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Lotto 61 Donato Creti (1671-1749). Visitazione. Prima metà del XVIII secolo. Penna e inchiostro, acquerellato con inchiostro grigio; carta bianca a vergelle. Foglio: mm 115x102. Anche questo splendido disegno, uno schizzo completo di tutte le indicazioni luministiche, mantiene intatte le caratteristiche del tratto vibrante del Creti (cfr. per il corpus grafico dell'artista RICCOMINI, 2012). Il disegno proviene dalla raccolta di Giuseppe Vallardi, alla quale si riferisce il timbro in basso a sinistra (LUGT 1223). Il foglio è stato ritagliato in piccolo formato ed è controfondato, ossia interamente incollato a un supporto cartaceo. A parte un raggrinzimento verso l'angolo in alto a destra, il disegno è nel complesso in ottimo stato.
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Lotto 62 Giovan Gioseffo Dal Sole (1654-1719). Studi di due teste. Secolo XVII. Matita rossa e inchiostro acquerellato marrone; carta bianca a vergelle. Foglio: mm 120x103. Sul verso alcuni schizzi a matita rossa e, all'angolo sinistro, manoscritta a penna e inchiostro l'iscrizione "G. g. Dal Sole dis.". Nonostante le condizioni non ottime del foglio, la qualità grafica del disegno, caratterizzato da un fluido tratto a matita rossa rinforzato dall'acquerellatura, è intatta. Il foglio presenta numerose macchie e foxing diffuso.
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Lotto 63 Stefano Della Bella (1610-1664). Cartiglio con due fregi ornamentali con fogliami e figure. Acquaforte. Matrice: mm 78x242. Foglio: mm 78x243. De Vesme-Massar, 1971, n. 1000. Tavola n. 14 dalla serie Ornamenti di fregi e fogliami. Esemplare fresco e ben conservato, firmato in basso a sinistra "S. D. Bella invenit et fecit"; a sinistra "Cum Privilgius Regis. 14". (I stato di 4). La stampa, su carta bianca vergellata, è rifilata ai margini che tuttavia sono ancora visibili ad eccezione di alcuni punti del lato superiore. L'inchiostratura è fresca; il foglio non presenta danni ed è in ottime condizioni di conservazione: esso è incollato dal verso al supporto cartonato sottostante con due strisce di carta (sec. XX) visibili dal verso, in due punti del bordo superiore.
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Lotto 64 Stefano Della Bella (1610-1664). Tondo con figure. 1626-27. Penna e inchiostro, su carta bianca. Foglio originale: diam. mm 52. Supporto: mm. 65x64. Splendido 'tocco in penna' di Stefano della Bella, databile al terzo decennio del secolo (cfr. CATELLI ISOLA 1976, in part. nn. 1-5), perfettamente conservato. Il disegno è appartenuto alla collezione di Robert Stayner Holford di cui è presente il timbro (LUGT 2243, apposto sul verso del supporto). Il disegno, incorniciato da una linea a penna e inchiostro, è stato tagliato e interamente incollato al supporto sottostante.
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Lotto 65 Stefano Della Bella (1610-1664). Veduta della navata centrale di San Lorenzo con il catafalco del principe Francesco de’ Medici. 1634. Acquaforte. mm 293x203. Foglio: mm 301x211. De Vesme - Massar n. 74 (non citano altri stati). Esemplare (III stato di 3) della tavola pubblicata per la prima volta a Firenze da Landini nel 1634 come allegato del volume di Andrea Cavalcanti Esequie del Serenissimo Principe Francesco: celebrate in Fiorenza dal Serenissimo Ferdinando II, Granduca di Toscana Suo Fratello, nell'insigne collegiata di San Lorenzo il 30 d'agosto 1634. La filigrana è un cono (o corno) inscritto in un cerchio. Stampa molto fresca, con buoni margini e un lieve danno all'angolo superiore sinistro. Carta bianca a vergelle, filigranata.
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Lotto 66 Stefano Della Bella (1610-1664). Terza Scena: Giardino di Venere. 1637. Acquaforte. Matrice: mm 203x293. Foglio: mm 233x324. De Vesme-Massar, n. 921. Edizione tardo-settecentesca delle lastre originali della serie in 8 tavole, derivata dall'invenzione di Alfonso Parigi per l'allestimento della commedia musicale Le Nozze degli Dei in occasione del matrimonio tra Ferdinando II de' Medici, granduca, e Vittoria della Rovere, nel 1637. Si legge infatti in basso a sinistra: "Alf.us Parig.us Inv. Stefa.us Della Bella Delin. e F.". Le matrici incise rimasero nella raccolta calcografica granducale medicea. Nel XVIII secolo furono ristampate a partire dal 1735 (Baroni 2011, pp. 60-63, 78-79) e poi, forse, anche dopo il 1771, quando le matrici andarono disperse, o più probabilmente vendute. Il foglio è in buone condizioni e presenta ampi margini e una inchiostratura molto fresca. La carta grave, tardo-settecentesca, è vergellata. Il foglio è attaccato al supporto sottostante (passe-partout sec. XIX-XX) con due strisce di carta incollate sul verso lungo il bordo superiore.
