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Lotto 37 Jacques Callot (1592-1635). Scapino. 1618-1620. Acquaforte. Foglio: mm 238x152. Lieure, n. 290; Meaume, n. 629. Stampa conosciuta in unico stato, appartenente alle serie progettate in Italia ma pubblicate al rientro in Francia dell'autore. Esemplare rifilato in basso e lungo il bordo sinistro (da metà). Stampa ben definita e fresca, su carta bianca sottile a vergelle. Il foglio è incollato sul verso, lungo il bordo superiore, al supporto di cartone sottostante soltanto per due punti (strisce di carta incollata, XX secolo). Sul verso del foglio, lungo il lato destro sono visibili due rinforzi cartacei. Nel complesso il foglio è in buone condizioni di conservazione.
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Lotto 38 Jacques Callot (1592-1635). I Due Pantaloni. 1618 ca. Acquaforte. Foglio: mm 95x141. Lieure, 1927, n. 173. Bella e fresca impressione (I stato di II), appartenente alle serie delle maschere della Commedia dell'Arte a cui Callot si dedicò all'epoca della sua lunga permanenza in Italia ma che stampò solo al rientro in Francia, dopo il 1621. In basso a sinistra "ICallot F." La stampa, su carta bianca vergellata, è rifilata entro i margini; il foglio è attaccato al supporto cartonato sottostante solo per due strisce incollate sul verso. In ottime condizioni di conservazione.
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Lotto 39 Jacques Callot (1592-1635). Veduta del Louvre. 1630 ca. Acquaforte. Matrice: mm 165x340. Foglio: mm 169x141. Lieure, n. 667. Esemplare nel V stato su 5 della celebre Veduta del Louvre in una tiratura edita a Parigi nel XIX secolo. La stampa su carta bianca vergellata, è finemente inchiostrata e seppur ritagliata, mantiene ancora un po' di margini. Il foglio è in buone condizioni, nonostante un diffuso ingiallimento. È attaccato al supporto cartonato sottostante da due strisce di carta incollate sul verso.
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Lotto 40 Simone Cantarini (1612-1648). Santa che legge. Prima metà del XVII secolo. Penna e inchiostro, su carta bianca a vergelle, preparata e lievemente tinteggiata. Foglio: mm 71x113. Sul verso, manoscritta a penna e inchiostro, l'annotazione antica "Simon da Pesaro". Sul supporto in alto a destra la cifra "63". Lo schizzo e il suo supporto sono stati evidentemente ritagliati da un album. Anche su questo è un'iscrizione più recente a matita nera "Simon da Pesaro" e, sul verso, un'annotazione più antica, a penna e inchiostro: "Schizzo preteso di Simone/da Pesaro". Il foglio è stato oggetto di un intervento di restauro che l'ha interamente staccato dal supporto cartaceo sottostante (secolo XVIII), al quale rimane tuttavia ancora collegato da due piccole strisce di carta giapponese lungo il bordo superiore del verso.
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Lotto 41 Giovanni Capellotti (? -? ). Cinque disegni con Storie della vita di Cristo. 1592. Matita nera, penna e inchiostro; carta bianca fine a vergelle filigranata (solo il 3); il verso è annerito da polvere di matita nera. I contorni delle figure sono ripassati con uno stilo. Foglio 1 (Cacciata dei Mercanti dal Tempio): mm 103x128. Foglio 2 (Lasciate che i bimbi vengano a me): mm 102x127. Foglio 3 (Predicazione alle genti): mm 103x126. Foglio 4 (Cristo risana lo storpio): mm 100x126. Foglio 5 (Cristo libera l'indemoniato): mm 100x127. Eseguiti forse in preparazione di un'incisione su lastra di metallo, i disegni sono tutti firmati e datati. A parte lievi danni e piccoli fori nel 3, i disegni sono in ottime condizioni di conservazione.
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Lotto 42 Giulio Carpioni (1613-1679). Baccanale con Danza di Putti. 1670. Acquaforte. Foglio: mm 224x401. Mazzoli 2008, pp. 68-69, n. 20. Bellissimo esemplare in unico stato, dall'inchiostratura molto fresca e ben definita. La stampa, su carta bianca a vergelle, è rifilata ai margini, al di fuori della linea di cornice. Sul verso sono evidenti una piccola macchia d'inchiostro e la traccia di un restauro (non recente) nella parte centrale, verso sinistra.
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Lotto 43 Agostino Carracci (1557-1602). Schizzi caricaturali di tre teste. Fine del XVI secolo. Penna e inchiostro; carta bianca. Foglio: mm 68x100. Il piccolo studio, caratterizzato da segno irruente e molto incisivo, testimonia di una consuetudine al ritratto grottesco e caricaturale, peculiare nella bottega dei Carracci e considerato fondamentale per il completamento della formazione grafica dell'artista (cfr. MALVASIA 1678, [1841], I, p. 278). L'opera proviene da collezione privata (cfr. N. Roio in CENTO DISEGNI, 1998, n. 22). Il foglio è interamente controfondato. Sono presenti qualche spellatura della carta e un lieve ingiallimento della superficie.
