Importanti Dipinti Antichi

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze

Importanti Dipinti Antichi

mercoledì 16 aprile 2014 ore 15:30 (UTC +01:00)
Lotti dal 49 al 72 di 102
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  • Scuola romana, sec. XVIINATURA MORTA CON ZUCCHE, FICHI, PESCHE, PERE ED...
    Lotto 51

    Scuola romana, sec. XVII
    NATURA MORTA CON ZUCCHE, FICHI, PESCHE, PERE ED UVA
    olio su tela, cm 71x58 senza cornice

  • Attribuito a Francesco Noletti detto Il Maltese(La Valletta 1611-Roma...
    Lotto 52

    Attribuito a Francesco Noletti detto Il Maltese
    (La Valletta 1611-Roma 1654)
    NATURA MORTA CON TAPPETO, VASSOIO CON DOLCI, CACCIOGIONE E CANESTRA DI FRUTTI
    olio su tela, cm 125x145
     
    Il dipinto è corredato da parere scritto di Ferdinando Arisi che lo riferisce a Francesco Fieravino detto il Maltese, secondo la tradizionale denominazione dell'artista, precisata dagli studi più recenti in Francesco Noletti detto il Maltese.
    Lo studioso accosta il dipinto qui presentato a un'altra natura morta del Maltese presente nella collezione Molinari Pradelli di Bologna.

  • Scuola romana, sec. XVIICOMPOSIZIONI FLOREALI ENTRO VASI IN METALLOcoppia di...
    Lotto 53

    Scuola romana, sec. XVII
    COMPOSIZIONI FLOREALI ENTRO VASI IN METALLO
    coppia di dipinti ad olio su tela, cm 73x55 ciascuno
    (2)

  • Pittore romano, sec. XVIISUSINE, PESCHE, UVA, ZUCCA, MELONE ED ALTRA FRUTTA...
    Lotto 54

    Pittore romano, sec. XVII
    SUSINE, PESCHE, UVA, ZUCCA, MELONE ED ALTRA FRUTTA IN UN VASSOIO DI METALLO SBALZATO
    olio su tela, cm 94x68,5

  • Scuola Italia settentrionale, inizi sec. XVIIIVEDUTE DI PORTO CON...
    Lotto 55

    Scuola Italia settentrionale, inizi sec. XVIII
    VEDUTE DI PORTO CON PESCATORI
    quattro dipinti ad olio su tela ovale, cm 82x63,5 ciascuno
    (4)
     
    I dipinti traggono spunto dagli esempi pittorici di Salvator Rosa (Napoli 1615-Roma 1673).

  • Pittore nordico attivo a Roma, sec. XVIIMARINA CON ARCHITETTURE E...
    Lotto 56

    Pittore nordico attivo a Roma, sec. XVII
    MARINA CON ARCHITETTURE E PERSONAGGI
    olio su tela, cm 91x113,5 senza cornice

  • Attribuito a Cornelis de Wael(Anversa 1592-Roma 1667)BATTAGLIA NAVALEolio su...
    Lotto 57

    Attribuito a Cornelis de Wael
    (Anversa 1592-Roma 1667)
    BATTAGLIA NAVALE
    olio su tela, cm 120x203
     
    La Battaglia navale qui presentata è accostabile ai numerosi dipinti dello stesso soggetto realizzati da Cornelis De Wael durante il lungo soggiorno genovese documentato a partire dal 1610. Per l'impostazione spaziale del nostro dipinto e per l'affollamento dei vascelli e le barche colme di soldati e armigeri si propone il confronto con due dipinti passati sul mercato antiquario (Casa d'aste Babuino, Roma, maggio 1985, lotto 882; Christie's Amsterdam, 1 aprile 2008, lotto 136). E' possibile notare inoltre come alcune fisionomie siano desunte o ispirate alle incisioni di Jacques Callot e ai dipinti di Agostino Tassi e Filippo Napoletano, oltre che rivelare forti agganci con la pittura di Andries Eertvelt (1590-1652), Gaspar van Eyck (1613-1673) e con il fratello Lucas De Wael (1591-1661).

