ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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Lotto 73 GASTONE NOVELLI
Vienna 1925 - Milano 1968
Senza titolo, 1960
Tecnica mista su carta, cm 70 x 100
Firmato e datato in basso a destra
Autentica su fotografia dell'Archivio Gastone Novelli, n° 13603C6897 -
Lotto 74 AGOSTINO BONALUMI
Vimercate 1935 - Desio 2013
Grigio, 1961
Smalto su tela estroflessa, cm 120 x 150
Firmata, datata e dedicata sul retro
Opera registrata con il n°61-006 presso l'Archivio Bonalumi
Provenienza:
Collezione privata, Milano
Esposizioni:
Bonalumi, Galleria Civica d'Arte Moderna,Modena, 1974, ill. cat. n.7
Ricerche a Milano agli inizi degli anni '60, Galleria Giuli, Lecco, 1975
Bonalumi, Palazzo Te, Mantova, 1980, ill. cat. p. 14
Bibliografia:
G.Dorfles, Bonalumi, Milano, 1973, ill. p.32
F.Bonalumi, M.Meneguzzo, Agostino Bonalumi. Catalogo Ragionato, Milano, 2015, tomo II, ill. n. 62, p. 336 -
Lotto 75 RENATO MAMBOR
Roma 1936 - 2014
Timbri, 1963
Acrilico e tecnica mista su tela tamburata, cm 25 x 70
Firmato e datato sul retro
Opera in corso di archiviazione presso l'archivio Mambor
Provenienza:
Galleria Pourquoi Pas, Genova -
Lotto 76 BENGT LINDSTROM
Stoccolma 1925 - Njurunda 2008
Senza titolo
Olio su tela, cm 65 x 55
Firmato in basso a destra
Autentica su fotografia Comitè Bengt Lindstrom -
Lotto 77 MIKULAS MEDEK
PRAGA 1926 - 1974
A Head of the Tower Designer VII, 1968
Olio su tela, cm 60 x 40
Firmato, datato e titolato sul retro
L'opera sarà inclusa nel catalogo ragionato a cura di Eva Kosáková Medková, di prossima pubblicazione
E' stata realizzata nel suo soggiorno in Italia del 1968 e fa parte di una serie di dipinti intitolata 'Tower Designers' -
Lotto 78 MIKULAS MEDEK
PRAGA 1926 - 1974
Senza titolo, 1967
Tecnica mista su carta, cm 65,5 x 48
Firmato e datato in basso a destra
Autenticità confermata verbalmente da Adela Kosàkovà -
Lotto 79 MARIO SCHIFANO
Homs 1934 - Roma 1998
Composizione azzurra, 1966
Tecnica mista su carta, cm 100 x 81
Firmato in basso a destra
Opera in corso di archiviazione presso l'Archivio Mario Schifano
Provenienza:
Galleria Narciso, Torino -
Lotto 80 CARLO CARRA'
Quargnento 1881 - Milano 1966
Madre e figlio, 1917
Tecnica mista su carta applicata su tela, cm 68 x 46,5
Firmato e datato in basso a sinistra
Autentica su fotografia del prof. Massimo Carrà
L'immagine di quest'opera è stata utilizzata per la realizzazione dell'omonima litografia pubblicata dalla Galleria del Cavallino nel 1952, Venezia
Carlo Carrà, negli anni Dieci del secolo, abbandonò lenfasi dinamica del Futurismo per abbracciare la sospensione enigmatica della pittura metafisica. Il suo incontro con Giorgio de Chirico a Ferrara, nel 1917, rappresenta non solo un momento biografico significativo, ma lorigine di una breve ma intensa stagione creativa in cui Carrà contribuì a definire i tratti fondamentali dellestetica metafisica.
In questo periodo, Carrà elabora un linguaggio pittorico che, pur prendendo spunto dalle visioni oniriche di de Chirico, si distingue per una maggiore solidità compositiva, per una plasticità marcata delle forme e per un forte rigore costruttivo.
Carrà si muove verso una semplificazione volumetrica, dove ogni elemento appare isolato, immerso in una luce fredda e uniforme che annulla il tempo e cancella la narrazione.
Rispetto a de Chirico, Carrà cerca nella metafisica un ordine nuovo, un antidoto allinstabilità del presente e al caos del Futurismo appena abbandonato.
In definitiva, Carrà cerca di costruire spazi dellanima in cui ogni forma si fa pensiero, e ogni silenzio parla.
Madre e figlio è una delle opere più emblematiche del periodo metafisico di Carlo Carrà, realizzata nel 1917, durante la sua permanenza a Ferrara, nel pieno della collaborazione e del dialogo intellettuale con Giorgio de Chirico. Lopera rappresenta un momento centrale nella breve ma intensa fase metafisica dellartista.
In Madre e figlio , Carrà non rappresenta una scena realistica o narrativa, ma una composizione immobile e sospesa, dominata da due figure simili a manichini o statue, poste allinterno di uno spazio architettonico chiuso, quasi teatrale.
La madre appare monumentale, con tratti geometrici e inespressivi, simile a una scultura o a un idolo arcaico. Il figlio è una figura più piccola, anchegli ridotto a una forma stilizzata e muta, quasi un simulacro. Lo sfondo architettonico contribuisce alla sensazione di immobilità e di estraneità. La luce fredda e uniforme abolisce ogni effetto atmosferico o emotivo: tutto è fermo, silenzioso, atemporale.
Provenienza:
Galleria d'Arte del Naviglio, Milano
Galleria del Cavallino, Venezia
Collezione Renato Cardazzo, Milano
Galleria d'Arte del Naviglio, Milano
Asta Sotheby's, 24 giugno 1996, Londra, lot. 68 (ivi acquistato dall'attuale proprietario)
Collezione privata
Esposizioni:
Omaggio alla Metafisica con Opere di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà, Galleria d'Arte del Navaglio, Milano, 1952
Kunst Museum, Winterthur, Rot konstruiert und Super Table, Eine Schweizer Sammlung moderner Kunst, Svizzera, 1980, ill. cat. -
Lotto 81 MEDARDO ROSSO
Torino, 1858 - Milano, 1928
Bambino ebreo, 1895-98
Cera su gesso, cm 22 x 16,5 x 23
Firmata e dedicata 'all'amico Beretta' in basso a destra
Autentica su fotografia della prof.ssa Paola Mola
Autentica su fotografia del prof. Luciano Caramel
Le opere in cera di Medardo Rosso rappresentano uno dei momenti più significativi della scultura moderna. Rosso sceglie un materiale fragile, delicato come la cera per raccontare limpressione di un attimo, la luce che sfiora un volto e poi scompare.
La cera è utilizzata da Rosso per modellare la luce, per far vibrare la superficie della scultura, per renderla viva, instabile. Le sue opere mutano a seconda della luce, del tempo, dello sguardo dellosservatore.
Anche la scelta dei soggetti è significativa. Rosso non scolpisce figure umili, quotidiane: bambini, donne, anziani. Cè attenzione alla fragilità dellumano.
Milo Beretta, nato a Montevideo nel 1875, intraprese un viaggio in Europa nel 1888 con lintento di perfezionare i suoi studi musicali. In quelloccasione incontra Rosso a Parigi, abbandona la musica per dedicarsi completamente alle arti visive e diventa suo discepolo e amico intimo.
Durante la sua permanenza a Parigi, Beretta non solo assimilò larte e la maestria della modellazione e dellutilizzo della luce, ma divenne anche un collezionista delle sue opere.
Al suo ritorno a Montevideo nel 1898, Beretta aprì un atelier nel quartiere El Prado, trasformandolo in un centro culturale di rilievo. Qui espose permanentemente cere e bronzi di Rosso, oltre a opere di artisti come Vuillard, Bonnard e Van Gogh . Il suo atelier divenne un punto di riferimento per le avanguardie artistiche uruguaiane, ospitando mostre e scambi artistici.
Provenienza:
Milo Beretta
Collezione privata
Onorevole Ivan Matteo Lombardo, Milano
Collezione privata, Milano -
Lotto 82 PIERRE AUGUSTE RENOIR
Limoges 1841 - Cagnes 1919
Enfants jouant à la balle, 1898
Litografia a colori su carta, cm 71,5 x 60
Firmata in basso a destra
Edizione di 200 esemplari
Pubblicata da Ambroise Vollard, Parigi -
Lotto 83 HENRY DE TOULOUSE LAUTREC
Albi 1864 - Chateau de Malrome 1901
The jockey, 1899
Litografia a colori su carta, cm 51,5 x 36
Siglata e datata in basso a destra
Eseguita nel 1899; totale di 100 esemplari, pubblicati da Pierrefort, Parigi e stampati da Stern, Parigi -
Lotto 84 FILIPPO DE PISIS
Ferrara 1896 - Milano 1956
Omaggio a Venezia, 1947
Olio su tavola, cm 71 x 92
Firmato e datato in alto a destra
Autentica su fotografia di Farsetti Arte
Provenienza:
Già Collezione Mazzotta, Milano
Galleria D'arte del Naviglio, Milano
Collezione privata
Esposizioni:
100 Opere di Filippo De Pisis, Galleria Falsetti, Prato 19 maggio ; 19 giuqno 1973, ill. cat.
Du futurisme au spatialisme, peinture italienne de la première moitié du XX siecle, Musée Rath, Ginevra, 7 ottobre 1977 ; 15 gennaio 1976, ill. cat.
Bibliografia:
G.Marchiori e S.Zanotto, 100 opere di Filippo De Pisis, Galleria Falsetti, Prato, 1973, tav. XCVII -
Lotto 85 LUIGI ONTANI
Vergato 1943
Cristoforo Colombo, 1996-1998
Terracotta invetriata dipinta in policromia, cm 210 x 50 x 62
Firmata sotto la base
Realizzata con Bottega Gatti, Faenza (composta da due parti)
Lopera in terracotta dipinta in policromia raffigurante Cristoforo Colombo, realizzata da Luigi Ontani nel 1998, incarna perfettamente lestetica eccentrica e colta dellartista, che fonde miti personali, storia e cultura popolare in un immaginario visionario. Ontani riprende la figura di Colombo non come eroe epico, ma come maschera teatrale, un simulacro ambiguo e ironico che mette in discussione la retorica del grande scopritore.
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La terracotta, materiale arcaico e artigianale, si carica di simbolismo, mentre la policromia accesa restituisce una teatralità quasi barocca, accentuando laspetto allegorico del personaggio. Il volto di Colombo, spesso un autoritratto dellartista stesso, diventa tramite per un gioco identitario che sfuma i confini tra soggetto e rappresentazione..
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In questopera, il tempo storico è superato: Colombo diventa una figura senza tempo, riletta attraverso limmaginazione di Ontani, dove ironia, citazione e trasformazione si fondono in una poetica del travestimento..
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Provenienza:
Studio dell'artista
Collezione privata, Milano -
Lotto 86 EMILIO GRECO
Catania 1913 - Roma 1995
Senza titolo
Bronzo, cm 60 x 36 x 24
Firmata in basso a destra
Autentica su fotografia dell'artista
Provenienza:
Galleria Di Summa, Roma -
Lotto 87 AUGUSTO MURER
Falcade 1922 - 1985
Maternità, 1984
Bronzo, cm 52 x 22 x 50
Esemplare 6/10
Firmata e numerata in basso al centro
Autentica su fotografia dell'artista -
Lotto 88 FRANCESCO MESSINA
Linguaglossa 1900 - Milano 1995
Busto di bambino, 1929
Bronzo, cm 58 x 32 x 22
Firmata e datata a sinistra -
Lotto 89 ARTURO BONFANTI
Bergamo 1905 - 1978
Geometric composition
Olio su tela, cm 20,5 x 23
Firmato sul retro
Provenienza:
Acquistato direttamente dall'artista
Collezione privata, Berlino -
Lotto 90 LUIGI VERONESI
Milano 1908 - 1998
Senza titolo, 1972
Tecnica mista su compensato, cm 47,7 x 33,5
Firmato e datato in basso a sinistra -
Lotto 91 ANTONIO CORPORA
Tunisi 1909 - Roma 2004
Il lago del sultano, 1988
Olio su tela, cm 75 x 60
Firmato in basso a destra; firmato, titolato e datato sul retro
Autentica su fotografia dell'artista -
Lotto 92 JOSE' ORTEGA
Arroba de Los Montes 1923 - Parigi 1991
Senza titolo, 1977
Olio su tela, cm 91 x 64,5
Firmato in alto a destra; firmato e datato sul retro
Autentica su fotografia dell'artista
Provenienza:
Galleria L'Ippocastano, Roma -
Lotto 93 PIERO DORAZIO
Roma 1927 - Perugia 2005
Proiezioni centrali/tav4.Intersezione di una retta con una sfera data mediante il centro e il raggio in vera forma, 1950
Inchiostro su carta, cm 26 x 35
Firmato e datato a destra
Opera in corso di archiviazione presso l'Archivio Piero Dorazio -
Lotto 94 ALFONSO MANGONE
Altavilla silentina 1958
Milano città, 2006
Acrilico su tela, cm 100 x 80
Firmato, datato, titolato e dedicato sul retro
Autentica su fotografia dell'artista -
Lotto 95 TANO FESTA
Roma 1938 - 1988
Ritratto di Pablo Picasso, 1982
Pennarelli su carta, cm 100 x 70
Firmato in basso a destra e titolato in alto al centro
Autentica su fotografia dello Studio Soligo, n° RMS821070100526 -
Lotto 96 TANO FESTA
Roma 1938 - 1988
Senza titolo, circa 1986-87
Tecnica mista su tela, cm 100 x 80
Firmato sul retro
Autentica su fotografia dell'Archivio Generale dell'Opera di Tano Festa, n° B11157/2580
Provenienza:
Collezione Adele De Feo ; Roma