Importanti Dipinti del Secolo XIX

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze

Importanti Dipinti del Secolo XIX

mercoledì 16 aprile 2014 ore 17:00 (UTC +01:00)
Lotti dal 25 al 48 di 64
Mostra
Cancella
  • Llewelyn Lloyd(Livorno 1879 - Firenze 1949)PONTE A GREVEolio su compensato,...
    Lotto 145

    Llewelyn Lloyd
    (Livorno 1879 - Firenze 1949)
    PONTE A GREVE
    olio su compensato, cm 31x40
    firmato e datato 1930 in basso a destra

  • Federico Zandomeneghi(Venezia 1841 - Parigi 1917)IL PITTORE "EN PLEIN...
    Lotto 146

    Federico Zandomeneghi
    (Venezia 1841 - Parigi 1917)
    IL PITTORE "EN PLEIN AIR"
    olio su tavoletta, cm 21,6x12,4
    firmato in basso a sinistra
     
    Provenienza:
    Collezione Cerastico, Milano
    Collezione Zecca, Milano
    Collezione privata, Reggio Emilia
     
    Bibliografia:
    a cura della Fondazione Enrico Piceni, Federico Zandomeneghi. Catalogo Generale, Milano 2006, tav. 44 p. 204
     
    Questo dipinto fu al centro di una piacevole discussione fra Mia Cinotti ed Enrico Piceni sull'identità del pittore raffigurato. L'una asseriva che fosse un pittore non identificato, l'altro diceva che era lo Zandomeneghi.
    A parte questa piacevole diatriba fra i due esperti, il dipinto qui presentato è una delle prime opere compiutamente impressioniste, eseguita dal Venitien nel primo anno a Parigi.
    L'opera ci descrive come l'amico di Fattori e Signorini, segretamente restio alla macchia, malgrado la sua adesione al gruppo toscano, già da qualche tempo andava cercando nell'Impressionismo la forma più adatta alla sua natura.
    In questa deliziosa tavoletta, lo vediamo avviato non solo ai più vibranti effetti del colpo d'occhio e del plein air, ma a quelle ricerche di composizione dal taglio audace dei particolari, nel quale Zandò eccellerà in seno al gruppo degli impressionisti, sapendosi rinnovare in continuazione.

  • Giuseppe De Nittis(Barletta 1846 - Saint-Germain-en-Laye 1884)NEI CAMPIolio...
    Lotto 147

    Giuseppe De Nittis
    (Barletta 1846 - Saint-Germain-en-Laye 1884)
    NEI CAMPI
    olio su tavoletta, cm 9x17,7
    firmato e datato 1871 in basso a destra
     
    Durante i soggiorni italiani del 1870 e del 1872 l'opera di De Nittis rivela tutti quegli entusiasmi che l'artista aveva in gioventù a Napoli, aiutato anche dalle esperienze d'oltralpe che, buone o cattive, avevano contribuito a renderlo più sicuro.
    Soffermandoci su questa piccola tavoletta dalla larga stesura cromatica, dai piani graduati, dal tocco spigliato e capriccioso, ora denso ora lieve, tanto da polverizzarsi sino a scoprire il legno, ci accorgiamo come il De Nittis ami gareggiare con gli amici impressionisti in rapidità di esecuzione, ma ne differisca per quel luminismo tradizionale italiano, palesando una interpretazione fervida della natura, carica di linfa esplosiva, che fa dire nel '74 a Jules Claretie (1840-1913):
    Le futur peintre de la vie parisienne moderne couvrait alors de ses études, achevées comme des tableaux, des petits panneaux de bois, a peine un peu plus grands que la main et dont il rapporta, a Paris, un nombre considérable. C'était des coins de paysages [...]
    Chacun de ces panneaux aurait aujourd'hui une valeur considerable. Ils sont dispenses un peu partout (cfr: J. Claretie, La vie à Paris, Parigi 1880, p. 373).

