LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - PARTE PRIMA

LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - PARTE PRIMA

martedì 27 febbraio 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)
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  • Emilio Kalchschimdt (1902 - 1983) 
Vecchia Domodossola, 1967
    Lotto 25

    Emilio Kalchschimdt (1902 - 1983)
    Vecchia Domodossola, 1967
    Olio su tavola
    58,7 x 48,6 cm
    Firma: al recto “Em Kalchschmidt”
    Data: al recto “967”
    Altre iscrizioni: sulla carta di rifodero del telaio indicazione del soggetto e dell’autore
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Maurizio D'Agostini (1946) 
Venere (la portatrice di pace), 2005
    Lotto 27

    Maurizio D'Agostini (1946)
    Venere (la portatrice di pace), 2005
    Terracotta semire dipinta
    57,8 x 46,5 x 47,7 cm
    Firma: “M D” inciso sul piatto
    Data: “05” inciso sul piatto
    Altre iscrizioni: titolo (“VENERE”) e dedica (“A G. HOLST”) inciso sul piatto
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Bibliografia: B. Buscaroli, a cura di, Maurizio D'Agostini. Immaginazione, materia e sentimento, Vicenza, 2006, pp. 52-53
    M. Rossi, Materia e sentimento riuniti da Maurizio D'Agostini. 40 opere di scultura e pastelli al LAMeC, Basilica Palladiana, in Il Giornale di Vicenza, 17.06.2006
    M. Rossi, Un artista che traduce nella forma ciò che sogna. Al LAMeC l'antologica a cura di Beatrice Buscaroli, in La Voce dei Berici, 09.07.2006
    R. Amaglio, D'Agostini. Il fantasticare diventa scultura, in La domenica di Vicenza, 27.07.2006
    F. Girardello, I Pianeti, l'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, in Catalogo della mostra alla Fondazione G. B. Cima da Conegliano, 2009
    G. Grossato, D'Agostini sulle tracce di Holst, e i pianeti diventano sculture, in Il Giornale di Vicenza, 9 luglio 2009
    M. Valediano, Un argonauta lungo rotte enigmatiche, in Il Giornale di Vicenza, 18 novembre 2009
    C. Franchetti, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Sondrio, 2011, pp. 28-29 (ill.)
    G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini, in Artantis, Palermo, luglio-agosto 2011
    G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini a casa dell'astronomo Piazzi, in Il Giornale di Vicenza", 11 maggio 2011
    Aa. Vv., Enciclopedia Artisti contemporanei, Roma, 2013, pp. 128 (ill. versione in bronzo) e 129
    B. Buscaroli e P. Levi, testi di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Costa di Mezzate, 2016, pp. 9, 11, 20-21 (ill.)
    D. Radini Tedeschi e S. Pieralice, "Atlante dell'Arte", Novara, 2020, sub vocem
    M. Veladiano, Maurizio D'Agostini nell'"Atlante dell'Arte, in Il Giornale di Vicenza, 28.07.2020, p. 39
    A. Keran, I pianeti di Maurizio D'Agostini. La chiave metafisica della Materia, in Amedit, autunno 2020
    Esposizioni: B. Buscaroli, a cura di, Maurizio D'Agostini, Immaginazione, materia e sentimento, LAMeC Basilica Palladiana, Vicenza, 17 giugno - 27 agosto 2006
    F. Girardello, a cura di, I Pianeti. L'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, Fondazione Giovanni Battista Cima, Conegliano, 1 maggio - 14 giugno 2009
    C. Franchetti, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Teatro Comunale Giuseppe Piazzi, Sondrio, 24 aprile - 15 maggio 2011
    Aa. Vv., "I sette pianeti. Omaggio a Gustav Holst", mostra itinerante nelle sedi di Veneto Banca di Bari (Palazzo Barone Ferrara), Fabriano, Verona, Verbania, 2014
    B. Buscaroli e P. Levi, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Veneto Banca, 2016
    Stato di conservazione. Supporto: 85% (danni minori da urto e frizione, per esempio al piatto)

