STAMPE E DISEGNI: dal XVI al XX secolo

STAMPE E DISEGNI: dal XVI al XX secolo

giovedì 12 dicembre 2013 ore 15:00 (UTC +01:00)
Lotti dal 13 al 24 di 480
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  • Anonimo romano della fine del XVIII secolo. Figura maschile con bastone....
    Lotto 13

    Anonimo romano della fine del XVIII secolo. Figura maschile con bastone. Matita di grafite, penna e inchiostro, acquerello verde, grigio e marrone; tocchi di biacca; carta bianca vergellata. Foglio: mm 220x115. Il disegno rappresenta uno studio isolato di bottega, contornato da due linee di cornice a penna, forse interpretabile come soggetto repertoriale proveniente da un taccuino di schizzi. Al punto di cucitura di questorebbero, infatti, pensare i due piccoli fori, visibili sulla parte centrale del foglio in alto, risparmiati dall'acquerellatura. Sia il disegno, che il foglio, sono in ottime condizioni di conservazione: in basso, ai piedi della figura, una piccola macchia e una leggera ossidazione della biacca.  

  • Anonimo francese della fine del XVII secolo-inizi XVIII. Venere e amorini....
    Lotto 14

    Anonimo francese della fine del XVII secolo-inizi XVIII. Venere e amorini. Prima metà del XVIII secolo. Matita rossa, su carta avorio bianca pesante a vergelle. Foglio: mm 241x375. Nell'angolo in basso a destra il timbro della collezione di Nicos Dhikeos (Lugt 3529).  A parte un lieve ingiallimento, qualche ondulazione e piccole mancanze lungo i bordi, il foglio è in buone condizioni di conservazione. È incollato al supporto cartaceo sottostante con due strisce di carta agli angoli superiori.

  • Anonimo fiorentino del XVIII secolo. Virtuosismo calligrafico in figura di...
    Lotto 15

    Anonimo fiorentino del XVIII secolo. Virtuosismo calligrafico in figura di frate leggente. Prima metà del XVIII secolo. Penna e inchiostro su disegno sottostante a matita nera; carta bianca a vergelle, filigranata (un'ancora inscritta in cerchio). Due piccole macchie d'inchiostro in alto. In ottimo stato di conservazione.

  • Anonimo del XVIII secolo. Studio di fregio (recto). Progetto per urna...
    Lotto 16

    Anonimo del XVIII secolo. Studio di fregio (recto). Progetto per urna funeraria (verso). 1780 ca. Foglio con due composizioni. (1) Fregio con vasi, strumenti musicali e due putti-satiri (recto); penna e inchiostro acquarellato, disegno sottostante a matita nera; (2) Studio di urna funeraria con iscrizione, penna e inchiostro, su disegno sottostante a matita nera (verso); su carta compatta bianca mm 235x647.  Due pieghe, tre fori agli angoli e verso il bordo sinistro. Una lesione restaurata dal verso in alto e nell'angolo superiore destro. 

  • Anonimo emiliano del XVIII secolo. Opera di carità: dar da mangiare agli...
    Lotto 17

    Anonimo emiliano del XVIII secolo. Opera di carità: dar da mangiare agli affamati. Fine XVIII-inizi XIX secolo. Penna e inchiostro metallo gallico, su matita rossa, acquerellature con inchiostro grigio-verde; su carta bianca a vergelle di fattura meccanica (sec. XVIII-XIX); mm 223x137. Il disegno, di grande qualità, è stato eseguito a imitazione di una tecnica grafica chiaroscurale e forse in preparazione di un'incisione. Alcuni dettagli paiono ispirati al celebre dipinto di Caravaggio alla Pia Misericordia di Napoli (1607-8): in particolare la testa della figura femminile e quella del prigioniero che si sporge verso il suo seno.  Il foglio è in ottimo stato di conservazione.

  • Cherubino Alberti (1533-1615). Tobiolo e l’Angelo. 1575. Bulino. Foglio: mm...
    Lotto 18

    Cherubino Alberti (1533-1615). Tobiolo e l’Angelo. 1575. Bulino. Foglio: mm 317x208 ca. Bartsch XVII.70.58. In basso a sinistra, sul piano delle figure: "Peregrinus Bono.is inve. F. Romae"; inferiormente, è il monogramma dell'artista: "'CAB 1575". Sul verso sono presenti antiche iscrizioni e cifre manoscritte a penna. Da Pellegrino Tibaldi. Conosciuto in unico stato.  La stampa, perfettamente inchiostrata e ben definita su carta bianca a vergelle, è rifilata ai margini; il foglio è attaccato a un passe-partout per due punti lungo il margine superiore. Vi sono alcune piccole mancanze (per esempio nell'angolo inferiore destro) e tracce di antichi restauri, ma nel complesso è in buone condizioni.

