Stampe e Disegni
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Lotto 49 Scaramuccia, Luigi detto il Perugino
(Perugia 1616 – Milano 1680)
L’INCORONAZIONE DI SPINE
Acquaforte. mm 536x360.
Le Blanc, 2. TIB 42/19, 2.
Firmata sulla lastra in basso a destra. Da un dipinto di Tiziano
per la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano (oggi al
Louvre). II stato su 2.
Bellissima impressione stampata su carta vergellata con
filigrana “Giglio entro cerchio singolo” (Heawood, 1572). Grandi
margini oltre l’impronta della lastra, una lieve piega orizzontale
centrale, ottima conservazione.
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Lotto 50 [attribuito a] Vicentino, Niccolò
(attivo 1540 – 1550)
L’ADORAZIONE DEI MAGI
Chiaroscuro a tre legni. mm 351x256.
TIB 48/12, 3. Karpinski, 30.3.
Raro foglio da Parmigianino del quale reca in basso a destra
il monogramma inciso. Per questa stampa Bartsch censisce
un solo stato, tuttavia un esemplare privo del monogramma è
comparso nella vendita Christie’s Londra del 3 dicembre 2014
(Lotto 37).
Bellissima impressione nei toni ocra e bruno stampata su
carta vergellata con filigrana “Ancora entro un cerchio singolo
sormontata da stella a sei punte”. Sottile margine irregolare
oltre la linea di contorno, al verso una piega di stampa stirata
e controfondata, piega orizzontale centrale e alone di vecchia
inchiostrazione per il resto ottima conservazione. -
Lotto 51 Ughi, Lodovico
(attivo a Venezia XVIII secolo)
Zucchi, Francesco
(Venezia 1698 – 1764)
ICONOGRAFICA RAPPRESENTAZIONE DELLA INCLITA CITTÀ DI VENEZIA … 1729
Acquaforte e bulino. mm 1475x2035.
Cassini, 72. Moretto, 152.
Importante e rara veduta monumentale di Venezia stampata in 20 fogli da venti lastre. Opera di notevole rilievo artistico e documentale realizzata con estremo dettaglio topografico in scala 1:2260 e dedicata da Lodovico Ughi al Doge Aloysio Mocenigo. Ai lati destro e sinistro sono allineate vericalmente sedici piccole vedute della città incise dallo Zucchi da soggetti di Luca Carlevarijs. In alto il titolo a caratteri cubitali e in basso la descrizione della città in otto riquadri.
I stato su 2 (I edizione) con l’indirizzo di Giuseppe Baroni a San Giuliano e prima dell’indirizzo di Ludovico Furlanetto.
Bellissima impressione stampata con segno nitido ed omogeneo su 20 fogli di carta vergellata. Foxing diffuso e tracce al verso di vecchio incollaggio. La carta si presenta smontata in fogli sciolti e reca alcuni difetti di conservazione legati ad un precedente assemblaggio. Alcuni strappi e lacune sui margini bianchi generalmente esterni alla parte incisa e dunque pressochè invisibili con la carta montata, una lacuna restaurata nel cartiglio in basso a destra e altri minori difetti. -
Lotto 52 Coronelli, Vincenzo Maria
(Venezia 1650 – 1718)
PIANTA PROSPETTICA DI VENEZIA. 1693
Acquaforte su rame. mm 490x777.
Moretto, 114. Cassini, 52.
Una delle più belle e note piante della città lagunare, derivata
da quella incisa da Matthaeus Merian del 1635. Nel cartiglio la
dedica al Cardinale Abbondio Rezzonico e la data 1693.
Bellissima impressione. Il foglio è stato integrato nella sua
parte destra (circa ¼ del totale) con una parte di un esemplare
di I edizione mentre la restante parte reca il testo al verso
(caratteristica della II edizione). Grandi margini a destra e
sinistra e rifilata intorno all’impronta della lastra sopra e sotto,
un reintegro all’angolo superiore destro e una piega verticale
rinforzata al verso. -
Lotto 53 Tiepolo, Giandomenico
(Venezia 1726 - 1804)
VIA CRUCIS. 1748
Serie completa ed omogenea di 15 acqueforti (14 tavole e 1 frontespizio). mm 209x185 ca. ciascuna.
De Vesme, 34-49. Rizzi (1970), 38-53. Rizzi (1971), 39-54.
La prima serie incisa da Giandomenico, tratta dalle stazioni dipinte eseguite per l’Oratorio del Crocifisso nella Chiesa di San Polo a Venezia intorno al 1747.
Il frontespizio è nel I stato su 5, dunque tutta la serie è nella prima edizione del 1749. Tutte le altre tavole nello stato unico.
Ottime impressioni coeve stampate con segno esremamente pieno e brillante su carta vergellata. Sottile margine oltre l’impronta della lastra, talvolta rifilate sull’impronta, tracce sporadiche di foxing , per il resto ottima conservazione.
(15) -
Lotto 54 Van Ruysdael, Jacob
(Haarlem ca. 1628 – Amsterdam 1682)
DUE CONTADINI CON I LORO CANI
Acquaforte. mm 200x279.
Dutuit, 2. Hollstein (Dutch) XX, 2.
Firmata sulla lastra in basso al centro. II stato su 2 dopo i segni
nel cielo.
Bellissima impressione stampata con bella inchiostrazione su
carta vergellata. Grandi margini oltre l’impronta della lastra,
ottima conservazione. -
Lotto 55 [da] Walmsley, Thomas
(1763 – 1806)
QUATTRO PAESAGGI IRLANDESI
Acquatinta a colori. mm 350x444 ca. ciascuna.
Incisi da Francis Jukes da dipinti di Walmsley. Stampati fra il
1793 e il1800 a Londra dallo stesso Jukes.
Ottime e fresche impressioni. Grandi margini, lievi e sporadiche
abrasioni su una tavola, ottima conservazione.
(4)
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Lotto 56 Wierix, Jan
(Anversa 1549 – 1615)
MELENCOLIA I. 1602
Bulino. mm 239x187.
Mauquoy-Hendrickx, 1556. Hollstein (Dutch) LXVII, 2000.
Firmata e data “1602” sulla lastra in basso al centro. In basso a
destra il monogramma di Albrecht Dürer con la data “1514”. La
migliore copia d’epoca della celeberrima stampa del maestro
tedesco. Stato unico.
Ottima prova stampata con segno nitido e brillante su carta
vergellata. Sottile margine oltre l’impronta della lastra su due
lati e rifilata sull’impronta della lastra sugli altri due, ottima
conservazione. -
Lotto 57 Wouters, Gomar
(Anversa 1649 – post 1696)
PROSPETTO DEL PALAZZO PONTIFICIO NEL QUIRINALE.
1692
Acquaforte. mm 450x705.
Le Blanc, 1.
Firmata sulla lastra in basso a sinistra. Rara veduta del palazzo
del Quirinale al tempo dei Papi.
Bellissima impressione stampata su carta vergellata. Margini di
5/10 mm oltre l’impronta della lastra, piega verticale centrale
rinforzata con reintegro di minime lacune, per il resto ottima
conservazione.
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Lotto 58 [da] Zocchi, Giuseppe
(Firenze 1717 – 1767)
QUATTRO INCISIONI
La Real Villa di Cafaggiolo . Acquaforte.
mm 300x492. Mason, 65. Bevilacqua, 36.
Incisa da Marco Antonio Corsi.
La Real Villa della Petraia . Acquaforte.
mm 300x494. Mason, 62. Bevilacqua, 33.
Incisa da Filippo Morghen.
La Real Villa di Careggi . Acquaforte.
mm 290x482. Mason, 60. Bevilacqua, 31.
Incisa da Giuseppe Benedetti.
La Real Villa di Castello . Acquaforte.
mm 300x490. Mason, 61. Bevilacqua, 32.
Incisa da Filippo Morghen.
Tavole da Vedute delle ville e d’altri luoghi
della Toscana incise su disegni dello
Zocchi per conto del Marchese Gerini
e pubblicate a Firenze fra il 1744 ed il
1757. II stato su 2 dopo la numerazione.
Bellissime impressioni stampate su
carta vergellata. Grandi margini, ottima
conservazione. (4) -
Lotto 59 [da] Zocchi, Giuseppe
(Firenze 1717 – 1767)
QUATTRO INCISIONI
Veduta del ponte a San Piero a Sieve .
Acquaforte. mm 303x480. Mason, 64.
Bevilacqua, 35.
Incisa da Giuseppe Filosi.
La Real Villa di Lappeggi . Acquaforte.
mm 308x492. Mason, 79. Bevilacqua, 50.
Incisa da Pietro Monaco.
La Real Villa di Pratolino . Acquaforte. mm
310x478. Mason, 63. Bevilacqua, 34.
Incisa da Giuseppe Wagner.
Veduta di paese dalla Villa di Loretino .
Acquaforte. mm 310x484. Mason, 73.
Bevilacqua, 44.
Incisa da Johann Sebastian Müller.
Tavole da Vedute delle ville e d’altri luoghi
della Toscana incise su disegni dello
Zocchi per conto del Marchese Gerini
e pubblicate a Firenze fra il 1744 ed il
1757. II stato su 2 dopo la numerazione.
Bellissime impressioni stampate su
carta vergellata. Grandi margini, ottima
conservazione. (4) -
Lotto 60 [da] Zocchi, Giuseppe
(Firenze 1717 – 1767)
QUATTRO INCISIONI
La Villa Bartolini . Acquaforte.
mm 305x483. Mason, 72. Bevilacqua, 43.
Incisa da Giuseppe Wagner.
La Villa delle Falle . Acquaforte.
mm 300x489. Mason, 77. Bevilacqua, 48.
Incisa da Filippo Morghen.
La Villa le Maschere . Acquaforte.
mm 300x490. Mason, 66. Bevilacqua, 37.
Incisa da Filippo Morghen.
La Villa Gerini a Ronta . Acquaforte.
mm 308x479. Mason, 67. Bevilacqua, 38.
Incisa da Niccolò Mogalli.
Tavole da Vedute delle ville e d’altri luoghi
della Toscana incise su disegni dello
Zocchi per conto del Marchese Gerini
e pubblicate a Firenze fra il 1744 ed il
1757. II stato su 2 dopo la numerazione.
Bellissime impressioni stampate su
carta vergellata. Grandi margini, ottima
conservazione. (4) -
Lotto 61 Beinaschi, Giovanni Battista
(Fossano 1636 – Napoli 1688)
LA VERGINE E I SANTI DAVANTI A CRISTO
Penna e inchiostro bruno su carta vergella. mm 515x396.
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Lotto 62 Bison, Giuseppe Bernardino
(Palmanova 1762 – Milano 1844)
SCENA DI IMBARCO CON SETTE
PERSONAGGI
Matita nera su carta vergellata con
contromarca “C&I HONIG”. mm 247x221. -
Lotto 63 Bison, Giuseppe Bernardino
(Palmanova 1762 – Milano 1844)
SACRA FAMIGLIA
Gessetto nero e matita bianca su carta avana.
mm 279x215.
Firmato a matita in basso a destra.
Al verso : schizzo per una figura femminile.
Matita di grafite. -
Lotto 64 Bison, Giuseppe Bernardino
(Palmanova 1762 – Milano 1844)
BACCANTI INTORNO AD UN’ERMA
Matita rossa con rialzi a matita bianca su carta avana. mm
270x330.
Iscritto a penna in basso a destra: “Bison giuseppe 1843”.
Applicato alla pagina di un vecchio album recante al verso un
secondo disegno di scuola neoclassica a matita, raffigurante
un girotondo di putti intorno ad un albero. Il disegno al verso
timbro di collezione Vallardi (Lugt, 1223) e secondo timbro a
secco della stessa collezione (non su Lugt). -
Lotto 65 Bison, Giuseppe Bernardino
(Palmanova 1762 – Milano 1844)
SAN GEROLAMO PENITENTE
Penna e inchiostro bruno su carta vergellata
grigio-verde. mm 372x291.
Il disegno è strettamente affine, per il tratto
volante di chiara autografia, allo studio per l’
Evangelista Marco con il leone , già in collezione
Miotti (Rizzi (Bison), 114) e collocabile al volgere
del XVIII secolo, dove si ripetono le variazioni
di volute nella resa della muscolatura della
spalla e della schiena e l’identico ductus
grafico dei piedi. Un altro utile confronto è
costituito da un foglio raffigurante Il pittore
al cavalletto (probabilmente un autoritratto)
in generica collezione privata e pubblicato in
Bergamini/Magni/Pavanello, fig. 23. -
Lotto 66 Ademollo, Luigi
(Milano 1764 – Firenze 1849)
SCENE DI VITA DELL’ANTICA ROMA
Matita di grafite su carta vergellata.
mm 405x455.
Al verso , sempre a matita, l’abbozzo di un’altra
versione dello stesso soggetto. -
Lotto 67 Della Rovere, Giovanni Mauro
detto il Fiammenghino
(Milano 1575 – 1640)
NASCITA DELLA VERGINE
Penna e inchiostro bruno e rialzi a tempera bianca, riquadrato a
penna nera su carta vergellata color grigio-verde. mm 252x182.
In cornice.
Provenienza:
Alliance des Arts, Parigi (Lugt, 61. Timbro al recto ) -
Lotto 68 Buontalenti, Bernardo
(Firenze 1531 – 1608)
PROGETTO DI UN PORTALE
Penna e inchiostro bruno su carta vergellata. mm 280x204.
Nel segno libero e veloce di questo progetto sono proposte due
varianti per la struttura del portale; una linea verticale suddivide
lo spazio in due aree speculari: a sinistra una parasta di
bugnato è sovrastata da una struttura curvilinea a varie cornici
mentre sulla destra una colonna più aggettata con alto triglifo
sorregge un timpano. Uno stemma ampiamente ornato è l’ele mento
certo ed unificante del progetto. La struttura architetto nica
rimanda allo studio per il portale del Casino Mediceo di San
Marco conservato presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli
Uffizi (Inv. 2369°. Morrogh, 68) e a quelli per la Villa di Pratolino
databili al 1575 (Inv. 2375A e 2322°. Botto, 3 e 4). Come osserva
la Botto, Buontalenti segue qui la lezione del Vignola rivisitata
in una chiave più destrutturata ed in sintonia con le linee più
“rustiche” dell’architettura toscana della seconda metà del XVI
secolo. -
Lotto 69 Buontalenti, Bernardo
(Firenze 1531 – 1608)
PROGETTO DI UN PORTALE
Matita rossa su carta vergellata con filigrana “Ancora entro un
cerchio singolo sormontato da trifoglio”. mm 279x216
L’impianto definito e rigoroso di questo progetto propone due
varianti per le strutture laterali dello stesso portale descritto al
numero precedente: una parasta di bugnato sulla sinistra, una
colonna più aggettata con alto triglifo sulla destra. Rispetto al
primo disegno, qui si è già definita l’idea del timpano interrotto
dal sontuoso stemma ornato di volute e fogliami; l’andamento
grafico più incisivo e descrittivo lascia pensare che si tratti
del più recente dei due fogli ed appartenga ad un momento
successivo, sebbene non finale, del progetto.
La struttura architettonica rimanda allo studio per il portale del
Casino Mediceo di San Marco conservato presso il Gabinetto
Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv. 2369°. Morrogh, 68) e a quelli
per la Villa di Pratolino databili al 1575 (Inv. 2375A e 2322°.
Botto, 3 e 4). -
Lotto 70 [maniera di] Courtois, Jacques
(Saint Hyppolite 1621 – Roma 1676)
SCENA DI BATTAGLIA
Penna e inchiostro nero, acquerello grigio e tocchi di matita
rossa su carta vergellata. mm 105x200. -
Lotto 71 Draghi, Giovanni Battista
(Genova 1657 – Piacenza 1712)
DISCORDIA TRA GUERRIERI
Penna e inchiostro bruno e acquerello grigio su carta vergellata.
mm 185x245.
Firmato a penna in basso a sinistra ”dra.. in.”.
Vigoroso e raro foglio del pittore Giovanni Battista Draghi, che
nel 1682/83 fu al servizio di Ranuccio II Farnese. La tematica del
disegno è affine a quella del dipinto raffigurante la Discordia che
infiamma i cuori du due guerrieri nel Palazzo Farnese di Piacenza.
