec.XVII in cartoncino. Timbro al frontespizio della Congregazione Oratoriana di Bologna (soppressa) e nota di possesso manoscritta di Giovan Battista Capponi, 1642.
NOTE
Rara edizione dell’operetta di Galezzo Capella, che fu uno scrittore e politico italiano, ministro e diplomatico al servizio di Francesco II Sforza. La sua opera più nota sono i Commentarii de rebus gestis pro restitutione Francisci Sfortiæ II. Esemplare d’illustre provenienza: del grande letterato e accademico Giovan Battista Capponi (Bologna 1620 - 1675). -
Lotto 67 Caro, Annibale - De le lettere familiari
Venezia, eredi di Aldo Manuzio, 1572; 1575. In 4°. 2 voll. Marca incisa in legno al frontespizio, testo in corsivo, alcune note manoscritte, lievi e sporadiche fioriture, al tomo I carte O2-3 staccate, al tomo II rare piccole macchie, piccolo foro di tarlo al margine bianco inferiore, leggera brunitura ai fascicoli finali, legatura di epoca successiva in mezzo vitello, titolo, autore e numero di tomo impressi in oro entro tasselli al dorso liscio con fregi, pochi fori di tarlo al dorso, lievi difetti. Firma di appartenenza ai frontespizi.
NOTE
Prima edizione. Il secondo volume fu stampato nel 1575, a seguito della ristampa del primo fatta nel 1574. Il pregevolissimo epistolario di Annibale Caro non è soltanto un eccellente archivio documentaristico ma costituisce una fondamentale fonte di informazione sugli aspetti socio culturali del Rinascimento: le lettere toccano tematiche politiche, militari, religiose, letterarie artistiche fornendo preziose testimonianze -
Lotto 68 Castiglione, Bonaventura - Gallorum Insubrum antiquae sedes
Milano, Giovanni Antonio Castiglioni, 1541. In 4°. Eleganti capilettera xilografici, molti dei quali su fondo nero, le prime 17 carte rimontate, rimarginate e restaurate, legatura in pergamena del sec. XX, dorso a 5 nervi, ai comparti autore e titolo manoscritti, tagli rossi.
NOTE
Edizione originale di questa opera che fornisce notizie sugli insediamenti degli antichi abitanti della Valle Padana, la cui base è fornita da una buona conoscenza dei classici e da una notevole erudizione in materia di storia locale, prevalentemente lombarda. La parte più importante dell'opera è costituita dalla pubblicazione di numerose epigrafi, della cui conoscenza l'autore si riconosce largamente debitore ad Andrea Alciati. Adams C, 946; Cicognara 2562. -
Lotto 69 Cicerone, Marco Tullio - De Oratore Libri III
Venezia, Geronimo Scoto, 1549. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e in fine, iniziali xilografiche, testo in corsivo, leggera brunitura, qualche alone, rare piccole macchie, sporadiche fioriture marginali, legatura coeva in pergamena, tracce di tassello cartaceo al dorso, parzialmente staccata dal corpo del testo, lievi difetti. Firma di appartenenza al frontespizio, al contropiatto e al verso dell'ultima carta. -
Lotto 70 Classici latini - Plauto, Tito Maccio - Plauti Comoediae viginti nuper recognitae
Firenze, per gli eredi di Filippo Giunta, 1522. In 8°. Titolo inquadrato entro elegante cornice architettonica, marca tipografica in fine volume, spazi per iniziali con letterine guida, capilettera ornate, esemplare di studio, restauro al frontespizio, arrossature e qualche alone, legatura originale in pergamena, al dorso autore manoscritto, parte della legatura staccato dal corpo del testo, piccole mancanze e macchie. Firma di possesso al frontespizio.
NOTE
Seconda edizione giuntina. -
Lotto 71 Corio, Bernardino - L’Historia di Milano volgarmente scritta
Venezia, Giovan Maria Bonelli, 1554. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e in fine volume, marginali bruniture, strappo restaurato alla tavola ad apertura della Prima parte, legatura del sec.XVIII in mezza pelle e cartone, dorso parzialmente staccato, lacuna alla cuffia superiore. Ex libris al contropiatto della Biblioteca dei fratelli Alessio, circa XVIII sec.
NOTE
Storico nato a Milano 1459, morto forse nel 1519. Servì Lodovico il Moro, da cui fu nominato cameriere di Gian Galeazzo Sforza; dopo la caduta del Moro, sofferse dolori e danni gravissimi. Notevole la sua Historia patria (princeps 1503), prima storia di Milano in volgare dalle origini al 1499, preziosa (anche se spesso sprovvista di senso critico) a partire dall'età dei Comuni, per le fonti utilizzate, molte delle quali oggi disperse. -
Lotto 72 Cranach, Lucas il vecchio - Il giudizio di Paride
Silografia, 1508, unico stato, monogrammata e datata in lastra; Hollestein III, 80.104 I/II, mm.363 x 252, restauri ai margini. -
Lotto 73 De Flore, Joachim - Vaticinia sive prophetiae
Venezia, Girolamo Porro, 1589. In 4°. Frontespizio calcografico, con 34 vignette nel testo incise in rame di cui 4 a piena pagina, testo in italiano e in latino inquadrato da cornice tipografica, tracce di umidità, qualche piccola macchia, prima carta e E1 leggermente allentate, mancanti le ultime due carte bianche, rari piccoli strappi marginali senza perdita, nota di possesso cancellata alla seconda carta, strappo con perdita all'angolo esterno di D4, legatura coeva in pergamena rigida, titolo impresso in oro entro tassello al dorso, lievi difetti.
Segue: Annotationi et considerationi di Pasqualino Regiselmo. Venezia
NOTE
Prima edizione. La prima opera attribuita a Dopo un viaggio in Terra Santa entrò nell’ordine Cistercense e dopo esser passato per vari monasteri, Gioacchino da Fiore (1135-1202) si ritirò in meditazione sulla Sila, dove costruì l'eremo di S. Giovanni in Fiore e costituì l’ordine florense. Le opere di Gioacchino da Fiore, basate su una profonda meditazione delle Sacre Scritture, ebbero un’influenza significativa sull’apocalittica medievale. -
Lotto 74 Della Casa, Giovanni - Rime et prose
Venezia, Niccolò Bevilacqua, 1558. In 4°. Iniziali e fregi xilografici, restauri, numerose carte lavate e rimarginate, piccoli fori di tarlo su poche carte, pochi lievi aloni, legatura in pergamena rigida di epoca successiva, con autore e titolo manoscritti al dorso, lievi difetti al dorso. Carte di guardia anteriori manoscritte, una carta manoscritta incollata al contropiatto anteriore.
NOTE
Edizione originale, di notevole rarità ed importanza: nelle presenti Rime e Prose del Della Casa figura in prima edizione il famoso Galateo. Inizia a pag.82 con il titolo: ''Trattato di Messer Giovanni della Casa, nel quale sotto la persona d'un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de modi, che si debbono o tenere, o schifare nella comune conversatione, cognominato Galatheo overo de Costumi''. Scritto con eleganza di lingua, non è solo un trattato di buone creanze ma un compendio di insegnamenti morali e pratici dettati da una lunga esperienza e da una raffinata cultura e rimane un prodotto significativo dell'Umanesimo. Ebbe questo nome perché fu suggerito all'autore da Galeazzo (Galateo) Florimonte vescovo di Sessa. Impresso con gli stessi caratteri e capilettera utilizzati da Paolo Manuzio per l'Accademia Veneziana; è citato da Renouard, che l'annovera tra le opere della tipografia aldina (''bien exécuté et peu commun''). Fu ristampato a sé nel 1559. -
Lotto 75 Delle lettere volgari di diversi nobilissimi huomini et eccellentissimi ingegni, scritte in diuerse materie
Venezia, eredi di Aldo Manuzio, 1560; 1554; 1564. In 8°. 3 parti in 2 voll. Marche ai frontespizi e al colophon del II vol., margine superiore rifilato, qualche arrossatura e fioritura, lavoro di tarlo al margine esterno e qualche piccolo foro al 2 vol., legatura di epoca successiva in cartoncino, difetti.
