IL CULTO DELL'ARREDO. FASE 5. PREZZI DI PARTENZA DIMEZZATI. LAST CHANCE TO BUY!
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Lotto 229 Pietro Gabrini (1856 - 1926)
In barca, 1913
Acquarello su cartoncino
101,5 x 65,3 cm
Firma: "P. Gabrini"
Data: "Roma 1915"
Provenienza: Collezione privata, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 85% (fioriture e ritocchi)
La vita e la carriera di Pietro Gabrini sono strettamente connesse a Roma. Vi nasce, nel 1856; vi si forma, come allievo del napoletano Domenico Morelli all'Accademia di Belle Arti. Nella capitale raggiunge il successo, punteggiato, nel 1883, dalla medaglia d'argento vinta all'Esposizione di Belle Arti, dall'ingresso al Circolo Artistico di Roma e all'Accademia di San Luca.
Romani sono anche i suoi soggetti, come la bellissima scena di popolani in barca, dietro al quale si delinea un paesaggio, forse di lago. L'uso della luce, che costruisce e rende vive le forme, è uno dei tratti distintivi di Gabrini, apprezzabile anche in questo disegno in dimensione di dipinto.
Il lavoro di Gabrini è conservato in diverse collezioni pubbliche, tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e il Museo Civico di Castelnuovo Berardenga. Nel 2020 si è tenuta una retrospettiva del suo lavoro a Palazzo Braschi a Roma.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 231 Johann Ladenspelder (1512 - 1574)
Il mostro marino
Acquaforte su carta
25,1 x 19,1 cm
Firma: monogramma "-IH-V-E" (= Johann von Essen) in basso a destra; monogramma "AD" (= Albrecht Dürer)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (abrasioni)
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Johann Ladenspelder, anche noto come Hans of Essen, incisore e stampatore, è particolarmente noto per i suoi lavori di traduzione (o ritraduzione) in stampa dai maestri del rinascimento: a lui si deve, per esempio, l'incisione della serie completa dei tarocchi di Mantegna.
La nostra stampa è tratta da un originale di Albrecht Dürer del 1498 (Hollstein, 38), a essa speculare. La scena è ricordata da Dürer nel suo diario di viaggio nei Paesi Bassi come "mostro marino": si vede una donna nuda che viene trascinata via da una divinità marina, lasciandosi alle spalle una concitata scena di uomini e donne in acqua e nei pressi della riva. Si tratta forse del rapimento di Amimone, figlia del re Danao, da parte di Poseidone. Quest’ultima interpretazione è, del resto, documentata nel "Catalogo" della collezione del marchese pavese Luigi Malaspina di Sannazzaro, il quale possedeva un'analoga edizione di Ladenspelder dell'originale düreriano (Pavia, Musei Civici, inv. St. Mal. 275). Possibili anche altre interpretazioni, tra cui che si tratti di Perimele rapita dal dio fluviale Acheloo, ovvero della rappresentazione di una storia raccolta da Poggio Bracciolini e pubblicata a Norimberga nel 1472 da Anton Koberger. -
Lotto 234 Germania (XIX secolo)
Profilo di Michelangelo
Bassorilievo in marmo
23,4 x 17,8 x 4,6 cm 2,5 kg (chilogrammi)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 90% (sbeccature ai margini)
Stato di conservazione. Superficie: 95% (depositi) -
Lotto 235 Italia centrale (XVIII-XIX secolo)
Coppia di consolle
Marmo rosa; legno dorato
83 x 108 x 45 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 80% (lieve scheggiature del marmo sul lato sinistro di uno degli esemplari, rinforzi alle strutture lignee; instabilità che richiede staffe a parete)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute della patina e parti ridorate)
Consolle realizzate con marmo rosa e con basamento in legno dorato con motivi decorativi e zoom.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma. -
Lotto 236 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Ghom
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
200 x 200 cm
Elementi distintivi: due etichette anonime con indicazione di numeri di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Il tappeto presenta un disegno a piastrelle, detto anche a giardino: le piastrelle contengono elementi peculiari, fra i quali una nicchia da preghiera con vaso, un motivo boteh, ramoscelli fioriti etc. -
Lotto 237 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Bakhtiyari
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
202 x 200 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80%
Stato di conservazione. Superficie: 80%
Classico disegno a piastrelle o a giardino con anfore, ramoscelli fioriti ed il motivo della nicchia da preghiera. Bella bordura a fondo avorio con motivi a boteh variamente accoppiati. -
Lotto 238 Italia (Metà del XX secolo)
Ritratto maschile
Terracotta
23,5 x 17,2 x 22,6 cm
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 85% (alcuni danni da urto)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi, abrasioni)
L'opera richiede la costruzione di una base per essere posizionata come nelle immagini di catalogo. -
Lotto 239 Persia occidentale (II metà del XX secolo)
Tappeto Senneh
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
188 x 177 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Il campo a boteh su fondo blu, la bordura a fondo azzurro chiaro con rose del tipo gol farang o rosa francese. -
Lotto 240 Pakistan (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Chobi Ziegler
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
239 x 197 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 60% -
Lotto 241 Italia (Ultimo quarto del XIX secolo)
Ritratto maschile, 1890 ca.
Terracotta
28,8 x 17,8 x 11,5 cm 2,10 kg (chilogrammi)
Provenienza: Felix Semyonov, New York - Roma
Stato di conservazione. Supporto: 50% (danni conseguenti ad un forte urto, con fratture molto importanti - anche al collo, la testa è mobile e trattenuta per incastro - e perdita di materia; parti ricomposte in restauro)
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Scultura impressionistica, di piglio molto vivo, vicinissima allo stile pittorico di Antonio Mancini, ma non di sua mano (comunicazione di Cinzia Virno del 12 dicembre 2020). L'ipotesi che si tratti dell'opera - «davvero interessante» - di un pittore è tuttavia sottolineata da Alfonso Panzetta, pur senza avanzare ipotesi attributive: «non è una scultura di uno scultore, ma di un pittore! Uno scultore, abituato a ragionare per volumi e masse - anche se di estrazione "pittorica" - non avrebbe mai reso la parte degli occhi e delle orecchie come si vede nella terracotta in esame. È un pittore che modella!» (comunicazione del 13 novembre 2020).
Ringraziamo la dr.ssa Cinzia Virno e il prof. Alfonso Panzetta per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lotto 242 Persia centrale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Ghom
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo asimmetrico
195 x 207 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Il campo di questo tappeto è diviso in quattro settori, ciascuno dei quali contiene un diverso disegno di medaglione con fondo di colore variato, una sorta di campionario. -
Lotto 244 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz 60 raj
Vello in lana e seta su armatura in cotone, con nodo simmetrico
195 x 195 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 245 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
248 x 251 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Esemplare con motivo herati di campo e di bordura particolarmente fitto e minuto. -
Lotto 248 Persia nord occidentale (Ultimo quarto del XX secolo)
Tappeto Tabriz fine
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
206 x 205 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna, 2007; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 251 Persia centrale (III quarto del XX secolo)
Tappeto Bakhtiyari
Vello in lana su armatura in cotone, con nodo simmetrico
237 x 159 cm
Elementi distintivi: etichetta della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 70%
Stato di conservazione. Superficie: 70%
Disegno a rose sul campo salmone tipico della produzione dei tappeti Bakhtiyari di Fara-downbe, così come la tessitura con trama singola. -
Lotto 253 Pier Francesco Cittadini (1616-1681), seguace di
Coppia di nature morte con sfondo di architetture fantastiche
Olio su tela
100 x 126 cm
Provenienza: Principi Toraldo di Massa Lubrense; Eredi Toraldo, Roma
Stato di conservazione. Supporto: 75% (rifodero)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (cadute di colore diffuse, in particolare lungo le cuciture della tela; ritocchi)
Le due opere richiamano nel modello compositivo (natura morta su quinta scenica, con presenza di statue e altri oggetti d'arredo di gusto classico, drappi e cani di tipo King Charles Spaniel), e in alcuni tratti esecutivi (in particolare la resa per linee dell'argento e dell'oro) le opere di Pier Francesco Cittadini (1616-1681), pur non raggiungendone la qualità. La lezione di Cittadini, allievo di Crespi e Milano e di Reni a Bologna, dunque pittore di successo a Roma verso la metà del secolo (con commissioni anche da parte del Re di Francia) influenza grandemente la produzione di nature morte nel Nord Italia. Tre dei suoi ventidue figli furono pittori: Carlo Antonio, Angelo Michele, Giovanni Battista. Troppo scarso il catalogo di questi utlimi per dichiarare una attribuzione in questa direzione, che tuttavia non andrebbe, pari argomento, scartata. Sono state suggerite attribuzioni altenative, in particolare a Antonio Gianlisi il Giovane (1677-1727) e aiuti (Carlotta Venegoni, comunicazione del 26 marzo 2023), alla bottega di Pietro Francesco Gambone (1682-1740), o a un anonimo pittore conoscitore dell'opera del bolognese Adeodato Zuccati (1680-post 1720) e del già citato Antonio Gianlisi il Giovane (Gianluca Bocchi, comunicazione del 27 marzo 2023). I giudizi attributivi si focalizzano quindi su una produzione di inizio Settecento in Emilia Romagna, in particolare gravitante su Bologna e sulla lezione di Cittadini.
Le opere differiscono leggermente nella dimensione: 100x126 cm, la scena con cagnolino e piccola statua antica al margine e architetture fantastiche sullo sfondo; 98x124 cm, la natura morta con tendaggio e architetture fantastiche sullo sfondo.
Ringraziamo i dottori Gianluca Bocchi e Carlotta Venegoni per le ipotesi attributive, formulate in modo indipendente con esame fotografico delle opere. Gli studiosi sono disponibili a rilasciare expertise all'acquirente alle condizioni che la casa d'aste comunicherà riservatamente.
Nota bene: il lotto è visionabile e va ritirato, a cura e spese dell'acquirente, presso il deposito di Bonino a Roma.