    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    L'opera fa parte di una serie realizzata da D'Agostini nei primi anni 2000 sui pianeti, dedicata a Gustav Holst (1874-1934), che ebbe successo mondiale con la suite "The Planets". «Mi appassionai - racconta l'artista, che già nel 1999 aveva tratteggiato a pastello l'Uomo degli astri (Buscaroli e Levi 2016, p. 11) - alla suite musicale de "I sette pianeti" di Gustav Holst a casa di amici, i coniugi Borgato. Paola e Luigi Borgato sono costruttori di pianoforti. Quella sera mi invitarono a cena. Con noi c'era anche il pianista Igor Roma. Era una bellissima serata d'Autunno del 2001 e dopo cena, per concludere quel caloroso e gioviale incontro, Igor si accomodò al pianoforte (un pianoforte Borgato a coda, naturalmente!), un eccezionale strumento nero come la notte e lucido come uno specchio. E lì, con le sue dita che correvano furiosamente sulla tastiera, Igor mi fece conoscere Marte portatore di guerra di Gustav Holst. L'impatto fu immediato, rimasi letteralmente catturato da quei suoni potenti, che in parte già conoscevo per averli sentiti in alcune colonne sonore di film d'azione. Confesso che non conoscevo Holst, il compositore, ma la sua musica, un po', sì! Stavo trascorrendo un periodo di crisi creativa, come mi è sempre accaduto, a fasi alterne. Mi trovavo in una situazione in cui avevo grande necessità, assoluto bisogno di una scintilla che accendesse la miccia della mia fantasia creativa e Marte portatore di guerra fu vera dinamite! Quella famosa sera, rincasando, la mia anima stava meravigliosamente bene. Mi venne in mente un progetto ambizioso, superbo: avrei realizzato i miei sette pianeti sulla base delle musiche di Gustav Holst. Ascoltando il divino Holst nacquero nell'arco di sette anni i miei personaggi. Ero inebriato da quelle musiche. Il mio scopo consisteva nel materializzare quei suoni secondo le mie visioni, riuscire a creare delle sculture che fossero in grado di rappresentare le musiche che ascoltavo. Fu una impresa di cui vado molto fiero, una ricerca e una sperimentazione che mi ha portato molto lontano, nel mondo esaltante del mistero e dell'inconscio. E così nacquero in ordine temporale Giove, Saturno, Marte, Venere, Nettuno, Mercurio e Urano.» (M. D'Agostini, estratto dal Carnet de voyage, in Buscaroli e Levi 2016, p. 11). La portata allegorica di ogni pianeta è ben sintetizzata da Beatrice Buscaroli nella introduzione alla mostra del 2016 (p. 9): «la seduzione di Venere, la regalità musicale di Giove, l'assolutezza imperativa di Marte, la fluidità turbinosa di Saturno, la dimensione proteiforme e vibratile di Mercurio, la gravità mistica di Nettuno, la struttura labirintica di Urano».
    Il ciclo - nel suo svolgersi negli anni - consente a D'Agostini di richiamare la memoria del proprio apprendistato nell'incisione, nello sbalzo e nel disegno presso la Scuola d'Arte e Mestieri di Vicenza, unendoli all'esperienza della scultura monumentale, ed all'approfondimento della ceramica, che dal 2004 inizia a dipingere con oli e acrilici al modo degli antichi (Buscaroli e Levi 2016, p. 37). Nasce così un modo di fare scultura che dichiara il proprio legame con la musica, ma che è prima di tutto di impronta teatrale, con il definirsi di personaggi che sono in realtà maschere e abiti almeno quanto idee.
    Di ogni scultura della serie esistono diversi disegni preparatori, che ne rivelano la genesi: Venere, negli studi preparatori, di una figura di donna e di una maschera, dove il corpo femminile si sviluppa in forme che richiamano petali, conchiglie, farfalle e la fluidità dell'acqua e del vento, piuttosto distanti dall'immagine finale, di più forte richiamo sessuale (Buscaroli 2006, p. 33; Franchetti 2011, p. 28; Buscaroli e Levi 2016, p. 20).
    Del ciclo D'Agostini ha realizzato, a richiesta, esemplari in bronzo.

  • Marino Capodacqua ( - 2007), (?)
Scorcio di abitato
    Lotto 28

    Marino Capodacqua ( - 2007), (?)
    Scorcio di abitato
    Olio su cartoncino
    38 x 27,8 cm
    Firma: "Capodacqua"
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta etichetta analoga anonima con riferimenti di inventario
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Artista maceratese. Si ricorda una mostra presso il Palazzo Comunale di Recanati nel 2007.

  • Nino Melloni (1930 circa) 
Campanile
    Lotto 30

    Nino Melloni (1930 circa)
    Campanile
    Olio su tela
    70 x 90 cm
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Enrico Benetta (1977 circa) 
R II legato d’arancio e grigio...
    Lotto 32

    Enrico Benetta (1977 circa)
    R II legato d’arancio e grigio...
    Acrilico, smalto e sabbie su carta applicata su tela
    100 x 160 cm
    Firma: “Enrico Benetta”, “E Benetta”, “EB” sul verso
    Altre iscrizioni: “Per autentica”, “R II legato d’arancio e grigio...” sul verso
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Adriano Piotto (1952 circa) 
Composizione settembrina, 2005
    Lotto 33

    Adriano Piotto (1952 circa)
    Composizione settembrina, 2005
    Acrilico e sabbia su tavola
    60 x 50 cm
    Firma: “apiotto” al recto
    Elementi distintivi: sul verso, timbro dell’artista
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Certificati: sul verso, certificato di autenticità dell’artista con titolo e data
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Mario Schifano (1934 - 1998) 
Piante acquatiche
    Lotto 34

    Mario Schifano (1934 - 1998)
    Piante acquatiche
    Serigrafia su carta
    70 x 92 cm (lastra)
    Firma: “Schifano” al recto a matita
    Altre iscrizioni: tiratura “H.C.” al recto a matita
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Veneto Banca con riferimenti di inventario
    Provenienza: Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca; Veneto Banca SpA in LCA
    Certificati: sul verso, certificato di originalità della Galleria d’Arte Martinazzo di Montebelluna
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Filippo De Pisis (1896 - 1956) , imitatore di
Paesaggio
    Lotto 35

    Filippo De Pisis (1896 - 1956) , imitatore di
    Paesaggio
    Olio su tavola
    33,8 x 56,5 cm
    Altre iscrizioni: in grafia imitativa al recto “Pisis”, “e 31”
    Elementi distintivi: quattro etichette al verso, con riferimento all’opera, a numeri di inventario e in caratteri maiuscoli “EXPOSED”
    Provenienza: collezione privata, Treviso; Veneto Banca SpA in LCA
    Certificati: Fotocertificato della Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna del 3 febbraio 1997 (come opera autentica di Filippo De Pisis)
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Si tratta di una imitazione di De Pisis, probabilmente realizzata a partire da una tavoletta di dimensioni minori, 24x36 cm. ("Casolare", 1950, riprodotta in G. Briganti, a cura di, De Pisis. Catalogo generale, 1997, p. 792). Si è espressa per la non autenticità, dopo esame dal vero, la Associazione per Filippo De Pisis.

  • Giulio Turcato (1912 - 1995) 
Nove incisioni, 1977
    Lotto 37

    Giulio Turcato (1912 - 1995)
    Nove incisioni, 1977
    Serigrafia e litografia su carta
    70,1 x 50,6 cm
    Firma: “TURCATO” a matita su carta
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura “26/100” a matita su carta
    Elementi distintivi: al verso di ogni foglio, timbro a secco dell’editore
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 85% (alcune ondulature e pieghe, prodotte anche da fermagli in metallo ancora presenti)
    Stato di conservazione. Superficie: 85% (depositi)

    Il lotto contiene 9 di 10 tavole componenti una edizione pubblicata in tiratura 100 esemplari da La Nuovo Foglio Editrice nel 1976 per cura di Magdalo Mussio e con gli interventi dei maestri incisori Sante Consoli, Isabella Scarabotto, Giovanni Budassi e Solidea Marsili.

  • Bruto Pomodoro  (1961 circa) 
Elogio del quadrato - Rossoquadrato 5, 1998
    Lotto 38

    Bruto Pomodoro (1961 circa)
    Elogio del quadrato - Rossoquadrato 5, 1998
    Tempere, ossidi, inchiostro di china e collage con sabbia su carta Fabriano telata
    49 x 59 cm
    Elementi distintivi: sul verso, due etichette con dati dell’artista e dell’opera; etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
    Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
    Esposizioni: Premio pittura contemporanea città di Arona, Arona 1998
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Maurizio D'Agostini (1946) 
Urano (il mago), 2009
    Lotto 39

    Maurizio D'Agostini (1946)
    Urano (il mago), 2009
    Terracotta semire dipinta
    67,8 x 41,8 x 42,8 cm
    Firma: “M D” inciso sulla base
    Data: “09” inciso sulla base
    Altre iscrizioni: titolo (“URANO”) e dedica (“A G. HOLST”) incisi sulla base
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA

    Bibliografia: F. Girardello, I Pianeti, l'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, in Catalogo della mostra alla Fondazione G. B. Cima da Conegliano, 2009
    G. Grossato, D'Agostini sulle tracce di Holst, e i pianeti diventano sculture, in Il Giornale di Vicenza, 9 luglio 2009
    M. Valediano, Un argonauta lungo rotte enigmatiche, in Il Giornale di Vicenza, 18 novembre 2009
    G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini, in Artantis, Palermo, luglio-agosto 2011
    G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini a casa dell'astronomo Piazzi, in Il Giornale di Vicenza", 11 maggio 2011
    Aa. Vv., Enciclopedia Artisti contemporanei, Roma, 2013, pp. 128-129
    B. Buscaroli e P. Levi, testi di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Costa di Mezzate, 2016, pp. 9, 11, 26-27 (ill.)
    D. Radini Tedeschi e S. Pieralice, "Atlante dell'Arte", Novara, 2020, sub vocem
    G. Maritati, L'Atlante dell'arte 2020, in TG1, 11.06.2020
    A. Keran, I pianeti di Maurizio D'Agostini. La chiave metafisica della Materia, in Amedit, autunno 2020
    Esposizioni: F. Girardello, a cura di, I Pianeti. L'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, Fondazione Giovanni Battista Cima, Conegliano, 1 maggio - 14 giugno 2009
    Aa. Vv., "I sette pianeti. Omaggio a Gustav Holst", mostra itinerante nelle sedi di Veneto Banca di Bari (Palazzo Barone Ferrara), Fabriano, Verona, Verbania, 2014
    B. Buscaroli e P. Levi, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Veneto Banca, 2016

    Stato di conservazione. Supporto: 85% (parti danneggiate e stuccate)
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    L'opera fa parte di una serie realizzata da D'Agostini nei primi anni 2000 sui pianeti, dedicata a Gustav Holst (1874-1934), che ebbe successo mondiale con la suite "The Planets". «Mi appassionai - racconta l'artista, che già nel 1999 aveva tratteggiato a pastello l'Uomo degli astri (Buscaroli e Levi 2016, p. 11) - alla suite musicale de "I sette pianeti" di Gustav Holst a casa di amici, i coniugi Borgato. Paola e Luigi Borgato sono costruttori di pianoforti. Quella sera mi invitarono a cena. Con noi c'era anche il pianista Igor Roma. Era una bellissima serata d'Autunno del 2001 e dopo cena, per concludere quel caloroso e gioviale incontro, Igor si accomodò al pianoforte (un pianoforte Borgato a coda, naturalmente!), un eccezionale strumento nero come la notte e lucido come uno specchio. E lì, con le sue dita che correvano furiosamente sulla tastiera, Igor mi fece conoscere Marte portatore di guerra di Gustav Holst. L'impatto fu immediato, rimasi letteralmente catturato da quei suoni potenti, che in parte già conoscevo per averli sentiti in alcune colonne sonore di film d'azione. Confesso che non conoscevo Holst, il compositore, ma la sua musica, un po', sì! Stavo trascorrendo un periodo di crisi creativa, come mi è sempre accaduto, a fasi alterne. Mi trovavo in una situazione in cui avevo grande necessità, assoluto bisogno di una scintilla che accendesse la miccia della mia fantasia creativa e Marte portatore di guerra fu vera dinamite! Quella famosa sera, rincasando, la mia anima stava meravigliosamente bene. Mi venne in mente un progetto ambizioso, superbo: avrei realizzato i miei sette pianeti sulla base delle musiche di Gustav Holst. Ascoltando il divino Holst nacquero nell'arco di sette anni i miei personaggi. Ero inebriato da quelle musiche. Il mio scopo consisteva nel materializzare quei suoni secondo le mie visioni, riuscire a creare delle sculture che fossero in grado di rappresentare le musiche che ascoltavo. Fu una impresa di cui vado molto fiero, una ricerca e una sperimentazione che mi ha portato molto lontano, nel mondo esaltante del mistero e dell'inconscio. E così nacquero in ordine temporale Giove, Saturno, Marte, Venere, Nettuno, Mercurio e Urano.» (M. D'Agostini, estratto dal Carnet de voyage, in Buscaroli e Levi 2016, p. 11). La portata allegorica di ogni pianeta è ben sintetizzata da Beatrice Buscaroli nella introduzione alla mostra del 2016 (p. 9): «la seduzione di Venere, la regalità musicale di Giove, l'assolutezza imperativa di Marte, la fluidità turbinosa di Saturno, la dimensione proteiforme e vibratile di Mercurio, la gravità mistica di Nettuno, la struttura labirintica di Urano».
    Il ciclo - nel suo svolgersi negli anni - consente a D'Agostini di richiamare la memoria del proprio apprendistato nell'incisione, nello sbalzo e nel disegno presso la Scuola d'Arte e Mestieri di Vicenza, unendoli all'esperienza della scultura monumentale, ed all'approfondimento della ceramica, che dal 2004 inizia a dipingere con oli e acrilici al modo degli antichi (Buscaroli e Levi 2016, p. 37). Nasce così un modo di fare scultura che dichiara il proprio legame con la musica, ma che è prima di tutto di impronta teatrale, con il definirsi di personaggi che sono in realtà maschere e abiti almeno quanto idee.
    Di ogni scultura della serie esistono diversi disegni preparatori, che ne rivelano la genesi: Urano è pensato come modularità e sintesi degli opposti, di pieno e vuoto, di pelle e armatura, di interno e esterno (Buscaroli e Levi 2016, p. 26).
    Del ciclo D'Agostini ha realizzato, a richiesta, esemplari in bronzo.

  • Franco Giuli (1934 - 2018) 
Senza titolo
    Lotto 40

    Franco Giuli (1934 - 2018)
    Senza titolo
    Serigrafia su carta Fabriano
    63,6 x 63,6 cm (lastra)
    Firma: “giuli” al recto a matita
    Altre iscrizioni: tiratura “XIII/XXV” al recto a matita
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 80% (danni da umidità, ondulature)
    Stato di conservazione. Superficie: 70% (gore d'acqua)

    Franco Giuli condusse una ricerca incessante sull’astrazione geometrica e sull’indagine su struttura e materiali, in cui si impone la riflessione sull’utilizzo del cartone ondulato come mezzo espressivo di elezione. Invitato a partecipare nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, ha esposto in sedi importanti in Italia e all’estero, accompagnato da autorevoli voci critiche del tardo Novecento: Giorgio Di Genova, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Bruno Corà ed altri.
    Una ricca retrospettiva venne presentata nel 2013 presso la Galleria Edieuropa di Roma. A Bruno Corà si deve la curatela delle sue ultime due personali, “Franco Giuli: le costruzioni pittorico-plastiche e oltre” presso il Museo Bilotti, Roma, nel 2016, e “Strutture e spazi di superficie” presso il Museo Riso di Palermo nel 2017.