NOTE
Le tre parti contenute in questi due volumi hanno le seguenti date: 1560, 1554 (1553 al colophon) e 1564.
Lotto non passibile di restituzione.
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Lotto 76 Di Guevara, Antonio - Institutione del Prencipe christiano, tradotto di spagnuolo in lingua toscana per Mambriano Roseo da Fabriano
Venezia, Tommaso Bolietta [Bernardino Bindoni], 1545. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e in fine, qualche sottolineatura di mano antica, cerniera interna anteriore allentata, lievi gore d'acqua, rare piccole macchie, alcuni fori di tarlo in particolare alle prime carte, legatura coeva in piena pelle, ai piatti cornici di filetti e fregi floreali, al centro dei piatti motivo circolare a fiori, il tutto impresso a secco, fori di tarlo e piccole mancanze al dorso e ad un angolo, lievi difetti. Nota di possesso al frontespizio.
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Lotto 77 Di Guevara, Antonio - Libro di Marco Aurelio con l'Horologio de' prencipi
Venezia, Fabio & Agostino Zoppini fratelli, 1581. In 4°. Marca tipografica al frontespizio, illustrazioni incise in legno nel testo, iniziali xilografiche, restauro al margine inferiore del frontespizio, sporadiche fioriture e arrossature, legatura di epoca successiva in piena pelle, titolo impresso in oro al dorso liscio, tracce di usura al dorso e ai bordi.
NOTE
Interessante opera che contiene alcune xilografie, tra cui quella della bestia mostruosa vista da Marco Aurelio. -
Lotto 78 Doni, Anton Francesco - Mondi celesti, terrestri, et infernali, de gli accademici pellegrini
Venezia, Domenico Farri, 1575. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, ritratto dell'autore al verso di a8 e dell'ultima carta, iniziali istoriate, margine esterno dei due ritratti rifilato, leggera brunitura, lievi fioriture e qualche leggero alone, carta di guardia parzialmente staccata, piccolo strappo senza perdita a 2A8 legatura coeva in pelle, titolo impresso in oro entro tassello al dorso, difetti alla cerniera, leggere abrasioni e graffi.
NOTE
Personaggio bizzarro e stravagante, Anton Francesco Dóni (Firenze 1513 - Monselice 1574), certamente fu scrittore tra i più originali della sua epoca dal carattere irrequieto, curioso e litigioso e dall’ingegno fervido e versatile. Da frate servita divenne frate secolare girovagando per l’Italia e vivendo in modo stravagante fino alla morte. Amava definirsi “pazzo” contrapponendo la sua ingegnosa inquietudine alla infelicità e dissennatezza umana. I suoi numerosi scritti, in versi e in prosa, abbracciano svariati argomenti e sembrano talvolta precorrere i tempi accogliendo le idee copernicane o i sogni di Tommaso Moro. -
Lotto 79 Durer, Albrecht - San Cristoforo rivolto verso sinistra
Bulino, 1521, monogrammato e datato in lastra, Meder 53a-b/d, mm 115 x 74, rinforzi al verso, rifilato.
NOTE
Ottima prova su carta senza filigrana, come descrive il Meder per tutte le varianti di questa stampa. Le gambe del santo sembrano avere la velatura lasciata di proposito in fase di stampa, caratteristica della prima variante. E' comunque stampata prima dei graffi tipici della quarta variante, sulla manica del santo. Il Vasari elogiò entrambe le versioni del San Crisostomo, quando le vide. -
Lotto 80 Ficino, Marsilio - Sopra lo Amore o ver' Convito di Platone
Firenze, Neri Dortelata, 1544. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e all'ultima pagina con motto dantesco, carattere italico, sporadiche lievi fioriture, rare piccole macchie, legatura di epoca successiva in pergamena rigida, autore e titolo manoscritti al dorso a 4 nervi, tagli a spruzzo.
