Asta N. 116 - Libri, Autografi e Stampe

Omero - Pindemonte, Ippolito Odissea di Omero tradotta da Ippolito Pindemonte Verona, Società tipografica editrice, 1822. In 4º. 2 voll. Ritratto del Pindemonte in antiporta su dipinto da Giacomo Tumicelli nel 1822 e inciso da Boggi, marca al frontespizio, fioriture, legatura originale in vitello marmorizzato, ai piatti cornice di rotella floreale, al dorso liscio tassello in marocchino rosso con titolo e fregi in oro, sguardie in carta marmorizzata policroma. Prima edizione in barbe SU CARTA VELINA di questa fondamentale traduzione, celebrata dai letterati, diffusissima ed ancor oggi insuperata. Gamba, 2630: "Vi sono esemplari in Carta velina. [...]. A questa prima edizione presedette l'Autore stesso. Ebbe ben presto ristampe." Parenti 404: ''edizione privilegiata, avendosi adempiuto a quanto le leggi prescrivono''.

Orazio, Quinto Flacco Opera Londra, John Pine, 1733-37 (pubblicato nel 1737). In 4°. 2 voll. Antiporte figurate incise, illustrati completamente con testatine, capilettera, cul de lamps, e tavole nel testo finemente incise in rame raffiguranti monete, statue, medaglie, oggetti, anche il testo completamente inciso, p. 249 in parte staccata, legatura coeva in vitello marmorizzato, piatti inquadrati da filetto e rotella in oro, dorso a 5 nervi, fregi e tasselli in pelle verde e rossa con autore, tagli marmorizzati policromi, sciupati gli angoli. Ex libris incollato al contropiatto. Prima edizione (ma non in prima emissione) del capolavoro tipografico dell'opera di Orazio, considerato uno dei piu bei libri illustrati inglesi del XVIII secolo. John Pine fu allievo del celebre incisore francese Bernard Picart. Cohen-Ricci 497-8; Brunet III, 320. 

Ovidio Nasone, Publio Le metamorfosi di Ovidio ridotte da M. Gio. Andrea dall'Anguillara in ottava rima Venezia, Bernardo Giunta, 1584. In 4°. Frontespizio con titolo entro cornice architettonica sormontata dal ritratto di Giovanni Andrea Anguillara, 15 tavole a piena pagina tutte firmate da Giacomo Franco, argomenti dei libri entro eleganti cartigli incisi in rame, fregi tipografici, arrossature, legatura francese in pergamena del sec. XVI, decorazione impressa in oro, ai piatti cornice di duplice filetto, agli angoli dei ferri a fogliami e ferri con la testa di angelo, al centro del campo serto di alloro in forma ovale, dorso completamente decorato con rami e foglie, tagli dorati, fori di tarlo al piatto anteriore. Timbro di collezione privata al verso del frontespizio. Pregevole seconda edizione giuntina figurata appartenuta al pittore veronese Jacopo Ligozzi. Al verso del frontespizio “Questo libro è di jacopo Ligozzi Pittore veronese il qualle ò baratato col Sig.or Ruberto di Giuliano de Rizi questo dì 8 di marzo 1607 et p(er) talle li ò datto un disegno di mia mano S.a Caterina martire sia lodato Dio”. Brunet IV, 294: “la plus recherchée des anciennes éditions de cette traduction, devenue classique en Italie”.

Ovidio Nasone, Publio Les metamporphoses d'Ovide, en latin et en francois. De la traduction de M. l'abbe Banier, de l'Academie Royale des Inscriptions & Belles Lettres; avec des explications historiques  Parigi, Delalain, 1767 - 1771. In 4°. 4 tomi. Frontespizi stampati in rosso e nero e con vignetta allegorica, 2 carte di dedica, 30 vignette e un cul-de-lampe a piena pagina in fine al tomo quarto, con 140 tavole da Boucher, Eisen, Gravelot, Le Prince, Monnet, Moreau, Choffard, finemente incise in rame da Basan, de Ghendt, de Launay, de Longeuil, Le Mire, Saint-Aubin, legatura coeva in vitello avana con decorazione impressa in oro, piatti inquadrati da cornice di triplice filetto, dorso a 5 nervi, ai compartimenti tasselli con titolo e ferri di melograno, tagli dorati, sguardie marmorizzate, lievi difetti e leggere macchie. Seconda edizione di questa superba opera dedicata al duca de Chartres, pubblicata dai figli dell’editore Basan e dell’incisore Le Mire. "C'est un des plus galamment illustres de tout le siecle" (Cohen).

Petrarca, Francesco Le Rime del Petrarca brevemente esposte per Lodovico Castelvetro Venezia, Antonio Zatta, 1756. In 4°. 2 voll. Antiporta figurata incisa da Brustolon, frontespizio in rosso e nero con vignetta calcografica al primo volume, 3 tavole a piena pagina incise in rame, testatine finalini, qualche capilettera inciso in rame, legatura originale in pergamena, al dorso liscio, tassello in pelle marrone con titolo ed autore impressi in oro, tagli policromi. Ex libris “Alberto Albertini” al contropiatto. Pregevole edizione del capolavoro petrarchesco con ottimo ed esaustivo commento alle liriche del Canzoniere, i Trionfi, molte giunte, la vita del poeta scritta dal Castelvetro, diversi apparati ed altra utile documentazione. Le pertinenti e fini illustrazioni originali di Leonardis, Brustolon, Zompini ed altri incisori impreziosiscono quest'opera lodata a suo tempo per la correttezza e nitidezza formale. Gamba, 735 che cita il Marsand: ''questa edizione [...] per la diligenza somma con cui è stata fatta, e per gli ornamenti, e pe' caratteri, e per la correzione dovrà sempre tenersi in grandissima stima; e già n'è indubitata prova la difficoltà di rinvenirne gli esemplari''; Brunet, IV, 554: ''cette edition etait la plus belle et l'une des meilleures que l'on eut alors de ce poete''. Morazzoni, 248.

Platina, Bartolomeo Le vite de’ i pontefici [...] descritte da Onofrio Panvinio [...] Venezia, a spese della Compagnia, 1744. In 4°. 2 voll. Capilettera ornati, centinaia di ritratti xilografici nel testo, lacune ai margini di 6 carte da b6 a c2, arrossature e macchie, legatura in pelle rossa moderna, piatti inquadrati da duplice cornice impressa in oro, al centro festone stilizzato, dorso a 5 nervi, ai comparti ricca decorazione, autore e titolo, tagli rossi, nota di possesso manoscritta al frontespizio. Non comune edizione settecentesca di questa celeberrima storia dei papi. Il Platina non fu solo un educatore, ma anche un umanista rinascimentale, studioso di letteratura e di tradizioni popolari: sul finire del 1461 si trasferì a Roma al servizio del giovane cardinale Francesco Gonzaga, in qualità di suo segretario; divenne abbreviatore dei papi Pio II e Paolo II con alterne fortune. Sotto il papato di Sisto IV, fu nominato nel 1478 direttore della Biblioteca Vaticana dove scrisse il Liber de vita Christi ac omnium pontificum, una raccolta delle biografie dei pontefici vissuti sino ad allora, di cui l’opera presente è traduzione. Negli stessi anni pubblicò il De principe, il De vera nobilitate e il De falso et vero et bono. Il suo lavoro principale resta tuttavia un breve trattato di gastronomia, il De honesta voluptate et valetudine.

Plutarco Apoftemmi di Plutarco, Motti Arguti Piacevoli, e Sentenze Notabili, cosi di Principi come di Filosofi. Tradotti in Lingua Toscana per M. Gio. Bernardo Gualandi Fiorentino Venezia, Giolito de Ferrari, 1566. In 4° piccolo. Marca tipografica al frontespizio, testatine e capilettera ornati e figurati xilografici, frontespizio con bruniture leggere e difetti, legatura in pergamena del sec. XVIII, ai piatti decorazioni impresse a secco, al dorso liscio tassello con titolo ed autore impressi in oro. Ex libris incollato al contropiatto. Gamba 1584; Hoffmann III, 224.

Plutarco Opuscoli morali Venezia, Giovanni Battista Combi, 1625. In 2°. 2 voll. Frontespizio del vol. I stampato in rosso e nero e ad entrambi marca tipografica, testatine e capilettera xilografici, testo disposto su 2 colonne, leggera gora d’acqua ai margini, legatura moderna in mezza pelle marrone, al dorso tasselli con titolo ed autore in oro. Rara traduzione del Gandino degli Opuscolo morali apprezzati per la varietà e importanza degli argomenti: trattati filosofici, dialoghi sul modello platonico, scritti di teoria politica e di filosofia morale.

Plutarco - Domenichi, Lodovico Vite di Plutarco cheroneo de gli huomini illustri Greci et Romani. Nuouamente tradotte per m. Lodouico Domenichi & altri Venezia, Felice Valgrisi, 1587. In 4°. 2 parti in 2 voll. Marca tipografica ai frontespizi, con 50 ritratti incisi in xilografia in una cornice allegorica e figurata a pagina intera, frontespizi con brunitura leggera, legatura dell’epoca in pergamena, piatti decorati con impressioni a secco, dorso liscio con titolo manoscritto, piccoli difetti, tagli azzurri. Note manoscritte e di possesso ai contropiatti ed ai frontespizi. Pregevole edizione.