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Lotto 67 Stefano Della Bella (1610-1664). Diverses exercices de cavalerie Dedié A Monseur Destillac Enfant d’honneur du Roy. 1642/1646. Acquaforte. Matrice: mm 87x71 (frontespizio). Foglio: mm 97x77; De Vesme-Massar, nn. 227-245. Esemplare completo della serie di 19 tavole (incluso il frontespizio con l'iscrizione e la dedica) pubblicata a Parigi da Israël Henriet senza data (cronologicamente collocabile intorno al 1642, per De Vesme e al 1646, per Massar) eseguita per omaggiare Luigi XIV con la dedica al giovane cavaliere della corte d'onore del Re, Destissac. Stato unico. Le condizioni di conservazione della serie sono sostanzialmente buone: l'inchiostratura è ancora abbastanza fresca e la carta bianca vergellata, seppur lievemente ingiallita, è in buone condizioni e presenta caratteristiche omogenee in tutti i fogli. Gli esemplari hanno tutti buoni margini ad eccezione di tre tavole (Il Cavallo a terra; Zuffa di cavalli; La giumenta e il puledro) che sono state invece ritagliate entro i margini. Piccole mancanze e qualche raro strappo agli angoli.
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Lotto 68 Stefano Della Bella (1610-1664). Cartiglio con stemma de’ Medici e due Putti. post 1650. Acquaforte. Foglio: mm 155x193 ca. De Vesme-Massar, 1971, n. 1032. Esemplare con timbro di antica collezione privata sul verso. (Conosciuta in 3 stati). La stampa, su carta bianca vergellata, è tagliata ai margini laterali e manca della parte inferiore. Lieve ingiallimento.
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Lotto 69 Stefano Della Bella (1610-1664). Due Cavalieri Polacchi. 1650 ca. Acquaforte. Matrice: mm 190x185. Foglio: mm 229x250. De Vesme-Massar, n. 280. Seconda edizione della prima tiratura, con l'aggiunta dell'effetto lavis. Fa parte della serie dei cavalieri in 11 tavole in tondo, ma senza numerazione, realizzata da Stefano della Bella intorno al 1650. A parte lievi ingiallimento e foxing, la stampa è fresca e in ottime condizioni. Ampi margini. Carta bianca a vergelle e filigranata.
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Lotto 70 Stefano Della Bella (1610-1664). Un Cavaliere Ungherese. 1650 ca. Acquaforte. Matrice: mm 190x190. Foglio: mm 242x189. De Vesme-Massar, n. 278. L'esemplare deriva da un'edizione tardo-settecentesca dalle lastre originali. Sono presenti le iniziali "S.D.B." esternamente al tondo, lungo il profilo in basso. La tavola fa parte della serie dei cavalieri in 11 stampe realizzata dal fiorentino intorno al 1650. Tutte le matrici di questa serie pervennero nella raccolta granducale medicea a Firenze nel 1672 (cfr. Baroni 2011, doc. 8a, p. 111) e nel XVIII secolo vennero ristampate per la prima volta a partire dal 1735 (Baroni 2011, pp. 60-63) e poi successivamente al 1771, quando le matrici furono forse vendute e disperse. Stampa fresca, con ampi margini su carta grave a vergelle bianca. Il foglio è attaccato al supporto cartaceo sottostante (passe-partout XIX-XX sec.) da una striscia di carta incollata lungo il bordo superiore dal verso.
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Lotto 71 Stefano Della Bella (1610-1664). Un Cavaliere Ungherese grasso e vecchio. 1650 ca. Acquaforte. Matrice: mm 187x180. Foglio: mm 238x225. De Vesme-Massar, n. 277. L'esemplare deriva da un'edizione tardo-settecentesca dalle lastre originali. Ė presente la firma, al di fuori del tondo in basso a destra: "S. D. Bella F". La tavola fa parte della serie dei cavalieri in 11 stampe realizzata dal fiorentino intorno al 1650. Tutte le matrici di questa serie pervennero nella raccolta granducale medicea a Firenze nel 1672 (cfr. Baroni 2011, doc. 8a, p. 111) e nel XVIII secolo furono ristampate per la prima volta, a partire dal 1735 (Baroni 2011, pp. 60-63) e poi, successivamente al 1771, quando le matrici andarono disperse, o più probabilmente vendute. Stampa fresca, con ampi margini su carta grave a vergelle bianca. Lieve ingiallimento da esposizione prolungata e rare macchie. Nel complesso presenta buone condizioni. Il foglio è attaccato al supporto cartaceo sottostante (passe-partout XIX-XX sec.) da una striscia di carta incollata lungo il bordo superiore del verso.
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Lotto 72 Stefano Della Bella (1610-1664). Templi Antonini. 1656. Acquaforte. Matrice: mm 318x289. Foglio: mm 322x291. De Vesme-Massar, n. 833. Esemplare in II stato di 2. La stampa conserva un po' di margini: vi sono alcune mancanze e tracce di un precedente restauro conservativo (tre rinforzi cartacei visibili dal verso, XX secolo). Il foglio è attaccato al passe-partout con due strisce di carta incollata lungo il bordo superiore del verso.