ASTA 17 - ANTIQUARIATO E SELEZIONI D'ALTA EPOCA

ASTA 17 - ANTIQUARIATO E SELEZIONI D'ALTA EPOCA

sabato 19 dicembre 2020 ore 16:00 (UTC +01:00)
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  • Dipinto ad olio su tela raffigurante San Francesco da Paola in preghiera,...
    Lotto 51

    Dipinto ad olio su tela raffigurante San Francesco da Paola in preghiera, Francesco Fracanzano (Monopoli, 9 luglio 1612 – Napoli, 1656). Cm 99X76. Opera priva di cornice. "La tela è attribuibile al pittore che operò a Napoli nel XVII secolo, Francesco Fracanzano (Monopoli, 9 luglio 1612 – Napoli, 1656) e rappresenta San Francesco di Paola in preghiera, con gli attributi iconografici tipici del Santo costituiti dal saio, dal libro (nel quale si legge in parte “Charitas”) con sopra un teschio, posto in basso e lateralmente rispetto alla figura. Il dipinto ha i caratteri tipici ascrivibili al Fracanzano quali la densità materica piena e grumosa, il colore della pelle e delle mani che vira verso un rossastro, che evidenzia un naturalismo di matrice caravaggesca che in parte fa propri gli insegnamenti della scuola del Ribera ma ai quali aggiunge i valori tonali e del disegno del Guercino, dei Carracci nonché dello stesso Reni. L’opera è ascrivibile al periodo dell’esperienza pittorica del Fracanzano più contigua all’esempio del Ribera. Opera molto simile è esposta presso il Museo di Dubrovinik (Croazia), con alcune differenze (riportate in parallelo nella presente scheda con l’utilizzo dell’immagine per raffronto) che riguardano la posizione del libro, messo in verticale e con le pagine squadernate, il teschio in secondo piano, la composizione che sembra essere divenuta ormai più grumosa, accentuando la struttura riberesca, la figura inginocchiata del santo è vista per intero. Per la opera presa a raffronto, in tutto riferibile allo stesso autore, per un’esigenza meramente filologica, si segnala un dettagliato studio che ha messo in evidenza che “alla seconda metà del Seicento, va riferito il San Francesco di Paola di Dubrovnik, dove la ripresa dei caratteri ribereschi nel volto si placa nella stesura delle morbide e ampie pieghe del saio, che coprono l’intera composizione e consentono proprio per tale abbinamento un valido confronto sia con opere di Francesco Fracanzano, quali con il San Benedetto di San Gregorio Armeno e il San Paolo eremita della chiesa di Sant’Onofrio dei Vecchi a Napoli, sia con la produzione matura di Angelo Solimena e con quella giovanile del figlio Francesco, soprattutto in merito alla ripresa dei modi del Lanfranco” (Sulle tracce della pittura napoletana in Croazia tra Sei e Settecento di Mario Alberto Pavone – Università di Palermo). Ma è da sottolineare come molte opere riferite a figure di Santi, passate dal mercato antiquario e contenute in collezioni private e museali, realizzate da Francesco Fracanzano, presentano identica impostazione espressiva e analoghe qualità pittoriche e compositive, ciò confermando la validità dell’attribuzione allo stesso pittore. Il quadro conserva il telaio originario del seicento; è stata mantenuta una vecchissima reintelatura della metà dell’ottocento che essendo in buono stato non è stata sostituita (né sollevata per altri scopi). " Si ringrazia il Dott.Avv. Francesco Amato per l'autorevole parere.

  • Maestro Emiliano del XVI Secolo, cerchia di Antonio Begarelli (Modena...
    Lotto 52

    Maestro Emiliano del XVI Secolo, cerchia di Antonio Begarelli (Modena 1499-1565). Scultura in terracotta raffigurante Cristo portatore di Croce. Carica di intensità drammatica tipica di molta arte bolognese del '500 (Niccolò dell'Arca, Guido Mazzoni), attorno al personaggio principale di Gesù da notare un acceso dinamismo delle figure che lo attorniano, tutte caratterizzate da un forte impatto emotivo. H cm 60x57, profondità cm 13

  • Maestro Emiliano del XVI Secolo, cerchia di Antonio Begarelli (Modena...
    Lotto 53

    Maestro Emiliano del XVI Secolo, cerchia di Antonio Begarelli (Modena 1499-1565). Scultura in terracotta raffigurante Cristo spogliato delle vesti. Carica di intensità drammatica tipica di molta arte bolognese del '500 (Niccolò dell'Arca, Guido Mazzoni), attorno al personaggio principale di Gesù da notare un acceso dinamismo delle figure che lo attorniano, tutte caratterizzate da un forte impatto emotivo. H cm 60x59, profondità cm 13.

  • Dipinto ad olio su tela raffigurante veduta del Tevere a carattere...
    Lotto 54

    Dipinto ad olio su tela raffigurante veduta del Tevere a carattere archeologico con personaggi, Andrea Locatelli (Roma 1693-1741), attribuito. Da collezione privata. Cm 56x110. "Pittore di paesaggi contribuì a rappresentare la campagna romana, quale espressione di un ideale di vita pastorale, ispirazione di una nuova cultura che si differenzia e si diffonde per tutto il secolo XVIII in risposta al Barocco, ritenuto causa di disordini e cattivo gusto. In sintonia con i principi elaborati nell'ambito accademico dell'Arcadia si ripristina anche pittoricamente un equilibrio tra natura-ragione, intelletto e fantasia immaginifica (ut pictura poesis-Quinto Orazio Flacco). Il dipinto, frutto ed espressione dei tempi che vive il pittore, mostra un taglio prospettico assai raro del Tevere, raffigura un locus amoenus, una natura che è indice di una esistenza pacifica e serena, fuori dal tempo, finalizzata a una quiete stabile e tranquilla. Un fermo immagine di un momento idilliaco fissato nella sua temporalità esistenziale. Pittoricamente la tela assume un registro equilibrato, dove gli spazi misurati sono in perfetta armonia con con il verde paesaggistico in materia densa ma precisa. Tutto questo impianto scenico di memoria dughettiana sicuramente deriva da un ductus comune e consono agli artisti del suo tempo quali Paolo Anesi (Roma 1697.1773) o Paolo Monaldi (Roma 1710-1779). La sua opera è il prodotto di una cultura dai precisi riferimenti letterari e filosofici dei circoli Arcadici a lui contemporanei." ASORstusio

  • Dipinto ad olio su tela raffigurante veduta del Tevere a carattere...
    Lotto 55

    Dipinto ad olio su tela raffigurante veduta del Tevere a carattere archeologico con personaggi, Andrea Locatelli (Roma 1693-1741), attribuito. Da collezione privata. Cm 56x110. "Pittore di paesaggi contribuì a rappresentare la campagna romana, quale espressione di un ideale di vita pastorale, ispirazione di una nuova cultura che si differenzia e si diffonde per tutto il secolo XVIII in risposta al Barocco, ritenuto causa di disordini e cattivo gusto. In sintonia con i principi elaborati nell'ambito accademico dell'Arcadia si ripristina anche pittoricamente un equilibrio tra natura-ragione, intelletto e fantasia immaginifica (ut pictura poesis-Quinto Orazio Flacco). Il dipinto, frutto ed espressione dei tempi che vive il pittore, mostra un taglio prospettico assai raro del Tevere, raffigura un locus amoenus, una natura che è indice di una esistenza pacifica e serena, fuori dal tempo, finalizzata a una quiete stabile e tranquilla. Un fermo immagine di un momento idilliaco fissato nella sua temporalità esistenziale. Pittoricamente la tela assume un registro equilibrato, dove gli spazi misurati sono in perfetta armonia con con il verde paesaggistico in materia densa ma precisa. Tutto questo impianto scenico di memoria dughettiana sicuramente deriva da un ductus comune e consono agli artisti del suo tempo quali Paolo Anesi (Roma 1697.1773) o Paolo Monaldi (Roma 1710-1779). La sua opera è il prodotto di una cultura dai precisi riferimenti letterari e filosofici dei circoli Arcadici a lui contemporanei." .ASORstudio

  • Dipinto ad olio su tela raffigurante "Il ritorno del figlio prodigo", XVII...
    Lotto 56

