#68: Dipinti d'eccezione e Antiquariato

#68: Dipinti d'eccezione e Antiquariato

venerdì 16 giugno 2023 ore 16:30 (UTC +01:00)
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  • Simone de Wobreck (Haarlem 1557)  - Salita al calvario
    Lotto 25

    Simone de Wobreck (Haarlem 1557) - Salita al calvario H cm 53 x 40, in cornice 63 x 48 Olio su tavola Expertis Prof. Claudio Strinati con stima in base alle condizioni di mercato internazionale pari a 25.000 €.

    "La Salita al calvario (olio su tavola, cm 63 x 48 in cornice) reca iscritto sul retro (parzialmente coperto da una parchettatura presumibilmente applicata in tempi abbastanza recenti per rafforzare la stabilità del legno) la seguente dicitura: Martin de Vos Anversa 1532-1603. Dunque il riferimento, che ritengo vergato anch' esso in tempi recenti, è al celebre pittore fiammingo che fu presente anche in Italia e lasciò nel nostro Paese opere insigni nonché una fiorente bottega. E proprio di questo punto si deve trattare in rapporto al nostro quadro. L'opera qui in esame, infatti, è assolutamente fiamminga ed è con assoluta certezza databile nella seconda metà del Cinquecento, ma non denota affatto lo stile, peraltro inconfondibile, di Martin de Vos. Al contrario la nostra opera rientra in un ambito di pittura fiamminga in Italia che non deriva direttamente da de Vos ma coincide invece con una scuola di suoi conterranei a lui collaterale ma ben distinta. Caratteristico del nostro dipinto, qui in esame, è il brulicare dei personaggi che si accalcano intorno al Redentore caduto e che riflettono una duplice sentimento: etico ed estetico. Da un lato, a ben vedere, il pittore rappresenta in modo vigoroso con accenti aspri e quasi popolareschi il dolore e la mestizia della folla che si concentra e si dirada con effetto scenico molto suggestivo e coinvolgente; dall'altro si legge complessivamente nell'opera come un senso di irrisione e scherno, coerenti con la storia rappresentata. Questo tipo di rappresentazioni è tipico della cultura fiamminga che alla lontana resta addirittura collegata, in molti autori attivi anche in Italia, alla cultura di Hieronymus Bosch, risalente però alla prima metà del Cinquecento.
    Ma tutto questo non appartiene alla cultura del de Vos che è invece orientato verso un austero e nobile classicismo.
    Qui, nella nostra opera, si vede l'esatto contrario del classicismo. Si vede anzi un atteggiamento da parte del pittore che ha eseguito il quadro, di tipo assolutamente manieristico che corrisponde con quanto vi abbiamo notato. I caratteri stilistici del nostro quadro, quindi, sono strettamente connessi con un
    altro maestro fiammingo operoso nel meridione di Italia nella seconda metà del secolo sedicesimo, Simone De Wobreck. Si tratta di un nome che oggi può risultare meno noto rispetto a un de Vos, ma Simone De Wobreck fu un maestro di primissimo spicco, attivo soprattutto in Sicilia dove creò una importante schiera di discepoli e seguaci. Se si confronta il nostro quadro con un autentico capolavoro del De Wobreck come la maestosa pala d' altare della Circoncisione nella chiesa di San Domenico a Castelvetrano risulta a mio avviso lampante come siamo di fronte alla stessa mano. Analitico e pungente, vivacissimo e proliferante, il nostro quadro è stato creato da un artista della stessa mentalità e della stessa cultura figurativa che vediamo espresse nella pala di Castelvetrano. Peraltro Simone De Wobreck trattò ripetutamente il tema della Salita al calvario, come è ben documentato da almeno due pale d'altare che le fonti gli riferiscono, una già in San Francesco a Caccamo e un'altra nella chiesa di santa Maria Maddalena a Ciminna. Il nostro dipinto, insomma, deve essere considerato un rimarchevole lavoro del manierismo fiammingo in Italia, databile probabilmente tra il nono e il decimo decennio del secolo sedicesimo, negli ultimi anni di vita del De Wobreck che, nato ad Haarlem in data imprecisata ma da collocare nel quarto decennio, risulta scomparso, su base documentaria, intorno al 1596/97. Lo stato di conservazione dell'opera in esame mi appare del tutto soddisfacente e stimo, pertanto, il dipinto in base alle condizioni di mercato internazionale ad E.25.000,00 (venticinquemila)
    In fede, Claudio Strinati“

