Arte Figurativa tra XIX e XX Secolo
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Lotto 1 Pasquale Celommi (Montepagano 1851-Roseto degli Abruzzi 1928) - Ritorno dalla pesca
cm 63 x 112,8
olio su tela
firmato in basso a sinistra: PCelommi
Sul retro, sulla cornice, vecchio cartellino dattiloscritto con riferimenti all'artista.
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Realismo e folclore. Note sull’arte abruzzese tra Ottocento e Novecento
A lungo l’arte italiana tra Ottocento e Novecento è stata bollata di attardato provincialismo, per via dell’insistenza sui temi del realismo rurale e sui soggetti popolareschi, spesso affrontati con piglio aneddotico. Una prospettiva, questa, che ha inevitabilmente relegato al cono d’ombra dell’oblio gran parte di quelle figure di pittori e scultori che, seppure non diedero apporti innovativi alla scena artistica nazionale, interpretarono un repertorio allora percepito come di notevole interesse. Si assiste oggi a una fase di studio e riscoperta di tali personalità, soprattutto in considerazione del valore documentario della loro ricerca e dell’attrattiva che essa ebbe sul mercato internazionale del tempo.
Tra le scuole regionali italiane, quella abruzzese fu tra le più vivaci e produttive. [1] Storicamente, essa è considerata, in un certo senso, una diramazione della scuola napoletana, con la quale condivise un’adesione al vero dalla vena sentimentale e una speciale attenzione alla resa della luce nel paesaggio. Fin dalla sua istituzione nel 1752, il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli aveva formato artisti provenienti da un’area geografica molto vasta: quella, cioè, del Regno delle Due Sicilie, che al 1861 comprendeva anche l’area attualmente corrispondente alla regione dell’Abruzzo.
Si può affermare che la scuola abruzzese sia nata con i fratelli pittori Palizzi, tutti formatisi presso l’istituto napoletano: Giuseppe, Filippo, Nicola e Francesco Paolo. Fu Giuseppe, il più anziano, ad aprire la strada della pittura ai fratelli, che lo seguirono prima a Napoli per l’apprendistato, poi in Francia, dove si trasferì già nel 1844 per rimanerci tutta la vita. Lì l’artista espresse appieno la vocazione di paesaggista condividendo le ricerche dei protagonisti della Scuola di Barbizon, con cui fu sempre a stretto contatto. Filippo, invece, abbandonò l’istituto per frequentare la Scuola Libera di Giuseppe Bonolis, artista – anche lui abruzzese – che aveva aperto una scuola privata in opposizione agli insegnamenti dell’Accademia. Rimanendo costantemente in contatto con il fratello maggiore Giuseppe, ormai attivo in Francia, si avvicinò alla pittura francese e ai suoi protagonisti, in particolare alla scuola di Barbizon. Nel 1861 fondò con Morelli e Smargiassi la Società Promotrice di Belle Arti di Napoli, dove prese a esporre soprattutto dipinti a tema animale, filone iconografico di cui diventò uno dei più apprezzati interpreti, anche fuori dai confini nazionali. L’influenza dei Barbizonniers e di Courbet si rivela nella sua pittura attraverso la resa dei contorni delle forme, che tendono a farsi sempre più sfumati per lasciare al colore il compito di definire l’immagine. Tornò poi in ambito accademico nel 1868, quando gli fu affidata la docenza: sebbene la sua attività didattica durò appena una dozzina di anni – nel 1880 si dimette per assumere la direzione del Museo Artistico Industriale, che lui stesso aveva fondato due anni prima con Gaetano Filangeri e Domenico Morelli – furono numerosi gli allievi che assorbirono il suo realismo di ricordo francese. Tra questi anche Francesco Paolo Michetti, di stanza a Napoli dal 1867: il giovane, tuttavia, superò ben presto il verismo palizziano, assimilando la tecnica dei pittori moderni che ebbe modo di studiare dal vivo a Parigi, dove soggiornò in gioventù ottenendo un vivo successo di mercato. Il clamore suscitato nella critica – e più in generale nel mondo della cultura, se si pensa allo speciale rapporto con Gabriele d’Annunzio – con i capolavori presentati alle esposizioni nazionali e internazionali lo portò ad affermarsi, ancora giovanissimo, come uno dei pittori italiani più influenti. Tra i diversi artisti su cui esercitò il suo ascendente, vale qui la pena ricordare il pescarese Alfonso Muzii. Il pittore era poco più giovane di Michetti: eppure, fin dal momento in cui cominciò a destare l’attenzione del pubblico alle rassegne espositive nazionali, la critica mise ben in evidenza il debito della sua pittura nei riguardi di quella michettiana. «Alfonso Muzii è un giovane artista abruzzese» - si leggeva sull’“Illustrazione Popolare” del 15 aprile del 1888 a commento della riproduzione di un suo quadro - «il cui stile largo e la potenza d’improntare caratteri di stirpe nelle teste, manifestano subito un buon seguace di Francesco Paolo Michetti». [2]
Il fascino esercitato dalla cultura popolare abruzzese e dai suoi miti, si concretizzò, nel primo decennio del Novecento, in un interesse a tutto tondo che coinvolse tanto la letteratura quanto l’antropologia: da qui il successo del padiglione dedicato all’etnografia italiana all’Esposizione Internazionale del 1911 a Valle Giulia, evento che contribuì a infondere nuova linfa all’interesse per le arti applicate e in particolare per le ceramiche della tradizione rurale.