Lo stile disegnativo ricorda quello di Domenico Piola, di cui
Draghi fu allievo. -
Lotto 72 Debard, Auguste
(attivo nella prima metà del XIX secolo)
RITRATTO DI MEDICO
Matita nera con rialzi a matita bianca. mm 735x550.
Iscritto al recto in basso a sinistra: “A: gste Debard fecit. 1819”.
In cornice
Bibliografia:
M. Vezzosi (a cura di), Disegni Antichi e dell’Ottocento da una
collezione privata parmense , Firenze 1999, n. 39.
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Lotto 72bis Piazzetta, Giambattista
(Venezia 1683 – 1753)
TESTA DI GIOVANE DONNA
Gessetto nero con rialzi a gessetto bianco su carta vergellata con filigrana “Ancora entro cerchio singolo sormontato da stella a sei punte”. mm 397x305.
Il disegno parte di un nucleo di opere legate agli anni giovanili dell’artista, fra il 1715 ed il 1718, confluiti ai primi del Novecento nella collezione Alverˆ di Venezia e che, secondo Knox, non furono venduti a collezionisti dell’epoca ma a lungo trattenuti nella bottega dell’artista.
Questa celebre testa di giovane donna è ritenuta il primo disegno del Piazzetta collegabile ad un dipinto noto; il riferimento è alla Contadina che si spulcia , databile intorno al 1715, oggi presso il Museum of Fine Art di Boston (Mariuz/Pallucchini, 13). Il volto da ز nobile popolana س , magistralmente risolto nel segno sicuro e vibrante e nel sapiente sfumato, riflette il gusto della pi raffinata pittura laica del primo Settecento veneto ed appartiene alla stessa modella che Piazzetta ritrasse nel secondo disegno del nucleo Alverö, Nudo femminile .
Bibliografia:
AA.VV., G.B.Piazzetta. Disegni, incisioni, libri , manoscritti, Vicenza 1983, n.1.
Provenienza:
Collezione Alverö, Venezia
Collezione privata, Venezia -
Lotto 73 [da] Ferri, Ciro
(Roma 1634 – 1689)
IL MISTERO DELL’EUCARESTIA
Matita rossa su carta vergellata mm 505x437.
Il soggetto proviene dai mosaici di volta nella
Cappella del SS. Sacramento nella Basilica
di San Pietro, eseguiti su invenzione di Ciro
Ferri e Pietro da Cortona negli anni 1656-57.
Il presente disegno potrebbe essere ascritto
alla mano di Francesco Faraone Aquila
(Palermo 1676 – Roma 1740), che replicò in
incisione, intorno al 1696, le composizioni
delle volte delle tre cappelle della navata
destra della Basilica Vaticana. -
Lotto 74 Gherardini, Alessandro
(Firenze 1655 – Livorno 1726)
SACRA FAMIGLIA
Matita nera su carta vergellata. mm 300x200.
Bibliografia:
M. Vezzosi (a cura di), Disegni Antichi e
dell’Ottocento da una collezione privata
parmense , Firenze 1999, n. 13. -
Lotto 75 [attribuito a] Neroni, Bartolomeo
detto Il Riccio
(Siena 1500 ca. – 1571)
NUDO VIRILE DI SCHIENA
Matita di grafite con tocchi di matita rossa su carta vergellata.
mm 112x112.
Bibliografia:
M. Vezzosi (a cura di), Disegni Antichi e dell’Ottocento da una
collezione privata parmense , Firenze 1999, n. 2. -
Lotto 76 Novelli, Pietro Antonio
(Venezia 1729 – 1804)
PROMETEO
Penna e inchiostro bruno riquadrato a matita di grafite, su carta
vergellata con filigrana “CZF”.
mm 165x214.
In basso al centro iscrizione autografa a penna nera “Pietro
Antonio Novelli veneto inv. e dis.”.
Bibliografia:
M. Vezzosi (a cura di), Disegni Antichi e dell’Ottocento da una
collezione privata parmense , Firenze 1999, n. 21.
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Lotto 77 Maestro degli Album Egmont
(Paesi bassi, attivo nella seconda metà del XVI secolo)
SACRA FAMIGLIA CON SAN GIOVANNINO E L’ANGELO
Penna e inchiostro bruno su carta vergellata con filigrana
“Pellegrino con bastone entro un cerchio singolo”. mm 305x214.