    Dipinto ad olio su tela raffigurante "Il ritorno del figlio prodigo", XVII secolo, attribuito a Giovan Battista Langetti (Genova, 1635 – Venezia, 22 ottobre 1676), Cm 93x100. L'opera è oralmente attribuita a Giovan Battista Langetti (Genova, 1635 – Venezia, 22 ottobre 1676). Poche e frammentarie notizie ci giungono circa il suo primo periodo di formazione, ma è ipotizzabile un soggiorno a Roma, durante il quale il Langetti è attivo presso la bottega di Pietro da Cortona. Nel periodo immediatamente successivo, è probabile la sua presenza a Napoli, dove rimarrà fortemente impressionato dalla visione delle opere di Jusepe de Ribera, arricchendo così il suo bagaglio conoscitivo, costituito dalle reminiscenze dei pittori genovesi Gioacchino Assereto e Giovan Benedetto Castiglione, e da quelle dei fiamminghi Rubens e Van Dyck, che a Genova aveveno soggiornato ed eseguito numerose opere nei primi decenni del Seicento. Intorno alla metà degli anni '50 del secolo si trasferirà a Venezia, dove vivrà per il resto della sua vita, trascorrendo un primo periodo presso la bottega di Giovan Francesco Cassana, secondo quanto ci racconta l'artista e scrittore Marco Boschini, che nel 1660 pubblicò la Carta del navegar pitoresco, sulle bellezze pittoriche di Venezia. A riprova della fama conquistata dal Langetti vi sono anche alcune commissioni giunte da fuori Venezia, come quelle provenienti da Firenze, da parte del Granduca Ferdinando II de' Medici, e da Padova, dove sarà attivo nella Chiesa dei Dominicani. L'opera in esame rappresenta l'episodio del ritorno del figlio prodigo, narrato nella parabola di Gesù, tratto dal Vangelo secondo Luca. Il taglio compositivo, il marcato uso del chiaroscuro, il chiaro rimando al naturalismo riberesco, riconducono dunque il dipinto agli anni e all'atmosfera del "gruppo dei Tenebrosi", che ebbero fortuna a Venezia intorno alla metà del '600. Lo stesso Luigi Lanzi coniò per il Langetti l'appellativo di Principe dei Tenebrosi. L'attribuzione, pertanto, potrebbe trovare conferma confrontando il dipinto preso in analisi con le opere certe del Langetti, come quella rappresentante Apollo e Marsia, dove sembra chiara la citazione del personaggio raffigurato di schiena, posto sull'estrema sinistra del dipinto, o quella raffigurante Diogene e Alessandro, dipinta nel 1650 e conservata presso la Fondazione Querini Stampalia, a Venezia.ASORstudio

  • Pittore Veneto del XVII Secolo (Antonio Bellucci, Pieve di Soligo, 1654 –...
    Lotto 58

    Pittore Veneto del XVII Secolo (Antonio Bellucci, Pieve di Soligo, 1654 – Pieve di Soligo, 1726 ?) Susanna e i Vecchioni 120x194 Olio su tela

  • Scultore del XVI secolo, coppia di sculture lignee raffiguranti Satiri,...
    Lotto 59

    Scultore del XVI secolo, coppia di sculture lignee raffiguranti Satiri, provenienza importante palazzo palermitano.H cm 72

  • Tavola fondo oro raffigurante Madonna con Bambino in grembo e due angeli...
    Lotto 60

    Tavola fondo oro raffigurante Madonna con Bambino in grembo e due angeli adoranti a latere, XVI secolo, Sicilia, autore ignoto. Cm 29,5x35, spessore cm 2,2. Da raffrontare con l’opera Madonna con Bambino e Angeli presso il Museo Nazionale di Palazzo Bellomo (Siracusa), opera significativa del periodo quattrocentesco di trasmissione tra la cultura siracusana e quella marchigiana. ASORstudio

  • Antica vetrata rilegata a piombo con immagini a infusione nel vetro...
    Lotto 61

    Antica vetrata rilegata a piombo con immagini a infusione nel vetro raffigurante San Chad di Mercia, abate e vescovo britannico. In telaio in legno, larga cm 6. H cm 169. Larghezza cm 67. Retroilluminata. Piccole rotture.

  • Antica vetrata rilegata a piombo con immagini a infusione nel vetro...
    Lotto 62

    Antica vetrata rilegata a piombo con immagini a infusione nel vetro raffigurante San Mark, l'Evangelista. In telaio in legno, larga cm 6.H cm 255. Larghezza cm 60. Retroilluinata.

