Lotto 91 | Oliviero Toscani (1942) - Razza umana, 2006

Finarte - Via dei Bossi 2, 20121 Milano
Fotografia: ICONE ITALIANE Sessione unica
mercoledì 18 giugno 2025 ore 16:00 (UTC +01:00)

Oliviero Toscani (1942) - Razza umana, 2006

Oliviero Toscani (1942) - Razza umana, 2006

cm 14,6 x 11,4
C-print vintage
Firmata a penna nera al verso
Opera in cornice

BIBLIOGRAFIA
Oliviero Toscani. Lezioni di Fotografia, Il Tempo, Corriere dello Sport, Milano, 2018, p. 101



Oliviero Toscani (Cecina 1942 – Livorno 2025) figlio del fotoreporter Fedele e fratello di Marirosa che con il marito Aldo Ballo avrebbe dato vita a uno dei più importanti studi di design, studia fotografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo e comincia la carriera di fotografo pubblicitario (Algida, Facis, Jesus jeabs) e di moda (“Elle”, “Vogue”, “Donna”) firmando campagne per importanti marchi come Chanel e Fiorucci prima di approdare, con una collaborazione durata dal 1982 al 2000 che ha fatto storia, a Benetton con cui oltre alle grandi campagne pubblicitarie lancia la rivista “Colors” e il centro “Fabrica”. Continua la sua attività con progetti talvolta provocatori ma sempre caratterizzati da un impegno sociale che riversa anche nel mondo politico lavorando per e con il Partito Radicale. 

Solo gli ingenui possono pensare che la pubblicità nasca per informare i potenziali clienti, eppure ogni campagna firmata da Oliviero Toscani è stata sommersa di critiche proprio da parte di chi le imputava il reato di comunicazione. Un po’ come quando si diceva, a proposito della sponsorizzazione Benetton in Formula 1, che c’entrano i maglioncini con le automobili mentre altre vetture in gara erano vestite come pacchetti di sigarette. In questa polemica, bisogna dire, Toscani ci sguazzava perché, avendo studiato a Zurigo con uno dei grandi esperti dell’opera di Duchamp, sapeva comunicare più che il prodotto, la sua aurea. Nelle grandi affissioni buttava in faccia a tutti temi scottanti e scardinava convenzioni perché, certo, che sia ammanettato un uomo di colore non è una novità, ma se le manette le condivide con un caucasico che cosa si pensa? E mentre tutti discutevano del messaggio, in pochi osservavano la pulizia compositiva delle fotografie che Toscani scattava negli studi di Milano e Parigi. Usando lo stesso stile e facendo ricorso al medesimo impegno sociale, lancia poi il progetto “Razza umana”: sono ritratti di persone provenienti da contesti sociali, geografici, antropologici, estetici diversi che le sue fotografie rivelano essere variabili dello stesso genere umano. 
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito