MERAVIGLIE ATTO II. LA GIOIA A COLORI. I. PARTE SECONDA
-
Lotto 141 Guelfo Bianchini, detto Guelfo (1937 - 1997)
San Francesco a Fabriano, 1985
Carboncino e olio su tela
40 x 34,5 cm
Firma: “Guelfo” al recto e sul verso
Data: “1985” sul verso
Altre iscrizioni: “San Francesco a Fabriano....nacque al mondo un sole...Dante-Paradiso Canto XI-Verso 50”
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; timbro Museo Guelfo internazionale d’arte moderna Fabriano
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia con dati relativi all’opera
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Fra il 1957 e il 1963 Guelfo è a Roma e stringe rapporti con Francalancia, Bartolini, De Chirico e Cocteau. Nel 1961 è invitato da Oskar Kokoschka nel castello di Salisburgo, dove conosce Manzù. Esegue la serie di disegni "Viaggio in Austria" e ritrae Kokoschka ricevendo in cambio dall’artista austriaco il "Ritratto di Guelfo – Velfen". Conosce Marc Chagall che gli dona il disegno "Profilo di Guelfo" e in occasione del compleanno dell’artista russo Guelfo gli regalerà "Chagall ironico" (coll. Vence, Francia). Fra il 1965 e il 1973 compie numerosi viaggi in Francia dove incontra Magnelli, Picasso e Mirò. Grazie all’amicizia di George Visat, editore parigino, inizia una collezione di opere su carta. Dal 1957 il suo Studio dell’Orologio, situato all’ombra della torre dell’orologio del Borromini, è punto d’incontro e poi sede di un conciliabolo di stravaganti cultori della patafisica («scienza delle soluzioni immaginarie» che si propone di studiare «ciò che si aggiunge alla metafisica, estendendosi così lontano al di là di questa quanto questa al di là della fisica», secondo la definizione dello scrittore francese A. Jarry). Viaggia a Berlino, in Grecia e Parigi, dove incontra Ernst, Tanning, Matta, Ray, Bellmer. Questi due ultimi eseguiranno foto e disegni per Guelfo. Nel ’71 fonda il “Giornale invisibile TIC biografici” e il Museo Internazionale l’Orologio. Conosce Buñuel, Hans Richter, Masson che lo ritrae in un disegno. Conosce Hartung, invitato dalla sua scuola, e Lam a Parigi.
Nel 1974 viaggia attraverso Olanda, Danimarca, Francia. Guidi e Cagli disegnano un suo ritratto. A Parigi conosce Dalì che schizza un suo profilo e le Gallerie di Visat e Berggruen espongono le sue opere. Nel 1977 è Pericle Fazzini a eseguire un suo ritratto. Nel 1978 viene fondata l’Associazione Museo Internazionale d’Arte Moderna – l’Orologio a Fabriano e Guelfo è presidente. Madame Arp dona l’opera "Idol" di Jean Arp come simbolo del Museo di Guelfo. Nel 1979 entra come protagonista nel romanzo "La torre dell’Orologio" di Franco Simongini. Esce il filmato nella rassegna televisiva “Artisti d’oggi” "Guelfo e la torre dell’orologio" con un testo di Giuliano Briganti e intervista di Sergio Pautasso, musiche Alvin Curran. Il "Giornale Invisibile TIC (Diario di bordo biografico)" diventa visibile ed esce in edizione d’arte: "TIC di Guelfo, ovvero capricci a volo, Giorgio De Chirico, Guelfo e gli amici volanti", stampato a Roma da M. De Rossi, con la collaborazione di De Chirico, Arp, Dalì, Fazzini, Guidi, Kokoschka, Manzù, Mirò, Ray, Strazza, Turcato, poesie di Borges e altri. Al 1980 risalgono gli studi per un suo ritratto da parte di Riccardo Tommasi Ferroni. Angela Redini gli dedica un servizio televisivo: “Guelfo in bicicletta nei cortili barocchi di Roma”.
Nell'ultimo periodo della vita, si dedica anche alla produzione di vetrate. Tra le più prestigiose, quelle realizzate tra il 1983 e il 1997 per la chiesa di San Giuseppe Lavoratore di Fabriano.
Un importante nucleo di sue opere è conservato presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano, città che ospita anche la casa-museo dell'artista, in cui è esposta la sua collezione. -
Lotto 143 Vittorio Simonetti (1938 - 2005)
Volto di anziano
Riproduzione fotografica su carta
68,3 x 48,4 cm (luce)
Firma: a matita al recto “Simonetti”
Altre iscrizioni: indicazione “17/E” a matita al recto sotto la firma
Elementi distintivi: etichetta con riferimento al numero di inventario della banca
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 145 Adolfo De Carolis (1874 - 1928)
Studio preparatorio per la tavola I de "I Doni", 1910-1915 ca.
Sanguigna su carta
39 x 52,4 cm
Altre iscrizioni: al recto sul supporto, “autentico questo disegno che è opera originale di mio marito Adolfo deCarolis Lina de Carolis”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80% (foxing, margini ingialliti, pieghe)
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Il nostro foglio contiene alcuni studi per la prima tavola della serie "La moderna xilografia", edita da Cesare Ratta, direttore della Scuola Tipografica del Comune di Bologna nel 1928 in 200 esemplari, con commenti di Francesco Sapori. Composta di 25 tavole incise a bulino da artisti diversi, è conservata nell'esemplare numero 162 al British Museum. La tavola di De Carolis, che a Bologna aveva lavorato alla decorazione ad affresco del Salone dei Quattromila nel Palazzo del Podestà tra il 1916 e il 1920, rappresenta alcune figure femminili che portano doni ad una figura seduta che tiene in braccio un bambino. Lavorata a chiaroscuro e stampata in ocra e verde militare, misura 34,7x46 cm. In particolare il nostro foglio contiene lo studio per la figura centrale seduta e tre studi per quella affiancata, nonché uno studio per la figura in piedi a destra. -
Lotto 146 Luigi Rincicotti (1941)
Grande cardinale, 1989
Serigrafia su carta
50 x 35 cm (lastra)
Firma: “L. Rincicotti” al recto a matita
Data: “1989” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “50/99” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, timbro della Galleria d’Arte Martinazzo; numero VI a penna; etichetta della Veneto Banca con riferimenti di inventario
Provenienza: Galleria d'Arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità della Galleria d’Arte Martinazzo con dati relativi all'opera
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Luigi Rincicotti, nativo di Fano, si trasferisce a Venezia nel 1959 e dunque a Musestre, nel Trevigiano, nel 1973. De Chirico, Carena, Guidi, Saetti, Scanavino sono gli artisti con i quali maggiormente si confronta nel suo periodo formativo, fino a intraprendere una autonoma via tra attenzione, anche cruda, al dettaglio e composizione surreale. Per un approfondimento bibliografico: Silvio Castro, a cura di, "Rincicotti", Colognola ai Colli, 1983, con contributi di Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Giorgio Di Genova, Carlo Munari, Mario Penelope, Franco Solmi e Marcello Venturoli. -
Lotto 148 Paolo da San Lorenzo (1935)
Lui e lei, 2006
Olio su tela
80 x 99,7 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento di inventario
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 150 Maria Teresa Branchi
Paesaggio, 1981
Olio su tela
40 x 50 cm
Firma: “Branchi” al recto
Data: “’81” al recto
Altre iscrizioni: sul telaio, “Premiato Sett. Borgomanerese 1981 Branchi M. T.”
Elementi distintivi: sulla cornice, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario; sul telaio, etichetta di esposizione “Borgomanero n. 22”
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 151 Roberto Poloni (1938 circa)
Venezia, 1999
Olio su tela
60 x 50 cm
Firma: “Poloni” al recto; “Roberto Poloni” sul verso
Data: “1999” sul verso
Altre iscrizioni: “Venezia opera mia autentica” sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 152 Rossi Monreali Cristina (1900 circa)
Mattino in campagna, 2000
Acquerello su carta
68 x 48,5 cm (luce)
Firma: firma illeggibile al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità con nome dell’artista, titolo, tecnica, anno, dimensioni, firmato dall’artista
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 153 Paolo da San Lorenzo (1935)
Lui e lei (Landscape), 2006
Olio su tela
69,8 x 49,8 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: etichetta anonima con riferimento di inventario ed etichetta di corniceria
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: certificato dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 154 Giuseppe Zogia
Senza titolo
Olio su masonite
59,5 x 70 cm
Firma: “G. Zogia” al recto
Altre iscrizioni: sul verso nome e indirizzo dell’artista
Elementi distintivi: sul verso timbro e numero “33 / Q”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 85% (macchie)
Stato di conservazione. Superficie: 80% (lievi cadute di colore) -
Lotto 155 Nino Melloni (1930 circa)
Cavandone, 1989
Olio su tela
70 x 90 cm
Firma: "Nino Melloni” al recto
Data: “89” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta del "Premio internazionale “Novum Comum" ‘89"
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 158 Valerio Simionato
Colori ad Asolo
Olio su tela
70 x 60 cm
Firma: “Simionato “al recto
Altre iscrizioni: “Colori a Asolo” sul verso; nome e indirizzo dell’artista sul telaio
Elementi distintivi: sul verso, timbro di esposizione illeggibile; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 161 Giorgio Celiberti (1929)
Senza titolo
Tecnica mista su tela
30 x 40,2 cm
Firma: “Celiberti” al recto
Altre iscrizioni: a tergo della tela, firma (“Celiberti”) e dimensioni (“40×30”)
Elementi distintivi: a tergo del telaio timbri a pressione e a vernice rossa del produttore e della tipologia del legno
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90% -
Lotto 162 Cirillo Murer (1948 circa)
Nostalgia, 1985
Olio e matita su tela
70 x 80 cm
Firma: “Murer” al recto
Data: “85” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta relativa a un premio acquisto con dati dell’artista e titolo dell’opera
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 163 Italia. I metà del XX secolo
La zingara gitana
Olio su tela
128 x 91 cm
Altre iscrizioni: firma apocrifa “F Zonaro” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 80% (strappi risarciti nel 2004)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (stuccature e integrazioni pittoriche, restauro del 2004)
Il dipinto è tradizionalmente attribuito a Fausto Zonaro, in ragione della firma, in realtà apocrifa, posta al recto. Come sottolinea Ayut Gurcaglar, «le pennellate e gli effetti di luce e ombra conferiscono al dipinto uno stile realistico, che contraddice l'approccio impressionistico di Zonaro. Anche la firma non presenta similitudini con le firme utilizzate da Zonaro nei dipinti, in termini di spessore, forma e carattere delle lettere né quella peculiare maniera di Zonaro di fare la "Z" allungandone l'estremità inferiore» (comunicazione del 20 maggio 2021). L'opinione di Gurcaglar è sostanzialmente condivisa da Valerie Wadsworth, che, rilevando una similitudine della firma con quella del figlio e imitatore di Zonaro, Faustino, segnala la differenza di qualità della tela non solo rispetto ai dipinti del periodo orientalista, ma anche rispetto ai suoi ritratti veneti: «la posa della modella è statica. Forse Zonaro avrebbe fatto un ritratto più naturale, più vivo» (comunicazione del 23 maggio 2021).
Erol Makzume e Cesare Mario Trevigne, i maggiori esperti dell'artista, confermano i dubbi sollevati sia circa lo stile sia circa la firma, escludendo la paternità di Zonaro (comunicazioni del 21 maggio 2021). In particolare, il Prof. Trevigne, curatore dell'Archivio Generale delle opere di Fausto Zonaro, rileva come «la stessa modalità di firma compare anche su altri dipinti, tutti risultanti falsi». Non è da escludere che autore dell'opera sia il figlio Faustino (1913-?), di cui la tela sarebbe una delle testimonianze più riuscite, ovvero un falsario, anonimo, forse di area veneta.
Ringraziamo Ayut Gurcaglar, Erol Makzume, Cesare Mario Trevigne e Valerie Wadsworth per il supporto nella catalogazione dell'opera. -
Lotto 167 Franco Gnocchi (1945 circa)
Natura morta con fiori
Olio su tela
40 x 80 cm
Firma: “Gnocchi” al recto
Altre iscrizioni: “x autentica Gnocchi Franco 77H9” sul verso
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Intra
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità dell’artista
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 168 Nazzareno Cugurra (1924)
Fiaschetto e bicchiere con vino rosso / Cestino con frutta e verdura / Ravanelli, visciole, pane casareccio / Rosa appassita, foglia di Rosa, 1987
Olio su tela
30,2 x 40,1 cm
Firma: "N. Cugurra" al recto; "Nazzareno Cugurra" al verso
Data: "Giugno 1987"
Altre iscrizioni: titolo al verso ("Fiaschetto e bicchiere con vino rosso / Cestino con frutta e verdura / Ravanelli, visciole, pane casareccio / Rosa appassita, foglia di Rosa")
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con riferimento inventariale
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Pittore chiarista, amico di Guttuso, nasce a Verona nel 1924 e si mantiene agli studi impartendo lezioni private di pittura a Napoli. Tra i suoi allievi figura Romano Mussolini, il quale, nell'immediato dopo guerra, era confinato per motivi politici nell’isola d’Ischia. Nel 1949, all’età di 25 anni, si diploma presso l'Accademia di belle arti di Napoli, nei cui locali tiene le sue prime mostre. I primi anni giovanili, incerti e avventurosi, sono stati caratterizzati da episodi dolorosi che hanno condizionato i temi della sua iniziale pittura inducendolo a ritrarre un mondo di diseredati.
Nel 1951-52, 1955-56 e 1959-60 partecipa alla Quadriennale nazionale d'arte di Roma. Nel 1956 partecipa alla XXVIII Biennale di Venezia. Attratto dall’ambiente romano ricco di stimoli artistici e culturali decide di trasferirvisi.
Il dipinto è presentato in una cornice di riuso, recante un appunto del 1956. -
Lotto 170 Gino Alberti (1921 - 1990)
Natura morta con pere e geranei
Olio su tavola
49,5 x 60 cm
Firma: “G. Alberti” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Alberti è artista vicentino, autore della monografia "Montebelluna e circondario. Storia Arte Industria e Commercio", 1980, illustrata con suoi disegni e fotografie. -
Lotto 173 Giancarlo Amurri (1929)
Grandi girasoli, 1997
Olio su tela
50 x 70 cm
Firma: "Amurri” al recto
Elementi distintivi: sul telaio, misure ed etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità con titolo, anno di esecuzione 1997, misure, tecnica e firma dell’artista
Stato di conservazione. Supporto: 90% (macchie di colore filtrato attraverso la tela)
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 174 Patrizia Befera (1967 circa)
Girasoli, 1986
Acquerello su carta
57 x 78 cm
Firma: “Patrizia Befera” al recto
Data: “14-2-1986” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 176 Salvador Dalí (1904 - 1989)
Gladiolus cum aurium corymbo exspectantium
Litografia goffrata su carta
74 x 54 cm (luce)
Firma: “Dalì” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “76/350” a matita al recto; "Gladiolus cum aurium corymbo exspectantium" su lastra
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 179 Luigi Veronesi (1909 - 1998)
Senza titolo, 1953/76
Litografia su carta
34,5 x 26 cm (lastra)
Firma: “L. Veronesi” al recto a matita
Data: “1953/76” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “75/100” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, una etichetta anonima con dati dell’opera; etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: Stato di conservazione. Superficie: 90% (carta ingiallita) -
Lotto 180 Fabio Failla (1917 - 1987)
Vaso con margherite
Olio su cartone telato
33 x 22,5 cm (luce)
Firma: “Failla” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 85% (lievi cadute di colore) -
Lotto 181 Renato Borsato (1927 - 2013)
Carnevale
Serigrafia su carta
40,1 x 98,4 cm (lastra)
Firma: “Borsato “al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “25/30” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, timbro della Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; due etichette con riferimenti di inventario della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna
Provenienza: Galleria d’arte Martinazzo, Montebelluna; Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Borsato espone alla XXVII Biennale Internazionale d’arte di Venezia nel 1954 con un gruppo di cinque opere, ottenendo il Premio Tursi. Nel 1955 ottiene una borsa di studio dal Governo francese ritornando così dopo cinque anni a Parigi e avendo l’occasione di visitare anche la Bretagna, la Normandia e Rouen. In autunno dipinge a Travesio nel Friuli, ed è invitato alla VII Quadriennale Romana.
L’anno seguente, nel 1956, espone alla XXVIII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia con tre dipinti ottenendo come riconoscimento ufficiale un acquisto dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ed uno dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nello stesso anno a Parigi, invitato dalla Direzione della Galerie Marcel Bernheim per una personale. Dal 1979 al 1986 è Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa. -
Lotto 182 Giancarlo Scorcelletti (1939)
Vaso di fiori
Olio su tela
68 x 48,2 cm (luce)
Firma: “Scorcelletti Giancarlo M.”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Giancarlo Scorcelletti, laureato all’Accademia di Belle Arti di Roma è stato allievo tra gli altri di Efisio Osoppo, Mino Maccari, Mario Rivosecchi. Si è cimentanto principalmente con dipinti di grandi dimensioni e serie grafiche di tema filosofico e religioso. Nel 2019 gli è stata dedicata una mostra monografica a Matera nel Distretto del Mobile imbottito, inaugurata da S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo Arcivescovo della Diocesi Matera Irsina. -
Lotto 183 Antonio Fomez (1937 circa)
Natura morta
Inchiostro a penna e a lavis, tempera e acrilico su carta
45,5 x 33 cm (luce)
Firma: al recto, “A Fomez”
Elementi distintivi: etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Antonio Fomez si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1961. Già nel 1957 scrive e disegna “La parabola dei ciechi” di Brueghel e nel 1961 completa un lungo saggio sul “Ritratto di giovane” del Rosso, corredato da disegni acquarellati. Nello stesso periodo studia e disegna la pittura futurista e successivamente elabora i primi quadri informali e la pittura nucleare con gli sgocciolamenti.
Ottiene il primo riconoscimento nazionale a Roma nel 1960, quando vince il primo premio in una mostra riservata agli studenti italiani e stranieri delle Accademie di Belle Arti e delle Università italiane. Espone i suoi lavori per invito o per accettazione ad importanti mostre nazionali, come il Premio Spoleto, il Premio Michetti, il Premio Termoli, il Premio Marche, la “Biennale di Pontedera” e altre, vincendo alcuni premi. La prima mostra personale di Fomez risale al 1961 presso la Galleria S. Carlo di Napoli. Nel 1963 si trasferisce a Milano. Tra il 1963/64 passa a un nuovo tipo di figurazione ed è tra i primissimi in Italia a utilizzare il linguaggio della pop art. Dalla sua intensa attività – rappresentata da diversi cicli pittorici e scultorei – nel 1967 appaiono le prime scalette e le opere monocrome bianche, che esporrà a Milano e a Parigi. Nel clima della contestazione studentesca del 1968, espone alcune vasche contenenti pesci e acqua, che presenta in una collettiva alla Galleria Artecentro di Milano, alla Galleria Toselli di Milano (allora Galleria Nieubourg) e subito dopo in una personale alla Galleria Zunini a Parigi, alla Galleria Carabaga di Genova, dove espone un canotto con acqua e pesci. Nel 1985, in occasione della Fiera d’Arte di Bologna, pubblica “La Pagella dei critici” col Giudizio Finale, sulla quale gli artisti (Baj, A. Pomodoro, Cavaliere, Del Pezzo, Dorazio e altri) assegnano i voti ai critici. Nel 1988, in occasione del Carnevale Ambrosiano di Milano, esegue una scenografia in Piazza della Scala, mascherando il monumento a Leonardo con un telo piramidale e apponendo sul capo del Maestro di Vinci una grande cesta con frutta colorata. Seguono altri cicli tematici, tra cui particolari rivisitazioni, nature morte e tavole imbandite, e lavori ispirati a celebri opere di Courbet e Velazquez. -
Lotto 184 Giancarlo Gusella (1936)
L'albero de l’eterna giovinezza
Serigrafia su carta
46,5 x 35,5 cm (lastra)
Firma: “Gusella” al recto a matita
Data: “2000” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “11/90” al recto a matita; “l’albero de l’eterna giovinezza” al recto a matita
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 185 Paolo da San Lorenzo (1935)
Fiori, 2001
Olio su tela
50 x 40 cm
Firma: al recto, “Paolo da San Lorenzo”
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 187 Luca Alinari (1943 - 2019)
Fantasia
Serigrafia su carta
68,5 x 69 cm (lastra)
Firma: “Alinari” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “95/175” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Galleria d’Arte Martinazzo di Montebelluna; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna
Provenienza: Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 188 Enrico Natale Cotti (1941 - 1996)
Il mistero della casa rossa, 1973
Olio su tavola
101 x 71,6 cm
Firma: “Cotti” al recto
Data: “73” al recto
Altre iscrizioni: “1970 Il mistero della casa rossa” e altre iscrizioni illeggibili sul verso
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Cotti ha un ricco percorso espositivo, iniziato nel 1966, che include esposizioni al Palazzo dell'Unesco a Parigi (1977), con premio della giuria "Vittoria Alata", al Musée de la Vieille Charité di Marsiglia (1978), a Palazzo Barberini, Roma (1984). -
Lotto 190 Paolo da San Lorenzo (1935)
Vaso di fiori
Olio su tela
70 x 49,8 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento di inventario e analoga etichetta anonima
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 191 Paolo da San Lorenzo (1935)
Vele, 2000
Olio su tela
100,2 x 100,2 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 192 Luigi Servolini (1906 - 1981)
Segni zodiacali: ariete
Cromoserigrafia su carta
45,5 x 45,5 x 2 cm (luce)
Firma: al recto, “Luigi Servolini”
Altre iscrizioni: al recto, “XXV/CL”
Elementi distintivi: etichetta di inventario Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: Certificati: sul verso, certificato di autenticità del figlio dell’artista
Stato di conservazione. Supporto: 85% (danni da umidità: ondulature)
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Tiratura postuma in 150 esemplari in numeri arabi e 150 esemplari in numeri romani. -
Lotto 193 Carmi Eugenio (1920 - 2016)
Senza titolo, 1981
Litografia su carta
51,3 x 41,7 cm (lastra)
Firma: “Carmi” al recto a matita
Data: “81” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “61/75” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; etichetta della Banca Popolare di Asolo e Montebelluna con riferimenti di inventario
Provenienza: Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; Banca Popolare di Asolo e Montebelluna; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 195 Franco Gentilini (1909 - 1981)
Senza titolo
Serigrafia su cartoncino
178,7 x 129,8 cm
Firma: “Gentilini” al recto a matita nel corpo dell’immagine
Altre iscrizioni: tiratura “106/120” al recto a matita nel corpo dell’immagine
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 197 Luigi Rincicotti (1941)
Video con uccello, 1984
Tempera, acrilico e olio su cartone
69,2 x 48,8 cm (luce)
Firma: “L. Rincicotti” al recto
Data: “1984” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%
Luigi Rincicotti, nativo di Fano, si trasferisce a Venezia nel 1959 e dunque a Musestre, nel Trevigiano, nel 1973. De Chirico, Carena, Guidi, Saetti, Scanavino sono gli artisti con i quali maggiormente si confronta nel suo periodo formativo, fino a intraprendere una autonoma via tra attenzione, anche cruda, al dettaglio e composizione surreale. Per un approfondimento bibliografico: Silvio Castro, a cura di, "Rincicotti", Colognola ai Colli, 1983, con contributi di Maurizio Calvesi, Enzo Carli, Giorgio Di Genova, Carlo Munari, Mario Penelope, Franco Solmi e Marcello Venturoli. -
Lotto 201 Emilio Scanavino (1922 - 1986)
Composizione astratta
Acquatinta e serigrafia su carta
49,5 x 35 cm (lastra)
Firma: “Scanavino” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “69/100” al recto a matita
Elementi distintivi: una etichetta anonima con dati dell’opera; etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 202 Arturo Chiappini - Cip (1900 - 1999)
La gioia di un ricordo
Stampa al laser su carta
23 x 17,5 cm
Altre iscrizioni: sul verso, dati dell’artista
Elementi distintivi: sul verso, etichetta con titolo e tecnica Laser guidato
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 204 Paolo da San Lorenzo (1935)
III millennio, 2000
Olio su tela
100 x 100 cm
Firma: “Paolo da San Lorenzo” al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di garanzia dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 205 Hsiao Chin (1935)
Senza titolo, 1977
Acquaforte e acquatinta su carta
49 x 32,5 cm (lastra)
Firma: non leggibile al recto a matita
