Asta 531 | ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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Lotto 120 DE VLAMINCK MAURICE (1876 - 1958) LE CHAMP DE BLE'. 1906. Olio su tela. Cm 50,00 x 36,00. firma
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione del Wildenstein Plattner Insitute, New York.
PROVENIENZA
Collezione privata, Stati Uniti
Collezione privata, Milano
Collezione privata, Brescia
BIBLIOGRAFIA
Vlaminck: Catalogue critique des peintures et céramiques de la période fauve, Vallès-Bled, Maïthé et Wildenstein Institute 2008, p.286, n.125
Custodita per decenni in una collezione privata milanese, dove si conserva fin dagli anni Settanta, “Le Champ de Blé” riappare oggi al pubblico per la prima volta. Conosciuta fino ad ora esclusivamente attraverso una fotografia in bianco e nero conservata negli archivi del Wildenstein Institute dal 1973, viene finalmente presentata nella sua integrità materica e cromatica. Il suo ritrovamento non solo restituisce un dipinto inedito e perfettamente conservato, ma illumina uno dei momenti più intensi e liberi della stagione Fauve di Maurice de Vlaminck. Un’opera rara, che per qualità, provenienza e forza espressiva si impone come una testimonianza significativa all’interno del percorso dell’artista.
Dipinta nel 1906, all’apice della stagione Fauve, “Le Champ de Blé” rappresenta una declinazione incisiva della poetica dell’artista: una pittura istintiva, carica di energia e profondamente legata alla natura. Una natura che egli non si limita ad osservare: la vive, la interiorizza e la restituisce sulla tela come un’esperienza intensa e pulsante. La sua pittura nasce da un'urgenza emotiva, alimentata da un approccio viscerale al colore, che ne valse l’epiteto, insieme a Matisse e Derain, di Les Fauves (Le Belve), attribuito nel 1905 da Louis Vauxcelles per descrivere la rottura violenta operata da questi artisti nei confronti della tradizione.
L’incontro con la retrospettiva di Van Gogh alla Galerie Bernheim-Jeune nel 1901 fu per Vlaminck determinante: più che un modello, Van Gogh divenne per lui una sfida, un “avversario formidabile” – come scrisse John Rewald – capace di dare forma pittorica a visioni interiori affini alle sue. Di lui Vlaminck accolse il gesto impetuoso, la materia pittorica densa e l’uso diretto dei colori puri e vibranti. (J. Rewald, “Modern Masters, Manet to Matisse”, New York, 1975, p. 116)
In “Le Champ de Blé” l’influenza del maestro olandese è tangibile, sia nella scelta della tavolozza – dominata da gialli, rossi, azzurri e aranci intensi – sia nel soggetto del campo di grano attraversato da una strada verso l’orizzonte. Tuttavia, Vlaminck restituisce questo tema con un tono più luminoso: la composizione pulsa di vitalità. La pennellata, veloce e dinamica, non si limita a descrivere ma trasforma il paesaggio in un autentico flusso emotivo.
“Quando dipingevo provavo una fonte di gioia, un piacere costantemente rinnovato, un'intensa eccitazione cerebrale... Ero in comunione con il cielo, gli alberi, le nuvole, con la vita... Un'illusione incessantemente rinnovata ma fugace... Era proprio quell'apparenza, continuamente rinnovata, sempre inafferrabile, che cercavo furiosamente di catturare, di fissare sulla tela...” (M. de Vlaminck)
Il tema del campo di grano tornerà in opere successive di Vlaminck, ma con toni più cupi e una pittura più introspettiva: dagli anni Venti, abbandonati i cromatismi più accesi, la sua tavolozza si fa più scura, segnata anche dall’esperienza della guerra. Qui, invece, tutto vibra di colore, come se Vlaminck cercasse di fissare sulla tela l’energia pulsante della natura. “Le Champ de Blé” non è soltanto una veduta rurale: è un’immagine essenziale e potente, dove il colore si fa voce autentica della pittura, capace di trasformare lo sguardo in emozione.
