Lotto 51 | Raffaello Sanzio (Urbino 1483 - Roma 1520) cerchia/seguace-circle of/follower

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ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
lunedì 19 aprile 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)

Raffaello Sanzio (Urbino 1483 - Roma 1520) cerchia/seguace-circle of/follower

Raffaello Sanzio (Urbino 1483 - Roma 1520) cerchia/seguace-circle of/follower
"Sacra famiglia con agnello e San Giovanni Battista"
Olio su carta applicata su tela
"The Holy family with lamb and Saint John the Baptist"
Oil on paper applied on canvas
Original work measures: 32.5 x 24 cm
Measurements of current work: 40.5 x 30.5 cm

Si ringrazia il Dott. Alex Cavallucci per aver analizzato l’opera e suggerito la paternità alla Scuola Romagnola del XVI secolo.

Il monocromo, chiamato anche grisaille o grisaglia, originariamente verteva sulla raffigurazione raffaellesca; successivamente l’opera è stata ingrandita esattamente di 3,5 cm sul lato sinistro, 4 cm sul lato inferiore, 3 cm sul lato destro e 4 cm sul lato superiore. Come detto, questo raffinato dipinto si ispira alla “Sacra Famiglia con l'agnello” di Raffaello Sanzio, conservata al Prado di Madrid. Estremamente interessante notare come il pittore non sia affatto fermato a copiare pedissequamente l’originale: da una parte ha arricchito, ergo personalizzato, l’opera aggiungendo il San Giovanni Battista. la rupe e il filiforme albero presente a sinistra, dall’altra ha omesso diversi edifici dello sfondo, l’immagine della fuga in Egitto prospicente il castello, i decori dell’abito della Vergine, infine, la collana di corallo di Gesù. La qualità dell’opera fa avanzare una collocazione geografica precisa: la Romagna. In questa zona l’influenza raffaellesca è stata notevole grazie all’opera di Girolamo Marchesi, detto Girolamo da Cotignola, fedele assertore dell’arte dell’urbinate. Se Ravenna era più attenta all’arte d’oltralpe, grazie all’esperienze ferraresi del XV secolo di Cosme Tura ed Ercoli de Roberti, riviste dai fratelli Zaganelli in Romagna, spetta a Forlì e Faenza la divulgazione del verbo toscano e marchigiano. È nel reticolo d’esperienze tardo rinascimentale, a cui aderiscono, tra gli altri, i forlivesi Francesco Menzocchi e Livio Modigliani, che va ricercato l’autore di questo prezioso documento pittorico. A tal proposito si rimanda alla bibliografia del compianto Prof. Giordano Viroli, profondo indagatore delle opere romagnole del XVI secolo.