Data: “77” al recto a matita
Altre iscrizioni: tiratura “11/50” al recto a matita
Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; una etichetta anonima con dati dell’opera
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 206 Pericle Fazzini (1913 - 1987)
Vortice
Litografia su carta
49 x 68,8 cm (luce)
Firma: “Pericle Fazzini” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “6/150” a matita al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario; etichetta anonima con dati dell'opera
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 207 Francesco Casorati Pavarolo (1934 - 2013)
Composizione astratta, 1990
Acquaforte, acquatinta e serigrafia su carta
42,5 x 26,7 cm (luce)
Firma: “Casorati” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “P.A.” a matita al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 208 Ennio Finzi (1931)
Senza titolo
Pastelli su carta
33,5 x 35,5 cm
Firma: “Finzi” al recto
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 209 Sandro Trotti (1934)
Danzatrice tai
Litografia su carta
67,6 x 46,6 cm (luce)
Firma: “Trotti” a matita al recto
Altre iscrizioni: tiratura “111/150” a matita al recto
Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 210 Franco Zingaretti (1939 - 2018)
Senza titolo, 1985
Serigrafia su carta Fabriano
69,2 x 48,5 cm (luce)
Firma: "Zingaretti" a matita al recto
Altre iscrizioni: indicazione della tiratura al recto ("Prova d'autore 1985")
Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario ed analoga etichetta anonima
Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%
Franco Zingaretti ha lavorato sull'antica tradizione della carta fabrianese, lavorata a mano dal XIII secolo, facendo lunga esperienza presso le Cartiere Miliani di Fabriano, tra l'altro ricoprendo per dieci anni il ruolo di "disegnatore filigranista". Nei suoi quadri Zingaretti intesse con l'uso di tecnica mista e di sabbia di fiume forme grafiche a rilievo, libri d'artista, pittura, scultura. Partecipa dal 1974 a numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero: Austria, Croazia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Isola di Malta, Israele, Libia, Slovenia, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Taipei, Taiwan, U. S. A. -
Lotto 216 Cartiere Miliani Fabriano (1782 circa)
La Madonna del Cardellino, da Raffaello
Filigrana in chiaroscuro retroilluminata
41 x 34,7 cm (luce)
Firma: "E. Librari"
Data: "1949"
Altre iscrizioni: "CARTIERE MILIANI FABRIANO"
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Stato di conservazione. Supporto: 90% (parti elettriche non verificate o mancanti; danni alla cornice)
Stato di conservazione. Superficie: 95%
In asta, un esemplare di filigrana artistica in chiaroscuro, realizzata da Eraldo Librari, per la storica Cartiera Miliani, di Fabriano, sul modello celeberrimo della "Madonna del cardellino" di Raffaello. Come ricorda Annarita Librari, "Con Giuseppe Miliani (1816 - 1890), nipote di Pietro (1744 - 1817), fondatore della ditta Miliani, la cartiera si ingrandisce, la carta da disegno si afferma come la migliore, tanto che alla esposizione di Londra nel 1851 viene premiata, e la carta valori comincia ad essere la specialità della fabbrica fabrianese. Alla morte di Giuseppe la cartiera era già un grande complesso, ma sarà il figlio Giambattista (1856-1937) ad operare l’effettiva trasformazione da azienda artigianale ad industriale (...). Giambattista alle conoscenze tecniche unisce un’ampia visione dell’organizzazione industriale grazie ai frequenti viaggi che, fin da giovanissimo, compie in diverse nazioni europee e in Nord America. Nel 1889 riceve la Legion d’onore per aver presentato, all’esposizione di Parigi, le migliori filigrane per i biglietti di banca. Per le filigrane di Fabriano, ancor prima del riconoscimento parigino, esisteva un vero e proprio entusiasmo. Nel 1886 Ernst Kirchner di Francoforte sul Meno scrive: “Le vostre carte filigrane sono le più belle che io abbia mai veduto fino ad ora. Da quando posseggo questi veramente artistici fogli non oso più nemmeno guardare gli stessi prodotti della Germania. I ritratti, come pure i dettagli che li ornano sono di una finezza ammirabile, perfetta e formano ora il punto essenziale di questa modesta collezione che io curo con molto amor proprio”. Nel settore della Filigrana artistica in chiaro-scuro per banconote Giambattista, in un primo momento, per l’incisione su cera si avvalse del prof. Bianchi di Roma, medaglista dei Sacri Palazzi Apostolici, che direttamente da Roma inviava a Fabriano le cere commissionate. Successivamente, la sua lungimiranza e previdenza lo spinsero a dotare l’Officina Filigrane delle cartiere di Fabriano della sezione di incisione su cera, dove destinò giovani e abili artisti che riuscirono a soddisfare appieno le esigenze aziendali. Capostipite di questa scuola fu Serafino Cilotti (1868-1943), che realizzò opere di notevole impatto artistico, da considerare come una nuova forma di espressione d’arte figurativa su cera, Angelo Bellocchi (1880-1939) e Virgilio Brozzesi (1869-1946). Allievi di Cilotti possono considerarsi Aldo Frezzi (1885-1972), (...) Eraldo Librari (1907-1988) e Luigi Filomena. Luigi Casoni fu incisore delle Miliani fino al 1958, quando fu chiamato dalla Banca d’Italia per incidere le “testine” delle banconote." "Eraldo Librari apprese quest’arte soprattutto osservando Serafino Cilotti mentre incideva, o meglio “rubando con l’occhio” attento e predisposto, avendo già alle spalle una preparazione artistica e una innata attitudine verso le più svariate forme d’arte. Entrò in Cartiera dopo aver vinto un concorso, rispettando la tradizione familiare che aveva visto il padre Decoroso e il nonno Angelo lavorare nella prestigiosa fabbrica fabrianese come lavoranti al reparto tini. Eraldo, da giovane, dopo aver frequentato la scuola professionale, fu allievo intagliatore del Prof. Ivo Quagliarini di Fabriano, lavorando nel suo mobilificio; fu un abile e fecondo scultore realizzando numerosi busti di noti personaggi fabrianesi dell’epoca; fu autore di numerose poesie e un compositore di canzoni; incisore su cera di numerose opere d’arte di grandi dimensioni e di testine per banconote, settore trainante dell’azienda, quest’ultime precedute da numerosi disegni preparatori a matita e a china, in un’epoca dove tutto era affidato all’abilità manuale dell’artista. Le incisioni di grandi dimensioni, che l’azienda faceva realizzare ai suoi più validi incisori, per fine propagandistico e d’immagine, non sono delle semplici e fredde riproduzioni di opere d’arte o ritratti, ma il frutto di una personale interpretazione che si riflette in uno stile espressionistico e scultoreo (dove un semplice elemento paesaggistico, come una pianta, viene reso con la minuzia di un botanico, le espressioni dei volti riflettono il pathos del personaggio ritratto), influenzato dal suo coinvolgimento emotivo e dalla sua sensibilità. Si tratta di un coinvolgimento che lo porta quasi a dimenticare il fine dell’incisione su cera - come fase principale di un lungo processo che richiede alcune particolari accortezze tecniche - e a trattarla come un’opera scultorea finale o come un pezzo di legno da intagliare, dove la materia deve essere rimossa di getto per far emergere l’immagine che racchiude al suo interno". ( Annarita Librari, "Cera una volta... la Filigrana Artistica in chiaroscuro"). La storia della cartiera Miliani è stata ricostruita da Bruno Bravetti, nella monografia “Giambattista Miliani”, Affinità Elettive, 2010 -
Lotto 217 Adriano Piotto (1952 circa)
Sintesi in verde, 2001
Olio su tela
60 x 50 cm
Firma: “apiotto” al recto e sul verso
Data: “01” al recto
Altre iscrizioni: “Sintesi in verde” sul telaio
Elementi distintivi: sul verso, due timbri dell’artista
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: sul verso, certificato di autenticità dell’artista con titolo e data
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95% -
Lotto 220 Adriano Piotto (1952 circa)
Aquiloni dimenticati, 1998
Acrilico e collage su tela
70 x 60 cm
Firma: “apiotto” al recto e sul verso
Data: “98” al recto
Altre iscrizioni: “Titolo: Aquiloni dimenticati” sul telaio; “Galleria Valerio Valdobbiadene TV” sul verso
Elementi distintivi: sul verso, tre timbri dell’artista
Provenienza: Galleria Valerio, Valdobbiadene; Veneto Banca SpA in LCA
Certificati: certificato di autenticità dell’artista
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%