Questo ritrovamento, dopo oltre cinquant’anni di assenza, restituisce oggi al mercato un’opera rarissima. Un dipinto inedito, di eccezionale valore storico e artistico, che arricchisce in modo significativo il corpus conosciuto di Vlaminck nel cuore della stagione Fauve. -
Lotto 121 UTRILLO MAURICE (1883 - 1955) LA TOUR EIFFEL A PARIS. gouache su carta applicata su tela. Cm 48,00 x 63,00. firma, data e luogo
sul retro: timbro Galerie d'art Urban, Paris
1934-1935
L'opera è accompagnata da certificato di autenticità a cura di André Urban, Parigi
PROVENIENZA
Galerie d'art Urban, Paris
Collezione privata, Milano
PUBBLICAZIONE
P. Pétridès, L'oeuvre complet de Maurice Utrillo, Volume V, p.78 n. 5135
. Cornice presente -
Lotto 122 DE CHIRICO GIORGIO (1888 - 1978) GLI ARCHEOLOGI (MANICHINI SEDUTI). 1962. Olio su tela. Cm 50,00 x 60,00. firma
sul retro: titolo, firma ed etichetta Gallerie d'Arte Orler.
L'opera è accompagnata da certificato di autenticità a cura di Carlo Bruni Sakraischik con timbro della Galleria Il Prisma, Cuneo e timbro Galleria d'Arte Cafiso, Milano.
PROVENIENZA
Galleria Il Prisma, Cuneo
Galleria d'Arte Cafiso, Milano
Gallerie d'Arte Orler
Collezione privata, Milano.
BIBLIOGRAFIA
Picozza P. e Pontiggia E., Giorgio de Chirico. Catalogo generale. Opere dal 1914 al 1976. Volume V, Edizioni San Marino 2023, p.298 tav. 2196
“Gli “archeologi” sono forse il tema di maggior continuità, cui de Chirico apporta instancabilmente aggiornamenti iconografici e formali: “È un’idea che mi è venuta guardando certi personaggi delle sculture gotiche che ci sono sulle cattedrali e che quando sono seduti hanno l’aria molto maestosa perché hanno il tronco grande e le gambe piccole, e poiché non si alzano mai si ha sempre l’impressione che siano molto maestosi. È da lì che mi è venuta l’idea di fare questi personaggi con la parte superiore del corpo molto sviluppata e le gambe piccole… perché ciò conferisce una sorta di grandezza ai personaggi stessi”. Se questa lettura può apparire come una parziale semplificazione, poiché i “manichini archeologi” nascevano anche e soprattutto dalla temperie metafisica, (dai manichini delle Muse inquietanti, ad esempio), quella delle statue medievali è certamente un’idea che si innestò nel corso dell’elaborazione in senso più classicista del tema, rifondandone il significato di creature più umanizzate, figlie di Mnemosyne, nelle quali si inquadrano e incistano emozioni-concrezioni-ricordi autobiografici. Gli amalgami di ricordi, rovine, elementi archeologici che emergono dai loro busti si isolano talvolta in composizioni araldiche, trofei autonomi che campeggiano al centro della composizione”
(Fabio Benzi, Giorgio de Chirico. La Vita e l’Opera, La nave di Teseo, Milano 2019, pp. 326-329) -
Lotto 123 DE CHIRICO GIORGIO (1888 - 1978) OTELLO E DESDEMONA . 1956. Olio su tela. Cm 39,00 x 46,00. firma
sul retro: dichiarazione a cura del Notaio Gandolfi , timbro Galleria d'arte La nuova Pesa, Roma ed etichetta Museo d'arte contemporanea, Lissone , 2008
PROVENIENZA
Collezione Bertolina, Torino
Collezione privata, Torino
BIBLIOGRAFIA
C. Bruni Sakraischik, Giorgio de Chirico. Catalogo generale, Milano 1971, vol. IV, t. III, n. 514, dove l'opera è datata 1956.