  • Scuola toscana, sec. XVII-XVIIIL'ASSALTO DEI BRIGANTIolio su tela, cm 74x96,5
    Lotto 58

    Scuola toscana, sec. XVII-XVIII
    L'ASSALTO DEI BRIGANTI
    olio su tela, cm 74x96,5

  • Vincent Adriaenssen detto il Manciola o il Mozzo d'Anversa (Anversa 1595-Roma...
    Lotto 59

    Vincent Adriaenssen detto il Manciola o il Mozzo d'Anversa
    (Anversa 1595-Roma 1675)
    BATTAGLIA TRA CAVALIERI TURCHI E CRISTIANI
    olio su tela, cm 38x46

  • Scuola romana, fine sec. XVIIVITTORIA DI ALESSANDRO SU DARIOolio su tela, cm...
    Lotto 60

    Scuola romana, fine sec. XVII
    VITTORIA DI ALESSANDRO SU DARIO
    olio su tela, cm 168x366
     
    Dall'esemplare di Pietro da Cortona (1596-1667), Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Sala dei Trionfi, Roma

  • Anton Goubau(Anversa 1616-1698)SOSTA DI VIANDANTI NEI PRESSI DI ROVINE...
    Lotto 62

    Anton Goubau
    (Anversa 1616-1698)
    SOSTA DI VIANDANTI NEI PRESSI DI ROVINE ARCHITETTONICHE
    olio su tela, cm 51,5x67,5

  • Jan Miel(Anversa 1599-Torino 1663)FIGURE NEI PRESSI DI ROVINE...
    Lotto 63

    Jan Miel
    (Anversa 1599-Torino 1663)
    FIGURE NEI PRESSI DI ROVINE ARCHITETTONICHE
    olio su tela, cm 43x33
    sul retro etichette e bolli in ceralacca

  • Michael Sweerts(Bruxelles 1618-Goa 1664)ARTISTA CHE DISEGNA PRESSO UNA...
    Lotto 64

    Michael Sweerts
    (Bruxelles 1618-Goa 1664)
    ARTISTA CHE DISEGNA PRESSO UNA FONTANA
    olio su tela, cm 64x87
     
    Provenienza: Bendorf am Rhein, Haus Christophorus;
    asta Christie's Londra, 9 luglio 2002, lotto 38;
    collezione privata
     
    Bibliografia: R. Kultzen, Michael Sweets. Brussels 1618-Goa 1664, Ghent 1996, pp. 28, 98, n. 37, fig. 37
     
    Come altri dipinti eseguiti da Sweerts nel corso del soggiorno romano, documentato fra il 1646 e il 1651 ma forse anticipabile al 1640, la tela qui offerta è dedicata, quasi una dichiarazione di poetica, al tema dell'artista al lavoro. Nei pressi di un tempio in rovina, di cui solo due colonne sopravvivono erette, un pittore, forse di passaggio a giudicare dal mantello da viaggiatore, si guarda intorno, la penna sollevata in un gesto sospeso, quasi alla ricerca di un motivo da tradurre sul foglio bianco. Il suo compagno, certo pittore anche lui, gli indica come possibile modello due popolani, uno dei quali chino sullo zampillo di una rustica fontana. E' appunto il tema dello studio dal vero, e anzi del motivo colto dalla strada e dalla vita quotidiana, che ritroviamo nelle composizioni più ricche ed articolate a Roma presso l'Accademia di San Luca, nel dipinto già  nella collezione Melmeluzzi, o nella tela del museo Boymans van Beuningen di Rotterdam dove l'artista, circondato da popolani, è raffigurato al lavoro nel giardino della villa Montalto, riconoscibile dalla fontana disegnata da Gian Lorenzo Bernini. Un tema, si direbbe, particolarmente caro a Sweerts, che tornato in patria aprì, come è noto, la propria accademia di disegno, probabilmente simile agli studi d'artista che compaiono nelle sue tele più famose, dove gli allievi si esercitano dal modello in posa o dalla scultura, e non più dal vero.
    Non è stato finora osservato che il personaggio che accompagna l'artista e gli propone lìoggetto del suo disegno, presente anche nel già citato dipinto all'Accademia di San Luca, è probabilmente Sweerts in persona, come suggerisce il confronto con il suo autoritratto giovanile conservato agli Uffizi, dalla raccolta del cardinal Leopoldo de'Medici: un dato che, se confermato, rafforza il valore del nostro dipinto come vera e propria dichiarazione di poetica da parte dell'artista neerlandese.

