Lotto 55 | FIASCA CASTELLI, ORAZIO POMPEI, 1550 CIRCA Maiolica dipinta in policromia con...

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze
Importanti maioliche rinascimentali Sessione unica - dal lotto 1 al lotto 65
giovedì 1 ottobre 2015 ore 17:00 (UTC +01:00)

FIASCA CASTELLI, ORAZIO POMPEI, 1550 CIRCA Maiolica dipinta in policromia con...

FIASCA
CASTELLI, ORAZIO POMPEI, 1550 CIRCA
Maiolica dipinta in policromia con blu di cobalto, verde rame, giallo, giallo arancio, bruno di manganese, bianco di stagno.
Alt. cm 34, diam. bocca cm 6,7, diam. piede cm 16,5.
Sotto la base etichetta relativa all’importazione dell’opera nel 1959, etichetta con numero stampato 1523 e timbro galleria BELLINI; altra etichetta con scritta a inchiostro: “ Faenza 1500 ”. Sul collo etichetta circolare stampata “ ART THREASURES EXHIBITION MUSEUM ”.
Sul corpo in un cartiglio il proverbio latino ” .OdIE.MICHI ../ “ HOC ..OPUS.. HARATII / CRAS. TIBI.. ” e in basso il nome del preparato in caratteri gotici “ Aqua.de.planta” .

Opera notificata dallo Stato ai sensi del D.Lgs 42/2004.


FLASK
Castelli d’Abruzzo, Orazio Pompei, c.1550
Earthenware, painted in cobalt blue, copper green, yellow, orange-yellow, manganese, and tin white
H. 34 cm; mouth diam. 6.7 cm; foot diam. 16.5 cm
Beneath the base, stamp ‘1959’, stamp ‘1523’, printed label ‘GALL. BELLINI’, and label hand-written in ink ‘Faenza 1500’; on the neck, round label printed ‘ART TREASURES EXHIBITION MUSEUM’
On the body, in a cartouche, Latin proverb ‘.OdIE.MICHI.. / HOC..OPUS.. HORATII / CRAS. TIBI..’; down below, the name of the preparation in Gothic script ‘Aqua.de.planta’

This work has been notified according to the Ministerial Decree no. 42/2004.

La fiasca ha un corpo piriforme e poggia su base piana con piede a disco, appena visibile. Il collo slanciato doveva terminare in una bocca a colletto largo con profilo appena svasato. Sul corpo si conserva il segno dell’attacco delle anse, che probabilmente avevano un profilo a doppio o triplo cordolo e forma introflessa a ricciolo, all’altezza della bocca, ed estroflessa sul corpo. Sul fronte, entro una riserva semiovale, delimitata da una cornice a fascia decorata a girali fitomorfe con foglie bicrome e piccoli melograni, è dipinto un fanciullo nudo addormentato in posizione prona e appoggiato a un teschio. Sopra la figura si scorge un nastro svolazzante che riproduce un proverbio latino unitamente alla firma del maestro: ” .OdIE.MICHI../ HOC..OPUS..HORATII / CRAS.TIBI.. ” ( oggi a me, domani a te. Questa è opera di Orazio ). Il collo mostra poi, nella parte superstite, un bel motivo fitomorfo su fondo aranciato, mentre il retro è interamente decorato con una composizione di girali delineate a pennello in blu di cobalto. Sotto la raffigurazione principale corre il cartiglio relativo al composto farmaceutico, scritto in caratteri gotici: “ Aqua.de.planta ”.
Il decoro con il putto disteso sul teschio si ritrova su un pilloliere di questo stesso corredo farmaceutico, databile alla metà del secolo XVI e oggi conservato al Museo Duca di Martina a Napoli. Si concorda pienamente con l’interpretazione che ne dà Luciana Arbace, proprio in relazione con la nostra fiasca, di un motivo di Memento mori, come d’altronde conferma il cartiglio descritto sopra.
La fiasca appartiene al vasellame farmaceutico noto agli studi con la denominazione di “Orsini Colonna”, prodotto nel centro di Castelli d’Abruzzo attorno alla metà circa del secolo XVI. Dopo una serie di studi e confronti tra gli studiosi si è ormai accettato il fatto che non si tratti di un corredo farmaceutico vero e proprio, bensì di una tipologia ceramica caratteristica e caratterizzante la produzione del piccolo centro abruzzese.