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Lotto 457 Romolo Liverani (1809-1872). Scenografia architettonica con volta a botte (recto). Studi di tre figure con copricapo piumato intorno ad cassone aperto (verso). 1830-35 ca. (r) Penna e inchiostro, su tracce di matita nera sottostante, inchiostro bistro o nero fumo acquerellato, su carta bianca leggermente preparata. Foglio: mm 210x296. (v) Penna e inchiostro rosso; inchiostro bistro acquerellato; carta preparata e tinteggiata; i contorni della figura in piedi a destra e parte di quella seduta a sinistra sono bucherellati per lo spolvero. La composizione del recto si colloca nell'ambito dell'attività scenografica che il faentino Romolo Liverani esercitò con particolare continuità dal 1830 (Cfr. Vitali, 1990). Da notare che questa composizione fu certamente posteriore a quella del verso, poiché sul recto è evidente il tentativo di coprire gli effetti dello spolvero con un leggero strato di preparazione mista a colore. Il foglio è in ottime condizioni di conservazione a parte lievi spellature agli angoli. La carta, bianca a vergelle è settecentesca.
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Lotto 458 Alberto Fabio Lorenzi (1880-1969). Décor per le Folies Bergère. 1919 ca. Gouache, china e tempera d'oro su cartoncino avorio. mm 319x440. Luerti, 120. Firmata in basso a destra. Lorenzi esordì come cartellonista ed espose al Salon des Humoristes, al Salon d'Automne e al Salon des Indépendants. Nel 1919 contribuì, con pregevoli disegni, a creare i costumi della prima rivista dell'epoca d'oro delle Folies Bergère. Negli anni Venti svolse prevalentemente attività di grafico pubblicitario e come autore di eleganti e sofisticate illustrazioni di moda e umoristiche per i più noti periodici dell'epoca e per numerosi libri di pregio firmandosi anche Fabius. Dagli anni Trenta la pittura lo assorbì per intero. Ottima conservazione.
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Lotto 459 Alberto Fabio Lorenzi (1880-1969). Espagnole. Bozzetto per un costume teatrale. 1919 ca. Gouache, tempera oro e matita su cartoncino avorio. mm 335x250. Luerti, 120. Firmata in basso a sinistra. Al verso, titolo e schizzo. Ottima conservazione.
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Lotto 460 Emanuele Luzzati (1921-2007). Il flauto angelico. Tecnica mista su cartoncino bianco. mm 480x330. Firma e titolo in basso a destra. Ottima conservazione
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Lotto 461 Emanuele Luzzati (1921-2007). Il facchino. Costume per La Venexiana. 1984. Carboncino e acquarello mm. 330x238. Firmato in basso a destra. Bozzetto per La Venexiana, andata in scena al Teatro Argentina di Roma con la regia di Maurizio Scaparro. -
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Lotto 462 Giovanni Meschini (1888-1977). Donna con cerbiatto. 1925-1930 ca. Pochoir mm. 348X248. Al verso timbro con numero 442 dell'Archivio Meschini. Ottima conservazione.
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Lotto 463 Umberto Onorato (1898-1967). La principessa Heller. Costume per il film “La piccola fonte”. 1917. Matita e tempera mm. 415x305. Firmato "Onorato" in basso a destra a matita. In basso a sinistra sempre a matita: "La piccola fonte/La principessa Heller". Figurino di scena per il personaggio della principessa Heller interpretato da Olga Benedetti nel film La piccola fonte diretto da Roberto Roberti nel 1917 e interpretato tra gli altri da Francesca Bertini e dallo stesso Onorato nel ruolo di Valentino. Lievi ingialliture e tracce d'uso ai margini.
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Lotto 464 Jean Alexandre Patou (1887-1936). Coppia di figurini di moda. 1927. N. 2 acquerelli e matita su cartoncini mm. 260x210. Entrambi firmati, uno a penna e uno a matita. Su uno al retro timbro della casa di moda Premet di Parigi e data 1927. Patou è stato un celebre stilista e profumiere fondatore della casa di moda che porta il suo nome. La casa di moda cesserà ogni attività nel 1987 mentre la casa di profumi Patou fa parte della divisione "bellezza di lusso" della Procter & Gambe. Creò un gusto estetico lineare e raffinato per le garçonnes che trovò verso il 1930 il suo apice come nouveau style Patou: "Un nouvel idéal féminin était né. La silhouette se fit plus longue, les courbes se dessinérent et le dos se montra; bref, les femmes semblérent, du jour au lendemain, avoir changé non soulement d'allure mais aussi de corps". Bibl.: Meredith Etherington-Smith, Patou, Hutchinnson 1983. Le riproduzioni dei figurini nel libro vengono dagli Archives Patou. Figurini di Patou non compaiono in asta da decenni.