Anche per ciò che concerne la pittura, nonostante i linguaggi d’oltralpe fossero ormai penetrati nella scena artistica italiana e il gusto stesse inesorabilmente mutando, la figurazione michettiana continuò a suggestionare profondamente le nuove generazioni di artisti. Si pensi, ad esempio, al romano Camillo Innocenti: prima di approdare all’immaginario mondano che gli diede la fama internazionale, l’artista si cimentò a lungo con i soggetti abruzzesi, ottenendo, tra l’altro, importanti riconoscimenti. Nel 1905 vinse la medaglia d’oro alla Biennale di Venezia, su proposta del pittore irlandese naturalizzato inglese John Lavery, per il grande dipinto Sui monti (Budapest, Szépművészeti Múzeum); e ancora nel 1913, in occasione della retrospettiva alla prestigiosa galleria Bernheim-Jeune di Parigi, il museo d’Orsay gli acquistò il quadro Cortège nuptial dans les Abruzzes, eseguito nel 1906.
La pittura di Michetti costituì il punto di partenza per la ricerca di un’altra interessante figura della storia dell’arte romana del Novecento: Emilia De Divitiis, nota per essere stata l’unica allieva dell’abruzzese. L’artista ereditò dal maestro l’approccio realistico alla figurazione derivato dallo studio del mezzo fotografico, talvolta emulandolo, in certe soluzioni tecniche e compositive, in maniera tanto fedele da confondere il collezionismo contemporaneo. La sua è, in ordine di tempo, solo l’ultima personalità di una folta schiera di artisti da riscoprire, con uno studio di ampio respiro che faccia il punto sul ruolo giocato tra Otto e Novecento dall’arte abruzzese – per provenienza o ispirazione – senza pregiudizi di sorta.
Manuel Carrera
Dicembre 2023
[1] Per un approfondimento sul tema, si veda P. Del Cimmuto, P. Di Felice, I. Valente (a cura di), Il vero e il sentimento: Abruzzo e abruzzesi nella pittura dell’Ottocento, Ascoli Piceno 2016.
[2] In campagna ai primi d’aprile, in “L’Illustrazione Popolare”, 15 aprile 1888, p. 251. -
Lotto 2 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - “Il mietitore”, 1902
cm 13,5 x 28,5
carboncino e pastello su cartoncino
siglato e datato in basso verso sinistra: Basilio / 1902
Sul retro, cartellino della Galleria Margutta di Pescara con riferimenti all'artista e all'opera.
PROVENIENZA
Galleria Margutta, Pescara;
collezione privata, Pescara.
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Lotto 3 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - La gioia di una madre
cm 46,3 x 48,8
pastello su carta bruna
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 4 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Volto di donna
cm 47 x 25,5
carboncino e sanguigna su carta azzurrina
siglato in basso a destra: B. C.
Sul retro: autentica manoscritta: Disegno di mio / nonno Basilio / Giovanna Cascella; sulla cornice, cartoncino della Galleria Margutta di Pescara con riferimenti all'autore e all'opera.
PROVENIENZA
Galleria Margutta, Pescara;
collezione privata, Pescara.
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Lotto 5 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Grande piatto con Baccanale
diametro cm 59
maiolica, entro cornice coeva
firmato in basso verso destra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
ESPOSIZIONI
Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017.
