Importanti Mobili, Arredi e Oggetti d'Arte, Porcellane e Maioliche
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Lotto 96 BOTTIGLIA, CASTELDURANTE, SECONDA METà DEL SECOLO XVI
in maiolica dipinta in policromia, con corpo globulare, alto collo e imboccatura dall’orlo estroflesso; presenta la caratteristica decorazione a trofei delineati in blu su giallo arancio, mentre sul fronte una riserva comprende l’immagine di un angelo che sostiene un globo crucifero. Sulla parte bassa corre un cartiglio con la scritta farmaceutica “ AQ.DI.VIOLE ” in caratteri capitali, sotto al quale è dipinto il simbolo della farmacia a forma di cuore con la sigla “ C.R.D.” ; alt. cm 21, diam. bocca cm. 6,2, diam. piede cm 8,5 -
Lotto 97
COPPA A GUSCIO D''UOVO, FAENZA, FINE DEL SECOLO XV
in maiolica dipinta in policromia. La coppa, apoda, ha forma emisferica con cavetto leggermente rilevato e parete sottile. Il decoro mostra sul fronte un medaglione con motivo polilobato, decorato con un sottile ornato alla porcellana, circondato da fasce concentriche decorate con caratteristici ornati rinascimentali: embricazioni, girale continua, motivo a catenella e ad archetti. Il retro mostra un fitto motivo a calza che interessa la parete esterna, lasciando il centro del piede privo di decorazioni e smaltato. La coppa è un tipico e raro esemplare morfologicamente definibile come coppa “ a guscio d’uovo” per la sottigliezza del corpo ceramico. Per forma e decoro l’opera è attribuibile all’area romagnola, che ha prodotto simili manufatti in particolare nei centri di Faenza e di Rimini nel corso del terzo quarto del secolo XV e i primi anni del secolo XVI; alt. cm 4, diam. cm 20
Bibliografia di confronto
C. Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza , Faenza 1998, n. 34
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Lotto 98 CIOTOLA , FAENZA, SECONDO QUARTO DEL SEC OLO XV
in m aiolica dipinta in zaffera diluita color blu. La ciotola presenta corpo emisferico a calotta con stretta tesa orizzontale a orlo arrotondato e piede a d anello . Al l’interno del cavetto spicca una lettera “N” tracciata in caratteri gotici racchiusa in una riserva che ne ricalca il profilo , attorno alla quale si sviluppa un fitto decoro alla Damaschina che riempie il medaglione centrale. Intorno il motivo si ripete e si sviluppa attorno ad alcune riserve rotonde abitate da fioretti multipetali. La tesa è decorata da un motivo continuo a piccoli tratti raccolti attorno a un a linea sinuosa. Il retro è interamente smaltato. Quest’opera si inserisce appieno nella produzione che nel corso del Quattrocento si ispira a prototipi spagnoli e vi ene pertanto inserita nella tipologia cosiddetta italo - moresca , c aratterizzata a Faenza proprio dalla presenza di uno smalto bianco lucido che impreziosisce il corpo ceramico ; alt. cm 5,8, diam. cm 24,4, diam. piede cm 9
Bibliografia di confront o
G. Liverani, In tema di lustro metallico. Dei rapporti fra la "loza dorada" ispano-moresca e la "maiolica" italiana , in "Faenza" 28 (1940), n. 5-6, pp. 87-98
C. Ravanelli Guidotti, Thesaurus di opere della tradizione di Faenza , Faenza 1998, pp. 118-121
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Lotto 99 COPPA O FRUTTIERA, MONTELUPO, SECONDA METÀ DEL SECOLO XVI
in maiolica dipinta in monocromia blu, con decorazione a “nodo orientale”, caratteristica questa della produzione delle botteghe di Montelupo in una fase che parte agli inizi del XVI secolo e si diffonde nella metà del secolo, in una struttura sempre più fitta e complessa: tale decoro è prevalentemente impiegato su forme aperte. Nella nostra coppa il nodo segue il bordo esterno della fruttiera, mentre il calice esterno e il fondo interno sono impreziositi da un motivo più articolato “alla porcellana”, caratterizzato dal tipico elemento floreale stilizzato; alt. cm 18,5, diam. cm 27,7, diam. piede cm 13,7
Bibliografia di confronto
F. Berti, il Museo della Ceramica di Montelupo , Firenze 2008, pp. 296-303
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Lotto 100 CREDENZA, LOMBARDIA, METà SECOLO XVI