NOTE
Rara prima edizione. Gamba 1097; Haym, Libri rari..., 509, I: "Rarissimo ed assai ricercato". -
Lotto 81 Filosofia - Tommaso d'Aquino - Enarrationes, quas Cathenam vere auream dicunt, in quatuor Euangelia ex vetustissimorum codicum collatione, quantum licuit emendatiores quam hactenus in lucem editae. Additus est index rerum scitu dignarum
Venezia, Marcantonio Zaltieri & Michele Zanetti, 1584. In 4°. Marca tipografica al frontespizio, leggera brunitura, più intensa su alcune carte, leggere fioriture, lieve gora d'acqua, legatura coeva in pergamena con autore e titolo manoscritti al dorso, piccola mancanza alla cuffia, lievi difetti. Firma di appartenenza al frontespizio. § Insieme nel lotto dello stesso autore In libros Ethicorum Aristotelis ad Nicomacum expositio. Cui triplicem textus interpretationem adiecimus, antiquam videlicet, Io. Argiropili, & Io. Bernardi Feliciani Veneti. Venezia, Lucantonio Giunta, 1563. In 2°. Grande stemma con giglio fiorentino e iniziali L A circondato da ghirlanda sorretta da due putti inciso in legno al frontespizio, piccolo strappo senza perdita alla prima carta, leggere gore d'acqua ai margini superiori e inferiori, sporadiche e lievi fioriture, piccolo lavoro di tarlo alle ultime carte, legatura coeva in pergamena con autore e titolo manoscritti al dorso, corpo del libro parzialmente staccato dalla legatura, difetti.
NOTE
Lotto non passibile di restituzione.
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Lotto 82 Galle, Philippe - Nimpharum oceani tidium, ephydridum potamidum, naiadum, lynadumque icones, ingratiam picturae studiosae
Anversa, 1587,serie di 21 tavole incluso il foglio col titolo, incise su rame, c.ca mm. 17 x 11, firmate in lastra dall'autore in basso a sinistra, titolo al centro titolo, poste su supporto in cartoncino moderno e fissate al solo margine superiore, fioriture e leggere bruniture. -
Lotto 83 Giuridica - Constitutiones dominii Mediolanensis
[Milano, Vincenzo Meda, 1541]. In 2°. Esemplare fittamente postillato ed interfoliato con interventi manoscritti di diverse mani dei sec. XVI e XVII, macchie ed aloni di umidità, tutti gli angoli inferiori tagliati, ultima carta rovinata, legatura in pergamena moderna.
NOTE
Edizione originale. -
Lotto 84 Giuridica - Singularia doctorum, hac tertia editione emendata, et aucta, analyticisque additionibus, ac doctissimis annotationibus illustrata.
Lione, [Compagnie des libraires de Lyon], 1570. In 2°. 2 voll. Marca tipografica ai frontespizi, iniziali xilografiche, leggera brunitura, sporadiche fioriture, lievi gore d'acqua, qualche piccola macchia, lavoro di tarlo all'angolo esterno di pochi fascicoli e piccolo foro al margine esterno delle ultime due carte del I vol., piccolissimo foro di tarlo all'angolo esterno dei primi fascicoli del II vol., legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto ai dorsi, lieve difetto alle cerniere, spellature ai nervi, lievi difetti. -
Lotto 85 González de Mendoza, Juan - Dell'historia della China
Venezia, Andrea Muschio, 1590. In 8°. Marca xilografica al frontespizio, testatine, finalini e capilettera incisi in legno, ideogrammi cinesi stampati nel testo, lavoro di tarlo alle prime 5 carte e alle ultime due, alcune gore d'acqua, leggere fioriture marginali, strappo con piccola mancanza all'angolo inferiore delle ultime 4 carte, legatura coeva in pergamena floscia, autore e titolo manoscritti al dorso, tracce di lacci, lievi difetti. § Dell'Historia della China, descritta nella lingua Spagnola. Venezia, Andrea Muschio, 1588. In 8°.Frontespizio in facsimile, mancante l'ultima carta bianca, leggera brunitura, gore d'acqua, lieve difetto al margine inferiore delle ultime carte, legatura di epoca successiva in mezza pelle e carta marmorizzata, lievi difetti.