Pompei - Donaldson, Thomas Leverton Pompeii, illustrated with picturesque views, [...] and with plans and details of the public and domestique edifices including the recent excavations, and a descriptive letterpress to each plate Londra, W.B. Cooke, 1827. In 2°. 2 volumi in 1. Due frontespizi al vol.I, seguono 79 tavole (di 81) finemente incise in rame da Cooke, di cui una ripiegata e 5 colorate a mano all'epoca, 6 vignette incise, arrossature sparse, legatura coeva in mezza tela rossa, al centro dei piattigrande tassello in marocchino rosso con titolo in grande cornice impressa on oro, lievi difetti. Ex libris nobiliare incollato al contropiatto. Edizione originale della prima opera dell'eminente architetto vittoriano Donaldson (1795-1885), risultato del suo viaggio in Italia nel 1819 quando ebbe la possibilità di misurare e disegnare i principali edifici di Pompei. Le tavole furono incise dal famoso artista inglese William Bernard Cooke (1778 - 1855.

Redi, Francesco Osservazioni...intorno agli animali viventi che si trovano negli animali viventi Firenze, Piero Matini, 1684. In 4°. Al frontespizio grande impresa dell'Accademia della Crusca in xilografia, 26 tavole finemente incise in rame in fine volume, di cui 2 ripiegate, raffiguranti parte degli organismi identificati dal Redi, qualche arrossatura e macchia, legatura moderna in mezza pergamena, tassello con autore e titolo impressi in oro. Nota di possesso manoscritta al dorso. Prima edizione piu corretta rispetto alla prima, di quest'importante opera scientifica considerata il primo trattato di elmintologia generale, e che consacrò Francesco Redi ''padre dell'attuale parassitologia''. L'esposizione successiva e ordinata delle singole specie di parassiti, fa del trattato uno dei migliori modelli di prosa scientifica del Seicento. Brunet IV, 1175; Gamba 823; Walleriana 11939; Wellcome IV, 288; Garrison & Morton 2448.1; Nissen ZBI 3323; NLM/Krivatsy 9458; Norman 1816; Prandi 26.

Sannazzaro, Iacopo Arcadia di m. Giacomo Sanazaro con la gionta [Toscolano Maderno], Paganino de Paganinis, s.d. In 8°. Legato con Le rime. Stessi dati tipografici. Spazi per iniziali con letterine guida, carattere corsivo, alla prima opera carta F4 supplita manoscritta, arrossature e qualche piccola macchia, legatura del sec. XX in marocchino verde, dorso a 4 nervi, titolo in oro ai comparti, tagli dorati, scoloriti i margini. Edizioni molto rare uscite dai torchi del Paganini.

Svetonio, Caio Tranquillo Opera Leeuwarden, F. Halma, 1714 - 15. In 4°. 2 voll. Frontespizio stampato in rosso e nero e con vignetta allegorica, con 29 tavole incise in rame di cui 6 ripiegate, inclusa l’elegante antiporta figurata, esemplari con brunitura uniforme leggera e gora d’acqua, mancante la seconda antiporta, legatura coeva in pergamena, al dorso liscio tassello in pelle con autore e titolo impressi in oro. Nota di possesso manoscritta al foglio di guardia. Brunet V, 582; Ebert 21935; Lipsius 386.

Tasso, Torquato La Gerusalemme Liberata Parigi, Augustin Delalain, Pierre Durand and Jean-Claude Molini, 1771. In 8°. 2 voll. Antiporte con ritratto del Tasso e del Gravelot incise in rame da Henriquez su disegno del Gravelot, graziosa vignetta allegorica ai frontespizi, tavola dedicatoria, 20 tavole a piena pagina incise in rame in principio di ciascun canto, testatine, 20 vignette e 23 culs-de-lampe di cui 9 a piena pagina incise in rame da Baquoy, Duclos, Henriquez e altri dopo Gravelot, legatura originale in marocchino rosso attribuibile a Derome, triplice filetto ai piatti, dorso liscio ornato con elementi allegorici impressi in oro, titolo in ovale, sguardie marmorizzate policrome, tagli dorati, astucci in cartonato. Ex libris Jean Hersent e James Mackenzie al contropiatto. Splendida edizione illustrata in esemplare marginoso. Cohen-de Ricci 974-975: "Trés belle édition ... avec illustrations superbes".

