Lotto 38 | CALAMAIO, URBINO, BOTTEGA PATANAZZI, 1575-1600,in maiolica decorata in...

Pandolfini Casa d'Aste - Borgo degli Albizi (Palazzo Ramirez-Montalvo) 26, 50122 Firenze
Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 217
giovedì 27 novembre 2014 ore 16:00 (UTC +01:00)

CALAMAIO, URBINO, BOTTEGA PATANAZZI, 1575-1600,in maiolica decorata in...


CALAMAIO, URBINO, BOTTEGA PATANAZZI, 1575-1600,
in maiolica decorata in policromia con giallo, azzurro, verde bruno di manganese, bianco di stagno. Il calamaio raffigura San Matteo che scrive il Vangelo, seduto su una sedia dall’alto schienale, il volume sorretto sulla schiena da un piccolo angioletto in piedi su un pilastro quadrangolare; ai piedi del santo un vasetto decorato da mascheroni e un libro chiuso. San Matteo tiene il libro con la mano sinistra e, portando al petto la destra, guarda avanti con atteggiamento ispirato. Queste plastiche avevano una destinazione privata, frutto di commissione o di dono, prodotte utilizzando figure modellate, ma talvolta con dettagli tratti a stampo, che consentivano di moltiplicare i soggetti modificandone il carattere simbolico–decorativo specialmente nelle opere con più personaggi. Carmen Ravanelli Guidotti ha attribuito questa tipologia alla bottega Patanazzi datandola, come già notato dal Ballardini (G. Ballardini, Il calamaio di un grandissimo storico, in Faenza XXXVI, fasc. V, 1950, pp 99-103) in base ad un esemplare con stemma Aldobrandini, alla fine del Cinquecento e ai primi anni del Seicento. La studiosa supera l’attribuzione a Faenza proponendo la paternità urbinate in virtù delle caratteristiche tecniche: il modellato un poco goffo, il notevole spessore dello smalto, l’associazione – non in questo caso - con raffaellesche, ed altro ancora. Questo calamaio presenta una bordura realizzata con un motivo ad archetti spesso presente nelle decorazioni minori delle opere dei Patanazzi, cm. 30x16x17
 
Per confronto
E. Ivanova, Il secolo d’oro della Maiolica, Milano 2003, p. 111, n. 97