Al recto in basso a sinistra attribuzione in antica grafia non ben
decifrabile.
Provenienza:
G. Vallardi, Milano (Lugt, 1223. Timbro al recto )
G. Locarno, Milano (Lugt, 1691. Timbro al verso )
G. Pacini, Firenze (Lugt, 2011. Timbro al verso )
Il Maestro degli Album Egmont deve il suo nome al gruppo di
disegni incluso nei sei album messi insieme da John Perceval,
First Earl of Egmont (1683-1748), confluiti nella Yale University
Art Gallery, New Haven, nel 1957. Egli è da annoverare tra i più
prolifici disegnatori di area nord-europea attivi negli ultimi de cenni
del Cinquecento. Il suo corpus comprende varie decine
di disegni, eseguiti in tecniche differenti. I nuclei più consistenti
sono conservati nel Département des Arts Graphiques del Lou vre
en nel Kupferstich-Kabinett di Dresda. Da sempre, a cominciare
da Philip Pouncey, i grandi conoscitori sono stati colpiti
dalla forte personalità del Maestro degli Album Egmont. Ciò non
toglie che l’identità del anonimo disegnatore rimane tuttora da
stabilire con esattezza. Uno dei disegni del Louvre offre un im portante
aggancio per la ricostruzione della carriera dell’artista,
in quanto il foglio inv. 11287, raffigurante il Riposo durante la
Fuga in Egitto , risulta preparatorio a un’incisione di Crispijn de
Passe, pubblicato a Colonia intorno a 1600 1 . La stampa fornisce
il nome dell’ inventor in forma abbreviata “Quinten d M”; un’ab breviazione
che gli specialisti per adesso non hanno potuto
sciogliere. (Resta purtroppo incerta un eventuale rapporto di
parentela con l’incisore Raphael de Mey che sembra aver tradotto
in stampa alcuni disegni del nostro, come ho spiegato
altrove) 2 . Quasi sicuramente “Quinten d M” faceva parte della
nutrita comunità di artisti fiamminghi e olandesi nella città di
Colonia. La sua provenienza dai Paesi Bassi è testimoniata dalle
iscrizioni in grafia neerlandese che troviamo su due disegni: un
foglio conservato nel Castello di Loppem in Belgio, e un disegno
appartenente alle collezioni dell’Università di Leiden 3 . -
Lotto 78 Sabatelli, Luigi
(Firenze 1772 – Milano 1850)
LA GIUSTIZIA E L’ARNO
Penna e inchiostro nero e acquerello
grigio su carta vergellata. mm 73x108.
(Foglio mm 116x150).
Accompagnato da un appunto scritto
a penna in antica grafia: “Prof: Luigi
Sabatelli. La Giustizia e l’Arno soggetto
Inciso per frontespizio all’Opera del Cav:
Rossi Architetto”.
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Lotto 79 [scuola di]
Sabatelli, Luigi
(Firenze 1772 – Milano 1850)
SCENA DAL DILUVIO UNIVERSALE
Penna e inchiostro bruno su carta
avorio. mm 540x440. -
Lotto 80 Van Somer, Paul
(Amsterdam 1649 ca. – Londra 1694 ca.)
CORTEO DI BACCO DAVANTI AD UN’ERMA DI PAN
Matita rossa con tocchi di penna e inchiostro bruno su carta
vergellata. mm 149x268.
Al recto in basso a destra l’iscrizione “P. van Somer in et fecit”.
Bibliografia:
M. Vezzosi (a cura di), Disegni Antichi e dell’Ottocento da una
collezione privata parmense , Firenze 1999, n. 12. -
Lotto 81 Scuola emiliana
prima metà del XVII secolo
SAN GEROLAMO IN PREGHIERA
Matita rossa su carta vergellata. mm 235x157. -
Lotto 81bis Tiepolo, Giandomenico
(Venezia 1726 – 1804)
SANTA CATERINA DA SIENA
Pastello policromo su carta grigio-verde intelata. mm 695x517.
Raro il ricorso di Giambattista e Giandomenico all’uso del pastello, questa tecnica fu piuttosto utilizzata da Lorenzo Tiepolo, in particolare durante il suo soggiorno spagnolo (1762 – 1776). Proprio a Lorenzo fu attribuito questo struggente ritratto della Santa in estasi nella vendita Christie’s di Londra del luglio 2008.
Eppure, la scioltezza del segno, la trasparenza dello sfumato unite alla matura padronanza del registro coloristico inducono a ritenere che l’opera sia della mano pi esperta del fratello maggiore Giandomenico al quale stata pi coerentemente attribuita in occasione della recente mostra dei disegni dei Tiepolo a Roma in Palazzo Caffarelli presso i Musei Capitolini.
D’altra parte questo pastello, giˆ opera autonoma e compiutamente pittorica, la fedele trascizione di un dipinto di Giambattista, conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna, destinato al Covento di Santa Giustina a Padova o forse alla locale Chiesa dei Gesuiti (Romanelli/Pedrocco, 52), eseguito verso il 1746, anno in cui Lorenzo era soltanto un bambino.
Il disegno contenuto entro una cornice coeva dorata con ventola intagliata.
Bibliografia:
G. Marini / M. Favilla / R. Rugolo, Tiepolo. I colori del disegno , Mostra Musei Capitolini – Palazzo Caffarelli, Roma 2015. n. 95.
Lotto provvisto di attestato di libera circolazione
Lot provided with export licence -
Lotto 82 Scuola toscana (?) del XVII secolo
IL CARRO DEL SOLE
Penna e inchiostro nero, matita rossa, acquerello rosso e
tempera bianca, riquadrato a matita rossa e nera, su carta
vergellata. mm 380x566.
Provenienza:
Eleuterio Pagliano, Milano (Timbro al recto , Lugt 894a) -
Lotto 83 Scuola emiliana del XVII secolo
GLORIA DELLA VERGINE CON SANT’ANTONIO E GLI
ANGELI
Matita rossa su carta vergellata. mm 440x315.
in cornice -
Lotto 84 Accademia lombarda fra
XVII e XVIII secolo
COPPIA DI STUDI ACCADEMICI
Nudo virile seduto su un basamento cubico
Gessetto nero su carta vergellata grigio verde.
mm 405x260.
Nudo virile in ginocchio con lantrerna
sospesa
Gessetto nero su carta vergellata grigio verde.
mm 390x270.
(2) -
Lotto 85 Scuola romana prima metà del del
XVII secolo
STUDIO DI NUDO VIRILE SEDUTO
Matita rossa su carta vergellata con filigrana “Pellegrino entro
un cerchio singolo”. mm 280x420.
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Lotto 86 Scuola neoclassica
IL RATTO DI PROSERPINA
Matita di grafite, acquerello grigio e tempera bianca su carta
avana. mm 212x312.
Reca in basso a destra la firma a matita “Trabalza”.
Il foglio è applicato alla pagina di un vecchio album recante al
verso un secondo piccolo disegno raffigurante una replica de
L’ultima cena di Leonardo, con timbro a secco della collezione
Vallardi (non su Lugt).
Il disegno è condotto con registro compositivo sapiente ed
ottima conduzione grafica, senza incerezze o cadute. La firma
potrebbe guidare l’attribuzione verso il nome di Decio Trabalza,
allievo di Jean Baptiste Wicar e Tommaso Minardi, nato a Foligno
nel 1804 e morto a Roma nel 1842. -
Lotto 87 Zampa, Giacomo
(Forlì 1731 – Tossignano 1808)
GIOVE, ERCOLE E DIANA
Penna e inchiostro bruno e acquerello grigio su carta vergellata.
mm 135x135.
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Lotto 88 Conconi, Luigi
(Milano 1852 – 1917)
ADA. 1880
Acquaforte. mm 100x61. Foglio: mm 480x337.
Mezzetti, 208. Ginex/Bianchi, 9.
Firmata e datata sulla lastra in basso a destra.
La signora ritratta è la sorella di Tranquillo Cremona. Stato
unico.
Ottima impressione stampata con segno brillante e modulata
tonalità su carta Japon Imperiale . Grandi margini, ottima
conservazione.
