Asta 47 I: Arte Antica

Asta 47 I: Arte Antica

martedì 28 novembre 2023 ore 10:00 (UTC +01:00)
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Lotti dal 193 al 204 di 275
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  • Anonimo della fine del XVIII secolo ed inizi del XIX, Lotto di tre disegni.
    Lotto 193

    Anonimo della fine del XVIII secolo ed inizi del XIX, Lotto di tre disegni. Penna e inchiostro bruno su carta vergellata sottile color avorio, con filigrana "leone alato" visibile su uno dei tre fogli. mm 185x134/ 235x108 / 180x133. I disegni sono pervenuti con una proposta attributiva a Pietro Antonio Novelli. (3)

  • Arte conventuale prima metà del XIX secolo, Santa Caterina d'Alessandria entro tabernacolo reliquiario in passamaneria dorata.
    Lotto 194

    Arte conventuale prima metà del XIX secolo, Santa Caterina d'Alessandria entro tabernacolo reliquiario in passamaneria dorata. Bulino su metallo e smalto champlevé. cm 3,5x3,5. Tabernacolo in legno rivestito in passamaneria dorata e cordoncino argentato. cm 15,5x10,5. Placchetta in metallo incisa a bulino con dettagli in smalto champlevé (XV-XVI secolo ?) raffigurante Santa Caterina d'Alessandria, entro tabernacolo posteriore con in alto al centro tondo con il nome di Gesù, nella fascia sottostante e sulla base tre piccoli occhi con sole raggiante e decoro con iniziali "NI". Piccolo oggetto devozionale eseguito con una particolare lavorazione del nastro dorato che ricopre interamente la struttura in legno seguendo elaborati motivi ornamentali, l'insieme funge da cornice a immaginette religiose o piccole reliquie. I primi esempi di questi oggettini di arte religiosa in materiali poveri risalgono alla prima metà del XVII secolo ed erano diffusi soprattutto nei conventi femminili. (1)

  • Anonimo della prima metà del XVIII secolo, Je reprends mon bonnet et je te laisse ta calotte. 1815 ca.
    Lotto 195

    Anonimo della prima metà del XVIII secolo, Je reprends mon bonnet et je te laisse ta calotte. 1815 ca. Penna e inchiostro bruno, matita di grafite, acquerello a colori. Formato chiuso: mm 104x112. Formato aperto: mm 253x112. Piccolo disegno satirico piegato a fisarmonica che in formato chiuso presenta le insegne napoleoniche con il giglio, la lettera "N" e in alto la scritta "elle est immortelle", nel nastro poi con i colori di Francia "vive l'empereur". Una volta aperto al centro si osserva una vignetta con Napoleone nell'atto di strappare la corona a Luigi XVIII che indossa lo zucchetto sacerdotale e la scritta "Je reprends mon bonnet et je te laisse ta calotte (Mi riprendo il berretto e ti lascio lo zucchetto)". Da confrontare con un'acquaforte di incisore anonimo di medesimo soggetto appartenente a una serie intitolata Retour de l'île d'Elbe e conservata al Musée Carnavalet, Histoire de Paris (inv. G27437). Soggetto nato durante i "Cent-Jours" il periodo tra il ritorno di Napoleone Bonaparte a Parigi (20 marzo 1815) dall'esilio all'isola d'Elba e la restaurazione dei Borbone con re Luigi XVIII (8 luglio dello stesso anno). (1)

  • Anonimo della prima metà del XIX secolo, Raccolta di trenta acquerelli raffiguranti conchiglie. Prima metà XIX secolo.
    Lotto 196