ESPOSIZIONI
Museo d'arte contemporanea, Lissone , 2008 . Cornice presente -
Lotto 124 CAMPIGLI MASSIMO (1895 - 1971) AUTORITRATTO. 1931. Olio su tela. Cm 47,00 x 40,00. firma e data
L'opera è accompagnata dall'autentica dell'artista su fotografia
PROVENIENZA
Galleria Il Cavallino, Venezia
Collezione privata, Torino
BIBLIOGRAFIA
Nicola Campigli, Eva Weiss, Marcus Weiss, Campigli. catalogue raisonné, a cura di Archives Campigli Saint-Tropez, SilvanaEditoriale, 2 voll., Cinisello Balsamo (Milano) 2013, vol. II, n. 31-019, ripr. p. 452
ESPOSIZIONE
Milano, Galleria del Naviglio, Autoritratti di Artisti Contemporaneai, 116a Mostra del Naviglio, 5-18 gennaio 1952 (cat.)
Venezia, Museo Correr, Ala Napoleonica, Massimo Campigli, mostra organizzata dalla Galleria del Cavallino, 29 agosto – fine settembre 1953
Milano, Galleria del Naviglio, Campigli, 156a Mostra del Naviglio, dal 3 ottobre 1953
Acqui Terme, Palazzo Liceo Saracco, Massimo Campigli, Organizzazione, a cura di Aurelio Repetto e Fortunato Masucco de la “Galleria Bottega d’Arte” Acqui Terme, 16 luglio – 11 settembre 1983 (cat.)
Si ringrazia Eva Weiss per aver contribuito alla stesura della scheda -
Lotto 125 CONGDON WILLIAM (1912 - 1998) VENEZIA. 1949. olio su faesite. Cm 40,00 x 50,00. firma e data
L'opera è accompagnata dal certificato di archiviazione della William G. Congdon Foundation, Buccinasco (MI)
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma. Cornice presente -
Lotto 126 PLATTNER KARL (1919 - 1986) DUE FIGURE FEMMINILI. 1961. Olio su tela. Cm 115,00 x 51,00. firma e data
L'opera è registrata presso L'Archivio Karl Plattner, Bolzano, con il n. KPA-61-027
PROVENIENZA
Opera acquisita direttamente dall'artista dall'attuale proprietà
Collezione privata, Lecco. Cornice presente -
Lotto 127 MATTA ROBERTO SEBASTIAN ANTONIO (1911 - 2002) LES METAUX FONDUS REVIENMENT AU FEU DE LA TERRE . 1988. Olio su tela. Cm 480,00 x 260,00. sul retro: data e titolo
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione a cura di Pablo Matta Echaurren.
BIBLIOGRAFIA
Sayag A. (a cura di), Matta, catalogo dell'esposizione, Nuova ERI, Torino, 1990, p. 74;
Ferrari Matta G. (a cura di), Matta nell'Auditorium, Catalogo dell'esposizione, Ed. Musica per Roma, Roma, 2002, pp. 48-49;
Matta. Un surrealista a Roma. Mostra nel centro della nascita, Catalogo della mostra, Giunti, Firenze, 2012, pp- 87-88.
Matta. Fikitonen, Catalogo della mostra, 2012, pp. 172-173.
ESPOSIZIONI
Matta, Palazzo Reale, Milano, 9 marzo - 20 maggio, 1990;
Matta nell'Auditorium, Auditorium, Roma, 21 dicembre 2002;
Matta. Un surrealista a Roma. Mostra nel centro della nascita, Auditorium Parco della Musica, Roma, 16 marzo - 20 maggio 2012;
Matta. Fikitonen, Bucerius Kunst Forum, Baden-Baden (Amburgo), 2012-2013;
Roberto Matta and the Fourth Dimension, The State Hermitage Museum, St. Petersburg, 2 aprile - 30 giugno 2019 -
Lotto 128 MATTA ROBERTO SEBASTIAN ANTONIO (1911 - 2002) AUTO ARRETRATO. 1973. Olio su tela. Cm 93,00 x 106,00. firma
sul retro: firma, titolo e data
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Matta a cura di Germana Matta Ferrari
PROVENIENZA
Collezione T. Scibetta, Roma
Collezione privata, Roma -
Lotto 129 CASTELLANI ENRICO (1930 - 2017) SUPERFICIE BIANCA . 1980. acrilico su tela estroflessa. Cm 80,00 x 60,00. sul retro: firma, data ed etichetta Galleria Il Milione, Milano
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Castellani, Milano, e da autentica dell'artista su fotografia.