  • Morte di S. Francesco d'Assisi, Spanish school of the seventeen° Secolo.
    Lotto 26

    Morte di S. Francesco d'Assisi, Spanish school of the seventeen° Secolo. Cm 132 x 95 Olio su tela Scena sacra nella quale è presente la particolarità delle stigmate posizionate sui polsi anzichè sulle mani come di solito per tradizione. Stato di conservazione buono. Certificato della galleria Archeocity di Mario Liseni (Lorrach Germania)

  • Luca  Giordano (attribuito a) (Napoli 1634-Napoli 1705)  - Santo in preghiera, XVII Secolo
    Lotto 27

    Luca Giordano (attribuito a) (Napoli 1634-Napoli 1705) - Santo in preghiera, XVII Secolo cm 68 x 50, in cornice 92 x 74 olio su tela Attribuito a Luca Giordano

  • S.Giuseppe con Bambino, Painter of the seventeen° Secolo
    Lotto 28

    S.Giuseppe con Bambino, Painter of the seventeen° Secolo cm 100 x 73, in cornice cm 116 x 88 Olio su tela.

  • Madonna del latte con bambino e San Giovannino, XVIII / XIX Secolo
    Lotto 29

    Madonna del latte con bambino e San Giovannino, XVIII / XIX Secolo H cm 71 x 58 / in cornice 78 x 65 Olio su tela Prima tela

  • Deposizione di Cristo sorretto da un Angelo, XVII Secolo
    Lotto 30

    Deposizione di Cristo sorretto da un Angelo, XVII Secolo H cm 16 x 21,8 Olio su Alabastro Caduta di colore 

  • Pietro Paolo Vasta (Acireale 1697-Acireale  1760)  - Madonna del latte con bambino Gesù
    Lotto 31

    Pietro Paolo Vasta (Acireale 1697-Acireale 1760) - Madonna del latte con bambino Gesù H cm 15 x 13 / in cornice 20 x 17 Olio su tavola Sul retro monogramma V.P.P Pingebat Vasta Pietro Paolo (1697-1760).

  • Santa Venera, XVIII Secolo
    Lotto 32

    Santa Venera, XVIII Secolo cm 27x20, in cornice cm 33x 25

  • Alessandro  Paolo Vasta (Roma 1726-Acireale 1793)  - Immacolata concezione attorniata da angioletti
    Lotto 33

    Alessandro Paolo Vasta (Roma 1726-Acireale 1793) - Immacolata concezione attorniata da angioletti H cm 31 x 20 / in cornice 37 x 25 Olio su tela Nella parte bassa piccole cadute di colore

  • Transito di San Giuseppe con Madonna e Gesù bambino e personaggi, XVIII Secolo
    Lotto 34

    Transito di San Giuseppe con Madonna e Gesù bambino e personaggi, XVIII Secolo H cm 49 x 70 / in cornice 58 x 78 Olio su tela

  • San Ceslaus con palla di cannone in mano, XVIII Secolo
    Lotto 35

    San Ceslaus con palla di cannone in mano, XVIII Secolo Cm 98x75, in cornice cm 110x85 Dipinto ad olio su tela

  • Presentazione di Gesù al tempio con S. Giuseppe, la Madonna e S.Anna, 18° Secolo
    Lotto 36

    Presentazione di Gesù al tempio con S. Giuseppe, la Madonna e S.Anna, 18° Secolo Cm 107 x 80 Olio su tela

  • Ovale raffigurante Cristo caricato della croce, XVII Secolo
    Lotto 37

    Ovale raffigurante Cristo caricato della croce, XVII Secolo cm 61 x 54, in cornice 70 x 63 olio su tela