    Anonimo della prima metà del XIX secolo, Raccolta di trenta acquerelli raffiguranti conchiglie. Prima metà XIX secolo. Penna e inchiostro bruno, acquerello a colori su carta bianca. Tutte le tavole numerate in alto a sinistra, ciascun esemplare di conchiglia contrassegnato da un numero. mm 31x22. Nei Cabinets de Curiosités del XVIII secolo la conchiglia è allo stesso tempo oggetto d'arte ed esemplare naturalistico, a seguire con l'evoluzione degli studi del secolo successivo, la collezione di conchiglie, così come quella di insetti, esprime la curiosità per le rarità naturali soffusa di una parvenza di conoscenza scientifica. I viaggi di ricerca e le spedizioni coloniali portarono alla conoscenza di ulteriori esemplari che all'incirca dagli anni Quaranta del XIX secolo iniziarono a essere esposti anche pubblicamente, al di là delle raccolte proprietà di élite intellettuali e aristocratiche. I volumi di storia naturale, con descrizioni di animali e piante avevano fatto la loro comparsa già dalla metà del XVI secolo, così anche le conchiglie conservate nelle teche vennero raffigurate nei libri di storia naturale dando origine a un nuovo tipo di collezione su carta per il diletto di molti. Il libro è chiamato a svolgere la stessa funzione della vetrina, rendendo però accessibili i propri contenuti a un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, con il supporto di una ricca e minuziosa iconografia ancor oggi insuperata. Il naturalista Joseph Dezallier d'Argenville (Parigi, 1680-1765) nella sua Histoire naturelle éclaircie dans deux de ses parties principales, la lithologie et la conchyliologie, pubblicata nel 1742, sostiene l'idea che la padronanza del disegno sia necessaria per stabilire una classificazione precisa e scientifica delle differenti conchiglie. Il disegno dunque e anche l'acquerello vengono utilizzati nella rappresentazione del mondo naturale così come documentato dal lavoro di numerosi pittori naturalisti al seguito di spedizioni scientifiche ed esplorazioni transoceaniche, oltreché da appassionati che si cimentavano per proprio piacere nel riprodurre con schizzi e disegni le varie specie di nicchie. (30)

  • Arte conventuale prima metà del XIX secolo, Papier roulé con Sacro Cuore, corona, croci e catena. 1850 ca.
    Lotto 197

    Arte conventuale prima metà del XIX secolo, Papier roulé con Sacro Cuore, corona, croci e catena. 1850 ca. Carta sottile traforata con al centro ricamo a fili colorati. mm 87x115. I papier roulé o paperole, erano piccoli quadretti eseguiti con una particolare lavorazione della carta, che veniva traforata seguendo motivi ornamentali che fungevano da cornice a immaginette religiose o piccole reliquie. I primi esempi di questi oggettini di arte religiosa in materiali poveri risalgono alla prima metà del XVII secolo ed erano diffusi soprattutto nei conventi femminili. (1)

  • Friedrich  Amerling (von), Ritratto femminile di profilo. 1840 ca.
    Lotto 198

    Friedrich Amerling (von), Ritratto femminile di profilo. 1840 ca. Matita rossa su carta non vergellata color sabbia. In basso al centro "Fr. Amerling" a matita rossa. mm 389x314. La formazione dell'artista avvenne dal 1815 al 1824 presso l'Accademia di belle arti di Vienna e successivamente presso l'Accademia di Praga, fino al 1826. Tra il 1827 e il 1828 soggiornò a Londra, visitò poi Parigi e Roma, per fare ritorno a Vienna, dove iniziò a lavorare per la corte imperiale di Francesco Giuseppe dal 1835 al 1880. Viene considerato, con Ferdinand Georg Waldmüller, il più grande ritrattista austriaco del XIX secolo. (1)

  • Arent  Arentsz Cabel, Scaricatori di navi.
    Lotto 199

    Arent Arentsz Cabel, Scaricatori di navi. Olio su tavola in rovere. cm 22,5x28,5. Con monogramma "A (?)" sulla balla al centro. Provenienza: collezione privata, e in precedenza La piccola galleria di Maria Grazia Virio, Savona. Il dipinto è corredato da attribuzione scritta del Prof. Edoardo Clerici Sella e da fascicolo dossier con perizia tecnico scientifica eseguita dal prof. Marcello Marti Presciutti perito restauratore dell'accademia di Brera. (1)

  • Giuseppe   Ceccarini, La porta dell'Arsenale. 1798.
    Lotto 200

    Giuseppe Ceccarini, La porta dell'Arsenale. 1798. Olio su tela. cm 54,5x72,5. Al verso sulla tela "Giuseppe Ceccarini di Fano dip. l'A. 1798" (1)

  • Giambettino  Cignaroli [attribuito a], Studio per testa di putto.
    Lotto 201

    Giambettino Cignaroli [attribuito a], Studio per testa di putto. Matita nera su frammento irregolare di carta cerulea. mm 115x85. SI AGGIUNGONO: Anonimo XVIII-XIX secolo. Quattro piccoli ritratti femminili. Tecniche e dimensioni varie. (5)

  • Sebastiano  Conca [attribuito a], Salomone e la regina di Saba. 1752 ca.
    Lotto 202

    Sebastiano Conca [attribuito a], Salomone e la regina di Saba. 1752 ca. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello grigio. Carta vergellata sottile color crema con filigrana non identificabile in cerchio singolo. mm 220x334. Il disegno richiama l'affresco eseguito attorno al 1752 da Sebastiano Conca nella basilica di Santa Chiara a Napoli. SI AGGIUNGONO: Scuola romana XVII secolo. Figura femminile stante con veste panneggiata. Matita nera con rialzi in bianco su foglio ottagonale oblungo in carta vergellata azzurra. Linea d'inquadramento a pennello e inchiostro nero. mm 228x110. In basso a sinistra marchi di collezione Cesare Frigerio (Lugt, 4363), Francesco Dubini (Lugt, 987a), Giorgio Dalla Bella (Lugt, 3774). Al verso notazione inventariale a penna e inchiostro bruno "n°: 615"/ Anonimo XVII secolo. Figura stante loricata (r). Studio per portatrice d'acqua inginocchiata (v). Matita nera su carta vergellata color avorio priva di filigrana (r). Penna e inchiostro bruno (v). mm 236x163. In basso marchio di collezione Giorgio Dalla Bella (Lugt,3774). (3)

  • Johann Theodor  De Bry [alla maniera di], Fregio con danza paesana e altro con scena di caccia alle oche. 1600 ca.
    Lotto 203

    Johann Theodor De Bry [alla maniera di], Fregio con danza paesana e altro con scena di caccia alle oche. 1600 ca. Penna e inchiostro bruno su carta vergellata sottile color sabbia. Riquadro a penna e inchiostro bruno. mm 55/56x258/283. Entrambi i fogli applicati a pieno su vecchio supporto in cartoncino leggero color grigio-verde. Sul montaggio dell'uno a penna e inchiostro bruno "Stefano Della Bella", in basso nella composizione dell'altro "Della Bella". Su entrambi marchio a secco del collezionista danese Benjamin Wolff (Engelholm, Naestvad, 1790–1866) (Lugt, 420). Con il supporto mm 127/128x258/283. Il fregio con contadini che danzano sembra confrontabile con un bulino di Johann Theodor de Bry di soggetto simile da una serie in cinque tavole (Hollstein, 17-21). (2)

  • Johann Heinrich  Füssli [alla maniera di], Ossian canta per Malvina (?) (r) / Studi di teste e figure (v). 1800 ca.
    Lotto 204

    Johann Heinrich Füssli [alla maniera di], Ossian canta per Malvina (?) (r) / Studi di teste e figure (v). 1800 ca. Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello marrone (r), matita di grafite (v), carta color avorio non vergellata. mm 208x150. (1)

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Asta 47 I: Arte Antica

Sessioni

  • 28 novembre 2023 ore 10:00 Prima sessione - Stampe Antiche (1 - 160)
  • 28 novembre 2023 ore 14:00 Seconda sessione - Disegni, dipinti e sculture antichi; Cartografia e Nautica; Orientalia; Arte Africana (161 - 275)

Esposizione

Mercoledì 22-sabato 25 novembre 9:30-13 14-17:30, lunedì 27 novembre 9:30-13 14-17:30

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