  • Alessandro Allori (1535-1607). Allegoria della Poesia. 1566-67. Penna e...
    Lotto 19

    Alessandro Allori (1535-1607). Allegoria della Poesia. 1566-67. Penna e inchiostro acquerellato; carta bianca a vergelle, lievemente preparata. Foglio: mm 271x115. L'opera è un raro studio inedito, appartenente al già conosciuto gruppo dei disegni eseguiti da Alessandro Allori in preparazione ai costumi per la Mascherata con la Genealogia degli Dei, allestita nelle strade di Firenze nel 1566 in occasione dei festeggiamenti per le nozze del principe Francesco de' Medici con Giovanna d'Austria. Il foglio si ricollega ai più vasti gruppi degli Uffizi e della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (cfr. anche per la bibliografia precedente, Baroni, 2012) e proviene dalla raccolta di Giuseppe Vallardi, alla quale si riferisce il timbro in basso a sinistra (LUGT  1223). Il foglio originale è controfondato, ossia interamente incollato a una carta a vergelle pesante. Lievi danni diffusi (qualche piccolo foro), ma nel complesso in ottimo stato di conservazione.

  • Alessandro Allori (1535-1607). Divinità fluviali e un satiro. 1670 ca. Matita...
    Lotto 20

    Alessandro Allori (1535-1607). Divinità fluviali e un satiro. 1670 ca. Matita nera, penna e inchiostro acquerellato; carta bianca a vergelle. Foglio: mm 157x193. Splendido disegno, tracciato con mano fluida e sicura, già appartenuto alla raccolta di Giuseppe Chiantorre, da cui deriva il timbro in basso a destra (LUGT  540). Il foglio è controfondato. Sulla parte sinistra presenta una leggera consunzione, ma nel complesso è in buono stato di conservazione.

  • Giulio Cesare Amidano (1566-1630). Sacra famiglia. 1610 ca. Penna e...
    Lotto 21

    Giulio Cesare Amidano (1566-1630). Sacra famiglia. 1610 ca. Penna e inchiostro metallo-gallico, anche acquerellato, con tocchi di biacca a pennello; carta bianca, a vergelle. Foglio: mm 200x165. Sia l'iconografia che lo stile grafico dai netti chiaroscuri, resi ancor più accentuati dall'uso della biacca, riconducono nell'alveo di questo allievo di Schedoni, nativo e operante a Parma (cfr. Riccomini, 1988), tra le cui opere più celebri è la Sacra Famiglia della Pinacoteca di Parma (cfr. Ghidiglia Quintavalle, 1956). Nell'angolo inferiore destro, sul verso, è presente un marchio di collezione poco leggibile. Alcune macchie d'inchiostro sul verso e tracce di un precedente incollaggio lungo il lato sinistro, sempre dal verso, ma nel complesso è in ottime condizioni di conservazione.

  • Pietro Aquila (1640-1692) [cerchia di]. Due satiri. Prima metà del XVII...
    Lotto 22

    Pietro Aquila (1640-1692) [cerchia di]. Due satiri. Prima metà del XVII secolo. Matita rossa; carta bianca a vergelle. Foglio: mm 210x261. Supporto: mm 256x308. Il disegno deriva il soggetto dagli affreschi di Annibale Carracci nella galleria di Palazzo Farnese a Roma, compiuti nell'ultimo decennio del XVI secolo. Come è noto (cfr. Baroni, 2011, in part. pp. 191-192 con bibliografia precedente) dagli affreschi fu tratto un famoso ciclo di stampe realizzate dal siciliano Pietro Aquila ed edite a Roma nella prima metà del XVII secolo da Giovan Giacomo de Rossi. Questo disegno, di qualità non trascurabile, potrebbe essere ricollegato alla preparazione delle stampe e può forse ricondursi alla stretta cerchia di Aquila. Il foglio è interamente incollato al supporto cartaceo sottostante. A parte un lieve foxing diffuso, è in ottime condizioni.