PROVENIENZA
Galleria Il Milione, Milano
Collezione privata, Milano
Collezione privata, Bergamo
PUBBLICAZIONE
Enrico Castellani. Catalogo ragionato 1955-2005, Skira Edizioni 2013, p. 456 tav. 502. Cornice presente -
Lotto 130 FONTANA LUCIO (1899 - 1968) CONCETTO SPAZIALE, NATURA. Bronzo. Cm 35,00 x 53,00 x 6,00. sigla L.F. e tiratura , es. 1/2
concepita nel 1959 quest’opera è postuma e porta il numero uno di un’edizione composta da due esemplari e una prova d’artista
PROVENIENZA
Galleria Marlborough, Roma
Studio La Ruota - Ico e Luisa Parisi, Como
Collezione privata, Como
L'opera è registrata presso la Fondazione Lucio Fontana, Milano, con il n. 330/163
BIBLIOGRAFIA
Crispolti, 1974, vol. II, pp. 102, 103, ripr. (terracotta);
Crispolti, 1986, vol. I, pp. 348, 349, ripr.
E. Crispolti, Lucio Fontana. Catalogo ragionato di sculture, dipinti, ambientazioni, Edizioni Skira, Milano 2006, p.522 tav. 59 N29 (terracotta)
ESPOSIZIONI
Krefeld, 1973 (bronzo EA)
Verbania - Pallanza, 1976 (bronzo EA)
Torino, 1977 (ill. p. 76 es. bronzo EA)
Monaco - Darmstadt - Bielefeld, 1983-1984 (ill. p. 93 n. 70 es. bronzo EA)
Tokyo - Kagoshima - Nishinomiya, 1992 (ill. p.106 n.72 es. bronzo)
Concepita nel 1959, Concetto Spaziale, Natura fa parte della celebre serie delle Nature, avviata da Lucio Fontana nello stesso anno, all’indomani della svolta radicale dei Tagli. Con questa serie, lo Spazialismo di Fontana si traduce per la prima volta in forma pienamente scultorea, aprendo a una delle esperienze plastiche più profonde del secondo dopoguerra.
L’opera si presenta come una forma ovale che porta su di sé l’impronta di una forza primordiale: una fenditura netta, verticale, taglia la superficie con gesto deciso e irreversibile. L’effetto è quello di una forma fossile, un frammento di roccia ancestrale inciso da un segno arcaico. Al tempo stesso, però, evoca un’energia cosmica, come se la materia stessa fosse emersa da un'esplosione astrale o da un’origine dell’universo ancora sconosciuta.
Fontana concepisce la serie in un momento storico attraversato da trasformazioni epocali: la corsa allo spazio ha appena avuto inizio, lo Sputnik è stato lanciato nel 1957 e, pochi anni dopo, l’uomo varcherà per la prima volta l’atmosfera terrestre. L’universo, da entità remota, si fa improvvisamente concreto e raggiungibile. Di fronte a questa espansione vertiginosa della conoscenza umana, Fontana cerca di riformulare anche i confini dell’arte: non più rappresentazione, ma atto, esperienza, visione. Il gesto del taglio si trasforma in apertura verso una dimensione ulteriore — verso l’“oltre” della materia, verso il vuoto, il tempo, l’infinito.
Lo Spazialismo, per Fontana, nasce proprio da questa consapevolezza: che lo spazio non è solo ciò che sta davanti o intorno all’opera, ma ciò che l’opera può evocare e attraversare. Nei Buchi e nei Tagli su tela, il superamento della superficie era già un passo verso l’invisibile. Con le Nature, questa tensione si fa più corporea, più drammatica: la materia tridimensionale – prima l’argilla, poi il bronzo – diventa il luogo di un’azione definitiva.
