Lotto 199 | Vittore Branca (Savona 1913 - Venezia 2004), Cultura popolare veneta - "vita mutatur non tollitur"

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500 ANNI DI AUTOGRAFI - PARTE SECONDA Sessione unica
venerdì 22 marzo 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)

Vittore Branca (Savona 1913 - Venezia 2004), Cultura popolare veneta - "vita mutatur non tollitur"

Vittore Branca (Savona 1913 - Venezia 2004)
Cultura popolare veneta - "vita mutatur non tollitur"
Due lettere autografe firmate
Entrambe, due pagine in-8
Firma/data: 28.I.1967
24.XI.1993
Stato di conservazione: buono
Numero componenti del lotto: 2

Due lettere autografe firmate dal filologo, critico letterario e italianista Vittore Branca. E' noto per essere stato uno dei maggiori specialisti di Giovanni Boccaccio, delle cui opere studiò la tradizione manoscritta, identificando anche l'autografo del Decameron nel celebre codice Hamilton 90, della Staatsbibliothek di Berlino. Nel 1937 è a Firenze per collaborare con l'Accademia della Crusca all'edizione nazionale delle opere di Boccaccio. Del 1998 invece è la scoperta di un idiografo, sempre del Decameron, però concepito a metà degli anni cinquanta del 1300 e materialmente redatto verso il 1360. Nella prima lettera, datata '28.I.1967' consola un amico colpito da un lutto: "La notizia del lutto che così gravemente ti ha colpito nel più sacro degli affetti mi ha fatto venire vicino a te con tutta la mia più intensa amicizia! Sono dolori che provano la nostra umanità tanto più gravemente quanto più avanziamo nella vita. E soltanto la fede nel 'vita mutatur non tollitur' può darci forza e consolazione...". Due pagine in-8, carta intestata. La seconda, datata '24.XI.1993', verte su questioni editoriali: "Escirà finalmente fra poco la ristampa anastatica del volume Bertanza-Della Santa, Maestri, Scuole ecc. nella collana 'Cultura Popolare Veneta' della Regione, con un volumetto introduttivo...". Due pagine in-8, carta intestata "Fondazione Giorgio Cini". Nel 1953 Branca entra nel comitato direttivo della Fondazione Giorgio Cini, di Venezia, dal 1972 al 1995 ne è vice presidente per poi diventarne presidente dal 1995 al 1996.