  • Pietro Aquila (1640-1692). Ercole al bivio. 1677 ca. Acquaforte con ritocchi...
    Lotto 23

    Pietro Aquila (1640-1692). Ercole al bivio. 1677 ca. Acquaforte con ritocchi a bulino. Matrice: mm 317x377. Foglio: mm 314x374. Vasta, 2008, p. 20. Esemplare (conosciuto in unico stato) appartenente alla serie in 12 tavole tratte al Camerino Farnese, affrescato da Annibale Carracci, all'interno del Palazzo omonimo a Roma, verosimilmente inciso da Pietro Aquila prima del 1677, anno in cui Giovan Giacomo de' Rossi pubblicò la serie di Galleria Farnese. Questa tavola in particolare deriva dalla tela che ornava il camerino, che si trova oggi a Capodimonte. L'opera fu dedicata al cardinale francese César d'Estrées, allora rappresentante degli interessi di Luigi XIV presso la Curia romana. Nel margine inferiore si legge infatti: "Eminentissimo ac Rev.mo Principi Cesari D'Estres S.R.E. Cardinali Amplissimo Heroicae virtutis imagines ab egregio pictore Annibale Carraccio mira artis elegantia, in Farnesianis Aedibus expressas tibi sacro eminentissime princeps; ut, cum ipseearum exemplar in pectore geras, alinis coloribus tua facta adumbrata intuearis, et agnoscas em.V. Humilissimus, atque Addictissimus Servus Io. Iacobus de Rubeis [...]. Annibal Carraccius pinx. in Aedibus farnesianis Io Iacobus de Rubeis formis Romae ad Templ. S. Mariae de Pace cu. priv. S. Pont. Petrus Aquila delin. et sculpsit".  Carta bianca vergellata, con due splendide filigrane (doppio cerchio con giglio trilobato e uno scudo) di notevoli dimensioni, rispettivamente a destra e sinistra del foglio. La stampa, rifilata poco oltre i margini, è su passe-partout e controfondata, ossia interamente incollata a una carta antica, vergellata anch'essa, con una vasta piegatura al centro (forse faceva parte di un album). In controluce si vede qualche lieve spellatura sul verso della stampa, che nel complesso è in ottime condizioni e mantiene fresca l'inchiostratura.

  • Pietro Sante Bartoli (1635-1700). Sigismundi Augusti Mantuam Adeuntis...
    Lotto 24

    Pietro Sante Bartoli (1635-1700). Sigismundi Augusti Mantuam Adeuntis Profectio ac Triumphus. 1680. Raccolta rilegata di 26 stampe. Acquaforte. Fogli: mm 365x475; Massari, 240. Esemplare raro, completo e originale della serie (non menzionata in Le Blanc) con 26 tavole realizzate tutte da Pietro di Sante Bartoli ed edite a Roma presso Gian Giacomo de' Rossi (Templum Pacis) nel 1680. Legatura cartonata a sette nodi ricoperta di carta azzurra, consunta, con costola e angoli in pergamena (sec. XVIII). Taglio profilato non colorato. Sulla costola e sul piatto, tracce di un'iscrizione (e una cifra) a penna, illeggibili. Una cifra "1" a matita blu, risalente al sec. XIX-XX. Le tavole sono ispirate ai fregi scultorei delle colonne Traiana e Antonina dipinti in  Palazzo Te a Mantova da Giulio Romano e Francesco Primaticcio (XVI secolo, distrutti nel 1630). Le stampe sono arricchite da note di mano di Giovanni Bellori (cfr. K. Danahue, in Bellori, Giovanni Pietro, in Dizionario Biografico degli Italiani, ed. on-line, vol. 7). La serie comprende il frontespizio (tav. 1), l'antiporta con la dedica di Angelo Conticelli e il ritratto in medaglione dell'imperatore Leopoldo (tav. 2) inciso da Jacques Blondeau e da 24 tavole di grandezza omogenea (da tav. 3 a tav. 26, matrice 225 x 405). Sullo sguancio del volume sono presenti due filigrane: sulla destra una parola "Vittori" e, a sinistra, un giglio trilobato iscritto in un cerchio. Tutte le stampe recano inciso il nome dell'incisore "Petrus Sanctus Bartolus sculp.". Conosciuta in unico stato. Le stampe sono fresche e ancora ben inchiostrate, la battuta ben marcata e tutte con ampi margini. I fogli di carta vergellata e filigranata sono ancora tutti attaccati nonostante tre nodi della legatura si siano sciolti. Alcuni fori di tarli nelle ultime sette tavole che, tuttavia, non coinvolgono la parte incisa ma solo il bordo.

Lotti dal 13 al 24 di 480
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STAMPE E DISEGNI: dal XVI al XX secolo

Esposizione lotti
Da giovedì 5 a mercoledì 11 Dicembre, dalle ore 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 19
Domenica 8 Dicembre dalle 15,30 alle 19,00

Lotti in asta:
1-124              Stampe e Disegni del XVI-XVIII secolo
125-149          Giovanni Battista Piranesi
150-417          Stampe e Disegni del XIX-XX secolo
418-480          Costume, Moda, Teatro

 

Sessioni

  • 12 dicembre 2013 ore 15:00 Sessione Unica - dal lotto 1 al lotto 480 (1 - 480)