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Lotto 465 Jean Alexandre Patou (1887-1936). Coppia di figurini di moda. 1927. N. 2 acquerelli e matita su cartoncini mm. 260x210. Uno firmato a matita. Sul retro dell'altro timbro della casa di moda Premet di Parigi e data 1927. -
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Lotto 466 Jean Alexandre Patou (1887-1936). Coppia di figurini di moda. 1927. N. 2 acquerelli e matita su cartoncini mm. 260x210. Entrambi firmati a matita. -
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Lotto 467 Jean Alexandre Patou (1887-1936). Tris di figurini di moda. 1927. N. 3 acquerelli e matita, due su cartoncini mm. 260x210 e uno su carta più leggera mm. 290x205. Due firmati a matita. Sul retro di uno dei due timbro della casa di moda Premet di Parigi e data 1927. -
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Lotto 468 Gontran René Ranson (1888-1977). Le pasteles. Bozzetto di costume per le Folies Bergère. 1924/32 ca. Tempera fucsia, tocchi a tempera bianca e matita su cartoncino avorio. mm 325x255. Luerti, 130. Firmato a matita in basso a destra. In alto a sinistra, a matita, titolo e piccolo bozzetto del costume visto da dietro. Artista frenetico per eccellenza, è stato uno dei grandi eredi della tradizione dei Balletti russi. Disegnò per le Folies Bergère (1924-32), per Opéra, lo Châtelet, l'Opéra-Comique, ecc., oltre che per altri teatri europei e americani e, in seguito, per il cinema: Paramount (creò i costumi di Colette Colbert in Cleopatra), Films d'Art, Fox e Pathé. È stato membro del Club des Cent, per il quale ha disegnato vari menù, animatore del Bal de l'Opéra e del Bal des Quat'z'Arts, nonché uno dei fondatori di Montmartre aux Artistes. Ottima conservazione.
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Lotto 469 Gontran René Ranson (1888-1977). Bozzetto di costume per Le Folies Bergère. 1924/32 ca. Tempera oro e arancione e matita su cartoncino avorio. mm 445x325. Firmato a penna in basso a destra. Ottima conservazione.
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Lotto 470 Titina Rota (1899-1978). Bozzetto per una scenografia teatrale. Tempera, matita e oro su cartoncino avorio applicato a cartone. mm 337x425. Firmata in basso a destra. Nipote di Giovanni Rinaldi (compositore e autore di Casa Ricordi), figlia di un'apprezzata concertista e cugina del celebre Nino Rota, Titina da giovane violinista frequentò Igor Stravinskij, Alfredo Casella e Gabriele d'Annunzio, grande ammiratore dei suoi disegni. Studiò e lavorò come vetrinista e disegnatrice; a trentadue anni debuttò curando i costumi della Locandiera di Goldoni con Tatiana Pavlova all'Odeon di Milano (1931). Poi approdò, chiamata da Guido Salvini, alla Scala e creò indimenticabili scene e costumi di opere liriche anche per il Maggio Fiorentino, il teatro Comunale di Firenze, l'Opera di Roma, la Fenice di Venezia. Si dedicò anche al teatro di prosa collaborando con famosi registi come Max Reinhardt e Renato Simoni e interpreti di primo piano. La sua estetica si ispirò all'art déco, con il tratto del disegno deciso e insieme leggero, coloratissimo e talvolta surreale. Ottima conservazione.
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Lotto 471 Konstantin Ivanovich Rudakov (1891-1949). Cortigiana e cavalieri. 1930 ca. Tecnica mista su cartoncino crema. mm 395x293. Firmato a matita in basso a destra. Pittore, disegnatore, illustratore e scenografo, Rudakov collaborò a riviste e giornali satirici quali "L'ippopotamo", "Il cannone", "Il giornale rosso", "L'ispettore". Negli anni '20-'30 mise a punto il proprio stile integrando la tradizione classica del disegno russo e la cultura pittorica francese. Predilesse sempre l'uso di tecniche miste, acquerelli e gouache dando vita a rappresentazioni attente e vivaci delle individualità umane. Fu anche un prolifico illustratore di libri per bambini - come Il telefono (1926), I musicanti di Brema (1935), Schiaccianoci (1937) - ma non solo; si ricordano infatti le illustrazioni per autori quali Zola, Maupassant, Tolstoj, Checov e Pushkin. Strappi e difetti all'angolo inferiore sinistro ed una piega all'angolo superiore destro, altrimenti ottima conservazione.