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Lotto 89 Fattori, Giovanni
(Livorno 1825 – Firenze 1908)
LE ANATRE
Acquaforte su zinco. mm 215x136. Foglio: mm 382x270.
Baboni, XCII. Franconi, 61. Timpanaro, 73.
Firmata sulla lastra in basso a sinistra. Databile intorno ai primi
anni Ottanta. Stato unico. Lastra conservata presso il Gabinetto
Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv 90M).
Ottima impressione in tiratura coeva stampata con segno
brillante e decisa velatura su carta avana liscia. Grandi margini,
ottima conservazione. -
Lotto 90 Fattori, Giovanni
(Livorno 1825 – Firenze 1908)
BOVE NELLA STALLA
Acquaforte su zinco. mm 100x100. Foglio: mm 265x250.
Bonagura, 1. Baboni, XIII.
Firmata sulla lastra in basso a sinistra. Rara incisione, fra le prime
realizzate dall’artista livornese. Stato unico. Lastra conservata
presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv 12M).
Ottima impressione in tiratura coeva, stampata con segno
brillante e tonalità su carta avorio liscia. Grandi margini, ottima
conservazione.
In cornice.
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Lotto 91 Fattori, Giovanni
(Livorno 1825 – Firenze 1908)
LE CAPRE
Acquaforte su zinco. mm 267x435. Foglio: mm 370x520.
Bonagura, 66. Baboni, CLXIII. Franconi, 112.
Firmata e data in basso a sinistra. Lastra conservata presso il
Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (Inv. 135M).
Ottima impressione. Grandi margini, leggera ossidazione
diffusa e alcune lievi macchie a sinistra, per il resto ottima
conservazione.
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Lotto 92 Fortuny y Marsal, Mariano
(Reus/Tarragona 1838 – Roma 1874)
IDILIO. 1865
Acquaforte. mm 201x144. Foglio: mm 244x180.
Vives/Garcia, 4.
Firmata sulla lastra e datata “Roma 65” in alto a destra.
Raro esemplare avanti lettera (titolo e numerazione) e prima
dell’acciaiatura della lastra nel I stato su 6, coincidente con la
prima tiratura su 6, realizzata intorno al 1873.
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Lotto 93 Bucci, Anselmo
(Fossombrone 1887 – Monza 1955)
PLACE BLANCHE À MONTMARTRE. 1911
Puntasecca su rame. mm 480x626. Foglio: mm 540x680.
Petrucci, 167. Cuppini/Ceci, 47. Biscottini/Crispolti, 4.
Firmata sulla lastra in basso a sinistra. Firmata a matita e titolata
“Place Blanche Paris 1911”.
Rara e celebrata incisione di grande formato. Petrucci stima che
la tiratura sia stata di 30 esemplari. Stato unico conosciuto.
Ottima impressione ricca di barbe stampata con brillante
inchiostrazione su carta avana pesante. Grandi margini, alcune
abrasioni al verso ed un foro restaurato a sinistra, leggera e
diffusa brunitura, per il resto ottima conservazione. -
Lotto 94 Gauguin, Paul
(Parigi 1849 – Fatu Iwa 1903)
MISÈRES HUMAINES. 1898/99
Xilografia. mm 195x295. Foglio: mm 250x375 ca. (margini irregolari)
Guérin, 69. Mongan/Kornfel/Joachim, 49.
Monogrammato sulla matrice in basso a sinistra e numerato “3” a
penna.
Rarissimo foglio stampato dall’artista in circa 30 esemplari numerati
a penna o a matita.
Mongan, Kornfeld e Joachim, nel censire gli esemplari presenti
nelle grandi collezioni pubbliche e istituzionali, individuano questo
esemplare come proveniente dalla collezione di George Daniel de
Monfreid, artista, collezionista d’arte e grande amico e biografo di
Gauguin.
Bella impressione stampata in nero su sottile carta Japon . Grandi
margini irregolari e intonsi su due lati, un piccolo reintegro all’angolo
superiore destro, lievissime tracce di ossidazione, per il resto ottima
conservazione.
Provenienza :
G. D. de Monfreid, Parigi
H. M. Petiet, Parigi (timbro al verso )