Lotto 63 | Bronzo devozionale raffigurante Devi seduta entro torana

Guidoriccio Casa d'Aste - Via ferraris 128, 52100 AREZZO
Dalle Sabbie alle Montagne: Arte Islamica, Indiana e Himalayana. In collaborazione con BAIAS ARTE. sessione unica
lunedì 30 giugno 2025 ore 15:00 (UTC +01:00)

Bronzo devozionale raffigurante Devi seduta entro torana

Bronzo devozionale raffigurante Devi seduta entro torana
India meridionale, XVIII secolo
Raffigurante una divinità femminile seduta in atteggiamento regale, probabilmente una variante iconografica di Devi, forse Kali o una sua manifestazione tantrica associata al culto shakta dell'India meridionale. La dea è raffigurata frontalmente, seduta nella posizione del loto su una base quadrata modellata con tre teste mozzate sul fronte, un elemento che rimanda al suo aspetto distruttivo e alla sua funzione di divoratrice del male e della negatività cosmica. La figura presenta un busto slanciato con seni prominenti, cintura marcata e collana rigida. Le quattro braccia conservano posizioni rituali precise: nella mano posteriore destra regge un Damaru, il piccolo tamburo a clessidra simbolo del ritmo cosmico e della creazione, la mano posteriore sinistra impugna un trishula (tridente), emblema del potere distruttivo e dell'associazione diretta con Shiva. La mano anteriore sinistra regge una kapala, la ciotola rituale ottenuta da un cranio umano spesso presente nelle raffigurazioni delle dee tantriche e usata nei rituali esoterici. La mano anteriore destra invece, presenta un foro passante al centro del palmo, presenza residuale di un attributo oggi mancante, forse una lama o un altro simbolo con funzione apotropaica o purificatrice. La figura è racchiusa in un ampio torana ad arco cesellato con motivi circolari a traforo, fiamme stilizzate e un baldacchino a forma di parasole (chatra) sopra la testa della dea, simbolo di regalità divina. Questo arco monumentale, che funge da cornice cosmica alla presenza divina, è completato da due montanti laterali che evocano l'architettura templare. La base a gradoni con i tre volti decapitati disposti frontalmente rafforza la connotazione tantrica dell'immagine richiamando iconografie di dee come Kali, Camunda o altre forme di Yogini spesso rappresentate in trionfo su forze demoniache sconfitte. Il bronzo presenta una patina calda e levigata con tracce di pigmentazione rossa segno di un'intensa esposizione a pratiche devozionali.
Provenienza: Collezione Italia centrale.