NOTE
Pubblicata per la prima volta nel 1585, è considerata una delle prime e più prestigiose relazioni sulla Cina e per questo motivo fu tradotta in numerose lingue, tra cui l'italiana a cura di Francesco Avanzi. L'importanza risiede anche nel fatto che è il primo testo stampato in Europa con riproduzioni di ideogrammi cinesi e in cui compaiono riferimenti, per la prima volta in Occidente, al Regno di Cochinchina e Tonchino
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Lotto 86 Guicciardini, Ludovico - La historia d'Italia
Firenze, Lorenzo Torrentino, 1561. In 2°. Grande marca con armi incisa in legno al frontespizio e in fine, ritratto dell'autore al verso di πA⁴, fregi e iniziali xilografici, glosse di mano antica, leggere fioriture e arrossature, piccoli fori di tarlo marginali, alcune carte leggermente brunite, lieve gora d'acqua al margine superiore di pochi fascicoli, rare piccole macchie, foro a 3I2, piccolo strappo senza perdita all'ultima carta, legatura del sec. XVII in mezza pergamena, autore e titolo impressi entro tassello rosso ed editore e data entro tassello verde al dorso, lievi difetti. Ex libris cartaceo al contropiatto.
(385 x 260 mm). [viii] 665 [i.e. 657] [3] pp. Grande marca con armi medicee al frontespizio, ritratto xilografico dell’Autore a c. ?A4v, iniziali xilografiche. Legatura moderna. Area di stampa occasionalmente arrossata, qualche carta brunita, alone al margine superiore e tracce d’umidità al margine inferiore degli ultimi fascicoli, restauri alla penultima ultima carta, ultima carta difettosa.
NOTE
Prima edizione di questo celebre lavoro composto di venti libri che ripercorrono gli eventi intercorsi tra la morte di Lorenzo il Magnifico, 1492 e quella del Papa Clemente VII, 1534.
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Lotto 87 Jacopone da Todi - I Cantici del beato Iacopone da Todi, con diligenza ristampati, con la gionta di alcuni discorsi sopra di essi
Roma, appresso Ippolito Salviani, 1558. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e in fine, restauri marginali alla prima carta dove è stata inserita la marca tipografica da altro esemplare, rinforzi al margine delle ultime carte, legatura del sec.XIX in mezza pergamena e cartone.
NOTE
Adams J53; Brunet III, 485: 'Belle édition'; BMC of Italian Books 82. -
Lotto 88 Legatura - Concilio di Trento - Missale Romanum ex decreto sacrosancti Concilii Tridentini restitutum et Pii 5 pont. max. iussu editum
Venezia, Giovanni Battista Sessa, 1575. In 2°. Frontespizio in inchiostro rosso e nero, con vignetta e marca tipografica, capilettera figurati xilografici, carte b10-a1 e Q6-7 con incisione a piena pagina e testo inquadrato da cornice figurata, testo su due colonne in inchiostro rosso e nero, notazioni musicali, mancante a8 e le ultime due carte, piccoli strappi al margine inferiore di poche carte, rari lievi aloni, macchia di inchiostro al margine esterno di KK4 che interessa leggermente il testo, legatura in marocchino marrone, decorazione impressa a secco, piatti inquadrati da una cornice di triplice filetto e rotella, al centro del campo losanga con motivi stilizzati, fermagli in pelle e metallo, restauri, qualche mancanza e macchie, pelle dei fermagli di epoca posteriore.
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Lotto 89 Legatura - Religiosi - Sacra Biblia, acri studio, ac diligentia emendata, rerum, atque verborum permultis, & perquàmdignis indicibus aucta
Venezia, Giolito de Ferrari, 1588. In 4°. 2 vol. Cornice xilografica figurata ai frontespizi con marca tipografica, fregi e iniziali incisi in legno, testo su due colonne entro cornice, numerose illustrazioni nel testo, leggera brunitura, qualche sporadica fioritura, rare piccole macchie, al I vol. mancanza al margine inferiore del frontespizio, foro di tarlo al margine interno di alcuni fascicoli, carte O4-5 parzialmente staccate, legatura coeva in vitello marmorizzato, titolo e numero di tomo impressi in oro al dorso a 6 nervi con fregi, tagli rossi, 4 piccoli fori di tarlo al dorso del I vol, leggere abrasioni, custodia in pelle con impressioni a secco e tassello rosso con titolo, lievi difetti . Ex libris cartaceo ai contropiatti.
NOTE
Rara edizione dei Giolito, arricchita da numerose illustrazioni. -
Lotto 90 Letteratura cavalleresca - Ariosto, Ludovico - Orlando Furioso di M. Lodovico Ariosto, tutto ricorretto, et di nuove figure adornato
Venezia, appresso Vincenzo Valgris, 1565. In 4°. Frontespizio architettonico con ritratto dell’autore e marca tipografica ripetuta alla carta l3r, testo in corsivo su due colonne, illustrazione xilografica a piena pagina e argomento entro cornice xilografica all’inizio di ogni canto, iniziali e fregi xilografici, frontespizio con mancanze, rinforzi, macchia al margine interno che corre per buona parte dell'esemplare, foro di tarlo su poche carte, gore d'acqua e bruniture, lievi strappi, mancante l'ultima carta con la marca tipografica, legatura del sec. XII in vitello marrone, dorso a 5 nervi con ai comparti autori e fregi impressi in oro, tagli a spruzzo policromi, difetti.
NOTE
Ristampa della famosa edizione Valgrisi pubblicata per la prima volta nel 1556, con le medesime 51 illustrazioni, che furono le prime illustrazioni a piena pagina dell’Orlando Furioso. -
Lotto 91 Paruta, Paolo - Discorsi politici [...] ne i quali si considerano diversi fatti illustri, e memorabili di principi, e di republiche antiche, e moderne. Divisi in due libri. Aggiontovi nel fine un suo Soliloquio
Venezia, Nicolini da Sabbio Domenico, 1599. In 4°. 2 parti in 1 vol. Marca xilografica al frontespizio, testatine e capilettera incisi in legno, frontespizio restaurato con fac-simile del ritratto dell'autore, mancanti le carte bianche c6 e 2Z2, mancanti [pigreco]², strappo restaurato a EE2, qualche lieve alone alle prime carte, fioriture, qualche arrossatura, rare piccole macchie, legatura coeva in piena pergamena rigida, autore e titolo manoscritti al dorso e sul taglio inferiore, lievi difetti.
NOTE
Paolo Paruta (Venezia 1540 – Venezia 1598) uomo politico , scrittore fu storiografo ufficiale dal 1579. Uomo di cultura letteraria, filosofica e giuridica, aprì un'accademia privata di scienze politiche e morali. Nella sua carriera pubblica, ricoprì prestigiose cariche in una continua ascesa politica: fu provveditore alla Camera dei prestiti, savio di Terraferma, provveditore alle biade, membro dei Sessanta, governatore di Brescia, ambasciatore a Roma e procuratore di S. Marco. Fu apprezzato per la sua prudenza diplomatica e le sue pregevoli capacità intellettuali. -
Lotto 92 Patrizi Piccolomini, Agostino - Rituum ecclesiasticorum siue sacrarum cerimoniarum S.S. Romanae Ecclesiae. Libri tres non ante impressi
Al colophon Venezia De, Gregoris, 1516. In 2°. Frontespizio con titolo epigrafico ed effetto di righe decrescente, xilografia raffigurante il Pontefice in cattedra circondato dai Monaci e dai discepoli, altra xilografia ad apertura del II libro con il Pontefice circondato da Prelati in atto di celebrare la Messa, la terza - ad apertura del III e ultimo libro - raffigurante sempre il Pontefice nella Cappella Sistina sulla Sedia Gestatoria, mentre riceve l'omaggio di illustri personaggi, spazi per capilettera con letterine guida, carattere corsivo, legatura coeva in vitello bruno, ai piatti triplice cornice a secco, nella seconda bordura fitomorfa, al centro rosone floreale circondato da sei rosette, dorso a tre nervi, al piatto inferiore titolo dell'opera inscritto su cartiglio circolare incollato (delicati restauri alle cuffie e agli angoli). Nota di possesso manoscritta al frontespizio e datata 1555.
NOTE
Prima edizione di quest'opera fondamentale per la storia della Chiesa, e che costituisce una sorta di cerimoniale delle sacre liturgie. L'opera e attribuita al cerimoniere pontificio A. Patrizi (cfr. Melzi II, pag. 470) che l'avrebbe composta fin dal 1488, ma la compilazione rimase inedita fino al 1516, quando Cristoforo Marcello la pubblicò, dedicandola a Leone X, e apportandone alcune modifiche.
