ASTA 33 - LOST AND FOUND
-
Lotto 507 Firmata e datata davanti a destra sulla base in bronzo: "C. Barbella 92"
A sinistra sulla base in bronzo: "Proprietà Artistica"
Il gruppo scultoreo poggia su sottile basamento a sezione rettangolare. Su un terreno erboso sono rappresentati, stanti e frontalmente, una figura femminile che solleva un braccio in segno di sorpresa e con la mano solleva quella del soldato dietro le sue spalle che le copre le palpebre. La donna, scalza, indossa una camicia con le maniche rimboccate; un golfino girocollo con colletto ricamato; un alto corsetto; lunga gonna; intorno alla vita è legato un grembiule che, con ampie pieghe, scende fino a mezza gamba. Il soldato con baffi, in uniforme con stivali, porta due bisacce ed un cannocchiale a tracolla
Bibliografia:
Franco Di Tizio, Costantino Barbella, Chieti, M. Solfanelli, 1991;
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015 -
Lotto 508 Al retro marchio in verde con aquila “Società Ceramica Italiana Laveno”
Sopra il marchio la scritta in corsivo "Rapino, Chieti", sotto "Michele Cascella '50"
Il pittore e paesaggista Michele Cascella apprende la decorazione su maiolica nel paese di Rapino in provincia di Chieti dove si reca assieme al padre Basilio ed ai fratelli Tommaso e Giovacchino. Solo quest'ultimo, affascinato dalle produzioni locali, resterà nel piccolo paese alle falde della Majella lavorando come ceramista.
Michele realizza negli anni Cinquanta del Novecento circa 40 disegni denominati “l'Italia vista da Michele Cascella” per la Società Ceramica Italiana di Laveno che vengono utilizzati per decorare importanti servizi da tavola.
Il piatto fondo con tesa mistilinea e decoro nel cavetto del paese di Rapino visto in lontananza dove staglia su tutti i caseggiati il campanile della Chiesa di Santo Stefano
Bibliografia:
Musumeci Giuseppe. Paoli Lucia "Laveno e le Sue Ceramiche. Oltre un Secolo di Storia", Marwan, Mesenzana, 2005 -
Lotto 509 -
Lotto 510 Firmato in basso a destra
Titolo e data in basso a destra -
Lotto 511 Disegno a fumo su cartoncino di pasta lucida,
Opera correlata da studio di Carlo Siviero del 1922 presente anche nelle immagini del lotto.
L'artista riesce a rendere con questa tecnica minuziosa ogni singolo particolare dell'animale.
Passepartout e cornice dorata
Francesco Paolo Michetti (1851-1929) – iniziatore di un cenacolo artistico del quale fecero parte anche Costantino Barbella, Basilio Cascella, e Gabriele D’Annunzio – fu artista eclettico e versatile, interessato a esplorare tutte le possibilità dei diversi linguaggi artistici.
In questo solco sperimentale si inserisce a pieno questo piccolo ma prezioso lavoro – raffigurante l’animale simbolo della pastorizia abruzzese – nel quale il realismo michettiano si estrinseca attraverso l’utilizzo del nerofumo.
Una lettera del noto pittore Carlo Siviero (1882-1953) loda proprio quest’opera singolare – che egli poté vedere a Napoli, in collezione De Marco – ottenuta su «una carta di pasta lucida bianca» sulla quale veniva «disteso, alla fiamma di una candela, un sottile velo fumoso»; la figura era poi ottenuta agendo su questo strato «con stecco e con batuffolo di ovatta, e servendosi delle dita come di sfumino». L’effetto è davvero efficace, tanto che lo stesso Siviero ironizza sul fatto che molti scommetterebbero si tratti di una stampa, ingannati dal perfetto risultato raggiunto.
A comprova di questo approccio empirico verso le tecniche artistiche, basterà ricordare come, in uno dei sui quadri più famosi (La figlia di Jorio, 1895), il Michetti avesse sperimentato una miscela di colori a base di glicerina – di sua invenzione – che nel tempo si è rivelata soggetta ad alterazioni, finendo per compromettere la conservazione delle cromie originarie del dipinto (CIGLIA, 1977, p. 70; OJETTI, 1910, p. 404).
La lettera di Siviero – che accompagna l’opera in asta, e che trasse spunto da una sollecitazione del giornalista e critico d’arte Guido Polisiero – è datata 20 gennaio 1922, fornendoci così un sicuro termine ante quem per la datazione dell’opera.
Bibliografia di riferimento:
CIGLIA 1977: R. CIGLIA, La figlia di Jorio. Opera pittorica di Francesco Paolo Michetti, Pescara 1977;
OJETTI 1910: U. OJETTI, Artisti contemporanei: Francesco Paolo Michetti, in «Emporium», XXXII (1910), pp. 403-428; -
Lotto 512 1) Serie di 18 cartoline postali Etude F.P. Michetti PR Collect F.F. rappresentanti volti utilizzati come studi, tra cui Ragazzo con cappello, Donna Annunziata con le Sciacquaje
2) Folder F.P. Michetti SAC Alessandro Michetti Pescara - Folder con prove fotografiche al fronte
3) Serie di 17 cartoline tutte raffiguranti La Pastorella di F.P. Michetti - Galleria Nazionale d'Arte Moderna Roma, di cui 12 viaggiate e 5 no | 11 monocromi e 6 a colori.
4) Coppia di cartoline raffiguranti Scena Adriatica, dipinto di F.P. Michetti. Entrambe viaggiate, una destinata a Varese, l'altra indirizzata al Dott. Cav. Fiumi Conte Guido - Ministero Africa Italiana Gabinetto Roma
5) Coppia di cartoline raffiguranti Scena Adriatica, dipinto di F.P. Michetti, non viaggiate.
6) Reclame Acamnina ferrosa Maggioni indirizzata al Egr. Sig. Dott. Piermarini Giuseppe Direttore Ospedale Civile Popoli (PE) con al fronte riproduzione in b/n della Pastorella di Michetti
7) Serie di 4 cartoline raffiguranti dipinti a soggetti femminili tra cui Annunciata (vedi Donna Annunziata), di cui 3 viaggiate e una no.
8) Lotto di 3 cartoline rappresentanti Il ritorno degli Sposi, di cui una su carta telata. Una utilizzata per appunto, due viaggiate.
9) Cartolina postale Fotografia Lembo Napoli raffigurante Il tacchino irrequieto (Galleria Rotondo) d F.P. Michetti. Non viaggiata.
10) Coppia di cartoline raffiguranti la Processione dei Bambin - Napoli Museo della Certosa di S. Martino. Una viaggiata, l'altra no.
11) Cartolina postale no viaggiata rappresentante Gli Storpi - Roma Galleria Nazionale d'Arte moderna (Paolo Michetti) non viaggiato, con appunto "esposto al MUNICIPIO DI FRANCAVILLA CH nato a Tocco di CASAURIA (PE).
12) 5 cartolina postale non viaggiata rappresentante la figura principale de Il Voto Edizione d'Arte Emilio Bestetti - Milano
13) Serie di 4 cartoline postali raffiguranti rispettivamente: Ritorno dai campi; Studio per il Fiume Orfento; Studio; Pastorello - M. Danesi Roma
14) Serie di 3 cartoline raffiguranti il "Convento - Eremo" di F.P.Michetti a Francavilla al Mare, edito da Angelucci - Francavilla. Viaggiate.
15) Cartolina postale non viaggiata rappresentante Spring Time and Love di F.P.Michetti realizzata da Art Institute of Chicago.
16) Serie di 8 cartoline raffiguranti Pastorella con Pecore - Galleria Ricci Oddi di Piacenza; Il ritorno dai Campi - Galleria Pisani Firenze; Pastorella con gregge; Pastorella a colori; Pastorella edizioni Avogadro Milano (viaggiata); Il ritorno dai campi (non viaggiato); Il ritorno dai campi (viaggiato); Il ritorno dai campi su carta telata.
17) Lotto di 5 cartoline raffiguranti La figlia di Iorio dal quadro di F.P.Michetti. Tre in b/n e due a colori.
18) Cartolina Commemorativa delle Onoranze a G. D'Annunzio, Chieti 24 giugno 1904. Timbro del Comitato per le Onoranze. Viaggiata.
19) Cartoncino con riproduzione applicata del dipinto Pastorelle di F.P. Michetti
20) Cartolina postale raffigurate dipinto di F.P. Michetti La raccolta delle olive, 1988 Milano.
21) Cartolina postale raffigurante in carta telata raffigurante La sposa novella di F.P.Michetti - Napoli Museo della Certosa di S. Martino
22) Cartolina postale raffigurante Studio di Michetti a Francavilla al Mare
23) Cartolina riproducente Gabriele d'Annunzio con suo autografo (a stampa) al fronte. Non viaggiata.
24) Cartolina postale viaggiata raffigurante La Fontana di Lanciano di F.P.Michetti
25) Doppia cartolina postale non viaggiata rappresentante Il voto di F.P. Michetti
26) Cartolina Atem Milano riproducente una foto e una lettera fronte retro di F.P.Michetti
27) Ricordo di Pescara, Industrie Grafiche del Cav. Alfredo Verrocchio - Pescara Riviera 1933-XI
28) Pieghevole con riproduzione fotografica all'interno Francesco Paolo Michetti Settanta opere inedite 1953-54 Galleria Schneider Rampa Mignanelli, 10 Roma
29) Otto fogli sciolti da Neapolitan Art - Michetti con riproduzioni di dipinti e disegni del Maestro
30) Tre numeri del Giornale d'Abruzzo del 1953 riportanti notizie su la Terza Mostra Abruzzese a L'Aquila. Tutte indirizzate al Barone Bonnanni Francesco di Fossa.
Una pagina in folio de La Tribuna del 5/3/1930 riportante il primo Anniversario della Morte di Francesco Paolo Michetti. Una pagina in folio de La Tribuna del 17/2/1937 sul Convento di Michetti in Francavilla
31) Cartolina postale raffigurante Contadinella - Museo Nazionale di San Martino, edita da Ferrania. Non viaggiata.
32) Dispensa spillata (da pag. 433 a 500) tratta da una pubblicazione d'epoca dell'Anno X dell'Era Fascista contenete un articolo di Arnaldo Ferraguti
33) Catalogo della mostra "Omaggio a Francesco Paolo Michetti" con testi critici di Francesco Marroni e Francesco Tentarelli- Giulianova, 2003
34) "Oggi e Domani", Rivista Mensile di Cultura e Attualità, Aprile 1976. Contiene un articolo illustrato di Umberto Russo "Francesco Paolo Michetti da pittore a fotografo (ppg 15/20)
35) Volume di Virgilio Serafini. Sogno in riva all'Adriatico (la vita di F. P. Michetti) Tipografia Arte della Stampa Pescara, 1953
36) Lettera di F.P. Michetti indirizzata al Barone Francesco Bonanni e scritta a Francavilla al Mare, 1914
37) Ricevuta su carta uso bollo da 10 centesimi datata 2 dicembre 1914 firmata da F.P. Michetti. Nella stessa il pittore dichiara "di aver ricevuto dal Barone Francesco Bonanni lire 1.314,70 in pagamento del prorata di canone relativo al 1915 ed al canone dell'annata 1916 sul suolo edificatorio da me concessogli in enfiteusi atto Trivelli odierno. Francavilla al Mare 2 dicembre 1914 F.P.Michetti.
In alto a destra ed in lapis azzurro conti.
38) Telegramma destinato al Barone Francesco Bonanni di Fossa il 4 gennaio 1913 alle ore 12:10 | Destinazione Fossa | Provenienza Aquila | numero 20 | parole 20/19 | giorno 4 | mese 1 | ore e minuti 11.20 Tolgo la penna a fedele incantato accoglienza affettuosa. Il convento aspetta loro quali ospiti desiderati. Michetti.
39) Cartolina postale indirizzata all'Egregio Dottor Salvatore De Marco Lungotevere Mellini Roma. Al retro Mio caro Salvatore non hai ricevuto una mia lettera? Dimmi Saluti Ciccillo
40) Cartolina postale indirizzata all'Egregio Dottor Salvatore De Marco Lungotevere Mellini Roma. Al retro Domenica ore 4 Carissimo ti aspetterò - non posso lasciar le cose in corso qui. Notizie discrete finora. Saluti Tanti Ciccillo. Lato sinistro Telegrafatovi stamattina buona nuova; Lato destro Vado a Chieti con Sandro.
41) Cartolina postale indirizzata all'Egregio Dottor Salvatore De Marco Lungotevere Mellini Roma. Al retro Mio caro salutoni. Fai il piacere di dirmi di Antonietta di Luciano. Ti porto un mio biglietto riguardo un ferroviere che trovasi a Trieste - e che rispettato. Qui comincia il caldo - La terra e silibonda! Dimmi quando ti rivedrò. Care cose a te, ai tuoi e donna Lilia. Dammi notizie varie Aff. Ciccillo.
42) Cartolina postale recante al fronte il dipinto La figlia di Iorio di F.P. Michetti. Sullo stesso ricambio cordialmente il saluto F.P. Michetti 4 maggio 1928. Al retro S.U. Podestà Francesco Merli Ascoli Piceno.
43) Telegramma destinato al Barone Francesco Bonanni di Fossa il 26 dicembre 1928 alle ore 15:50 | Destinazione Fossa Recapito del Barone Bonanni | Provenienza Francavilla al Mare | numero 99| parole 9 | giorno 26 | mese XII | ore e minuti 14:00 Grazie carissimo. Ricambiamo auguri cordialmente Michetti
44) Cartolina postale da 10 centesimi indirizzata al Sig. Fotografo Berra, Via della Cernaja Torino. Francavilla al Mare 5 ott Sig. Berra compiacetevi di far tirare le seguenti Domenica delle Palme 6 Collana 6 Morticelli 6....+ Pescatori 4 Ditemi il prezzo che farete pagare mia Antonia de' quadri e gradite mie considerazioni in più raccomando che siano un po' forti. Michetti
45) Cartolina postale scritta dal figlio di F.P. Michetti, Alessandro, ed indirizzata all'Egregio Barone Francesco Bonanni (Aquila) Fossa. Al retro Francavilla 8 agosto 1928 Carissimo Francesco. Oggi Papà mi ha scritto una bella testa a bianco e nero per inviartela, e ti prego dirmi se preferisci venirla a prenderla in una tua prossima gita, o vuoi te la mandi ben imballata per ferrovia. Felici di aver soddisfatto il tuo desiderio caramente noi ti salutiamo tuo aff. Alessandro
46) Lotto di 3 cartoline postali, 2 viaggiate e una no, raffiguranti 3 figure muliebri. Una è realizzata in occasione della VII Mostra di Pittora FP Michetti Francavilla al mare Agosto-Settembre 1953. -
Lotto 513 Firmato in basso a destra in rosso "1897 Patini"
del dipinto esistono almeno tre versioni differenti tra loro sotto forma di pala d'altare .
La più importante che reca la medesima data ed é molto simile come impianto all'opera in esame é conservata nella chiesa di Santa Maria del Suffragio in L'Aquila, popolarmente chiamata chiesa delle Anime Sante. Il Santo dipinto nella classica iconografia (saio francescano e tonsura) e con i suoi attributi (gigli fioriti ai piedi) é rappresentato in estasi mistica e con gli occhi rivolti al Bambin Gesù che nudo ed assiso su una nuvola lo sta per incoronare con un serto di fiori. L'accuratezza dei particolari e la straordinaria resa dei colori negli incarnati, più che ad un bozzetto preparatorio farebbe pensare ad una vera e propria opera a sé, anche se la data e l'esatta corrispondenza con la pala d'altare della chiesa aquilana sono più che un indizio.
Comparsa sul mercato internazionale anni fa é stata successivamente acquistata da un importante collezionista.
Le altre rappresentazioni del pittore aquilano della stessa scena variano seppur di poco.
Ad esempio nella pala d'altare conservata nella chiesa delle di Santa Gemma a Goriano Sicoli (78/a del catalogo generale) i gigli, non al centro della scena ma alla destra del santo, salgono verticalmente fino alla nuvola sul quale é assiso il Bambinello.
Il dipinto conservato nella chiesa di Santa Maria della Libera (79a del catalogo generale ), invece, vede il Bambin Gesù sopra il capo del frate che ha la testa piegata.
Solo in questo dipinto, per la posizione del capo, si evidenzia la tonsura .
In tutte le tele usate a raffronto l'unico particolare che si ripete uguale é quello delle mani del Santo tenute aperte con le palme rivolte verso l'alto in posizione di preghiera, anche se sia nella pala di Goriano Sicoli che in quella di Pratola Peligna, la mano destra é coperta dai gigli .
Nel retro del telaio, nel lato verticale compaiono 7 numeri arabi in vernice bianca, probabile numero di carico di una casa d'aste . -
Lotto 514 Firmato sul fianco destro
La scultura raffigura un giovane campagnolo (il titolo è dell'autore) con un grande cappello floscio, una giacca aperta che metto in evidenza sul petto nudo "lu bbreve" (in vernacolo abruzzese), un particolare amuleto costituito da sacchetto confezionati con ritagli di stoffa contenente elementi di carattere religioso, sia pagano che cristiano, da portare attorno al collo con un laccio egualmente di toffa.
Bibliografia:
Franco Di Tizio, Costantino Barbella, Chieti, M. Solfanelli, 1991;
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015 -
Lotto 515 L'opera come testimonia una fotografia dell'epoca fu ammirata nel 1903 assieme al Campagnolo ed altre opere nell'Esposizione dell'Accademia di Belle Arti di Roma
Bibliografia:
Franco Di Tizio, Costantino Barbella, Chieti, M. Solfanelli, 1991;
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015 -
Lotto 516 Firmato in basso a sinistra G. Bucchiarone
-
Lotto 517 Tondo in maiolica di Castelli con cornice coeva dorata ed ebanizzata.
Figlio del ceramista castellano Francesco Antonio Saverio, visse molti anni a Napoli. Tra il 1754 e il 1755 dipinge vasellame "a l'uso d'Abruzzo nella Real Fabrica di Caserta".
Bibl: Guido Donatone (a cura di), Civiltà del '700 a Napoli: la maiolica", Napoli Adriano Gallina Editore, 1980
-
Lotto 518 Sul recto presenta la scritta: "NELL'ORTO"
mentre sul verso: "F.lli Barbaglia - Castelli".
Presso gli eredi della famiglia Pardi si conserva un disegno a matita, preparatorio del piatto in oggetto, che riproduce l'opera del pittore aquilano Teofilo Patini.
Dagli studi del ceramologo Diego Troiano Direttore scientifico del Ma.C.A. (Museo dell'Artigianato Abruzzese di Pianella) apprendiamo le notizie su Pietro Barbaglia nato a Invorio (NO) che trovasi in quel di Castelli al confino politico che intraprese attività di commerciante di ceramiche, commissionando lavori al pittore Gino Pardi e inviando i manufatti ad Arona, dove il fratello si occupava della vendita.
Bibliografia:
Diego Troiano "Castelli nel Novecento - Fratelli Barbaglia (dicembre 1937 - aprile 1940)", in Ceramiche del Novecento. -
Lotto 519 Marchiata sul verso: "F.lli Barbaglia - Castelli".
L'opera di Pardi riproduce una tela del pittore aquilano Teofilo Patini, raffigurante San Carlo fra gli appestati custodita presso la chiesa della Madonna dei Raccomandati di San Demetrio ne' Vestini in provincia di l'Aquila.
Dagli studi del ceramologo Diego Troiano Direttore scientifico del Ma.C.A. (Museo dell'Artigianato Abruzzese di Pianella) apprendiamo le notizie su Pietro Barbaglia nato a Invorio (NO) che trovasi in quel di Castelli al confino politico che intraprese attività di commerciante di ceramiche, commissionando lavori al pittore Gino Pardi e inviando i manufatti ad Arona, dove il fratello si occupava della vendita.
Bibliografia:
Diego Troiano "Castelli nel Novecento - Fratelli Barbaglia (dicembre 1937 - aprile 1940)", in Ceramiche del Novecento. -
Lotto 520 Maiolica firmata in basso a destra "Piermatteo
Società Ceramica Luca della Robbia Gualdo Tadino
Il Piermatteo lavora presso questa manifattura umbra dal 1925 al 1930 circa;
é censito tra le fila di artisti operanti nella cittadina fabbrica di ceramiche artistiche, specialmente a lustro, “Della Robbia”
L'artista contribuisce proprio a Gualdo alla formazione dei giovani ceramisti, promuovendo, pioniere in questa scelta insieme ad Alfredo Santarelli, la diffusione dell’utilizzo dell’aerografo come mezzo primario per conferire alle opere ceramiche verosimiglianza e naturalezza di sfumature, cromatiche e volumetriche.
Uso dell'aerografo che si rinviene come tecnica nella maiolica in oggetto.
Cornice a sbalzo in noce con gola e profilo ebanizzati.
Al retro la scritta:
A Donna Nardi Primavera, ricordo della sua visita in Umbria 17774/30 -VIII A. Piermatteo"
Bibliografia:
Mostra personale d’arte ceramica Antonio Piermatteo, Catalogo della Mostra (Roma, Famiglia Abruzzese Molisana, 16 - 31 marzo 1932), Roma 1932.
G. Milani, Maioliche artistiche di Piermatteo, in “Corriere dei ceramisti. Rivista tecnica mensile delle industrie ceramiche”, Anno XII num. 6, Perugia Giugno 1931
E. Storelli, M. Becchetti, Ceramica pubblica a Gualdo Tadino, s.l. 2006. -
Lotto 521 Maiolica firmata in basso a destra "A. Piermatteo"
Maiolica Società Ceramica Luca della Robbia Gualdo Tadino
Il Piermatteo lavora presso questa manifattura umbra dal 1925 al 1930 circa;
é censito tra le fila di artisti operanti nella cittadina fabbrica di ceramiche artistiche, specialmente a lustro, “Della Robbia”
L'artista contribuisce proprio a Gualdo alla formazione dei giovani ceramisti, promuovendo, pioniere in questa scelta insieme ad Alfredo Santarelli, la diffusione dell’utilizzo dell’aerografo come mezzo primario per conferire alle opere ceramiche verosimiglianza e naturalezza di sfumature, cromatiche e volumetriche.
Uso dell'aerografo che si rinviene come tecnica nella maiolica in oggetto racchiusa in una cornice intagliata e scolpita degli anni '20 del Novecento dotata di particolari fermi in ferro battuto per non far spostare la ceramica.
Al retro la scritta:
"S.C. LUCA DELLA ROBBIA Gualdo Tadino Made in Italy (UOMO DI ABRUZZO)" -
Lotto 522 Firmato in basso a sinistra Pellicciotti
Al retro tela cartiglio della Galleria Italiana d'Arte a Milano relativa ad una mostra dal 2 al 15 novembre del 1944 che contrassega l'opera esposta come la n.22 ed assieme alle misure riporta l'autore Tito Pellicciotti e il titolo -
Lotto 523 Teofilo Patini
Interno domestico con figura maschile seduta
Olio su Tela 61X50, firmato in basso a destra T.P.
In un interno domestico povero e rurale, un uomo siede su una sedia, posta accanto ad una tavola. Se il primo piano è in piena luce, la parte retrostante dell’ambiente è in ombra, e i pochi arredi presenti – come la madia, a sinistra, e il grosso camino sul lato opposto – sono appena percepibili, anche grazie ad una finestrella. Al centro, trova posto il tavolo – colto in prospettiva – e, subito dietro ad esso, dei miseri panni, appoggiati su uno schienale.
L'unico protagonista umano della scena è decentrato, muto testimone della povertà che lo circonda. L'uomo – che guarda, senza espressione, lo spettatore – ha la mano sinistra in tasca, e il braccio destro appoggiato sul tavolo; le scarpe sono coperte da gambali chiari, e in testa reca un cappello a larghe falde.
Il tratto pittorico è fatto di pennellate veloci, anche se la luce che filtra dalla finestrella ricorda addirittura il realismo di certa pittura post-caravaggesca.
La firma rende certa l’attribuzione a Teofilo Patini, grande protagonista della svolta verista della pittura abruzzese di fine Ottocento.
-
Lotto 524 Firmato a china in basso a destra Michele Cascella MONTECATINI Alto 926
Condizioni: lievi abrache -
Lotto 525 In primo piano un cesto di vimini riempito fino all'orlo di merluzzi, triglie e un calamaro. A terra una razza rovesciata ed altro pescato dell'Adriatico. Dalla loro postazione privilegiata, le finestre sulla spiaggia del famoso "Castelletto", Raffaello ed il padre vedevano rientrare dalla pesca le barche e spesse volte immortalavano dal vivo le giovani donne con le ceste colme di pesci, le barche o, come in questo caso, il frutto del loro lavoro.
Il dipinto è firmato in basso a sinistra: "Raffaello Celommi"
Bibliografia:
A. M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Milano 1962
Giorgia Calisti, Catalogo della Mostra alla Fondazione "Paparella treccia Devlet": Vibrazioni di Luce: Pasquale e Raffaello Celommi. Poesie Dipinte, Pescara 2012 -
Lotto 526 Figura di bambina. Firmato in basso a destra Michetti.
Al retro tre bozzetti a grafite e carboncino:
"Donna sdraiata, "Fanciulla" e "Figure". -
Lotto 527 Firmato in basso a sinistra G. Bucchiarone
-
Lotto 528 firmato in basso a destra "Cost. Barbella"
Bibliografia:
P. Del Cimmuto, I. Valente (a cura di), Costantino Barbella: fogli di pensieri: 1852-1925, Napoli 2014
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015 -
Lotto 529 -
Lotto 530 prima idea per "Ebrezza" , che raffigurerà una donna nuda e distesa su un letto di rose.
Firmata e datata a destra sulla base: "C. Barbella / Roma 1907"
Bibliografia:
Franco Di Tizio, Costantino Barbella, Chieti, M. Solfanelli, 1991;
Il Museo d'arte Costantino Barbella. Catalogo, a cura di Bianca Maria De Luca e altri, s.l., Edizioni Grafiche Italiane, 1992
Costantino Barbella. Dall’idea alla forma: 61 schizzi e 33 sculture con introduzione di Vittorio Sgarbi a cura di Raffaella Cordisco, Federica D’Amato, Pasquale Del Cimmuto, Augusto Di Luzio - Edizioni Ianieri, 2015
Bibliografia specifica sul soggetto:
P. Del Cimmuto, I. Valente (a cura di), Costantino Barbella: fogli di pensieri: 1852-1925, Napoli 2014, p. 25;
I. Valente, Il Bello o il Vero: la scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento, Napoli 2014, p. 393.