“Quando io mi siedo davanti a uno dei miei tagli, a contemplarlo, provo all'improvviso una grande distensione dello spirito, mi sento un uomo liberato dalla schiavitù della materia, un uomo che appartiene alla vastità del presente e del futuro.” (Lucio Fontana) -
Lotto 131 SANFILIPPO ANTONIO (1923 - 1980) SENZA TITOLO. 1958. Tempera su tela. Cm 98,00 x 72,50. L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Accardi e Sanfilippo, Roma.
firma e data
sul retro: etichetta Galleria Spazia, Bologna
PROVENIENZA
Galleria Spazia, Bologna
Collezione privata, Roma
BIBLIOGRAFIA
Antonio Sanfilippo, Catalogo Generale dei dipinti dal 1942 al 1977, De Luca Editore, 2007, pag. 177, n.292. Cornice presente -
Lotto 132 ACCARDI CARLA (1924 - 2014) ROSAAZZURRO. 1972. tempera alla caseina su tela. Cm 100,00 x 150,00. firma
sul retro: etichetta Galleria Edieuropa, Qui Arte contemporanea, Roma
L'opera è accompagnata certificato di archiviazione dello Studio Accardi, Roma con firma dell'artista ( Giugno 1999) e da certificato di provenienza della Galleria Edieuropa, Qui Arte contemporanea, Roma
Si ringrazia l'Archivio Accardi Sanfilippo, Roma, per aver confermato la presenza dell'opera nei loro archivi
PROVENIENZA
Galleria Edieuropa, Qui Arte contemporanea, Roma
Galleria Marchese, Prato
Collezione privata, Prato.
ESPOSIZIONE
10ª Mostra Mercato d’Arte Contemporanea “Contemporanea”, Forlì, 4-6 novembre 2006.
BIBLIOGRAFIA
Contemporanea, mostra mercato d’arte moderna, Edizioni d’arte Coinè, 2006, Forlì, p. 205;
. Cornice presente -
Lotto 133 FESTA TANO (1938 - 1988) QUADRO N.10. 1959. Olio su tela. Cm 95,00 x 130,00. sul retro: firma e titolo
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dello Studio Soligo, Roma a cura di Francesco Soligo
SITOGRAFIA
https://catalogogeneraletanofesta.it/catalogo/#lg=1&slide=11
PROVENIENZA
Collezione privata, Arezzo -
Lotto 134 FESTA TANO (1938 - 1988) STUDIO PER PIANOFORTE. 1963. Smalto industriale e tasti di legno applicati su tavola. Cm 80,00 x 115,00 x 20,00. titolo
sul retro: firma, data, etichette Soprintendenza speciale alla Galleria Nazionale d'arte Moderna e Contemporanea (allestimento temporaneo Arte Italiana anni '50 -'60, 13 Aprile -20 Maggio 1989); etichetta Galleria Fontanella Borghese, Roma ed etichetta Galleria Schwarz, Milano
L'opera è accompagnata da autentica dell'artista su fotografa
L'opera è registrata nel catalogo ragionato online - Archivio Tano Festa, a cura di Anita Festa, p.2
SITOGRAFIA
https://catalogogeneraletanofesta.it/catalogo/page/2/#lg=1&slide=24
PROVENIENZA
Galleria Schwarz, Milano
Galleria Fontanella Borghese, Roma
Collezione privata, Roma -
Lotto 135 SCHIFANO MARIO (1934 - 1998) VERO AMORE. 1965. Smalto e grafite su tela. Cm 100,00 x 100,00. ESPOSIZIONE
Mario Schifano. Salone Scuderie in Pilotta, Parma 1974 (ill.)