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Lotto 93 Piccolomini, Alessandro - De la institutione di tutta la vita de l’homo nato nobile e in città libera
Venezia, Geronimo Scoto, 1543. In 8°. Belle iniziali figurate xilografiche, testo in corsivo, tracce di umidità, leggere fioriture, rari fori di tarlo marginali, mancante l'ultima carta bianca, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al taglio inferiore, tracce di lacci, qualche foro di tarlo e alone, piccola mancanza all'unghia del piatto posteriore. Nota di possesso al frontespizio.
NOTE
Pubblicato un anno dopo la prima edizione, si tratta di un trattato di educazione umanistica che il Piccolomini ha composto per il figlio di Laudomia Fortiguerri. L'autore affronta, con impostazione laica, vari ambiti fondativi per l'istruzione del fanciullo, tra cui la giustizia e all'economia. -
Lotto 94 Domenichi, Lodovico - Plutarco - Vite di Plutarco Cheroneo de gli hvomini / illvstri greci et romani, nvovamente tradotte per m. Lodovico Domenichi et altri - Prima parte
Venezia, G.Giolito Dè Ferrari, 1567. In 4°. Solo la prima parte. Al frontespizio grande marca tipografica ed in fine volume più piccola, eleganti testatine, capilettere e fregi figurati xilografici, brunitura, macchie, aloni, al frontespizio fori di tarlo che non ledono lo specchio di stampa e un poco rifilato al margine inferiore, a p.522 lacuna, legatura in pergamena con titolo manoscritto, tagli a spruzzo rossi.
NOTE
Elegante edizione giolitina della sola prima parte dell'opera di Plutarco delle "Vite de gli huomini illustri" nella traduzione di Lodovico Domenichi. Nella prima parte figurano 37 biografie e la vita dell’autore descritta da Tommasi Porcacchi.
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Lotto 95 Porcacchi, Tommaso - Funerali antichi di diversi popoli, et nationi
Venezia, Simone Galignani, 1574. In 4o. Frontespizio entro elaborata cornice architettonica figurata, grande marca tipografica al colophon, capilettera xilografici, 23 illustrazioni calcografiche a mezza pagina, leggera gora d'acqua alle prime carte e sporadiche arrossature, legatura coeva in pergamena con titolo ed autore manoscritto lungo il dorso piccole macchie.
NOTE
Prima edizione dell'opera di Porcacchi, illustrata dalle splendide incisioni su rame di Girolamo Porro che, poste in apertura a ciascun capitolo, riproducono scene di cerimonie funebri secondo l'antico uso di diversi popoli, dai Romani agli "Egittii" e gli "Scithi". Le tavole che furono ispirate dalle figure di Woeiriot del Pinax iconicus antiquorum pubblicato a Lione nel 1556, esaltano il talento e le qualità dell'incisore. Choix V,5108; Hiler 718; Adams P,1903; Mortimer 395.
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Lotto 96 Raimondi, Marcantonio - Il Parnaso
Bulino, c.ca 1514, monogrammato in lastra al centro in basso, IV/IV, stato definitivo, dopo l'aggiunta sopra al monogramma della scritta "Raphael pinxit in vaticano", mm. 350 x 459, assottigliamento a destra, visibile la piega centrale verticale. -
Lotto 97 Raineri, Antonio Francesco - Cento sonetti. Di m. Antonfrancesco Rainerio, gentilhuomo milanese - Breuissima espositione di m. Hieronimo Rainerio ... soura li cento sonetti
[Milano, Giovanni Antonio Borgo], 1553. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e in fine volume, marginali bruniture, restauri agli angoli delle ultime carte, legatura moderna in piena pergamena con titolo su tassello rosso. Marginali postille di mano coeva.
NOTE
Rara edizione del poeta milanese Raineri, nato nel 1510 circa e morto nel 1560. Dedicata a Fabiano de Monti, la raccolta è preceduta da due sonetti indirizzati allo stesso Fabiano e a Papa Giulio III.