Asta N. 84 - Dipinti Antichi e del XIX Secolo
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Lotto 1 Jan Pauwel Gillemans il Vecchio (maniera) NATURA MORTA olio su rame, cm 53x82. Si ringrazia la Dottoressa Raffaella Colace per l’assistenza alla schedatura dell’opera.
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Lotto 2 Marcello Venusti (cerchia) MADONNA CON BAMBINO olio su tela, cm 49x41. Si ringrazia il Dottor Andrea Donati per l’assistenza alla schedatura dell’opera.
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Lotto 3 Scuola Veneta del XVII secolo GESÙ AL TEMPIO olio su tela, cm 94x113,5.
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Lotto 4 Lorenzo Costa Ferrara 1460 – Mantova 1535 A) SAN FRANCESCO CHE RICEVE LE STIGMATE B) SAN GIROLAMO PENITENTE tavola, cm 15,5x16. Al verso entrambe le tavole recano, a fuoco sul legno, la sigla: C G B C. Provenienza: Ferrara, Collezione Costabili Containi; Collezione privata. Bibliografia: AA. VV., Pitture della Raccolta del Co.te Gio Battista Costabili di Ferrara, Bologna, Biblioteca dell’Archiginnasio, ms. A1324 del 1835, c. 31v, n. 366 (cit.), c. 32r, n. 369 (cit.); G. Boschini in G. Baruffaldi, Vite dè pittori e scultori ferraresi, Ferrara 1844-1846, p. 123; G. Giordani, Catalogo de Quadri di varie scuole pittoriche nella Galleria Costabili in Ferrara, Bologna 1871-1872, nn. 384, 388 (cit.); E. Mattaliano, La collezione Costabili, Marsilio Editori, Venezia 1998, n. 64, 65, p. 51 (cit.); E. Negro, N. Roio, Lorenzo Costa 1460 – 1535, Artioli Editore, Modena 2001, Cat. n. 147-150. P., pag. 151 (cit.); Le due tavolette provengono dalla nota collezione del marchese Giovanni Battista Costabili, come testimonia la sigla impressa a fuoco al verso delle stesse. L’età napoleonica vide il consolidarsi dei possedimenti terrieri della famiglia Costabili Containi, ma anche un impegno politico del giovane Costabili. Solo a titolo di esempio, si rammenti il suo ruolo all’interno del governo della neo nata Repubblica Cisalpina (il 29 giugno 1797) quale membro del relativo Direttorio. A ciò si aggiunge l’attività di uomo di cultura, testimoniata dalle relazioni intercorse con esponenti di spicco dell’epoca, tra cui Vincenzo Monti, Leopoldo Cicognara e il conte Camillo Laderchi, professore di diritto romano e fi losofi a del diritto presso l’Università di Ferrara (che fu il principale consulente per le acquisizioni della quadreria assieme a Ubaldo Sgherbi). La raccolta di opere venne costruita intorno al lascito dello zio materno Francesco Containi – che allevò il giovane Giovanni Battista, rimasto orfano a soli sei anni –, ereditata nel 1778 e costituita da 240 dipinti circa. La prima testimonianza di catalogazione dell’intera collezione vide la luce con il manoscritto Pitture della Raccolta del Conte Gio Battista Costabili di Ferrara, in cui sono descritte 591 opere, con la relativa descrizione di soggetto, tecnica e dimensioni, oltre che dell’attribuzione. Per 127 di esse vi è anche l’annotazione “Era in Casa”, tra cui si annoverano le due tavolette qui presentate, che ebbero, all’epoca, l’attribuzione a Giovanni Battista Benvenuti, detto l’Ortolano. Nel 1835 il manoscritto venne donato a Gaetano Giordani, direttore della Pinacoteca di Bologna. Con la morte di Giovanni Battista Costabili, il 17 marzo 1841, la raccolta venne ereditata dal pronipote Giovanni, ed era costituita complessivamente da 624 opere.
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Lotto 5 Scuola Veneta del XVII secolo PISCINA PROBATICA olio su tela, cm 175x223,5.
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Lotto 6 Francesco Rizzo da Santacroce attivo a Bergamo e Venezia dal 1508 al 1545 MADONNA CON BAMBINO, SAN GIUSEPPE E SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA olio su tavola, cm 56,5 x 75,5. Si ringrazia il Professor Peter Humfrey per aver suggerito l’attribuzione dell’opera sulla base della documentazione fotografi ca.
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Lotto 7 Paris Bordone Treviso 1500 – Venezia 1571 NETTUNO E ANFITRITE A CAVALLO DI UN MOSTRO MARINO, 1560-1565 CIRCA olio su tela, cm 106x99. Provenienza: Genova, Collezione privata; Vienna, Dorotheum, 15 ottobre 2013, lotto n. 566; Collezione privata. Esposizioni: Bitonto, Galleria Nazionale della Puglia, 15 dicembre 2012 – 8 aprile 2013, n. 1. Bibliografi a: K. und Reichsfi nanzaarchiv in Wien, Inventarium aller derjenigen sachen, so nach der victori n ihrer majestät schatz und kunstcamer zue Praag seind gefunden…den 6. Dezembris anno 1621…, ed. Zimmermann, 1904, [19421] p. XLII, n. 1029; A. Donati in N. Barbone Pugliese, A. Donati, L. Puppi (a cura di), Nettuno e Anfi trite in Tiziano, Bordon e gli Acquaviva d’Aragona: pittori veneziani in Puglia e fuoriusciti napoletani in Francia, Claudio Grenzi, Foggia 2012, n. 1, pp. 236-239; A. Donati, Paris Bordone. Catalogo ragionato, Edizioni dei Soncino, Soncino 2014, tav. LXXXIX, n. 139, p. 348 (ill.), p. 349 (cit.). Il dipinto ripropone due fi gure della mitologia greca, rispettivamente Anfi trite, fi glia di Nereo (la più bella tra le ninfe marine), e Nettuno, suo sposo. La ricercatezza e la rarità del soggetto consentono di ricondurre l’opera ad una raffi nata committenza genovese, in particolare a Ottaviano Grimaldi o Tommaso Marino, entrambi ricchissimi uomini d’affari, che scelsero di far decorare le proprie dimore con temi legati al commercio e ai mari. (cfr. A. Donati, op. cit., 2012, p. 236). Per il dipinto è possibile avanzare un’ipotesi di datazione intorno al 1560, al culmine dell’attività del pittore trevigiano: grazie ad una breve permanenza alla corte di Francesco II di Valois, compiuta tra il 1559 e il 1560, Paris Bordone conobbe alcuni dei committenti più prestigiosi della sua carriera, come il cardinale Carlo di Lorena per cui realizzò Giove ed Io (fi g. 2, 1559-60, olio su tela, cm 135,5x117,5; Museo di Göteborg) direttamente confrontabile per la resa delle due fi gure con il dipinto qui presentato. Altri confronti è agevole instaurare – tanto per stile quanto per datazione – con il Ratto di Proserpina (fi g. 1, 1560 circa, olio su tela, cm 137x124,3; Collezione privata), per la medesima resa pittorica ravvisabile nella scena, oltre all’affinità tematica, che suggerirebbe addirittura una committenza comune per i due dipinti (cfr. A. Donati, ibidem).
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Lotto 8 Gaudenzio Ferrari Valduggia 1475/1480 – Milano 1546 CROCIFISSIONE, 1535-1538 CIRCA schizzo a pennello con tocchi di biacca, cm 26,6x36,5. Provenienza: Milano, collezione privata. Esposizioni: Vercelli, Museo Borgogna, Mostra di Gaudenzio Ferrari, aprile – giugno 1956, n. 51. Bibliografi a: A. Bertini, I disegni di Gaudenzio, in AA. VV., Mostra di Gaudenzio Ferrari, Silvana Editoriale, Milano 1956, n. 51, tav. 105, p. 117; V. Viale, Gaudenzio Ferrari, Eri. Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino 1969, n. 86, p. 68 (ill.). L’opera è in relazione con la grande Crocifissione (fi g. 1; tempera su tela, cm 172x174) custodita a Torino presso la Galleria Sabauda.
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Lotto 9 Giovanni Mannozzi San Giovanni Valdarno 1592 – Firenze 1636 RITRATTO MASCHILE tecnica mista su embrice, cm 52x38.
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Lotto 10 Scuola Italiana del XIX secolo DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO (da Andrea Mantegna) bassorilievo in bronzo, cm 16x27,5.
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Lotto 11 Scuola Francese del XIX secolo ATENA bassorilievo in bronzo, diametro cm 9,7.
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Lotto 12 Scuola Veneta del XVI/XVII secolo DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO (da Andrea Riccio) bassorilievo in bronzo, cm 10,5x16,5.