  • Giovanni Fattori(Livorno 1825 - 1908)ORTO COLONICO olio su tavoletta, cm...
    Lotto 148

    Giovanni Fattori
    (Livorno 1825 - 1908)
    ORTO COLONICO
    olio su tavoletta, cm 13x28,5
    firmato in basso a destra
    sul retro: titolato e recante cartiglio Firenze Milano Impresa di vendita
    Luigi Battistelli Vendita Checcucci / Sig. Galli

    Bibliografia:
    Le cento opere di Giovanni Fattori della collezione Mario Galli, catalogo dell'asta, Galleria Scopinich, Milano 1928, n. 16

    Esposizioni:
    Mostra Fattoriana, Firenze 1925

    L'opera è appartenuta a Mario Galli, storico collezionista dell'opera di Giovanni Fattori.
    Nella recensione sui dipinti esposti alla mostra Fattoriana (Firenze, 1925) il critico Cipriano Giacchetti su il Nuovo Giornale (28 novembre 1925) scriveva: [...] La sala più significativa, quella che dimostra la potenza di Fattori precursore, che ricorda e supera i più celebrati esempi della scuola francese del tempo, è la sala ultima, dove Mario Galli espone la sua raccolta. Piccoli quadri ove la sintesi massima e l'espressione più efficace si rilevano con la massima semplicità e staremo per dire purità di mezzi. Qui non c'è da fare distinzioni perché tutto è di prim'ordine [...]

  • Alfonso Hollaender(Ratisbona 1845 - Firenze 1923)LUNGOMARE CON FIGUREolio su...
    Lotto 149

    Alfonso Hollaender
    (Ratisbona 1845 - Firenze 1923)
    LUNGOMARE CON FIGURE
    olio su cartoncino, cm 9x13
    firmato in basso a sinistra

  • Francesco Gioli(San Frediano a Settimo 1846 - Firenze 1922)VILLA CORSINI A...
    Lotto 150

    Francesco Gioli
    (San Frediano a Settimo 1846 - Firenze 1922)
    VILLA CORSINI A FIRENZE, CHIARO DI LUNA
    tecnica mista su cartoncino, cm 43x53
     
    Il giardino è raffigurato all'interno di un cartoncino rettangolare di cui la parte dipinta è solo nell'ovale inquadrato dalla cornice, cm 39x50. Secondo tradizione orale della famiglia da cui l'opera proviene, dovrebbe trattarsi dell'opera esposta alla Biennale Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia 1909, n. 644.

  • Michele Cascella(Ortona 1892 - Milano 1989)NAVIGLI A MILANOpastello su carta,...
    Lotto 151

    Michele Cascella
    (Ortona 1892 - Milano 1989)
    NAVIGLI A MILANO
    pastello su carta, cm 73x100
    firmato e datato in basso a sinistra 1926

  • Cesare Riesch(Firenze 1906 - ivi morto)VEDUTA DELL'ARNO PRESSO IL MULINO...
    Lotto 152

    Cesare Riesch
    (Firenze 1906 - ivi morto)
    VEDUTA DELL'ARNO PRESSO IL MULINO DELLE SIECI
    olio su compensato, cm 26,5x62
    firmato in basso a sinistra
    sul retro: firmato e datato 1935

  • Ugo Manaresi(Livorno 1851 - 1917)SCORCIO DEL PALAZZO DUCALE, VENEZIAolio su...
    Lotto 153

    Ugo Manaresi
    (Livorno 1851 - 1917)
    SCORCIO DEL PALAZZO DUCALE, VENEZIA
    olio su tavoletta, cm 12x16
    firmato in basso a sinistra e datato 1892

  • Giuseppe Rivaroli(Cremona 1885 - 1943)SCENA MITOLOGICAolio su tela, cm...
    Lotto 154

    Giuseppe Rivaroli
    (Cremona 1885 - 1943)
    SCENA MITOLOGICA
    olio su tela, cm 80x189
    firmato e datato Roma 1920 in basso a destra
     
    Allievo di Cesare Tallone (Savona 1853 - Milano 1919) e Giuseppe Mentessi (Ferrara 1857 - Milano 1931) alla Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, si perfezionò a Roma, raggiungendo una sua soggettività, come la conoscenza del nudo, il senso decorativo, la tavolozza calda e vivace, caratteristiche queste che si riscontrano in tutte le sue opere.

  • Gerolamo Induno(Milano 1825 - 1890)olio su tela ovale, cm 59x49firmato in...
    Lotto 155

    Gerolamo Induno
    (Milano 1825 - 1890)
    olio su tela ovale, cm 59x49
    firmato in basso a destra

  • Francesco Vinea(Forlì 1845 - Firenze 1902)NUDO ALLO SPECCHIOolio su...
    Lotto 156

    Francesco Vinea
    (Forlì 1845 - Firenze 1902)
    NUDO ALLO SPECCHIO
    olio su tela, cm 30x22
    firmato e datato 1883 in alto a sinistra
     
    Allievo del Pollastrini all'Accademia di Belle Arti di Firenze, ben presto si allontana dalle tematiche romantiche del maestro per dedicarsi alla più remunerativa pittura di genere, nello stile di Jean Louis Ernest Meissonier (1815-1891) che gli procurò una vasta fama.
    Il legame con la Galleria Pisani permise al Vinea di avere una popolarità  internazionale.
    In questo dipinto Nudo allo specchio, molto probabilmente commissionato dal Pisani, troviamo sul tavolino all'interno dello studio un bronzo raffigurante un satiro, opera di Tribolo(pseudonimo di Niccolò di Raffaello di Niccolò dei Pericoli, Firenze 1500-1550) che ora si trova al museo del Louvre di Parigi.

  • Oscar Ghiglia(Livorno 1876 - Firenze 1945)NATURA MORTA CON PESCE E LIMONEolio...
    Lotto 157

    Oscar Ghiglia
    (Livorno 1876 - Firenze 1945)
    NATURA MORTA CON PESCE E LIMONE
    olio su tela, cm 34,3x43
    firmato in alto a sinistra
    sul retro: iscritto "opera autentica e finissima di Oscar Ghiglia, M. Borgiotti"
     
    "[...] Oscar Ghiglia è un maestro nel ritrarre la natura morte e amava molto questo genere al quale lavorava tranquillo nella solitudine del suo studio.
    Componeva le sue nature morte, disponendo gli oggetti, i cari oggetti sempre ricorrenti, con grandissima cura, ad uno ad uno ed in rapporto tra loro, attentissimo agli effetti dell'immutabile luce artificiale, costruendo il quadro nella realtà e nella mente, prima di dipingerlo; tanto che talvolta gli sembrava addirittura inutile eseguirlo, poichè per lui emozionalmente era già esistito e degl'altri poco si curava.
    Le nature morte di Ghiglia sono perciò opere profondamente pensate, e, anche se talvolta potevano essere ispirate da una fugace emozione della vista di un fiore, di un frutto, al pensiero di accostarli a una ceramica o ad una conchiglia su di un panno colorato, veniva poi il momento in cui la prima sensazione era filtrata dalla mente ordinatrice dell'artista. Per questo le sue nature morte non hanno mai la sgraziata occasionalità di quelle di Bartolena e neppure la bellezza naturale di quelle di un Puccini, ma serbano tutte un'impronta ideale che le differenzia e le qualifica [...]"
    in: A. Marabottini e V. Quercioli, Oscar Ghiglia maestro del Novecento, Firenze 1996, p. 47

  • Ulvi Liegi(Livorno 1858 - 1939)STRADINA DI CAMPAGNA CON CONTADINO E MUCCAolio...
    Lotto 158

    Ulvi Liegi
    (Livorno 1858 - 1939)
    STRADINA DI CAMPAGNA CON CONTADINO E MUCCA
    olio su compensato, cm 21x28
    firmato in basso a sinistra e datato 28
     
    Provenienza:
    Collezione privata, Firenze
     
    Esposizioni:
    Antologica di Ulvi Liegi, Salone della Casa di Cultura di Livorno, 21 giugno-19 luglio 1958, cat. n. 39.

  • Luigi Gioli(San Frediano a Settimo 1854 - Firenze 1947)MONTIANO (MAREMMA)olio...
    Lotto 159

    Luigi Gioli
    (San Frediano a Settimo 1854 - Firenze 1947)
    MONTIANO (MAREMMA)
    olio su tavoletta, cm 18x32
    firmato in basso a destra e indistintamente datato
    sul retro: iscritto "Bella macchia di Luigi Gioli, Borgiotti"
     
    Provenienza:
    Collezione d'Arte Mario Galli, n. 23, Firenze
    Galleria Carini, Milano
    Saletta d'Arte Bertini, Firenze
    Collezione Privata, Firenze

  • Vaclav Kejmar(1869 - 1952)IL COLLEZIONISTA DI ANTICHITA'olio su tela, cm...
    Lotto 160

    Vaclav Kejmar
    (1869 - 1952)
    IL COLLEZIONISTA DI ANTICHITA'
    olio su tela, cm 80x62
    firmato e datato 1901 in basso a destra

  • Lionello Balestrieri(Siena 1872 - 1958)IL MONTE DI PIETA'olio su tela, cm...
    Lotto 161

    Lionello Balestrieri
    (Siena 1872 - 1958)
    IL MONTE DI PIETA'
    olio su tela, cm 70x100
    firmato in basso a destra
     
    Il dipinto che presentiamo in questo catalogo è una versione di maggiori dimensioni di un olio di medesimo soggetto in collezione privata, datato al 1900 c.
    Cfr: Lionello Balestrieri (Cetona 1872-1958), catalogo della mostra di Cetona e Firenze 2000 a cura di A. Marabottini, Firenze 2000, p. 103 cat. 10.

  • Pieretto Bianco(Trieste 1875 - Bologna 1937)LO SCIALLE SPAGNOLOolio su tela,...
    Lotto 162

    Pieretto Bianco
    (Trieste 1875 - Bologna 1937)
    LO SCIALLE SPAGNOLO
    olio su tela, cm 230x111
    firmato in basso a destra e datato: "Roma 1922 24 35"
    sul retro: firmato e datato "Roma 1924 35"
     
    Esposizioni:
    Mostra Italiana di Birmingham
     
    Pieretto Bianco (vero nome Pietro Bortoluzzi), allievo di Umberto Veruda, si formò nell'ambito delle prime Biennali Veneziane, in contatto con i maggiori critici e pittori del tempo (da Ugo Ojetti a G. A. Sartorio).
    Allo scoppio della I° guerra mondiale Pieretto Bianco partì per New York, dove divenne scenografo al Metropolitan Opera Theatre. Qui strinse fraterna amicizia con il famoso tenore Caruso.
    Nel 1921 rientrò in Italia con un contratto per realizzare scenografie al teatro La Scala di Milano.
    Nel 1922 si trasferì a Roma, partecipò alla Secessione, fornendo i cartoni per i mosaici del Mausoleo di Villa Doria Pamphili, e continuò la sua carriera di scenografo al Teatro dellOpera di Roma. La sua capacità di comporre in grande va oltre gli abituali confini del lavoro teatrale: l'artista dipinge con tratti incisivi carichi di colore, ma la sua creatività necessita di sempre nuovi stimoli con l'obiettivo mirato di raggiungere sorprendenti risultati. Anche per questo si reca in Spagna in occasione della realizzazione scenica della Conchita di Riccardo Zandonai (1930). Là studia il folklore del paese iberico. L'opera di Pieretto Bianco è una miscela di elementi: colore, luminosità calore, realismo, tutti assemblati con grazia ed eleganza, come in questo Scialle Spagnolo (o Manton de Manila, nome che gli spagnoli danno ai loro scialli tradizionali), che nell'immaginario esotico si associano soprattutto al Flamenco ed ai movimenti delle Bailaora, che vengono resi ancora più sensuali dal volteggiare dello scialle. Molto verosimilmente il nostro dipinto, iniziato nel 1922/24, fu portato a termine nel 1935, dopo che l'artista aveva eseguito le scenografie della Carmen di Bizet (Roma, Teatro dell'Opera 1934).

  • Giovan Battista Naldini(San Giovanni Valdarno 1897 - Firenze 1981)BAGNANTE AL...
    Lotto 163

    Giovan Battista Naldini
    (San Giovanni Valdarno 1897 - Firenze 1981)
    BAGNANTE AL SOLE
    scultura in bronzo, cm 103x 50, alt. cm 43
    firmato e datato Firenze 1970
     
    Giovan Battista Naldini sin da giovanissimo preferì non seguire gli studi scegliendo di andare subito a bottega, così che, appena dodicenne, lavorava già da uno dei marmisti di via Benedetto da Maiano, a Firenze.
    Qui fu notato dallo scultore Alimondo Ciampi da San Mauro che lo prese come apprendista: le affinità tra il maestro e l'allievo furono tantissime, non solo per il modo di comporre e modellare, ma anche per la scelta dei temi e gli ambiti operativi, avvicinati da una comunione di pensiero spirituale nei confronti della vita e dei sentimenti. Naldini collaborò con Ciampi sino alla morte di questi nel 1939 e partecipò, a partire dal 1926, alle mostre regionali e nazionali e numerose sono le sue opere nelle città toscane.
    Per quanto riguarda la formazione stilistica, la conoscenza della tradizione figurativa classica segna l'intera attività del Naldini: a bronzetti arcaici, greci o etruschi sembrano ispirarsi i piccoli Nudi femminili in postura da Venere pigramente sorgente dalle acque o con le braccia mancanti, come se la figura fosse appena uscita da uno scavo, frammento ritrovato di una trascorsa era.
    La bagnante al sole del 1969 raffigura una bella donna assopita, inconsapevole dell'attraente forma della sua nudità, ma fisicamente concentrata nel godere appieno il benessere regalatole dall'abbraccio del calore solare, connotata di solarità mediterranea, libera da ogni carattere ritrattistico e ogni attributo narrativo.
     
    Per un esemplare della stessa scultura in gesso patinato cfr: Giovan Battista Naldini scultore (1897-1981), Bagno a Ripoli 2003, p. 17, n. 3

  • Vittorio Matteo Corcos(Livorno 1859 - Firenze 1933)FRAGILITA'!olio su tela,...
    Lotto 164

    Vittorio Matteo Corcos
    (Livorno 1859 - Firenze 1933)
    FRAGILITA'!
    olio su tela, cm 101x80
    firmato e datato 96

    L'opera è corredata da attestato di libera circolazione n. 5117 rilasciato in data 28/02/2014
     
    Un'incisione di Ernesto Mancastroppa e Alfredo Zanoboni tratta dall'originale di Corcos e pubblicata su "L'Illustrazione italiana" il 19 gennaio 1902 permette di conoscere il titolo del dipinto: Fragilità! Non era d'altronde la prima volta che sul periodico a cadenza settimanale comparivano opere del pittore livornese di nascita che, dopo aver approfondito la sua educazione artistica prima presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze poi a Napoli, si era trasferito a Parigi per rientrare in patria stabilendosi nella città del giglio nel 1886. Furono infatti riprodotte circa una quindicina di opere a partire dal 30 giugno 1889 quando fu stampata l'incisione di un dipinto con un'iconografia simile a quella in esame, La brocca rotta, che a sua volta rimandava ad un quadro di Jean-Baptiste Greuze (Tournus 1725 - Parigi 1805) di analogo soggetto, oggi conservato al Louvre. Con una non troppo velata punta di malizia nella rubrica dedicata alle Belle Arti ci si interrogava sul ripetersi di simili disastri alle donnine di Corcos (1902, p. 60), paragonandole alle graziose signore protagoniste delle brillanti farse di Eugène Labiche (Parigi 1815-1888), autore tra l'altro di Un chapeau de paille d'Italie. Di un dipinto del 1893, sempre del pittore italiano, Le favori, ove una fanciulla si trastulla con un cagnolino, avevano il copyright Boussod, Valadon & Cie, ovvero dal 1884 gli eredi di Goupil. Come quello, dunque, anche il nostro dipinto sembra probabile fosse destinato al mercato francese, per di più la tela porta impresso sul verso un timbro attestante la sua provenienza parigina (FOURNITURES GENERALES POUR ARTISTES / F.ALEXANDRE / 26 / boul.d des batignolles / PARIS / ENCADREMENTS). Seduta la giovane donna volge a noi il volto con l'ovale delicato incorniciato da ciocche ribelli ove lo sguardo seducente e le labbra tumide rendono esplicito il punto esclamativo del titolo. "Carni di rosa" (ibidem) candide, turgide nel seno scoperto e tornite nel braccio mollemente appoggiato in grembo, svolazzi di tulle dalle tonalità delle nuvole e della cipria e di seta frusciante color dell'avorio. Un vero pezzo di bravura è la coppa, una kylix di finissima porcellana di Sèvres, ove l'oro dei racemi vegetali, delle anse modernamente all'antica e del piede con in evidenza la rottura, la perdita, riluce sul blu intenso del corpo del vaso. Ad una maldestra e forse antica pulitura (l'incisione infatti sulla rivista è per così dire tagliata a filo del vaso) è da imputare la superficiale abrasione della pellicola pittorica nel fondo sul lato sinistro del dipinto; neppure la data è stata risparmiata: anche se poco leggibile il 96 trova comunque conferma nella produzione degli anni Novanta cui sopra si faceva riferimento, in particolare poi sarà da ricordare che fu proprio quello l'anno che decretò il successo di Sogni (Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma) per il quale ancor oggi Corcos è noto ai più.


    Ilaria Taddei

  • Giovanni Boldini(Ferrara 1842 - Parigi 1931)RITRATTO DI CLÉO DE...
    Lotto 165

    Giovanni Boldini
    (Ferrara 1842 - Parigi 1931)
    RITRATTO DI CLÉO DE MÉRODE
    pastelli su carta riportata su tela, cm 55x46
    reca il cachet dell'atelier in basso a sinistra
    sul retro: iscrizione autografa "N. 44, inv. at. Boldini/Boldini Cardona 1931" ed etichetta Mostra Galleria Borromini, Como, 2 dicembre-2 gennaio 1945, traccia di altra etichetta di Galleria Parigina.
     
    Il dipinto qui presentato, carico di tensione e armonia, fu eseguito dall'artista con le tonalità della sua Parigi, dove il nostro pittore attinge come da un'inesauribile miniera, dove vive la passione con sincero coinvolgimento.
    La spontaneità del dipinto viene sottolineata dalla tecnica del pastello che oltre alla morbidezza del tocco, unitamente alla velocità del gesto, fa dissolvere l'immagine.
    La ritratta Cléo De Mérode, stella dell'Opéra (identità confermata anche dal cartiglio al retro) fu molto cara al Boldini, tanto che l'artista trattenne il ritratto nel suo studio di 41 Boulevard Bethier, sino alla morte.
    La bella danzatrice dell'Opéra di Parigi, rinomata per la sua bellezza e per essere stata legata al re Leopoldo II del Belgio, fu musa ispiratrice di importanti artisti, lo scultore Alexandre Falguiere, che la ritrasse nuda in una statua ora nella collezione del Musée d'Orsay di Parigi, e Romain de Tirtoff, in arte Erté, che nelle sue memorie la ricorda così: [...] Cléo De Mérode era la distinzione personificata: la sua bellezza era di una delicatezza estrema. Mai ho visto un profilo più perfetto [...]. Cléo De Mérode, danseuse de l'Opéra [...] deliziava le platee con i suoi armonici volteggi [...] (Cfr. D. Cecchi in: Boldini, Torino 1962, p. 169).

  • Carlo Corsi(Nizza 1879 - Bologna 1966)LA LETTURAolio su cartoncino pressato...
    Lotto 166

    Carlo Corsi
    (Nizza 1879 - Bologna 1966)
    LA LETTURA
    olio su cartoncino pressato applicato su cartone, cm 50x33
    firmato in basso a sinistra

  • James Durden(Manchester 1878 - 1964)BALLERINA DI FLAMENCOolio su tela, cm...
    Lotto 167

    James Durden
    (Manchester 1878 - 1964)
    BALLERINA DI FLAMENCO
    olio su tela, cm 76x91
    firmato in basso a destra

  • Silvio Bicchi(Livorno 1874 - 1948)IL RITORNO DEGLI STALLONIpastelli su...
    Lotto 168

    Silvio Bicchi
    (Livorno 1874 - 1948)
    IL RITORNO DEGLI STALLONI
    pastelli su cartoncino pressato, cm 35,5 x 57,5
    firmato in basso a sinistra
    sul retro firmato titolato e datato: Montopoli, Val d'arno, XIII

Lotti dal 25 al 48 di 64
Mostra
×

Importanti Dipinti del Secolo XIX

Sessioni

  • 16 aprile 2014 ore 17:00 Seconda Sessione - dal lotto 121 al lotto 270 (121 - 184)