  • Pittore romano, fine sec. XVII-inizi XVIIISCENE D'INTERNO CON MUSICIcoppia di...
    Lotto 65

    Pittore romano, fine sec. XVII-inizi XVIII
    SCENE D'INTERNO CON MUSICI
    coppia di dipinti ad olio su tela, cm 64x47 ciascuno
    sul retro etichette iscritte: "Norwich Castle. Painting and Music Exhibition, 1961"


    Due ambienti ricavati dall’adattamento di edifici in rovina, tra loro simili anche per illuminazione, ospitano gruppi di popolani intenti a far musica. Mentre tuttavia uno dei dipinti si lega in maniera più esplicita al sotto-genere dell’interno di taverna proprio della bambocciata di origine nordica, la tela compagna sembra voler opporre a quel mondo rustico una situazione più elevata, almeno nelle intenzioni. Solo così può trovarsi ragione della presenza, per altri versi del tutto incongrua, del duo composto da violino e clavicordo ad accompagnare la voce infantile in un concerto niente affatto improvvisato, come mostrano gli spartiti musicali che ne regolano l’esecuzione. Uno dei fogli di musica esibiti a destra su un barile (ma valorizzati dal panno rosso su cui poggiano) reca addirittura, appena distinguibile, il nome di Arcangelo Corelli: un elemento che consente la datazione del nostro dipinto e del suo compagno tra gli ultimi due decenni del Sei e i primi anni del Settecento, che a Roma videro il massimo successo del compositore dei Concerti Grossi e della Follia. Sebbene il nome del musicista emiliano non possa riferirsi al concerto qui messo in scena comprendente anche una parte vocale, la sua presenza nel dipinto allude forse, oltre che alla universale reputazione di Corelli quale geniale innovatore nel campo della musica barocca, alla sua consuetudine col mondo dei pittori romani: ne è documento l’inventario della sua collezione, redatto alla sua morte (1713) dall’artista suo amico Bonaventura Lamberti. Vi sono censite, tra l’altro, “bambocciate” di Gerolamo Troppa e di Monsù Bernardo che, a parte il formato, possiamo immaginare non lontane per spirito dai dipinti qui proposti. È probabile infine che la figura di suonatore di violone, che fissa lo spettatore bilanciando lo strumento sulla spalla, costituisca un vero e proprio ritratto la cui identificazione varrebbe a chiarire il senso di questa scena, per molti aspetti bizzarra e certamente inconsueta.

  • Adriaen van Utrecht(Anversa 1599-1652)INTERNO DI CUCINA CON FRUTTA, ORTAGGI,...
    Lotto 66

    Adriaen van Utrecht
    (Anversa 1599-1652)
    INTERNO DI CUCINA CON FRUTTA, ORTAGGI, SELVAGGINA E AMANTI
    olio su tela, cm 143,5x215
    firmato e datato "·VAN·VTRECHT·AN 1631"


    Adriaen van Utrecht, dopo aver effettuato il suo apprendistato ad Anversa, effettuò soggiorni in Francia, Germania ed Italia e a partire dal 1625 ritornò ad Anversa dove entrò a far parte della gilda di San Luca. Nel corso della sua carriera van Utrecht strinse stretti rapporti con molti artisti fiamminghi del suo tempo: sua moglie era la pittrice Constance van Nieulant, figlia di Willem van Nieuland, artista attivo all’inizio del Seicento a Roma. Van Utrecht fu molto apprezzato tra i suoi contemporanei; tra i suoi committenti si ricordano Filippo IV di Spagna, le corti tedesche, austriache e collezionisti italiani. Adriaen van Utrecht era specializzato nell’esecuzione di ricche nature morte con cacciagione, frutta e verdure di varie dimensioni; secondo la tradizione fiamminga degli ‘interni di cucine’. Il dipinto qui proposto, esemplificativo del genere accurato e descrittivo delle opere dell’artista, costituisce la versione originale, firmata e datata, di altre simili composizioni non autografe già note. Spesso per l’esecuzione di simili rappresentazioni van Utrecht si avvaleva per le figure della collaborazione di altri artisti quali Jan van der Venne e Theodoor Rombouts e per il nostro dipinto potremmo ipotizzare l’intervento di Jan Cossiers. Queste Cucine prevedevano talvolta l’inserimento di figure in linea con le analoghe composizioni di Frans Snyders e di Jan Fyt, in cui probabilmente si possono ancora rintracciare significati allegorici che caratterizzano la tradizione delle Cucine nordiche del Cinquecento anche se nelle nature morte di van Utrecht sembra dominare il senso di abbondanza e di benessere. Tra le varie composizioni di analogo soggetto si segnala una versione conservata presso la National Historical Society di New York (NYHS 1857.7) ed altre due copie del dipinto da noi presentato: una passata sul mercato antiquario londinese nel 2012 (olio su tela, cm 151x210) e una su quello parigino nel 2006 (olio su tela, cm 150x230).