BIBLIOGRAFIA
L'Abruzzo nelle ceramiche dei Cascella e di Alessandro Pandolfi, catalogo della mostra tenutasi presso il Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017, p. 17 (ill.). -
Lotto 6 Tommaso Cascella (Ortona 1890-Pescara 1968) - Vaso con danza dei pastori
altezza cm 22,diametro cm 15
maiolica
firmato in basso: T. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 7 Gioacchino Cascella (Pescara 1903-Rapino 1982) - Piatto sagomato con cardi
diametro cm 20,3
maiolica
Sul retro, firma di mano dell'artista: G. CASCELLA
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 8 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Brocca a due manici con baccanti
altezza cm 19,5, diametro cm 11
maiolica
firmata in basso sotto un manico: B. CASCELLA
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 9 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Primi frutti
cm 60 x 49,6
cromolitografia
data, dedica e firma a carboncino in basso a destra: 2 ott 1903 / Ricordo Visita alla GranSig.ra / Anna Foppa-Pedretti / BCascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 10 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - "Armonia", 1877
cm 30,5 x 16 x 17 (esclusa la base)
scultura in terracotta su base in legno
firmata e locata a sinistra sulla base: C. Barbella Roma e inscritta sul retro sulla base: Proprietà Riservata
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
ESPOSIZIONI
Esposizioni principali dell’esemplare in bronzo: Roma 1883; Roma 1903.
BIBLIOGRAFIA
Bibliografia essenziale sul soggetto: A. Lancellotti, Costantino Barbella (1852-1925), Roma 1934, p. 145; F. Bellonzi, Costantino Barbella: 1852-1925, Chieti 1983, p. 54; P. Del Cimmuto, I. Valente (a cura di), Costantino Barbella: fogli di pensieri: 1852-1925, Napoli 2014, p. 201. -
Lotto 11 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - Donna di Scanno, 1894
cm 22 x 20 x 18 (esclusa la base)
scultura in bronzo su base in bronzo
firmata e data in basso sul davanti: C. Barbella 94
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 12 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - Bum...!
cm 26,8 x 12,5 x 11 (esclusa la base)
scultura in bronzo su base in marmo nero
firmata e locata a sinistra sulla base in bronzo: C. Barbella Roma e intitolata sul davanti della base in marmo: BUM!..
Sul retro, sulla base in bronzo, inscritta: Proprietà Artistica.
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 13 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - Il ritorno del soldato, 1892
cm 35,5 x 21,5 x 19,5 (esclusa la base)
scultura in bronzo con base in marmo verde
firmata e datata davanti a destra sulla base in bronzo: C. Barbella 92 e inscritta a sinistra sulla base in bronzo: Proprietà Artistica
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 14 Alfonso Muzii (Pescara 1856-1946) - Tentazione
cm 90 x 60,5
olio su tela
firmato, locato e datato in basso a destra: A. Muzii / Milano 1893
Sul retro, sulla cornice: frammento di cartellino a stampa della Esposizione Permanente di Milano del 1893; cartellino manoscritto con riferimenti al pittore e al prezzo dell'opera (quadro di Alfonso Muzii / Milano / Viale Venezia / Prezzo £ 1800); timbro della Dogana di Milano in data 4 gennaio 93.
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
ESPOSIZIONI
Esposizione Permanente, Milano 1893. -
Lotto 15 Valerio Laccetti (Vasto 1836-Roma 1909) - Pecore al pascolo presso l'antica porta
cm 25,5x37,5
carboncino e acquarello su cartoncino riportato su cartoncino
firmato in basso a sinistra: Laccetti e dedicato in basso a sinistra sul cartoncino di supporto: All'amico Carissmo Michele Spatocco affettuosamente / Valerio Laccetti
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 16 Raffaello Celommi (Firenze 1881-Roseto degli Abruzzi 1957) - Idillio
cm 40 x 65
olio su tela
firmato in basso a sinistra: Raffaello Celommi
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 17 Raffaello Celommi (Firenze 1881-Roseto degli Abruzzi 1957) - La mietitura del grano
cm 39,3 x 64,3
olio su tela
firmato in basso a destra: Raffaello Celommi
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 18 Michele Cascella - Basilio Cascella (1892-1989, Pescara 1860-Roma 1950) - Coppia di Fiasche del pellegrino
entrambi maiolica
a)Basilio Cascella
Volti di donna
cm 25,5 x 21 x 7,5
firmato sul fronte in basso a sinistra: B. Cascella
b)Michele Cascella
Paesaggi
cm 26 x 20,7 x 8
firmato sul fronte in basso: M. Cascella
Sul fondo, numero di riferimento: C492
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
BIBLIOGRAFIA
a) L'Abruzzo nelle ceramiche dei Cascella e di Alessandro Pandolfi, catalogo della mostra tenutasi presso il Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017, p. 20 (ill.).
b) L'Abruzzo nelle ceramiche dei Cascella e di Alessandro Pandolfi, catalogo della mostra tenutasi presso il Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017, p. 23 (ill.).
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 19 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Piatto con nudo femminile e uva
diametro cm 29,5
maiolica
firmato in basso a sinistra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 20 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Piatto con Ritratto di bimba con fiocco rosso
diametro cm 33,3
maiolica
firmato in basso al centro: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 21 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Piatto con ninfa e satiro abbracciati
diametro cm 29,5
maiolica
firma incisa a destra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 22 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Diploma per l'Esposizione Didattica Abruzzese, Chieti 1-31 ottobre 1926, 1926
cm 46,5 x 61
cromolitografia
firmato in lastra in basso a sinistra: B. Cascella 1926
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 23 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Il suono di un angelo
cm 62,5 x 44
litografia riportata su cartoncino
firmata in lastra: B. CASCELLA . EDIT / PESCARA - MILANO
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 24 Raffaello Celommi (Firenze 1881-Roseto degli Abruzzi 1957) - La riparazione delle reti da pesca
cm 64,3 x 114
olio su tela
firmato in basso a destra: Raffaello Celommi
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 25 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Piatto con donna e putto
diametro cm 28,8
maiolica
firmato in basso al centro: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 26 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Tondo con Amore materno
diametro cm 30
maiolica, entro cornice coeva
firmato verso destra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 27 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Coppia di piatti della serie "La figlia di Iorio"
diametro cm 23,5 ciascuno
entrambi maiolica
entrambi firmati in basso a sinistra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 28 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Studio preparatorio per "Il Suono e il Sonno"
cm 92 x 130
olio su tela, senza cornice
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Si tratta di uno studio preparatorio per l'opera di grandi dimensioni attualmente custodita presso Palazzo de Maio, sede della Prefettura a Chieti, e che fu presentata non ufficialmente alla "Salvator Rosa" di Napoli e a Milano all’Esposizione triennale dell'Accademia di Brera del 1894.
Si tratta di un "soggetto arcadico - pastore che al suono della cornamusa addormenta la sua donna - si stempera in una sorta di sogno classicheggiante gremito di nudi femminili. Vi confluivano le diverse tendenze dell'autore: una legata ad una forma di realismo regionale al limite del folclore, l'altra derivata dagli influssi di una cultura simbolista." (S. Palmerio, Basilio Cascella, in Dizionario Biografico Treccani degli Italiani, vol. 21, 1978).
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Lotto 29 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - “Giovinetto in costume”
cm 35,5 x 25,5
litografia
firmato in lastra in basso a sinistra: B. CASCELLA
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 30 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Volti del folclore abruzzese
cm 48,5 x 69,6
cromolitografia riportata su cartoncino
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 31 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - Il figlio Bruno, 1900
cm 31,5 x 28 x 17
scultura in terracotta
firmata, locata e datata di lato a sinistra: C. Barbella / Roma 1900
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
BIBLIOGRAFIA
B.M. De Luca, M. Andaloro, M. L. Fobelli, F. Rangoni, B. Saletti, C. Cusatelli (a cura di), Il Museo d'arte "Costantino Barbella", 1992, p. 150, tv. III.30. -
Lotto 32 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - "Pensierosa", 1902
cm 27 x 19 x 15
scultura in terracotta
intitolata in basso sulla base e firmata, datata e locata sul retro sulla base: C. Barbella / 1902 / Roma
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 33 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Brivido
cm 46,6 x 85
cromolitografia
intitolata e firmata in lastra in alto a sinistra: BRIVIDO / B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 34 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Timidezza
cm 44,5 x 34
cromolitografia
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 35 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Piatto con ninfa e satiro, 1921
diametro cm 47,3
maiolica
firmato e datato in basso verso destra: B. Cascella 1921
Sul retro, antica etichetta a stampa con numeri di riferimento a matita (89-10 e 243-).
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 36 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - Donna tra le rose (prima idea per Ebbrezza), 1907
cm 19 x 24,2 x 26
scultura in terracotta
firmata, locata e datata a destra sulla base: C. Barbella / Roma 1907
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
BIBLIOGRAFIA
Bibliografia essenziale sul soggetto: P. Del Cimmuto, I. Valente (a cura di), Costantino Barbella: fogli di pensieri: 1852-1925, Napoli 2014, p. 25; I. Valente, Il Bello o il Vero: la scultura napoletana del secondo Ottocento e del primo Novecento, Napoli 2014, p. 393. -
Lotto 37 Costantino Barbella (Chieti 1852-Roma 1925) - Idillio, 1892
cm 22,4 x 12,2 x 9,5 (esclusa la base)
scultura in bronzo su base in marmo nero
datata e firmata davanti sulla base in bronzo: 92 C. Barbella e intitolata sulla base in marmo: Idillio.
Inscritta a sinistra sulla base in bronzo: Proprietà Riservata.
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 38 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Fantasia
cm 52,7 x 69,7
olio su cartone
firmato in basso a sinistra: B. Cascella
Sul retro: antica scritta con il titolo e riferimento all'artista; antico cartellino con numero di riferimento (14).
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 39 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Tempesta di neve
cm 29,2 x 37,8
olio su cartone
firmato in basso a destra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 40 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Bicchiere con le baccanti, About 1904
altezza cm 11,2, diametro cm 8,5
maiolica
firmato sotto il manico: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 41 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Madonna del Grano
cm 30,3 x 20,2
maiolica
firmato in basso a sinistra. B. Cascella
Sul retro, marchio a stampo con fascio littorio: CONFED.NE NAZ-FASCISTA DEGLI AGRICOLTORI; altro marchio a stampo con stella.
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
La formella fu commissionata a partire dal 1926 dalla Confederazione Nazionale Fascista degli Agricoltori in occasione della celebre "Battaglia del Grano". -
Lotto 42 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Raccoglitori di erbe medicinali, 1925
cm 20 x 20
mattonella in maiolica, in cornice
firmata in basso a sinistra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
ESPOSIZIONI
Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017.
BIBLIOGRAFIA
L'Abruzzo nelle ceramiche dei Cascella e di Alessandro Pandolfi, catalogo della mostra tenutasi presso il Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017, p. 18 (ill.). -
Lotto 43 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Piatto con donne con ciliegie, 1923
diametro cm 47,7
maiolica
firmato in basso a sinistra: B. Cascella 1923
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
ESPOSIZIONI
Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017.
BIBLIOGRAFIA
L'Abruzzo nelle ceramiche dei Cascella e di Alessandro Pandolfi, catalogo della mostra tenutasi presso il Museo delle Genti d'Abruzzo, Pescara 2017, p. 19 (ill.). -
Lotto 44 Basilio Cascella (Pescara 1860-Roma 1950) - Tondo con Madonna, Bambino e angeli
diametro cm 36,5
maiolica
firmato in basso verso destra: B. Cascella
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara. -
Lotto 45 Tommaso Cascella (Ortona 1890-Pescara 1968) - "Ritorno dalla pesca"
cm 21,5 x 26,4
olio su tela non intelaiata
firmato in basso verso sinistra: T. Cascella
Sul retro: antichi numeri di riferimento; sul cartone di supporto, firma dell'artista e antico cartellino manoscritto con titolo e numero di riferimento.
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 46 Raffaello Celommi (Firenze 1881-Roseto degli Abruzzi 1957) - I doni del mare
cm 54,5 x 71
olio su tela
firmato in basso a sinistra: Raffaello Celommi
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 47 Raffaello Celommi (Firenze 1881-Roseto degli Abruzzi 1957) - Riflessi sull'Adriatico
cm 50 x 70
olio su tela
firmato in basso a destra: Raffaello Celommi
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 48 Luigi Martella (Vasto 1911-1971) - Coppia di paesaggi
entrambi olio su tela
a) Luci nel parco, 1931
olio su cartone, cm 37,3 x 45
firmato e datato in basso a sinistra: L. Martella - 1931
b) Tramonto sull'Adriatico, 1926
olio su tela riportata su cartone, cm 15,5 x 22,5
firmato e datato in basso a sinistra: L Martella / 26
PROVENIENZA
Collezione privata, Pescara.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito