Asta 63 - Libri, autografi e manoscritti Prima Sessione - Autografi, Manoscritti, Musica, Orientalia
martedì 7 ottobre 2025 ore 14:00 (UTC +01:00)
Muhammad Qutta al-‘Adawi, Kitab alf layla wa layla: “Il libro delle mille e...
Muhammad Qutta al-‘Adawi, Kitab alf layla wa layla: “Il libro delle mille e una notte”, in lingua araba. Stampato presso la stamperia di ‘Abd al-Rahman Rushdi Bey “che si trova a Bulaq”. Bulaq (Cairo), 1279 AH (AD 1862).
Due volumi In-4° grande (mm 257x175) cartacei, costituiti di 967 carte complessive, dalle singole pagine segnate con numerazione araba progressiva e coerenza testuale confermata dalla regolare apposizione dei reclamantes tra le carte. Il vol. I contiene i libri 1 e 2 su 497 carte [1+494+2] e il vol. II rilega i libri 3 e 4 su 470carte [1+468+1], con spazio scritto di mm 195x100 ca. e testo arabo in classico stile naskh a stampa tipografica in inchiostro nero distribuito su 29 righi a facciata; opera in quattro libri suddivisa in due volumi rilegati (Vol. 1: libri 1-2; Vol. 2: libri 3-4), il secondo dei quali, eccezionalmente, intonso e in barbe. Ciascuno dei quattro libri è introdotto da un frontespizio in tutto identico a quello di apertura; numerose carte del primo volume presentano rifilatura minima, il più delle volte ai margini inferiori. Al verso della carta finale spicca l'alone, molto sbiadito, di un timbro ovoidale con legenda in arabo oggi del tutto illeggibile, assai probabilmente coevo all'età di stampa. Le due legature in cartone telato, identiche per entrambi i volumi a eccezione della placchetta centrale apposta al dorso a identificare i volumi stessi, appaiono coeve o di poco posteriori e verosimilmente di origine francese, come suggerirebbe il giglio stilizzato che trova posto al decoro centrale dei piatti. Le condizioni di conservazione di questo rarissimo libro sono pressoché perfette: da rilevare soltanto il forte ingiallimento di alcune carte, diffuse tracce di umidità e tenui macchioline sparse, tutto a semplice effetto dell'usura del tempo, senza pregiudizio dell'integrità materiale né di quella testuale. (2) Seconda edizione, collazionata ed emendata a cura dello Shaykh Muhammad Qutta al-'Adawi. Questa introvabile edizione delle "Mille e Una Notte" a stampa (Kitab Alf Layla wa Layla) si presenta come versione "riveduta e corretta" (al frontespizio leggiamo infatti che lo studioso Muhammad Qutta al-'Adawi avrebbe operato "muqabala wa tashih", ossia "collazione ed emendamento") del testo dell'editio princeps in arabo approntata presso la stamperia di Bulaq nell'anno islamico 1251 (AD 1835), assai rara e di inestimabile valore. Sappiamo che lo Shaykh al-'Adawi operò al fine di correggere frequenti imprecisioni o errori e nella metrica delle numerose citazioni poetiche classiche, ma forse più ancora al fine di esercitare un confronto selettivo tra i racconti che compongono questa celeberrima raccolta di novelle arabe, così da rendere questa seconda edizione a un tempo filologicamente più rigorosa della prima e maggiormente adatta alle esigenze delle élite urbane arabe (su quest'ultimo punto, si veda al-Musawi, Muhsin J. (Columbia University), "The 'Mansion' and the 'Rubbish Mounds': 'The Thousand and One Nights' in popular Arabic tradition", in: Journal of Arabic Literature (Brill), Vol. 35, N° 3 (2004), p. 351). L'eccezionale rarità della presente edizione, il suo stretto rapporto con la prestigiosa prima edizione del 1251/1835 a cura di 'Abd al-Rahman al-Sifti al-Sharqawi e più di ogni altra cosa le perfette condizioni di conservazione dei due volumi rendono questo libro un esemplare di altissimo valore complessivo, oltre che di intrigante interesse culturale e filologico per ciò che concerne la complicata vicenda testuale ed editoriale dell'indiscusso capolavoro della narrativa araba classica.