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Lotto 44 Agostino Carracci (1557-1602). Titiani Vecellii Pictoris Celeberrimi ac Famosissimi Vera Effigies. 1587. Bulino. Foglio: mm 320x230. Bartsch, XVIII.121.154; Bohn, 1995, n. 3901.151. Nell'iscrizione del margine inferiore: "Ill.mo et R.mo D.Dno Henrico Caetano S.R.E. Card. ampl.mo Bon.ae Legato/ Exiguum hoc munus imaginis Titiani pict. cuius nomen orbis continere non valet submisse dicat sacratque/ humill.s dedit. s.q. servuus August. Carratius. 1587". Dal verso, al centro in alto, parte a destra, è leggibile una filigrana con tre mezzelune in fila. (III stato di 4). La stampa è rifilata ai margini. Carta vergellata bianca, filigranata. È attaccata al cartoncino sottostante con tre strisce di scotch (supporto sec. XX) che permette la visione anche del verso.
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Lotto 45 Agostino Carracci (1557-1602). Sapientia Martem depellente Pax et Abundantia cogaudent. 1589. Bulino. Matrice: mm 195x254. Foglio: 202x258. Bartsch, 118. Bohn, 1995, n. 3901.156. Il soggetto è derivato da Tintoretto. In basso entro il margine a sinistra "Jacobus Tinctorectus Pinxit." Più sotto: "Sapientia Martem depellente Pax et Abundantia cogaudent". A sinistra, verso l'angolo sulla pietra "A.C." (III stato di 4). In buono stato di conservazione e su carta vergellata bianca. La stampa è rifilata poco oltre i margini che sono ancora ben visibili e intatti. Lievi ingiallimenti sul verso. Il foglio presenta un'antica piegatura longitudinale ed è attaccato dal verso a un supporto cartonato (sec. XX) con due strisce di scotch lungo il margine superiore che permettono la libera e piena godibilità del foglio originale.
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Lotto 46 Annibale Carracci (1560-1609). Adorazione dei Pastori. Bulino. Matrice: mm 105x131. Foglio: mm 108x134. Bartsch XVIII, 2. Bohn (TIB), 39, (Part 2), n. 3906.019. Esemplare della stampa incisa da Annibale e pubblicata da Nicolaus van Aelst. Di entrambi la firma lungo il margine interno: da sinistra "Annibal Caracius fecit et inve." A destra "Nico van Aelst for." (IV stato di 4). Sul verso un'iscrizione manoscritta a penna e inchiostro "G. Storck a Milano 1805/In. N. 14057". La stampa, dall'inchiostratura non freschissima, è rifilata oltre i margini che sono ancora visibili; è controfondata, ossia interamente incollata a una carta antica pesante, vergellata, che reca lungo il bordo superiore due strisce di adesivo. Alcune piccole mancanze lungo i bordi esterni.
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Lotto 47 Annibale Carracci (1560-1609). Tre figure in un paesaggio. 1590 ca. Penna e inchiostro; carta bianca a vergelle. Foglio: mm 195x155. Il disegno è inquadrato da una linea di cornice a penna e inchiostro. In basso a destra, manoscritta, la sigla "AC". Il disegno è tracciato con straordinaria sicurezza, senza pentimenti ed è riconducibile alle prime prove grafiche di Annibale nell'ambito della pittura di paesaggio. Il foglio è parzialmente incollato al cartone sottostante (sec. XX). A parte un lieve ingiallimento della carta e le tracce di piegature, è in buone condizioni di conservazione.
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Lotto 48 Annibale Carracci (1560-1609) [attribuito a]. Assunzione della Vergine. 1592-1600 ca. Matita nera, penna e inchiostro su carta preparata bianca vergellata. Foglio: mm 132x165. La posizione della Madonna Assunta in questo importante schizzo è la stessa della celebre Pala di Santa Maria del Popolo a Roma eseguita da Carracci (1600-1601 ca.). Anche l'apostolo con il volto alzato ha la stessa posa di quello che in questo disegno si trova sulla destra in basso. Per la vicinanza con le opere di Ludovico, tuttavia, soprattutto per la leggerezza del ductus, questo studio potrebbe tuttavia essere più antico e risalire invece alla preparazione dell'Assunzione della Pinacoteca di Bologna, 1592 (cfr. Bohn, 2004). Il disegno, non in condizioni ottimali, è interamente incollato a un antico cartoncino azzurro piuttosto consunto (dai piccoli fori e lesioni sul verso è possibile vedere chiaramente in trasparenza il verso del foglio originale). Probabilmente è stato ritagliato ai margini: un accenno a una linea di cornice a penna è visibile sul recto in alto a sinistra.