  • Scuola fiamminga, inizi sec. XVIIINATURA MORTA CON CROSTACEI, OSTRICHE,...
    Lotto 67

    Scuola fiamminga, inizi sec. XVIII
    NATURA MORTA CON CROSTACEI, OSTRICHE, PIATTO METALLICO CON PANE, BICCHIERE E BOCCALE
    olio su tela, cm 32x90,5

  • Scuola toscana, sec. XVIINATURA MORTA CON POLLAMI, SALUMI, FRUTTA E...
    Lotto 68

    Scuola toscana, sec. XVII
    NATURA MORTA CON POLLAMI, SALUMI, FRUTTA E ORTAGGI
    NATURA MORTA CON TACCHINO, CACCIAGIONE E VIVANDE
    coppia di dipinti ad olio su tela, cm 91x119,5 ciascuno
    (2)
     
    Le composizioni dei dipinti qui proposti si ispirano alle nature morte del pittore fiorentino Jacopo da Empoli (Firenze 1551-1640).

  • Astolfo Petrazzi(Siena 1580-1653)CUCINIERA CON GARZONE, CACCIAGIONE, FRUTTA,...
    Lotto 69

    Astolfo Petrazzi
    (Siena 1580-1653)
    CUCINIERA CON GARZONE, CACCIAGIONE, FRUTTA, VEGETALI E UN PESCE
    CUCINIERA CON FIGURA VIRILE, SELVAGGINA, CARNI E SALUMI
    coppia di dipinti ad olio su tela, cm 114x168; cm 108,5x161,5
    (2)
     
    Bibliografia: E. Avanzati, Astolfo Petrazzi, in La natura morta in Italia, a cura di F. Zeri, Milano 1989, II, p. 541, fig. 644 p. 542; E. Avanzati, Astolfo Petrazzi e la natura morta a Siena nella prima metà  del Seicento, catalogo della mostra a cura di Pierluigi Carofano, Pisa 2005, pp. CCXV-CCXXVI fig. 7; M. Ciampolini, Astolfo Petrazzi, in Pittori senesi del Seicento, II, Siena 2010, pp. 573, 579.
     
    Le opere qui presentate, da considerarsi esemplificative e caratteristiche del genere degli interni di cucine eseguiti da Astolfo Petrazzi, sono provenienti da una nobile dimora senese e collocabili alla fine del quarto decennio del Seicento. Il primo dipinto raffigurante Cuciniera con garzone, cacciagione, frutta, vegetali e un pesce risulta già  noto alla critica attraverso i contributi di Elisabetta Avanzati (1989 e 2005) e pubblicato in pendant con quello raffigurante Cuciniera con cacciagione, frutta e vegetali, in origine proveniente probabilmente anch'esso dalla medesima raccolta e successivamente passato in collezione privata fiorentina (Avanzati 1989, II, fig. 645 p. 543). Risulta invece inedito l'altro dipinto che qui presentiamo raffigurante Cuciniera con figura virile, selvaggina, carni e salumi.
    Astolfo Petrazzi, figura centrale della pittura senese, oltre alle sue numerose opere di destinazione pubblica svolse, come testimoniano le fonti, una vasta attività  per i committenti privati che comprendeva anche molte tele raffiguranti nature morte. Tali opere di destinazione privata costituiscono una parte importante della produzione dell'artista che raggiunse un indiscusso primato a Siena in questo genere.

  • Seguace di Francesco Lavagna, sec. XVIIICOMPOSIZIONI FLOREALIcoppia di...
    Lotto 70

    Seguace di Francesco Lavagna, sec. XVIII
    COMPOSIZIONI FLOREALI
    coppia di dipinti ad olio su tela, cm 86x115 ciascuno
    (2)

  • Attribuito al Maestro dei fiori guardeschi(attivo a Venezia 1730-1760)VASO...
    Lotto 71

    Attribuito al Maestro dei fiori guardeschi
    (attivo a Venezia 1730-1760)
    VASO CON FIORI IN UN PAESAGGIO
    olio su tela, cm 109,5x136,5

  • David De Coninck(Anversa 1636/46-Bruxelles 1701/05)COMPOSIZIONE DI FRUTTA CON...
    Lotto 72

    David De Coninck
    (Anversa 1636/46-Bruxelles 1701/05)
    COMPOSIZIONE DI FRUTTA CON VASO E FONTANA CON TRITONE IN UN GIARDINO
    olio su tela, cm 140x115
     
