Lotto 9 | OROLOGIO CARTEL , FRANCIA, PERIODO LUIGI XV, 1745-1749 in bronzo cesellato e...

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze
Capolavori da collezioni italiane Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 26
giovedì 1 ottobre 2015 ore 19:00 (UTC +01:00)

OROLOGIO CARTEL , FRANCIA, PERIODO LUIGI XV, 1745-1749 in bronzo cesellato e...

OROLOGIO CARTEL , FRANCIA, PERIODO LUIGI XV, 1745-1749
in bronzo cesellato e dorato, riccamente decorato con figura femminile nella parte superiore e putti alati fra nuvole nella parte inferiore. Reca il punzone con la C coronata, a conferma della realizzazione tra il 1745 e il 1749, secondo l'obbligo imposto proprio in questi anni di pagare una tassa sui bronzi. Quadrante in smalto dipinto nei toni del blu e del nero con lancette in bronzo dorato; quadrante e meccanismo firmati Charles Voisin a Paris . Meccanismo funzionante con scappamento ad ancora; suona le ore e le mezz’ore.
Cm 67x30x11,5.

A LOUIS XV CARTEL CLOCK, FRANCE, 1745-1749
in chiselled gilt-bronze, richly embellished with a female figure at the top and winged putti among clouds at the bottom. It is marked with the “C” couronné poinçon , which testifies the execution to between 1745 and 1749, when the payment of a tax on bronze objects was introduced. White enamel dial with blue and black numerals, gilt-bronze hands, the dial and the movement signed Charles Voisin a Paris . Movement currently working with anchor escapement; the clock strikes the hours and half hours.
67x30x11,5 cm

Provenienza
Galleria Kugel, Parigi
Collezione privata, Casale Monferrato


Charles Voisin (1685-1761), uno dei più illustri orologiai dell’epoca attivo a Parigi in Rue de Sèvres prima e dal 1713 in Rue Dauphine, fu nominato maître horloger il 6 agosto 1710, ricoprì il ruolo di Garde Visiteur dal 1726 al 1728 e ricevette l’onoreficenza di Grand Messager Jurè de l’Universitè de Paris .
Negli orologi da lui firmati, commissionatigli nel corso dei decenni tanto dalla famiglia reale quanto da numerosi membri dell’aristocrazia francese, la preziosa esecuzione scultorea prevale spesso sulla raffinatezza del movimento, che si presenta piuttosto semplice. L’elemento predominante dei suoi orologi da parete ( cartels d’applique ) è infatti la decorazione della cassa, che nell’epoca di Luigi XV evidenzia una spiccata asimmetria.
La ricercatezza e la volontà di ottenere il meglio rendevano gli orologi opere complesse, al punto da richiedere la partecipazione di diverse competenze: disegnatori, scultori, fonditori, doratori e orologiai. Sappiamo ad esempio che lo stesso Voisin collaborò con Adrien Dubois, realizzatore di casse intarsiate, con i fratelli Martin, noti per casse decorate con figure orientali laccate, e anche con Jean-Joseph de Saint-Germain, celebre fonditore di bronzi e creatore di importanti opere su disegni di artisti quali Augustin Pajou e Louis-Félix de La Rue.
Le ricche rocailles che decorano questi orologi, con un continuo inseguimento di curve senza interruzioni, arricchite da rametti fioriti, ghirlande, foglie oltre che putti alati e graziose divinità, sono invenzioni di disegnatori del calibro di Gilles Marie Oppenordt, Juste Aurèle Meissonier o Nicolas Pineau.
Orologi come quello che qui presentiamo sono conservati nei più importanti musei del mondo, quali ad esempio il Louvre di Parigi e la Wallace Collection di Londra.
Un esemplare molto vicino al nostro (vedi fig. 1) è pubblicato da Pierre Kjellberg nel suo fondamentale studio sulle pendole francesi (p. 101, tav. G).