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Lotto 472 Enrico Sacchetti (1877-1969). Donna con cravatta e cappello piumato. 1920-1925 ca. Litografia colorata a pochoir. Foglio: mm. 325x245. Firmata a matita in basso a sinistra. Stampata su carta avana con filigrana "SERRAVALLE SESIA". Ottima conservazione.
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Lotto 473 Thayaht [pseud. di Michahelles Ernesto] (1893-1959). Coppia di figurini per La Gazette du Bon Ton. 1922-1924. Litografie a colori. Fogli: mm. 245x185. Tavv. n. 76 (Une cape, de Madeleine Vionnet, 1922) e n. 29 (Au théatre, 1924 ma datato in lastra 1923). FONTI, n. 48, p. 93 e n. 55, p. 96. -
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Lotto 474 Sergio Tofano (1886-1973). Teatro Nazionale oggi L'oro del Reno ultimo spettacolo della stagione Il crepuscolo degli dei. Acquarello su cartoncino mm. 400x300. Firmato in basso a sinistra "Sto". Il disegno è un rifacimento fedele, eseguito in anni più recenti apportando piccole varianti, di una illustrazione eseguita dall'artista stesso per l'album satirico antitedesco Gli unni...e gli altri di Giannino Antona-Traversi, Milano, Rava, s. d. (1915). Nell'album, illustrato da una schiera di valenti umoristi come Sacchetti, Bonzagni, Dudovich e Ventura, il disegno di Sto era sopratitolato a stampa "Il grande lavoro del Principe von Bülow a Villa Malta" e sottotitolato "Povero Palamidone!". -
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Lotto 475 Gianni Vagnetti (1897-1956). Bozzetto di costume teatrale. Contadino. Tempera con lumeggiature in argento mm. 350x285. Montato in passe-partout.
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Lotto 476 Gianni Vagnetti (1897-1956). Bozzetto di scenografia teatrale per I racconti di Hoffman. Maggio musicale fiorentino, 1938. Acquerello mm. 260X320. Firmato in basso a destra. Nel margine timbro a secco dell'artista. Macchie ai margini e qualche grinza nel foglio.
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Lotto 477 Gianni Vagnetti (1897-1956). Bozzetto di costume teatrale (recto e verso). 1949 ca. Al recto: Il Re Sole Lugi XIV. Matita e tempera mm. 350x250. Al verso: Maria Teresa infanta di Spagna. Penna e inchiostro, tempera. Firmato sia al recto che al verso. -
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Lotto 478 Gianni Vagnetti (1897-1956). Bozzetto di scenografia teatrale per l'opera I vespri siciliani. 1951. Tecnica mista su cartone mm. 247x380. Siglato "G. V." al recto, firmato al verso. -
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Lotto 479 Freddy Wittop (1911-2001). Chant du désert. 1930. Gouache, matita e rialzi a tempera d'argento su cartoncino avorio. mm 393x293. Firma, data e titolo in basso a destra. Bozzetto di costume per l'operetta Le Chant du désert. Minima abrasione della carta nell'angolo superiore destro, residui di nastro adesivo di carta al verso, per il resto ottima conservazione.
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Lotto 480 Freddy Wittop (1911-2001). La femme du voisin (Danseuse étoile). 1931/36 ca. Gouache e matita su cartoncino avorio. mm 465x325. Firma in basso a destra e titolo in alto a destra. Applicato su un cartoncino riquadrato a tempera dall'artista. Bozzetto di costume per le Folies Bergère. Wittop fu avviato allo studio del costume a soli 13 anni sotto la guida del capo disegnatore dell'Opéra di Bruxelles. Dopo qualche collaborazione con alcuni teatri in Belgio, nel 1930 si trasferì a Parigi dove, più tardi, disegnò per le Folies Bergère (1931-36) e, dal 1936, per diversi teatri di Londra e New York. Trasferitosi nella città americana nel 1940, lavorò per il French Casino e Ice Capades e, dal 1942, divenuto cittadino statunitense, prestò servizio nell'esercito per tre anni. Dopo una parentesi di otto anni in cui si esibì come ballerino, dal 1958 si dedicò solo al disegno, affermandosi in breve tempo come primo costumista di Broadway. Creò, oltre ai costumi per Holiday on Ice (1959-70), quelli per circa 80 musical (1958-94). In 60 anni di carriera collezionò vari riconoscimenti: il Tony Award per Hello Dolly (1964) più cinque nomination e il premio alla carriera del Theater Development Fund's. Ottima conservazione.