Lotto 6 | LUIGI BETTINELLI(Bergamo, 1824-1892)Il Monte di Pietà visto dalla Renulacirca...

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Asta di Macchiaioli, Ottocento & Novecento Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 47
martedì 15 dicembre 2015 ore 16:00 (UTC +01:00)

LUIGI BETTINELLI(Bergamo, 1824-1892)Il Monte di Pietà visto dalla Renulacirca...

LUIGI BETTINELLI
(Bergamo, 1824-1892)

Il Monte di Pietà visto dalla Renula
circa 1860

Olio su cartone telato, cm 29 x 23,3
Cornice in legno intagliata e dorata
Firmato Luigi Bettinelli Bergamo nel retro del dipinto
Provenienza: Collezione privata, Verona.

Questo pregevole e raro dipinto, sicuramente eseguito nel periodo romano (1857-1862), raffigura il campanile a vela del Palazzo del Monte di Pietà di Roma (com'era ancora nel secolo diciannovesimo) visto dalle povere case del Rione Regola, prima della sua ristrutturazione, avvenuta nell'ultimo quarto dell'Ottocento.

Regola è il settimo rione di Roma: il nome deriva da Renula (attestato ancora dalla toponomastica di via Arenula), ovvero da quella rena (sabbia) soffice che ancora oggi il fiume Tevere deposita durante le piene. Anche a causa delle frequenti inondazioni del Tevere, gran parte della zona era paludosa, e fu bonificata verso la fine del Medioevo.
La costruzione dei muraglioni del Tevere del 1875 cambiò radicalmente il volto del rione, cancellando tutta quella realtà che si era costruita intorno al fiume nel corso dei secoli.

Bettinelli studiò pittura all'Accademia Carrara di Bergamo con Ronzoni da cui fu poi inviato a perfezionarsi con lo studio diretto delle antichità a Roma. Il periodo romano è considerato il più felice dell'arte del Bettinelli: di questo periodo sono anche moltissimi schizzi vivi ed efficaci di scene di vita romana e monumenti della città ad acquerello con l'uso della seppia. Dopo il ritorno a Bergamo, la sua arte perse vigore, ma mantenne sempre tuttavia eccellenti qualità nella resa prospettica di architetture definite con minuta esattezza. Nella sua città, Bettinelli si dedicò soprattutto alla pittura di genere, con figure di popolani in costume, scene di cortili e di edifici rurali, vedute di chiese e loro interni.
Nella maturità si dedicò al restauro della Chiesa di Santa Caterina in Bergamo (1878).
I suoi dipinti, rari e di piccole proporzioni, sono conservati presso privati bergamaschi (collezione Bonomi, Cavalli, ecc.); suoi disegni si trovano presso l'Accademia e la Biblioteca Civica Angelo Mai” di Bergamo, le collezioni del Castello Sforzesco di Milano e la Biblioteca dell'Istituto di Archeologia e Storia dell'Arte a Roma.

Bibliografia: Banca Provinciale Lombarda, Collezioni private bergamasche<(i>, vol. IV, Monumenta Bergami, 1983; AA. VV., Vedute e paesaggi acquerellati dal XVII al XIX secolo, Accademia Carrara, Bergamo, 2009.