  • Mario Radice (1898 - 1987) 
Composizione astratta
    Lotto 41

    Mario Radice (1898 - 1987)
    Composizione astratta
    Serigrafia su carta
    29,9 x 28,8 cm (luce)
    Firma: “Mario Radice” a matita al recto
    Altre iscrizioni: tiratura 7/100 a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta anonima con dati dell'opera; etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Franco Giuli (1934 - 2018) 
Senza titolo
    Lotto 42

    Franco Giuli (1934 - 2018)
    Senza titolo
    Serigrafia su carta
    68,5 x 68,4 cm (luce)
    Firma: "Giuli" a matita al recto
    Altre iscrizioni: indicazione della tiratura a matita al recto ("XIII/XXV")
    Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento inventariale e analoga etichetta anonima
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90% (depositi)

    Franco Giuli condusse una ricerca incessante sull’astrazione geometrica e sull’indagine su struttura e materiali, in cui si impone la riflessione sull’utilizzo del cartone ondulato come mezzo espressivo di elezione. Invitato a partecipare nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, ha esposto in sedi importanti in Italia e all’estero, accompagnato da autorevoli voci critiche del tardo Novecento: Giorgio Di Genova, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Bruno Corà ed altri.
    Una ricca retrospettiva venne presentata nel 2013 presso la Galleria Edieuropa di Roma. A Bruno Corà si deve la curatela delle sue ultime due personali, “Franco Giuli: le costruzioni pittorico-plastiche e oltre” presso il Museo Bilotti, Roma, nel 2016, e “Strutture e spazi di superficie” presso il Museo Riso di Palermo nel 2017.

  • Wladimiro Tulli (1922 - 2003) 
Composizione astratta
    Lotto 43

    Wladimiro Tulli (1922 - 2003)
    Composizione astratta
    serigrafia su carta
    49 x 69 cm (luce)
    Firma: “Tulli” a matita al recto
    Altre iscrizioni: tiratura “96/99” a matita al recto
    Elementi distintivi: sul verso, etichetta Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimenti di inventario
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Maurizio D'Agostini (1946) 
Marte (Il portatore di guerra), 2004
    Lotto 44

    Maurizio D'Agostini (1946)
    Marte (Il portatore di guerra), 2004
    Terracotta semire dipinta
    85 x 34,3 x 36,5 cm
    Firma: “M D” inciso alla base della tunica
    Data: “2004” inciso alla base della tunica
    Altre iscrizioni: titolo (“MARTE”) e dedica (“A G. HOLST”) entrambi alla base della runica ma su lati opposti

    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Bibliografia: B. Buscaroli, a cura di, Maurizio D'Agostini. Immaginazione, materia e sentimento, Vicenza, 2006, p. 49
    M. Rossi, Materia e sentimento riuniti da Maurizio D'Agostini. 40 opere di scultura e pastelli al LAMeC, Basilica Palladiana, in Il Giornale di Vicenza, 17.06.2006
    M. Rossi, Un artista che traduce nella forma ciò che sogna. Al LAMeC l'antologica a cura di Beatrice Buscaroli, in La Voce dei Berici, 09.07.2006
    R. Amaglio, D'Agostini. Il fantasticare diventa scultura, in La domenica di Vicenza, 27.07.2006
    F. Girardello, I Pianeti, l'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, in Catalogo della mostra alla Fondazione G. B. Cima da Conegliano, 2009
    G. Grossato, D'Agostini sulle tracce di Holst, e i pianeti diventano sculture, in Il Giornale di Vicenza, 9 luglio 2009
    M. Valediano, Un argonauta lungo rotte enigmatiche, in Il Giornale di Vicenza, 18 novembre 2009
    C. Franchetti, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Sondrio, 2011, pp. 26-27 (ill.)
    G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini, in Artantis, Palermo, luglio-agosto 2011
    G. Grossato, I pianeti di Maurizio D'Agostini a casa dell'astronomo Piazzi, in Il Giornale di Vicenza", 11 maggio 2011
    Aa. Vv., Enciclopedia Artisti contemporanei, Roma, 2013, pp. 128-129
    B. Buscaroli e P. Levi, testi di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Costa di Mezzate, 2016, pp. 9, 11, 18-19 (ill.)
    D. Radini Tedeschi e S. Pieralice, "Atlante dell'Arte", Novara, 2020, sub vocem
    G. Maritati, L'Atlante dell'arte 2020, in TG1, 11.06.2020
    R. Ammendola, L'Atlante dell'arte 2020, in TG2, Storie, 16.06.2020
    M. Veladiano, Maurizio D'Agostini nell'"Atlante dell'Arte, in Il Giornale di Vicenza, 28.07.2020, p. 39
    A. Keran, I pianeti di Maurizio D'Agostini. La chiave metafisica della Materia, in Amedit, autunno 2020
    Esposizioni: B. Buscaroli, a cura di, Maurizio D'Agostini, Immaginazione, materia e sentimento, LAMeC Basilica Palladiana, Vicenza, 17 giugno - 27 agosto 2006
    F. Girardello, a cura di, I Pianeti. L'invenzione cosmica di Maurizio D'Agostini, Fondazione Giovanni Battista Cima, Conegliano, 1 maggio - 14 giugno 2009
    C. Franchetti, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Teatro Comunale Giuseppe Piazzi, Sondrio, 24 aprile - 15 maggio 2011
    Aa. Vv., "I sette pianeti. Omaggio a Gustav Holst", mostra itinerante nelle sedi di Veneto Banca di Bari (Palazzo Barone Ferrara), Fabriano, Verona, Verbania, 2014
    B. Buscaroli e P. Levi, a cura di, I pianeti di Maurizio D'Agostini. Omaggio a Gustav Holst, Veneto Banca, 2016

    Stato di conservazione. Supporto: 75% (piccole fratture ricomposte alla base)
    Stato di conservazione. Superficie: 75% (usura delle superfici, in particolare delle eminenze)

    L'opera fa parte di una serie realizzata da D'Agostini nei primi anni 2000 sui pianeti, dedicata a Gustav Holst (1874-1934), che ebbe successo mondiale con la suite "The Planets". «Mi appassionai - racconta l'artista, che già nel 1999 aveva tratteggiato a pastello l'Uomo degli astri (Buscaroli e Levi 2016, p. 11) - alla suite musicale de "I sette pianeti" di Gustav Holst a casa di amici, i coniugi Borgato. Paola e Luigi Borgato sono costruttori di pianoforti. Quella sera mi invitarono a cena. Con noi c'era anche il pianista Igor Roma. Era una bellissima serata d'Autunno del 2001 e dopo cena, per concludere quel caloroso e gioviale incontro, Igor si accomodò al pianoforte (un pianoforte Borgato a coda, naturalmente!), un eccezionale strumento nero come la notte e lucido come uno specchio. E lì, con le sue dita che correvano furiosamente sulla tastiera, Igor mi fece conoscere Marte portatore di guerra di Gustav Holst. L'impatto fu immediato, rimasi letteralmente catturato da quei suoni potenti, che in parte già conoscevo per averli sentiti in alcune colonne sonore di film d'azione. Confesso che non conoscevo Holst, il compositore, ma la sua musica, un po', sì! Stavo trascorrendo un periodo di crisi creativa, come mi è sempre accaduto, a fasi alterne. Mi trovavo in una situazione in cui avevo grande necessità, assoluto bisogno di una scintilla che accendesse la miccia della mia fantasia creativa e Marte portatore di guerra fu vera dinamite! Quella famosa sera, rincasando, la mia anima stava meravigliosamente bene. Mi venne in mente un progetto ambizioso, superbo: avrei realizzato i miei sette pianeti sulla base delle musiche di Gustav Holst. Ascoltando il divino Holst nacquero nell'arco di sette anni i miei personaggi. Ero inebriato da quelle musiche. Il mio scopo consisteva nel materializzare quei suoni secondo le mie visioni, riuscire a creare delle sculture che fossero in grado di rappresentare le musiche che ascoltavo. Fu una impresa di cui vado molto fiero, una ricerca e una sperimentazione che mi ha portato molto lontano, nel mondo esaltante del mistero e dell'inconscio. E così nacquero in ordine temporale Giove, Saturno, Marte, Venere, Nettuno, Mercurio e Urano.» (M. D'Agostini, estratto dal Carnet de voyage, in Buscaroli e Levi 2016, p. 11). La portata allegorica di ogni pianeta è ben sintetizzata da Beatrice Buscaroli nella introduzione alla mostra del 2016 (p. 9): «la seduzione di Venere, la regalità musicale di Giove, l'assolutezza imperativa di Marte, la fluidità turbinosa di Saturno, la dimensione proteiforme e vibratile di Mercurio, la gravità mistica di Nettuno, la struttura labirintica di Urano».
    Il ciclo - nel suo svolgersi negli anni - consente a D'Agostini di richiamare la memoria del proprio apprendistato nell'incisione, nello sbalzo e nel disegno presso la Scuola d'Arte e Mestieri di Vicenza, unendoli all'esperienza della scultura monumentale, ed all'approfondimento della ceramica, che dal 2004 inizia a dipingere con oli e acrilici al modo degli antichi (Buscaroli e Levi 2016, p. 37). Nasce così un modo di fare scultura che dichiara il proprio legame con la musica, ma che è prima di tutto di impronta teatrale, con il definirsi di personaggi che sono in realtà maschere e abiti almeno quanto idee.
    Di ogni scultura della serie esistono diversi disegni preparatori, che ne rivelano la genesi: Marte nei primi studi appare come un cavaliere medievale, con un potente scudo, sperimentato in varie forme, ed un elmo con puntale, cui poi cede una immagine potentemente cinematografica, che ricorda immediatamente Batman (Franchetti 2011, p. 26; Buscaroli e Levi 2016, p. 18).
    Del ciclo D'Agostini ha realizzato, a richiesta, esemplari in bronzo.

  • Keizo Morishita (1944 - 2003) 
Arcipelago, 1975
    Lotto 45

    Keizo Morishita (1944 - 2003)
    Arcipelago, 1975
    Acrilico su tela
    54,5 x 65,4 cm
    Firma: “Keizo Moroshita” sul verso
    Data: “18-01-1975” sul verso
    Altre iscrizioni: “arcipelago” sul verso; titolo in giapponese sul verso
    Elementi distintivi: etichetta della Banca Popolare di Intra con riferimenti di inventario
    Provenienza: Banca Popolare di Intra; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95 %

  • Lino Bianchi Barriviera (1906 - 1985) 
Cuma, 1955
    Lotto 47

    Lino Bianchi Barriviera (1906 - 1985)
    Cuma, 1955
    Inchiostro su carta
    35,5 x 57 cm
    Firma: “Lino Bianchi Barriviera” al recto
    Data: “1 agosto 955” al recto
    Altre iscrizioni: “Cuma” al recto
    Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 90% (pieghe)
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Franco Giuli (1934 - 2018) 
Senza titolo
    Lotto 48

    Franco Giuli (1934 - 2018)
    Senza titolo
    Acrilico su carta
    55,3 x 74,2 cm
    Firma: "Giuli" a matita al recto
    Altre iscrizioni: indicazione della tecnica a matita al recto ("Acrilico su carta")
    Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento inventariale e analoga etichetta anonima
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 75% (danni da umidità: in particolare ondulature sul lato sinistro)
    Stato di conservazione. Superficie: 80%

    Franco Giuli condusse una ricerca incessante sull’astrazione geometrica e sull’indagine su struttura e materiali, in cui si impone la riflessione sull’utilizzo del cartone ondulato come mezzo espressivo di elezione. Invitato a partecipare nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, ha esposto in sedi importanti in Italia e all’estero, accompagnato da autorevoli voci critiche del tardo Novecento: Giorgio Di Genova, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Bruno Corà ed altri.
    Una ricca retrospettiva venne presentata nel 2013 presso la Galleria Edieuropa di Roma. A Bruno Corà si deve la curatela delle sue ultime due personali, “Franco Giuli: le costruzioni pittorico-plastiche e oltre” presso il Museo Bilotti, Roma, nel 2016, e “Strutture e spazi di superficie” presso il Museo Riso di Palermo nel 2017.

  • Franco Giuli (1934 - 2018) 
Senza titolo
    Lotto 50

    Franco Giuli (1934 - 2018)
    Senza titolo
    Acrilico su carta
    55,2 x 74,6 cm
    Firma: "Giuli" a matita al recto
    Altre iscrizioni: indicazione della tecnica a matita al recto ("Acrilico su carta")
    Elementi distintivi: etichetta della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana con riferimento inventariale e analoga etichetta anonima
    Provenienza: Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 70% (danni da umidità: in particolare ondulature sul lato sinistro)
    Stato di conservazione. Superficie: 75%

    Franco Giuli condusse una ricerca incessante sull’astrazione geometrica e sull’indagine su struttura e materiali, in cui si impone la riflessione sull’utilizzo del cartone ondulato come mezzo espressivo di elezione. Invitato a partecipare nel 1972 alla XXXVI Biennale di Venezia, ha esposto in sedi importanti in Italia e all’estero, accompagnato da autorevoli voci critiche del tardo Novecento: Giorgio Di Genova, Enrico Crispolti, Filiberto Menna, Bruno Corà ed altri.
    Una ricca retrospettiva venne presentata nel 2013 presso la Galleria Edieuropa di Roma. A Bruno Corà si deve la curatela delle sue ultime due personali, “Franco Giuli: le costruzioni pittorico-plastiche e oltre” presso il Museo Bilotti, Roma, nel 2016, e “Strutture e spazi di superficie” presso il Museo Riso di Palermo nel 2017.

  • Fiorenzo Tomea (1910 - 1960) 
Don Martino, 1954
    Lotto 51

    Fiorenzo Tomea (1910 - 1960)
    Don Martino, 1954
    Olio su cartone
    39 x 29,4 cm
    Firma: Firma al verso
    Data: Data al verso
    Altre iscrizioni: Titolo al verso
    Elementi distintivi: due etichette di partecipazione alla Biennale, al verso
    Provenienza: Estate of Alfred Peyton Jenkins (1900-1995); Richmond, fino al 1996; Sotheby's New York, 10.10.1996, lotto 146; Christie's, Milano, 18.5.1998, lotto 247
    Esposizioni: XXVIII Esposizione Biennale Internazionale d'Arte, Venezia, 1956 (opera 55)
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

    Tra il 1948 e il 1956, su 135 pittori veneti presenti alle Biennali, gli artisti che parteciparono a tutte e cinque le edizioni furono soltanto nove: Edmondo Bacci, Renato Birolli, Virgilio Guidi, Gino Morandis, Bruno Saetti, Giuseppe Santomaso, Fiorenzo Tomea ed Emilio Vedova. Tomea espose in totale 39 opere, di cui 23 nella Biennale del 1956, in cui gli venne dedicata una mostra personale (Elena Rampazzo, "I pittori veneti alle ‘Biennali di Pallucchini’ (1948-1956). Le partecipazioni e la ricezione della stampa", in Stefania Portinari e Nico Stringa, a cura di, "Storie dell’arte contemporanea. Atlante delle Biennali", 4 | 1, Venezia, 2019, p. 103).
    Tra queste, il ritratto di "Don Martino" in asta, che quindi si colloca nella prima selezione dell'artista, apprezzata anche dalla stampa che dedicò ampio spazio alla esposizione (Rampazzo 2019, p. 112). Il ritratto, nella sua semplicità compositiva, partecipa al realismo post-bellico ma secondo una linea colta che risale a Gauguin e al post- impressionismo.

  • Giorgio Celiberti (1929) 
Senza titolo
    Lotto 52

    Giorgio Celiberti (1929)
    Senza titolo
    Serigrafia materica su tela applicata su cartone
    89 x 80 cm (Supporto)
    Firma: “Giorgio Celiberti” al recto a pennello
    Altre iscrizioni: tiratura “130/200” al recto a pennello
    Elementi distintivi: sul verso, due timbri della Galleria d’Arte Valerio di Valdobbiadene
    Provenienza: Galleria d’Arte Valerio, Valdobbiadene; Veneto Banca SpA in LCA
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

  • Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946) 
Paesaggio Sawah con un vulcano sullo sfondo
    Lotto 53

    Carel Lodewijk Dake Junior (1886 - 1946)
    Paesaggio Sawah con un vulcano sullo sfondo
    Olio su tela
    49,5 x 80 cm
    Firma: Firma al recto
    Provenienza: Christie's Amsterdam, 21.4.1998, lotto 1
    Stato di conservazione. Supporto: 90%
    Stato di conservazione. Superficie: 90%

  • Mario Schifano (1934 - 1998) 
Piante acquatiche
    Lotto 55

    Mario Schifano (1934 - 1998)
    Piante acquatiche
    Serigrafia su carta
    100 x 70 cm (lastra)
    Firma: “Schifano” al recto a matita
    Altre iscrizioni: tiratura “150/200” al recto a matita
    Elementi distintivi: sul recto, etichetta della Veneto Banca con riferimenti di inventario
    Provenienza: Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna; Veneto Banca; Veneto Banca SpA in LCA
    Certificati: sul verso, certificato di autenticità della Galleria d’Arte Martinazzo, Montebelluna, con dati relativi all’opera
    Stato di conservazione. Supporto: 95%
    Stato di conservazione. Superficie: 95%

Lotti dal 25 al 48 di 128
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LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - PARTE PRIMA

Una strepitosa vendita in due sezioni, focalizzata sulla grande arte veneta e marchigiana dall’umanesimo agli inizi del XX secolo, con aperture sulle altre grandi esperienze italiane (da Guido Reni a Lucio Fontana) e internazionali (da Toulouse-Lautrec a Damien Hirst). Opere in parte dal patrimonio di Veneto Banca, in parte da altre prestigiose provenienze. La prima sezione, che si compone di 278 lotti qui sotto catalogati, traversa cinque secoli di cultura figurativa, con una particolare attenzione sul ‘900, indagati attraverso la pittura, la scultura, il disegno, la stampa, la fotografia, da Miró a Dalí, da Montézin a Casorati, a Bianchi Barriviera a

Dudreville, a Annigoni, Santomaso, Schifano, Pannaggi, Morishita, Monachesi, Murer, Fiume, Kalchschimdt, Fazzini, Primo Conti, Benetton, Celiberti, Pomodoro, Scanavino, Bartolini, Servolini, Tulli, Corneille, Tilson, Borghese, Radice, Trubbiani, Ghiglia, Gianquinto, Turcato, Tomea, Lazzaro, passando per emergenti e storiche della cultura figurativa veneta e marchigiana tra ‘800 e

’900, da Serena a Benetta a Piotto a Bresolin, a Paolo da San Lorenzo, a Guelfo. Ed inoltre una preziosa serie di fogli incisi con i capolavori dell’arte, dalle cartiere Miliani di Fabriano.

Il paesaggio, la figura umana, l’astrazione: tutti i principali temi dell’arte occidentale sono rappresentati in questa sezione.


Se si desidera il catalogo pdf in alta risoluzione, usare il link https://goforarts.com/doc/VB_IT_2_1/Meraviglie_Atto_II_1_HR.pdf.

*** Il catalogo pdf contiene anche i lotti di cui non è autorizzata la pubblicazione sui motori di ricerca. ***

Sessioni

  • 27 febbraio 2024 ore 18:00 Sessione unica (1 - 140)

Esposizione

Presso la sede di Bonino in Vicenza (Via Vecchia Ferriera 70), su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us

Pagamenti e Spedizioni

I lotti devono essere ritirati a cura ed onere dell'acquirente presso la sede di esposizione, previo appuntamento da prendersi scrivendo a matteo.smolizza@bonino.us

Condizioni di vendita

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Commissioni

26,64% + IVA

Altre Informazioni

Per partecipare all'asta è necessario comunicare alla casa d'aste:

  • per le persone fisiche, il documento di identità, il codice fiscale e eventualmente la partita IVA
  • per le aziende, il documento di identità e il codice fiscale dell'amministratore e la visura camerale aggiornata

Per assistenza, telefonare al 346 12 999 80.

Rilanci

  • da 0 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 300 rilancio di 20
  • da 300 a 400 rilancio di 30
  • da 400 a 500 rilancio di 40
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 3000 rilancio di 200
  • da 3000 a 4000 rilancio di 300
  • da 4000 a 5000 rilancio di 400
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 30000 rilancio di 2000
  • da 30000 a 40000 rilancio di 3000
  • da 40000 a 50000 rilancio di 4000
  • da 50000 a 100000 rilancio di 5000
  • da 100000 a 200000 rilancio di 10000
  • da 200000 a 400000 rilancio di 20000
  • da 400000 a 800000 rilancio di 40000
  • da 800000 a 1000000 rilancio di 50000
  • da 1000000 in avanti rilancio di 75000