ASTA 33 - LOST AND FOUND
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Lotto 25 Dipinto olio su tela raffigurante ritratto di nobiluomo
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Lotto 26 Philipp Peter Roos, detto Rosa da Tivoli (attribuito a)
Pastore con capre e pecora al pascolo,
olio su tela, cm 48,5x64,5; con cornice cm 54,5x70
In un paesaggio agreste animato dalle acque e circondato da monti, una capra bruca delle foglie, e un’altra, proprio al centro della scena, riposa accovacciata; dal limite destro della scena compare un pastore col suo cane (di cui intravediamo solo il muso). Il mandriano si gira per volgere lo sguardo verso lo spettatore, come sembra fare anche una pecora vicino a lui, in secondo piano.
Philipp Peter Roos, detto Rosa da Tivoli (1657-1706), fu allievo di Giacinto Brandi e si stabilì a Tivoli, ritraendo la campagna romana con pennellate intense e un forte contrasto tra luci e ombre. -
Lotto 27 Importante corno potorio di bufalo con supporto in metallo argentato .
Il corno veniva condiviso al tavolo e tutti bevevano.
In questo modo i miliziani esprimevano il loro legame e la loro unita' .
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Lotto 28 PIEDI FERINI , SPAGNA
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Lotto 29 Piano laccato a finto marmo verde Alpi con profilo intagliato e dorato
sorretto da due putti poggianti su base intagliata con girali fogliate
tutti gli elementi a lacca finto marmo
Manifattura genovese del XVII secolo -
Lotto 30 Design Max Papiri x Ditta Elli Seveso
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Lotto 31 Scuola Emiliana della fine del XVII secolo raffigurante Sacra Famiglia. Dipinto su rame.
Forma Ottagonale. cm 34x34; con cornice cm 45x45
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Lotto 32 Olio su tela, fine XVIII inizi XIX sec
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Lotto 33
Busto in bronzo di guerriero con elmo su base in legno laccato XX Secolo
con base cm 80x34,5x30 -
Lotto 35 Olio su tela reintelato nel XIXsec
Cornice dorata di gusto francese non coeva -
Lotto 36 La tela si ispira all'opera "Amore a pagamento" del maestro francese Nicolas Tournier, nella quale una vecchia megera mostra a un bel giovane una borsa piena di monete per comprare il suo amore.
La feconda attività del Todeschini si inserisce, con un tono di facile divertimento, nella variegata corrente a soggetto popolare che ebbe particolare fortuna in Lombardia e nell'Europa Centrale. -
Lotto 37 La Vergine e San Giuseppe si recano al Tempio dopo 40 giorni dal parto, tempo prima del quale la donna veniva ritenuta impura dalle leggi mosaiche. Come consuetudine si offriva in sacrificio un colombo ed un agnello per le famiglie ricche e una coppia di colombi per le coppie povere, come nel caso di Maria e Giuseppe.
L'iconografia è tipica di quel momento: nel tempio, nessuno dei Saggi riconosce nell'infante il Salvatore del Mondo, cosa che avviene invece da parte di due perosonaggi rappresentanti nnella parte sinistra del dipnto: da Simeone - cui era stato predetto che non sarebbe morto prima di vedere il Messia. - dalla profetessa Anna che “parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme” (Luca 2:38).
Vicino alla mano del Bambino, trattenuta nelle mani del pio Simeone, è raffigurata una candela accesa, il cui rito si ripete ancora nella liturgia cattolica.
A dispetto dell'iconografia tradizionale che vuole presenti nella rappresentazione di quest'evento la madre e il padre del Salvatore, nel dipinto presentato non compaiono.
Dipinto rifoderato. -
Lotto 38 Il dipinto riproduce il noto episodio della vita di Scipione l'Africano.
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Lotto 39
olio su tela, cm 100x134; con cornice cm 112,5x147,5
Antioca cornice intagliata e dorata a foglia oro
Baccanale ambientato in un contesto di architetture classiche immerse in un paesaggio boscoso. -
Lotto 40 Lastronata in radica di noce , filettatura in acero e cornici ebanizzate
Scantonato sul fronte
Un finto cassetto con apertura a sportello e due cassetti
Piedi a cipolla ebanizzati
Boccole e maniglie in bronzo dorato riccamente cesellate. -
Lotto 41 Lastronata in radica , 3 cassetti ripartiti e calatoia ,fronte mosso in prima patina ,cornici ebanizzate .
Alzatina con piano a ribalta -
Lotto 42
GRANDE LAMPADARIO A 6 LUCI IN LEGNO INTAGLIATO, LACCATO E DORATO. SICILIA XIX secolo
cm 125x100 -
Lotto 43 Elementi antichi.
Piano finemente intarsiato con marmi antichi con la tecnica del commesso.
Tavolo con fusto ottocentesco finemente intarsiato con putti che giocano tra serti di pampini e di vite. -
Lotto 44 Nel dipinto è raffigurato San Paolo di Tebe che fu il primo eremita cristiano che scelse di vivere nel deserto egiziano per fuggire le persecuzioni dell'imperatore romano Decio.
Come nel caso di Elia nel deserto, anche San Paolo era nutrito diuturnamente da un corvo (che è ben visibile nella parte alta a sinistra del dipinto) che gli recava nel becco un tozzo di pane.
L'opera richiama nel pathos rappresentativo l'opera di Giacinto Guardi, dal quale il pittore romano trasse ispirazione e può ricondursi ad una serie di dipinti a mezzo busto del Troppa quali i ritratti di Omero e Virgilio ed il San Pietro piangente oggi custoditi presso lo Staten Museum for Kunst di Copenaghen. -
Lotto 45 Tempera grassa su tavola a fondo oro
Scuola cretese veneziana XV sec. (?)
cm 26,5 x 22 -
Lotto 46 In legno di noce intagliato. Seduta e schienale rivestiti in pelle (difetti)
Borchie originali (mancanze) -
Lotto 47
Coppia di mezze colonne lisce in marmo giallo Asia Minore XIX sec
altezza cm 101 -
Lotto 48
Manifattura Italia Centrale meta' XVI sec.
A doppia coppia di ante .
Sportelli Bugnati alternati da lesene scanalate a canna d'organo terminanti con capitello .
Medesimo decoro si ripete sui laterali
Cornice aggettante dentellata
Ferramenta originale
Schienale in pioppo postumo smontato -
Lotto 49 mistilinee con vetro al mercurio e cornice riccamente intagliata e dorata con motivi fogliati e floreali.
Cimasa a guisa di conchiglia
Mancanze al mercurio e cadute di doratura