Tasso, Torquato La Gerusalemme liberata [...]; seconda edizione, coi rami della edizione di Monsieur Parigi, Francois-Ambroise Didot l’Ainé, s.d. ma 1784 - 1786. In 4°. 2 voll. Frontespizio inciso, con 40 tavole incise in rame da J.B. Simonet dopo i disegni di C.N. Cochin Eques, elegante legatura coeva in marocchino rosso, ai piatti cornice di triplice filetto, dorso a 5 nervi, ai compartimenti fregi con melograno e tasselli con autore e titolo impressi in oro, dentelles, tagli dorati, sguardie blu, qualche graffio ai piatti. Ex libris nobiliari; all’occhiello del primo volume note manoscritte e firma di possesso ottocentesche. Raffinata edizione, l’ultima ad essere illustrata da Cochin su commissione del conte di Provenza. Secondo il Renouard, che nel 1812 comprò i disegni, Cochin fu pagato 500 livree per ciascuno degli 82 disegni che aveva eseguito (solo 40 ne furono usati per l’edizione). Il conte di Provenza selezionò personalmente i soggetti per le illustrazioni, scegliendo quelli che aveva usato Gravelot per le sue tavole e testatine dell’edizione del 1771. Le tavole furono stampate dal giugno 1784 fino alle ultime del 1787. Brunet V, 667. Gamba 948.

Tasso, Torquato La Gierusalemme liberata Genova, Girolamo Bartoli, 1590. In 4º. Frontespizio calcografico con cornice architettonica sormontata dal ritratto dell'autore tra due putti e vedutina di Genova al margine inferiore, 20 tavole a piena pagina in principio di ciascun canto incise in rame da originali di Bernardo Castello, testate, capilettera ornati, finalini e cornici a cartiglio per l'argomento dei canti incise in legno, legatura del sec. XVIII in vitello marrone, dorso a 5 nervi con fregi e titolo impressi in oro, tagli a spruzzo policromi, lievi restauri e piccole mancanze al dorso. Prima edizione illustrata in buon esemplare della Gerusalemme, nonchè prima edizione del commento di Gentili e Gustavini. Gamba 948: questa edizione deve la sua fama "all'ornamento delle figure le quali furono intagliate con molta franchezza da Agostino Caracci e da Giacomo Franco". Adams T,243; Cicognara 1112; Brunet V, 665.

Venuti, Ridolfino Accurata, e succinta descrizione topografica delle antichità di Roma Roma, B. Bernabo & G. Lazzarini, 1763. In 4°. 2 voll. Frontespizi con vignette calcografiche, testatine, capilettera e finalini figurati, 1 carta topografica piu volte ripiegata, 96 tavole di cui 19 di Piranesi, il tutto finemente inciso in rame, strappo e restauro alla carta ripiegata, qualche leggera macchia, legature originale con ai piatti carta marmorizzata policroma, sciupate, astuccio. Prima edizione dell'opera dell'abate Ridolfino Venuti, che ricostruisce la topografia dell'antica Roma. Venuti fu tra i fondatori della prestigiosa Accademia Etrusca di Cortona, di cui divenne segretario. Brunet V, 1126; Cicognara 3905; Olschki Choix 18214; Schudt 769.

Venuti, Ridolfino Accurata, e succinta descrizione topografica e istorica di Roma moderna Roma, Carlo Barbiellini, 1766. In 4°. 2 voll. Occhiello, vignetta figurata ai frontespizi, 54 tavole a piena pagina ripiegate incise in rame di cui 28 di Piranesi, qualche brunitura e fioritura, legatura in mezza pelle marrone del sec. XX, tasselli in marocchino rosso al dorso, custodia in cartonato. Edizione originale della continuazione dell’ Accurata, e succinta descrizione topografica della antichità di Roma. Cicognara 3907; Olschki Choix 18215; Schudt 446.

Virgilio, Publio Marone Opera in Tres Tomos Divisa Leida, Jacob Hack, 1680. In 8°. 3 voll. Elegante antiporta figurata, 12 tavole incise in rame da G. Appelmans, qualche illustrazione nel testo, rinforzo all’antiporta, qualche arrossatura, legatura originale in vitello marrone, dorso a 5 nervi, ai comparti decorazione e titolo impresso in oro, tagli rossi, sciupati i dorsi. Ex libris di biblioteca estera estinta e nota di possesso settecentesca al foglio di guardia. Eegante edizione olandese illustrata.

Winckelmann, Johann Joachim Storia delle Arti del Disegno presso gli Antichi Milano, Imperial Monastero di S. Ambrogio Maggiore, 1779. In 4°. 2 tomi. Monete incise al frontespizio, 36 grandi testatine e finalini figurati, con 10 tavole ripiegate in fine al I tomo, gore d’acqua, legatura coeva in vitello marrone, ai piatti duplice cornice raccordata in diagonale, al dorso liscio fregi floreali e tasselli in pelle verde con autore e titoli in oro, tagli dorati, sguardie marmorizzate policrome. Al verso del frontespizio ex libris “F.I.D.C.” sormontato da corona. Prima edizione italiana in esemplare stampato su carta azzurra. Opera fondamentale per il gusto neoclassico, per l’estetica idealista e per la successiva storia dell’arte. Gamba 2503; Brunet V, 1463; Graesse VII, 461.