in noce intagliato e scolpito; piano rettangolare sotteso da fascia a dentelli, fronte a quattro cassetti inquadrati da motivo a nastro ritorto con specchiatura a scanalature verticali e pomelli intagliati, sotto i quali si aprono due sportelli alternati a tre pannelli similmente decorati, con rosone al centro e quattro semicerchi agli angoli, il tutto incorniciato da intaglio a motivo di nastro ritorto; base ad urna intagliata a baccellature, piedi anteriori scolpiti in forma di animali fantastici e posteriori a mensola, cm 114x210x56
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Lotto 101 ARAZZO, FIANDRE, METÀ SECOLO XVII
raffigurante Tarquinio il Superbo che scaccia Servio Tullio dal Campidoglio . La scena è incorniciata da una ricca bordura interamente ricamata con trofei, festoni vegetali e figure: a destra e a sinistra una coppia di putti alati poggianti su basamenti scolpiti a forma di vaso baccellato trattengono nella mano sinistra un alberello, mentre la mano destra è levata verso l''alto, da cui scendono ricchi festoni di fiori e frutta. In alto al centro un ricco cartiglio affiancato da protomi alate, nel cui centro sta l''iscrizione TARQVINIVS CAPITOLIO EXPELLITVR "; ai margini superiori, tra festoni, sono due aquile. La fascia inferiore infine è decorata con ricchi fregi naturalistici, centrata da un mascherone con figure fantastiche ai lati.
L’episodio storico raffigurato ci è narrato da Tito Livio ( Ab urbe condita , libro I, cap. 48): un giorno Tarquinio si presentò in Senato e si sedette sul trono del suocero rivendicandolo per sé; Tullio, avvertito del fatto, si precipitò nella Curia. L’accesa discussione tra i due presto degenerò in scontri tra opposte fazioni, finché il più giovane Tarquinio, condotto il re fin fuori della Curia, lo scagliò giù dalle scale. Servio Tullio, ferito ma non ancora morto, fu finito dalla figlia Tullia Minore, che lo travolse con il cocchio da lei guidato, cm 410x325
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Lotto 102 PORTA A DUE ANTE, VENETO, SECOLO XVIII
in legno dipinto nei toni del bianco e dell''azzurro con profili argentati a mecca; ciascuna anta decorata su entrambi i lati da tre formelle sagomate, delle quali quelle superiori e inferiori inquadrano cesti di fiori entro riserve mistilinee, mentre quelle centrali inquadrano figure di musici sul fronte e di danzatori sul retro, cm 233x60 (2)
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Lotto 103 CREDENZA, ITALIA CENTRALE, SECOLO XVIII
in legno laccato e parzialmente dipinto a finto marmo nei toni del verde; piano con becco di civetta mosso sui fianchi, due sportelli centrali decorati da motivi a volute contrapposte nei toni del giallo su fondo ocra, fianchi mossi con analoghe decorazioni, cm 92x201x53
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Lotto 104 TAPPETO KIRMAN, PERSIA, SECOLO XIX di fine lavorazione a fondo avorio con medaglione rosa e bianco, nel campo decori floreali 1000 fiori" verde rosa e azzurro, bordura azzurra con decori avana e rosa, cm 450x340
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Lotto 105
TAPPETO HERIZ, PERSIA, INIZI SECOLO XX fondo rosso mattone con medaglione blu e rosa, nel campo vari motivi stilizzati avorio e azzurro, riquadri avorio con bordura blu, cm 350x267 -
Lotto 106
CREDENZA A BAMBOCCI, GENOVA, INIZI SECOLO XVII
in noce a patina scura intagliato e scolpito; piano rettangolare con bordo baccellato, due cassetti appaiati nella fascia e due sportelli sottostanti con cornici riccamente scolpite a foglie stilizzate; lesene e fascia centrale scolpiti con figure in alto rilievo, base baccellata su piedi a zampa ferina, cm 104x137x53 -
Lotto 107 BOCCALE, AREA ADRIATICA, SECONDA METà SECOLO XVI
in maiolica decorata in policromia con verde, arancio, giallo e blu; corpo ovoidale poggiante su piede largo e piano appena svasato e con orlo arrotondato. La bocca è trilobata e il manico, a nastro robusto, si diparte appena sotto l’orlo per scendere fino alla pancia del contenitore. Sul fronte, entro una corniciatura circolare con motivo decorativo a scaletta, è schizzato un paesaggio con una casa dal tetto spiovente in un prato erboso in verde ramina cupo. La restante superficie, ad esclusione del manico, è decorata da una larga fascia ornata da tratti obliqui e paralleli in blu cobalto che vanno a formare una densa quadrettatura a maglia larga e fina. Due linee parallele ornano il collo, alt. cm 19,7, diam. cm 9,5
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Lotto 108 PIATTO, MONTELUPO, FINE DEL SECOLO XVII
in maiolica, la forma svasata, con orlo arrotondato, poggia su un piede appena rilevato. decorata in giallo, giallo arancio, manganese nei toni del marrone e del nero, verde, azzurro Al centro del cavetto è dipinta la figura di un cavaliere che brandisce due spade mentre cavalca un destriero in corsa. Il paesaggio mostra più piani prospettici: un prato erboso, uno sfondo a elementi decorativi circolari e una cornice di monti. La figura del cavaliere trova spesso riscontro nei piatti di Montelupo del periodo, alt. cm 7, diam. cm 32,8
Bibliografia di confronto:
C. Ravanelli Guidotti, Maioliche figurate di Montelupo , Firenze 2012, p. 215 fig. 150
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Lotto 109
BOCCALE, MONTELUPO, FINE DEL XVI SECOLO
in maiolica decorata in policromia, corpo globulare, imboccatura trilobata e ansa a nastro verticale contrapposta al beccuccio , basso piede piano poco aggettante. Sul fronte, compare un medaglione con profilo femminile su fondo giallo, contornato in bruno di manganese, la cui cornice termina sotto il beccuccio con un motivo decorativo, in cui si riconosce la rappresentazione di un anello con pietra incastonata. Il resto del corpo presenta una decorazione a palmette attorniate da spirali e trattini a riempimento delle campiture. Sotto l’ansa , decorata da due linee verdi parallele, la lettera “ Z ”; alt. cm 21,5, bocca cm 11,5 al beccuccio, diam. piede cm 11,8
Bibliografia di confronto
F. Berti, La maiolica di Montelupo , vol. II, p. 111; vol. III, p. 237
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Lotto 110 PIATTO, MONTELUPO, FINE DEL SECOLO XVII
in maiolica decorata in policromia, di forma svasata con orlo arrotondato, poggiante su piede piano, non smaltato. Al centro spicca uno “spadaccino” armato di doppia spada, che indossa il caratteristico abito a righe, il capo coperto da un berretto piumato. Sullo sfondo un paesaggio a più piani prospettici, con monti e un alberello adorno di frutti sulla destra. Tali caratteristiche portano ad inserire il nostro piatto in quello che Carmen Ravanelli Guidotti ha individuato come Gruppo dei volti “spagnoli” , collocabile nel periodo 1640-1670; alt. cm 4,8, diam. cm 32,7, diam. piede cm 14
Bibliografia di confronto
C. Ravanellli Guidotti, Maioliche figurate di Montelupo, Firenze 2012, pp. 264-265
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Lotto 111
TONDINO, CASTEL DURANTE, BOTTEGA DI LUDOVICO E ANGELO PICCHI, 1550-1560 CIRCA
in maiolica decorata in policromia, cavetto largo e profondo, tesa larga e obliqua con orlo arrotondato listato di giallo e un piede ad anello rilevato; retro profilato di giallo. La decorazione pittorica presenta, Al centro del cavetto una città con palazzi e cupole; parzialmente coperta da un cumulo di rocce nel quale è raffigurata Tisbe che scopre il cadavere di Piramo, uccisosi credendola morta. Alle spalle della donna sono raffigurati due animali: un piccolo leone, origine dell’equivoco, e un cavallo bianco. Poco distante a sinistra, si scorge Eros che alza l’arco e abbassa la freccia. A destra, il sepolcro di Nino, luogo del ferale appuntamento, dove in corsivo è frettolosamente scritta l’epigrafe che descrive la scena: “ pirramo e Tisbi ”. Circa la provenienza del piatto, l’unica notizia si ritrova nella pubblicazione di Bellini e Conti, che dichiarano l’opera conservata nella collezione Genova di Venezia. Il piatto è passato poi all’asta di Palazzo Capponi a Firenze nel 1970; alt. cm 5,1, diam. cm 27,4, diam. piede cm 9,7
Bibliografia
M. Bellini, G. Conti, Maioliche italiane del Rinascimento , Milano 1964, p. 147, tav. B;
Importanti maioliche rinascimentali , Sotheby’s, Firenze 19 ottobre 1970, lotto 89.
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Lotto 112
TONDINO, CASTEL DURANTE, BOTTEGA DI LUDOVICO E ANGELO PICCHI, 1550-1560 CIRCA
in maiolica decorata in policromia, profondo cavetto, tesa obliqua, orlo arrotondato e piede ad anello appena rilevato e segnato di giallo; sul retro, sotto il piede, iscrizione apollo et panno . La scena è centrata da una roccia impervia e da un albero e mostra, sullo sfondo, un paesaggio lacustre con alte montagne e una citta turrita: ai lati, dipinti uno di fronte all’altro, Apollo che suona la lira e Pan che suona la siringa. Tale mito è spesso raffigurato sulle maioliche attribuite alla bottega di Andrea da Negroponte negli anni tra il 1550 e il 1560 circa, come confermato da numerosi confronti in musei stranieri e italiani; alt. cm 4,4, diam. cm 22, diam. piede cm 6,6
Bibliografia di confronto
C.D. Fuchs, Maioliche istoriate rinascimentali del Museo Statale d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo , Arezzo 1993, nn. 217-231;
J. Lessmann, Herzog Anton Ulrich-Museum Braunschweig, Italienische Majolika, Katalog der Sammlung , Brunswick 1979, nn. 102-121
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Lotto 113 MATTONELLA, SIVIGLIA, SECOLO XVI
in terracotta smaltata e invetriata, decorata con la raffigurazione di una lepre a rilievo dipinta di azzurro. Questo manufatto appartiene alla produzione spagnola, e in particolare viene attribuito alle manifatture di Siviglia. Alcuni esemplari sono custoditi in raccolte private e in musei come l’Ashmolean Museum di Oxford (inv. WA1951.60) o il museo di Berlino, cm 7,5x7,5, spessore cm 1,4
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Lotto 114 MATTONELLA ROMBOIDALE, NAPOLI (?), METà DEL SECOLO XV
in maiolica dipinta in policromia; ha forma a losanga ed è interessata da una fitta decorazione cosiddetta a foglia gotica, che accompagna e circonda un cartiglio che reca la scritta in caratteri gotici: Tibi soli , probabilmente riferita al salmo penitenziale 51: Tibi, tibi soli peccavi ( Contro di Te, contro Te solo ho mancato). Per forma e modalità decorativa riteniamo di poter inserire l’opera in esame nella produzione napoletana della metà del XV secolo, pur ammettendo alcune marcate affinità stilistiche con l’area pesarese; cm 21,8x14,2; spessore cm 2,6
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Lotto 115 MATTONELLA, ITALIA CENTRALE, FINE SECOLO XV
in maiolica decorata in policromia. Di forma quadrata, mostra un decoro a nodo con un motivo a largo nastro intrecciato delineato a risparmio su fondo marrone e rifinito con tocchi di blu di cobalto. Per morfologia e tipologia decorativa riteniamo di attribuire l’opera a una bottega dell’Italia centrale attiva alla fine del secolo XV.
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Lotto 116 COPPIA DI MATTONELLE, FAENZA O PESARO, FINE SECOLO XV
in terracotta smaltata e dipinta in policromia di forma rettangolare. Il decoro in policromia simula la forma di due mattonelle quadrate affiancate centrate da un motivo a stella; le campiture vuote sono riempite da un fitto motivo a spirali e puntini che simulano un decoro alla porcellana, cm 32,2x16,2, spessore 2,6 (ciascuna)
Bibliografia di confronto
The Scott-Taggart Collection of Italian Maiolica , Christie’s, Londra 14 aprile 1980, lotto 4
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Lotto 117 OTTO SEDIE, LUCCA, PRIMA METÀ SECOLO XIX
in mogano, spalliera con cartella rettangolare decorata da applicazioni di roselline in bronzo dorato che si ripetono sulla seduta; gambe troncoconiche lievemente incurvate, seduta e schienale rivestiti in pelle verde
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Lotto 118 SCRIVANIA, LUCCA, PRIMA METÀ SECOLO XIX
in mogano filettato in bronzo dorato; piano rettangolare rivestito in pelle, tre cassetti sulla fascia, gambe ad asso di coppe decorate da volute stilizzate e riunite da ampia traversa, cm 80x153x96
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Lotto 119 COPPIA DI APPLIQUES, FINE SECOLO XIX
in bronzo dorato a tre luci, cartella parietale sagomata a motivi fogliacei, bracci portacandela resi come tralci vegetali, alt. cm 60 (2)
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Lotto 120 CASSA DI MARESCIALLA, PARIGI, INIZI SECOLO XIX
in bronzo dorato, cassa quadrangolare gradinata nella parte superiore, arricchita da festoni sul fronte e sul retro e da incisioni floreali sui lati; presa ripiegabile sagomata a serpente che si morde la coda; fianchi decorati da due grandi fregi floreali applicati, piedi a trottola. Sul retro sportello con lunetta e greca in bronzo dorato rivestita di seta verde. Quadrante in smalto bianco con numeri arabi, firmato Robert & Courvoisier , cm 23x13,5x12 -
Lotto 121 CASSETTONE, FRANCIA, METà SECOLO XVIII
interamente impiallacciato in palissandro e guarnito da bronzi dorati cesellati con motivi rocaille sul fronte, sugli angoli, sulle fiancate e sul grembiale centrale a pannello sagomato; quattro cassetti di cui due più piccoli affiancati, piano rettangolare sagomato in marmo di breccia rosso, piedi a mensola calzati da fregi in bronzo dorato, cm 85x128x65 -
Lotto 122 PICCOLA SCATOLA, VENEZIA, METà SECOLO XVIII
in legno laccato di forma ovale sagomata, decorata a fiori, volute e figura di saggio cinese su fondo verde, cm 8x18x10
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Lotto 123 COFANETTO, NORD EUROPA, SECOLO XVI
in legno lastronato con intarsi in osso e legno vari. Struttura rettangolare con alto coperchio di forma trapezoidale, riccamente decorato sui quattro lati con formelle intarsiate a motivi romboidali; in cima e ai lati del coperchio formelle rettangolari incise con fregi naturalistici. Serratura, cerniere e piedini angolari in ferro battuto, cm 14,5x20x11
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Lotto 124 OROLOGIO CARTEL , FRANCIA, TERZO QUARTO SECOLO XVIII
in bronzo cesellato e dorato, riccamente decorato a volute vegetali con inserti in bronzo traforato; quadrante in smalto bianco con numeri romani in blu per le ore e arabi in nero per i minuti, lancette e piccoli gigli tra le ore in bronzo dorato, firmato J. Baptiste Baillon ; meccanismo firmato J.B.te Baillon A Paris n. 3078 , cm 83x40
Bibliografia di confronto
Tardy, Dictionnaire des Horlogers Francais , Parigi 1971, p. 21 ( BAILLON Jean-Baptiste-Albert ).
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Lotto 125 SCRIVANIA A RIBALTA, GENOVA, METÀ SECOLO XVIII
in noce impiallacciato in bois de violette ; ribalta sagomata celante sei cassettini su due file centrati da vano a giorno diviso in tre ripiani, sul fronte due piccoli cassetti appaiati e un altro cassetto sottostante, gambe a sciabola con applicazioni in bronzo dorato, cm 97x110x56
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Lotto 126 CASSETTONE, NAPOLI, METÀ SECOLO XVIII
in noce intarsiato in bois de rose e bois de violette ; fronte e fianchi bombati interamente decorati con un motivo spinato e centrati da grandi rosoni intarsiati; piano in marmo giallo di Siena, gambe a sciabola calzate da zoccoli equini stilizzati in bronzo dorato, cm 93x132x61 -
Lotto 127
ASSORTIMENTO DI ALBARELLI DA FARMACIA, MANIFATTURA DELL’ ITALIA SETTENTRIONALE, INIZI DEL SECOLO XVIII
in maiolica dipinta in policromia con blu cobalto e bruno di manganese, corpo a rocchetto con ampia strozzatura di forma cilindrica al centro che ospita la scritta apotecaria, spalla e calice rigonfi e arrotondati. Il collo breve e cilindrico termina in un imboccatura larga con orlo estroflesso; il piede basso con base concava ha modanatura a scozia sottolineata da linee blu. Il decoro occupa le parti bombate con un motivo a piccoli fioretti. I vasi appartengono al medesimo corredo farmaceutico degli orcioli presentati al lotto successivo. La foggia e la decorazione sono utilizzate in tutta l’Italia Settentrionale tra la fine del secolo XVII e il secolo XVIII e fu prodotta da molte manifatture. Tradizionalmente sono variamente assegnate alla produzione della fabbrica bassanese dei Manardi nell’ultimo quarto del secolo XVII; alt. cm 19
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Lotto 128
ASSORTIMENTO DI ORCIOLI DA FARMACIA, MANIFATTURA DELL’ITALIA SETTENTRIONALE, INIZI DEL SECOLO XVIII
in maiolica dipinta in policromia con blu cobalto, bruno di manganese, corpo ovoidale con alto collo cilindrico appena rastremato che si apre in una larga imboccatura dall’orlo estroflesso con labbro sottile ed estroflesso. Il piede è basso con collo largo, base concava e orlo arrotondato con modanatura a scozia. Una larga ansa nastriforme scende da sotto l’orlo per terminare nella parte più pronunciata della pancia, contrapposta al beccuccio lungo, dritto dal profilo troncoconico. La decorazione in blu di cobalto prevede due larghe fasce alle estremità del corpo con un motivo continuo a piccoli fioretti. Linee parallele sottolineano il piede, ingentilito da piccole pennellate. Al centro del vaso la scritta farmaceutica redatta in ossido di manganese in caratteri gotici; alt. cm 20
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Lotto 129 COPPIA DI COMODINI A MEZZA LUNA, SICILIA, METÀ SECOLO XVIII
in noce e palissandro, fronte a due cassetti inquadrati da cornici rettangolari con maniglie e serrature in bronzo dorato, fianchi decorati da rosoni intagliati entro riserve rettangolari, pendaglina con analoghe applicazioni in bronzo che si ripetono anche sulle gambe di forma sinuosa; piano in marmo incassato, cm 86,5x54,5x30,5 (2)
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Lotto 130 CASSETTONE A MEZZA LUNA, SICILIA, METÀ SECOLO XVIII
in noce e palissandro, fronte a tre cassetti inquadrati da cornici rettangolari con maniglie e serrature in bronzo dorato, fianchi decorati da rosoni intagliati entro riserve rettangolari ad angoli stondati, pendaglina sagomata, gambe di forma sinuosa con applicazioni in bronzo; piano in marmo incassato, cm 95,5x135x61
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Lotto 131 GRUPPO, MANIFATTURA DI MEISSEN, INIZI SECOLO XX
in porcellana policroma raffigurante turco con cavallo bianco; base ovale decorata da fiorellini sulla quale poggiano il cavallo impennato e il personaggio che ne regge le briglie. Marca sul retro della base, iscrizione A.51 e numero 50 incisi nella pasta, numero 64 dipinto sul fondo, cm 26x24x12
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Lotto 132 TRE FIGURE, MANIFATTURA DI MEISSEN E DI LUDWIGSBURG, SECOLO XIX
in porcellana policroma, raffiguranti rispettivamente un giovane giardiniere su base quadrata filettata in oro, alt. cm 10, ed una coppia di giovani contadini con fiori e uva su base circolare decorata con fregi dorati, alt. cm 11,5 e cm 11,7 (3)
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Lotto 133 ZUPPIERA, MANIFATTURA DI MEISSEN, FINE SECOLO XIX
di forma ovale in porcellana policroma e dorata, realizzata secondo il servizio Krönung, coperchio sormontato da una corona sorretta da putti tra quattro cartigli, dei quali i più grandi sono dipinti con gli stemmi degli Elettori di Polonia e Sassonia, mentre sugli altri due sono raffigurate scene di caccia; sul corpo putti a tutto tondo che sorreggono drappi si alternano a riserve dipinte con scene paesaggistiche; le anse sono modellate in forma di busti di fanciulle abbigliate alla moda; interno del coperchio decorato in policromia a motivi floreali; piedini a ricciolo, cm 19x25x17
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Lotto 134 COPPIA DI VASI, MANIFATTURA DI SEVRES, SECOLO XIX
in porcellana policroma e dorata su fondo turchese; fascia centrale decorata tutt’intorno in policromia su fondo nero con scene mitologiche, anse sagomate con terminali a testa di animale fantastico, base quadrangolare listata in oro, alt. cm 51
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Lotto 135 ASSORTIMENTO, MANIFATTURA GINORI A DOCCIA, FINE SECOLO XVIIII
in porcellana bianca decorata in policromia a motivo del "mazzetto", composto da quattro piatti fondi, un vassoio rettangolare ed un’insalatiera, diam. piatti cm 23, vassoio cm 29x23,5, diam. ciotola cm 23,5
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Lotto 136 TABACCHIERA, MANIFATTURA DI MEISSEN, SECONDA METÀ DEL SECOLO XVIII
in porcellana policroma montata in oro e pietre preziose decorata con scene galanti incorniciate da motivo a scaglie in azzurro; all''interno del coperchio, miniatura raffigurante gentildonna che ricama, cm 6x8x5,5 -
Lotto 137 COPPIA DI GRANDI FIGURE, VENEZIA, SECOLO XVIII
in legno dipinto raffiguranti i Re Magi scolpiti con vesti drappeggiate e turbanti coronati, basi circolari in legno laccato e lumeggiato in oro intagliate con tre piedini rocailles e palmette del secolo XIX, alt. cm. 62 senza base (2) -
Lotto 138 COPPIA DI POLTRONE, VENEZIA, FINE SECOLO XVIII
in legno con schienali sagomati centrati da cartella traforata ed intagliata con motivo rocaille , sormontati da medaglione con rosone sorretto da fiocco ripetuto al centro del grembiale frontale lievemente bombato, braccioli mossi con finali a ricciolo, gambe affusolate e scanalate decorate alla sommità da fiore e terminanti in piedini a vaso, alt. cm 90, in origine laccate o dorate (2)
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Lotto 139 COPPIA DI GUERIDONS , VENETO, SECOLO XIX
in legno con piani sagomati decorati da grembiali ondulati ed intagliati con conchiglie; sostegno in forma di grande voluta poggiante su base a tripode anch’essa con volute intagliate con motivi rocaille , cm 87x41x31 (2), costruiti in parte con elementi del secolo XVIII
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Lotto 140 COPPIA DI POLTRONE, VENETO, METÀ SECOLO XVIII
in noce, schienale dal profilo sagomato, braccioli mossi terminanti in riccioli, grembiali arcuati centrati da corolla e bordati da filettature sinuose rilevate che proseguono nelle gambe, mosse con piedini a ricciolo; schienale e seduta rivestiti in seta rosa decorata a fiori, alt. cm 92 (2)
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Lotto 141 SPECCHIERA, VENETO, METÀ SECOLO XVIII
in noce con cornice sagomata interamente intagliata con un susseguirsi di motivi rocaille ; grande cimasa traforata intagliata a motivo di conchiglia, piedini in forma di fogliame, cm 192x95
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Lotto 142 TAVOLO DA PARETE, VENETO, METÀ SECOLO XVIII
in noce con piano sagomato; l’alta fascia con un cassetto sul fronte, grembiale intagliato con motivi rocaille ripetuti, che continuano sui due fianchi, gambe mosse desinenti su piedi a ricciolo, cm 77x134x64
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Lotto 143 COPPIA DI POLTRONE, VENEZIA, METÀ DEL SECOLO XVIII
in noce e radica di noce con schienali sagomati sormontati da intaglio rocailles ripetuto sul grembiale frontale ondulato, imbottiti e rivestiti come i sedili e la parte centrale dei braccioli mossi con finali a ricciolo, gambe a voluta, alt. cm 90 (2)