Lotto 4 | Lorenzo Costa Ferrara 1460 – Mantova 1535 A) SAN FRANCESCO CHE RICEVE LE...

Porro - Via Olona 2, 20123 Milano
Asta N. 84 - Dipinti Antichi e del XIX Secolo Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 113
mercoledì 14 giugno 2017 ore 19:30 (UTC +01:00)

Lorenzo Costa Ferrara 1460 – Mantova 1535 A) SAN FRANCESCO CHE RICEVE LE...

Lorenzo Costa Ferrara 1460 – Mantova 1535 A) SAN FRANCESCO CHE RICEVE LE STIGMATE B) SAN GIROLAMO PENITENTE tavola, cm 15,5x16. Al verso entrambe le tavole recano, a fuoco sul legno, la sigla: C G B C. Provenienza: Ferrara, Collezione Costabili Containi; Collezione privata. Bibliografia: AA. VV., Pitture della Raccolta del Co.te Gio Battista Costabili di Ferrara, Bologna, Biblioteca dell’Archiginnasio, ms. A1324 del 1835, c. 31v, n. 366 (cit.), c. 32r, n. 369 (cit.); G. Boschini in G. Baruffaldi, Vite dè pittori e scultori ferraresi, Ferrara 1844-1846, p. 123; G. Giordani, Catalogo de Quadri di varie scuole pittoriche nella Galleria Costabili in Ferrara, Bologna 1871-1872, nn. 384, 388 (cit.); E. Mattaliano, La collezione Costabili, Marsilio Editori, Venezia 1998, n. 64, 65, p. 51 (cit.); E. Negro, N. Roio, Lorenzo Costa 1460 – 1535, Artioli Editore, Modena 2001, Cat. n. 147-150. P., pag. 151 (cit.); Le due tavolette provengono dalla nota collezione del marchese Giovanni Battista Costabili, come testimonia la sigla impressa a fuoco al verso delle stesse. L’età napoleonica vide il consolidarsi dei possedimenti terrieri della famiglia Costabili Containi, ma anche un impegno politico del giovane Costabili. Solo a titolo di esempio, si rammenti il suo ruolo all’interno del governo della neo nata Repubblica Cisalpina (il 29 giugno 1797) quale membro del relativo Direttorio. A ciò si aggiunge l’attività di uomo di cultura, testimoniata dalle relazioni intercorse con esponenti di spicco dell’epoca, tra cui Vincenzo Monti, Leopoldo Cicognara e il conte Camillo Laderchi, professore di diritto romano e fi losofi a del diritto presso l’Università di Ferrara (che fu il principale consulente per le acquisizioni della quadreria assieme a Ubaldo Sgherbi). La raccolta di opere venne costruita intorno al lascito dello zio materno Francesco Containi – che allevò il giovane Giovanni Battista, rimasto orfano a soli sei anni –, ereditata nel 1778 e costituita da 240 dipinti circa. La prima testimonianza di catalogazione dell’intera collezione vide la luce con il manoscritto Pitture della Raccolta del Conte Gio Battista Costabili di Ferrara, in cui sono descritte 591 opere, con la relativa descrizione di soggetto, tecnica e dimensioni, oltre che dell’attribuzione. Per 127 di esse vi è anche l’annotazione “Era in Casa”, tra cui si annoverano le due tavolette qui presentate, che ebbero, all’epoca, l’attribuzione a Giovanni Battista Benvenuti, detto l’Ortolano. Nel 1835 il manoscritto venne donato a Gaetano Giordani, direttore della Pinacoteca di Bologna. Con la morte di Giovanni Battista Costabili, il 17 marzo 1841, la raccolta venne ereditata dal pronipote Giovanni, ed era costituita complessivamente da 624 opere.