PUBBLICAZIONE
M. De Bei Schifano e M. Meneguzzo, Catalogo Ragionato - Mario Schifano 1960-1969, Tomo II, Skira Edizioni 2025, tav. 1965_271
PROVENIENZA
Collezione privata, Padova. Cornice presente -
Lotto 136 SCHIFANO MARIO (1934 - 1998) UNA COSA CHE APPARTIENE A TUTTI. 1962. smalto, grafite e riporto di stampa a trielina su carta. Cm 100,00 x 70,00. firma e data
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Mario Schifano, Roma a cura di Monica Schifano
PROVENIENZA
Collezione privata, Roma. Cornice presente -
Lotto 137 NITSCH HERMANN (1938 - 2022) SENZA TITOLO (SCHUTTBILD). 1995. Olio su tela di juta. Cm 90,00 x 110,00. sul retro: firma e data
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione a cura del Museo Hermann Nitsch, Fondazione Morra, Napoli.
PROVENIENZA
Galleria Cattelani, Baggiovara (MO)
Collezione privata, Modena -
Lotto 138 NITSCH HERMANN (1938 - 2022) SENZA TITOLO (SCHUTTBILD). 2005. Pittura acrilica su tela juta e su camice. Cm 300,00 x 200,00. sul retro: firma e data
L'opera è accompagnata dall'autentica dell'artista su fotografia e da certificato di archiviazione a cura del Museo Hermann Nitsch, Fondazione Morra, Napoli
PROVENIENZA
Collezione privata, Vienna
Collezione privata, Torino -
Lotto 139 ATCHUGARRY PABLO (n. 1954) SENZA TITOLO. Marmo rosa del Portogallo. Cm 30,00 x 101,00 x 30,00. firma
misure senza base: 96x18x16cm
2004-2005
L'opera è accompagnata da certificato di autenticità firmato dall'artista
PROVENIENZA
Collezione privata, Parigi
Collezione privata, Bergamo
BIBLIOGRAFIA
C. Pirovano, Atchugarry. Catalogo generale della scultura, 2003- 2013, Volume 2, Ed. Electa, ill n. 15 p. 149. -
Lotto 140 ATCHUGARRY PABLO (n. 1954) SENZA TITOLO. 2006. Marmo statuario di carrara. Cm 26,00 x 78,00 x 30,00. firma alla base
dimensioni senza base: 73x18x20
L'opera è accompagnata da autentica dell'artista su fotografia
PROVENIENZA
Collezione privata, Bergamo -
Lotto 141 VASARELY VICTOR (1906 - 1997) VEGA-P. Tecnica mista su tela. Cm 80,00 x 80,00. firma
sul retro: firma, data e titolo
1972-74
L'opera è in corso di archiviazione presso la Fondazione Victor Vasarely
PROVENIENZA
Collezione Privata, Firenze. Cornice presente -
Lotto 142 VASARELY VICTOR (1906 - 1997) TRIDIM-BB. 1968. acrilico su tela. Cm 33,60 x 60,00. firma
sul retro: firma, data e titolo
L'opera è in corso di archiviazione presso la Fondazione Victor Vasarely
L'opera è accompagnata da certificato di provenienza su fotografia a cura della Galleria Eidos immagini contemporanee, Asti
PROVENIENZA
Galleria Eidos immagini contemporanee, Asti
Collezione privata, Pavia
ESPOSIZIONI
Vicotr Vasarely, Galleria Eidos immagini contemporanee, Asti (11 dicembre 2004-27 gennaio 2005)
BIBLIOGRAFIA
Vicotr Vasarely, Galleria Eidos immagini contemporanee (catalogo della mostra), Asti (11 dicembre 2004-27 gennaio 2005), fig. 8. Cornice presente -
Lotto 143 BOETTI ALIGHIERO (1940 - 1994) IL PROGRESSIVO SVANIR DELLA CONSUETUDINE . 1988. ricamo su tessuto. Cm 33,80 x 33,00. sul retro: firma e data
L'opera è accompagnata da certificato di archiviazione dell'Archivio Alighiero Boetti, Roma a cura di Agata Boetti
PROVENIENZA
Galleria In Arco, Torino
Collezione privata, Como. Cornice presente