    Provenienza: collezione privata, Bologna
     
    Specializzato in nature morte, paesaggi con animali e scene di caccia, David de Conick fu allievo di Peter Boel (Anversa 1622-Parigi 1674) e a partire dal 1659 fu influenzato dai dipinti di Jan Fyt (Anversa 1611-1661). Visse a Parigi probabilmente fino al 1669 e successivamente a Roma tra il 1671 e il 1694 dove divenne membro della Bentvueghels, associazione di artisti fiamminghi e tedeschi, con il soprannome di Rammelear. Dopo essere ritornato ad Anversa nel 1687 si trasferì a Bruxelles dove nel 1701 divenne membro della gilda di San Luca.
    Nel dipinto qui presentato, la raffinata natura morta di melograni, pesche, melone e uva collocata in primo piano, al di sotto di un basamento sormontato da un vaso con coperchio, si staglia sullo sfondo di un giardino con fontana con tritone ed altre sculture. Tale composizione ritorna molto simile nella Natura morta di frutti e fiori con due animali del Musée Fesch di Ajaccio in cui oltre alla frutta compare un vaso di fiori, collocati sempre in primo piano sullo sfondo di un giardino con viale alberato e fontana. Maggiori e più stringenti affinità compositive si riscontrano con la Natura morta di frutta, melone e melograni, asta Sotheby's Amsterdam,13 novembre 2007, in cui la composizione di frutta e il basamento con vaso ricorrono quasi identici al nostro dipinto. Si ripetono inoltre alcuni elementi come il recipiente e la brocca in metallo sbalzato (posizionati questa volta sulla sinistra), la fontana con tritone e il medesimo scorcio di viale alberato.
     
    Bibliografia di confronto: L. Laureati, David de Coninck, in La natura morta in Italia, II, pp. 802-807

  • Attribuito ad Abraham Brueghel (Anversa 1631-Napoli 1697) e artista...
    Lotto 73

    Attribuito ad Abraham Brueghel (Anversa 1631-Napoli 1697) e artista napoletano del XVII secolo
    FIGURA FEMMINILE CON COMPOSIZIONE DI FRUTTA E FIORI SU UNO SFONDO DI PAESAGGIO
    olio su tela, cm 99,5x99,5
     
    Provenienza: collezione privata, Parma
     
    Si deve ad Abraham Brueghel, trasferitosi a Napoli nel 1675 dopo un soggiorno romano durato circa quindici anni, la diffusione nella capitale del Regno di nuovi modelli compositivi per la natura morta che in breve valsero a trasformare in senso decorativo e barocco un genere che fino a quel momento aveva serbato l'impronta fortemente realistica che ne aveva segnato le origini.
    E' appunto con Brueghel, infatti, che le "mostre" di frutta autunnale ed estiva, ora accompagnate da fiori variopinti raccolti in vasi o intrecciati in festoni e ghirlande si dispongono all’aperto, sugli sfondi di paesaggio o di giardino che fin dalla metà del secolo avevano caratterizzato le composizioni romane. Per la prima volta, figure femminili di altra mano intervengono a conferire un senso narrativo o allegorico alla composizione. Se a Roma Brueghel aveva spesso lavorato con Guglielmo Cortese, a Napoli sembra muoversi in contiguità con il giovane Francesco Solimena, in città dal 1674. Alla loro collaborazione spettano ad esempio le splendide scene di giardino a Genova in palazzo Pallavicino, databili nei primi anni Ottanta e ampiamente replicate a dimostrazione del successo incontrato presso i collezionisti napoletani (cfr. L. Trezzani, in Il Palazzo Pallavicino e le sue raccolte, a cura di P. Boccardo e A. Orlando, Torino 2009, pp. 118-19, I 8). La composizione di frutta e fiori del dipinto qui proposto po’ essere messa in relazione con opere napoletane del pittore fiammingo quali la tela firmata e datata 1675 e quella in collezione Astarita, sebbene mostri una qualità esecutiva leggermente più contenuta, mentre acquista invece particolare rilievo la figura femminile che si volge, quasi sorpresa e dimentica della frutta appena raccolta. Una sontuosa figura di donna che nelle carni compatte e i panneggi fluenti ben si accorda con la cifra solimenesca verso la fine del secolo, contribuendo a fissare per il nostro dipinto una datazione verso la fine del percorso di Abraham Brueghel.


     

  • Scuola romana, sec. XVIILA RACCOLTA DELL'UVAolio su tela, cm 51x41
    Lotto 74

    Scuola romana, sec. XVII
    LA RACCOLTA DELL'UVA
    olio su tela, cm 51x41

  • Scuola romana, sec. XVIILATONA E I GEMELLI APOLLO E DIANAolio su tela, cm...
    Lotto 75

    Scuola romana, sec. XVII
    LATONA E I GEMELLI APOLLO E DIANA
    olio su tela, cm 146x221,5

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Sessioni

  • 16 aprile 2014 ore 15:30 Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 106 (1 - 106)