  • Antica vetrata rilegata a piombo con immagini a infusione nel vetro...
    Lotto 63

    Antica vetrata rilegata a piombo con immagini a infusione nel vetro raffigurante Sant Augustine. In telaio in legno, larga cm 6. H cm 169. Larghezza cm 67. Piccole rotture.

  • Frammento di dipinto ad olio su tavola raffigurante Madonna con bambino,...
    Lotto 64

    Frammento di dipinto ad olio su tavola raffigurante Madonna con bambino, pittore italiano del XVI secolo, cm 43x36, spessore cm 2. Cadute di colore

  • Dipinto ad olio su tela raffigurante veliero a tre alberi, fine XVIII secolo....
    Lotto 65

    Dipinto ad olio su tela raffigurante veliero a tre alberi, fine XVIII secolo. H cm 57x78

  • Candelabro in argento a sette luci, XX secolo, punzone argentieri Ricci & Co,...
    Lotto 66

    Candelabro in argento a sette luci, XX secolo, punzone argentieri Ricci & Co, Alessandria (1935). Peso Kg 2,175. H cm 47, diametro max cm 47.

  • Set di n. 6 bicchieri in vetro e argento, anni '60
    Lotto 67

    Set di n. 6 bicchieri in vetro e argento, anni '60

  • Vaso in argento ribattuto a mano, XVII secolo. Punzoni sul bordo della base....
    Lotto 68

    Vaso in argento ribattuto a mano, XVII secolo. Punzoni sul bordo della base. H cm 23, base cm 11.

  • Elegante portaciocolatini a rullo in Sheffield. H cm 23x18x13,5
    Lotto 69

    Elegante portaciocolatini a rullo in Sheffield. H cm 23x18x13,5

  • Coppia di posaceneri, argento 800. Diametro cm 8,5
    Lotto 70

    Coppia di posaceneri, argento 800. Diametro cm 8,5

  • Portasigarette in argento e madreperla, inizi XX secolo. Cm 9x7,5.
    Lotto 71

    Portasigarette in argento e madreperla, inizi XX secolo. Cm 9x7,5.

  • Coppia di candelieri in royal shieffiled (Inghilterra), cinque luci, XX...
    Lotto 72

    Coppia di candelieri in royal shieffiled (Inghilterra), cinque luci, XX secolo. Base quadrata con brindoli e piattini in vetro molato. H cm 48

  • G.Vinci, Natura morta con peperoni rossi 35 X52 Olio su masonite. Firmato in...
    Lotto 73

    G.Vinci, Natura morta con peperoni rossi 35 X52 Olio su masonite. Firmato in basso a destra

  • Olio su tela raffigurante natura morta con frutta, XIX secolo. Cm 70x100. In...
    Lotto 74

    Olio su tela raffigurante natura morta con frutta, XIX secolo. Cm 70x100. In cornice cm 90x115.

  • Olio su tela raffigurante natura morta con frutta, XIX secolo. Cm 70x100. In...
    Lotto 75

    Olio su tela raffigurante natura morta con frutta, XIX secolo. Cm 70x100. In cornice cm 90x115.

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ASTA 17 - ANTIQUARIATO E SELEZIONI D'ALTA EPOCA

Asta Live e Telefonica.

Asta di Antiquariato e Selezioni d'Alta Epoca: dipinti antichi e moderni, disegni d'autore, oggetti d'arte, gioielli, mobili d'epoca.

Asta live sabato 19 dicembre 2020 a partire dalle ore 16:00.

I lotti sono disponibili alla visione presso la Galleria sita in Catania (Italia), Viale Africa n. 12. Date le difficoltà negli spostamenti dell'attuale momento, gli esperti sono comunque a completa disposizione per fornire fotografie aggiuntive, video, condition report e qualsiasi ulteriore informazione sui lotti in vendita. È inoltre possibile fissare un appuntamento per visionare i lotti da remoto utilizzando le più comuni piattaforme video (Zoom, Meet, Whatsapp, Skype, Google Duo).

Sessioni

  • 19 dicembre 2020 ore 16:00 ASTA 17 - ANTIQUARIATO E SELEZIONI D'ALTA EPOCA (1 - 603)

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