ASTA 33 - LOST AND FOUND

scultura cm 16x12,5

Fonderia Art Laganà
Una giovane donna con i capelli raccolti dietro la nuca è ritratta a mezzo busto, abbigliata con una camicia, aperta sul seno. Il braccio destro è sollevato e piegato dinanzi a sé a suggerire un gesto estremo di difesa.
La scultura in esame riassume con efficacia i tratti salienti della produzione dello scultore teatino.
Sebbene si sia spesso brillantemente misurato con figure a grandezza naturale, è senza dubbio nelle sculture di dimensioni ridotte, come quella presa in esame, che l'artista espresse al meglio la propria visione artistica. Di questo busto esistono altre copie sia in terracotta che in bronzo. La prima realizzazione conosciuta risale al 1894 ed è oggi conservata presso il Museo d'Arte Costantino Barbella di Chieti.
Bibliografia:
Franco Di Tizio, Costantino Barbella, Chieti, M. Solfanelli, 1991;
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015

In un album raccoglitore antico di color verde marezzato e decorato al fronte
sono raccolte 19 cartoline d'epoca , una esplicativa e due più tarde nelle quali sono raffigurati dipinti famosi del cd. "pittore della luce", capostitpite di una famiglia di artisti abruzzesi
Dimensioni: 25,5x35 cm.
Condizioni: piccoli strappi, mancanze dovute all'uso all'interno del raccoglitore. Segni di usura sui piatti dell'album

L'opera qui presentata è una copia del noto dipinto di Agnolo Bronzino conservato a Roma nella Galleria Nazionale di Arte Antica. Essa fa parte di una serie di copie da importanti dipinti d'epoca rinascimentale un tempo conservati a Roma nella Galleria Sciarra. Di questa serie, le sette copie eseguite dal Michetti risultano documentate nel 1896 in una collezione privata argentina e ognuna di esse è autenticata dall'autore al retro di fotografia. Opera già esitata da Finarte nel 2004, così come da documentazione allegata. Con cornice intagliata in stile rinascimento e lumeggiata in oro nella baccellatura.

locandina pubblicitaria ca 1899 - ca 1915

Firmata in basso a sinistra "B. Cascella"
in alto a destra la reclame della Centerbe dei F.lli Pascale di Popoli
tratta dall'Illustrazione Abruzzese del 1899, n. 2
Un monocromo marrone si staglia in primo piano la figura del vecchio marinaio di Ortona chiamato "Mulè" come riportato dalla scritta in basso a destra, dietro di lui cordami e un albero della barca
In cornice del XX secolo

Firmata e data in basso sul davanti: "C. Barbella 94"
Bibliografia:
Franco Di Tizio, Costantino Barbella, Chieti, M. Solfanelli, 1991;
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015

Grande veduta al tramonto della costa abruzzese con la Maiella sullo sfondo e pastore con gregge .

Firmato in basso a destra Tommaso Cascella

Datazione 1920 / 1930

Firmato in basso a sinistra Michetti 
Al retro sulla tavola scritta a mano con vernice 16 e sotto timbro F.P. MICHETTI STUDIO A PASTELLO

L'amore del caprone
olio su tela, cm 20x24,5; con cornice cm 43,5x49,5
Firmato in basso a sinistra: Palizzi.

Maiolica firmata in basso a destra "A. Piermatteo"
Società Ceramica Luca della Robbia Gualdo Tadino
In un paesaggio fluviale una giovane donna con una conca sosta davanti un'antica fontana
Il Piermatteo lavora presso questa manifattura umbra dal 1925 al 1930 circa;
é censito tra le fila di artisti operanti nella cittadina fabbrica di ceramiche artistiche, specialmente a lustro, “Della Robbia”
L'artista contribuisce proprio a Gualdo alla formazione dei giovani ceramisti, promuovendo, pioniere in questa scelta insieme ad Alfredo Santarelli, la diffusione dell’utilizzo dell’aerografo come mezzo primario per conferire alle opere ceramiche verosimiglianza e naturalezza di sfumature, cromatiche e volumetriche.
Uso dell'aerografo che si rinviene come tecnica nella maiolica in oggetto racchiusa in una cornice intagliata e scolpita degli anni '20 del Novecento dotata di particolari fermi in ferro battuto per non far spostare la ceramica.
Al retro la scritta:
"S.C. LUCA DELLA ROBBIA GUALDO TADINO"

Bibliografia:
Mostra personale d’arte ceramica Antonio Piermatteo, Catalogo della Mostra (Roma, Famiglia Abruzzese Molisana, 16 - 31 marzo 1932), Roma 1932.
G. Milani, Maioliche artistiche di Piermatteo, in “Corriere dei ceramisti. Rivista tecnica mensile delle industrie ceramiche”, Anno XII num. 6, Perugia Giugno 1931
E. Storelli, M. Becchetti, Ceramica pubblica a Gualdo Tadino, s.l. 2006.

Bronzo a cera persa rappresentante un giovane maniscalco a torso nudo con in mano una tenaglia che regge un tizzone ardente col quale sta per accendersi un sigaro che ha nell'altra mano. Ai suoi piedi un martello poggiato su un'incudine.
La base tonda della statua poggia su una basetta in marmo nero
Firma e data 1907 al lato del piede

Condizioni: sbeccatura ad un angolo della basetta in marmo




Bibliografia:
Franco Di Tizio, Costantino Barbella, Chieti, M. Solfanelli, 1991;
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015

Manifattura abruzzese

Presenta in basso a sinistra T. Pellicciotti
Cartiglio al retro Galleria la Barcaccia Galleria Russo Roma Piazza di Spagna 
Timbro con codice 1125 La Barcaccia Roma 
Etichette con codici di possesso

Viaggiata il 9/12/1918

Una contadina spazza con una scopa di saggina uno stallo accanto ad una capra, un cavallo ed un vitello
Pi

pittore abruzzese

Firmato in basso a sinistra

Firmato Cencioni in basso a destra

Firmato in basso a destra G. Bucchiarone
Al retro titolo, autore e data

Firmato a sinistra E. Cerrone
Al retro Per autentica Eduardo Cerrone
Insistono al retro tela due immagini firmate dall'autore che richiamano una sua personale in allestimento a Tokio

Pittore, architetto ed educatore nell'Istituto Magistrale R. Pantin di Vasto, Luigi Martella si distinse nella su città natale soprattutto per la scelta di dipingere en plein air. I suoi soggetti preferiti erano le marine soprattutto gli scorci della costa vastese .
Firmato e datato in basso a sinistra: "L Martella / 26"

formella in maiolica, in cornice
firmata in basso a sinistra: "A. PANDOLFI"


Bibliografia:
Alessandro Pandolfi pittore, xilografo e ceramista, Introduzione di Giorgio Nicodemi, Varese, Toscana, 1956.
Alessandro Pandolfi (1887-1953). Mostra di ceramiche, Varese, Archivio storico varesino, 1985.
Alessandro Pandolfi (1887-1953), pittore, xilografo e ceramista, Sala Esposizioni Teatro fratello Sole, 15 maggio-15 giugno 1999, a cura di Paolo Rusconi, Olgiate Olona, Mariani Artigrafiche, 1999.

Ansa a nastro con finale ritorto.
Dai “bevi se puoi” , diffusi già dal Rinascimento, era di primo acchito letteralmente impossibile bere, per la presenza di numerosi buchi e aperture nella parte alta di queste brocche, che facevano inevitabilmente fuoriuscire il vino andandolo a versare sui vestiti del commensale (e scatenando l'ilarità a tavola) non appena l’oggetto veniva inclinato.
L'unico modo per bere senza rovesciarsi nulla addosso era, ed è anche oggi, quello di succhiarlo dal buchetto sull'orlo: il vino riuscirà a risalire dal forellino di fondo della brocca.


Dimensioni:
Altezza: 21 cm
Larghezza: 15 cm
Diametro della base: 10 cm


Condizioni: in perfette condizioni