  • Ovale raffigurante Cristo spogliato delle vesti prima della crocifissione, XVII Secolo
    Lotto 38

    Ovale raffigurante Cristo spogliato delle vesti prima della crocifissione, XVII Secolo Diametro cm 61x54 Opera sprovvista di corniceOpera sprovvista di cornice

  • Ovale raffigurante Crocifissione di Gesù, XVII Secolo
    Lotto 39

    Ovale raffigurante Crocifissione di Gesù, XVII Secolo Diametro cm 61x54 Opera sprovvista di corniceOpera sprovvista di cornice

  • Matteo Ghidoni  Detto Matteo de' Pitocchi (Firenze 1626-Padova 1689)  - Cristo davanti a  Caifa
    Lotto 40

    Matteo Ghidoni Detto Matteo de' Pitocchi (Firenze 1626-Padova 1689) - Cristo davanti a Caifa 28x38. in cornice cm 49x57 Dipinto ad olio su tela Corredato da Perizia del Prof .Strinati che valuta l'opera di un valore pari  a € 15.000


    “L'Opera alla mia attenzione è da considerarsi di remota derivazione rembrandtiana. Nello specifico, a seguito di verifiche d'archivio sull'evidenza stilistica e iconografica posso confermare l'autografia al Maestro Matteo Ghidoni detto Matteo dei Pitocchi (Padova ca. 1626- Padova 1689).
    Era pittore celebratissimo al suo tempo, specialista in questo particolare genere di pittura in apparenza popolaresca ma di fatto volta alla rappresentazione dei poveri e dei reietti anche nei soggetti sacri, come nel nostro caso, quando nella rappresentazione è prevista la presenza di una folla brulicante che gremisce lo spazio.
    Il dipinto qui in esame è una notevolissima testimonianza dello stile maturo di questo maestro singolarissimo, da un lato delicato e sensibile nello spirito religioso, dall'altro aspro e come rude nella rappresentazione degli individui posti dal destino ai margini della società.
    Una tematica questa che sviluppò negli anni, parallelamente alla sua attività di pittore sacro ufficiale, che gli procurò grande fama. In contatto probabilmente con l'eminente pittore olandese Eberhard Keil detto in Italia Monsù Bernando, seguace remoto di Rembrandt, Matteo dei Pitocchi ne sviluppò la lezione, specialmente nel corso degli anni Settanta del Seicento quando il Maestro ebbe stretti rapporti con i Servi di Maria della Chiesa della Natività a Padova.
    Probabilmente l'opera qui in esame nacque infatti in quel momento, e può essere datata quindi nella piena maturità del pittore padovano. Aggiungo che l'opera, mi appare in buono stato di conservazione, fatto che ne decreta un pregio ulteriore in considerazione del periodo storico di riferimento."

  • San Nicola e gli infermi, 18° Secolo painter
    Lotto 41

    San Nicola e gli infermi, 18° Secolo painter Cm 100 x 80 Olio su tela

  • Baldi Valentino (attribuito a) (Pistoia 1774-1816)  - Paesaggio agreste con armenti e personaggi, XVIII Secolo
    Lotto 42

    Baldi Valentino (attribuito a) (Pistoia 1774-1816) - Paesaggio agreste con armenti e personaggi, XVIII Secolo Cm 56x68x5, in cornice cm 7991 Dipinto ad olio su tela In Cornice dorata.

  • Raffaello Sorbi (Firenze 1844-Firenze 1931)  - Sparafucile , dall'opera Rigoletto
    Lotto 43

    Raffaello Sorbi (Firenze 1844-Firenze 1931) - Sparafucile , dall'opera Rigoletto Cm 74x45, in cornice 90x60 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra R.Sorbi. In cornice coeva

  • Ritratto di giovane donna con paesaggio sullo sfondo, First half of the 19° Secolo
    Lotto 44

    Ritratto di giovane donna con paesaggio sullo sfondo, First half of the 19° Secolo Cm 74x62 Dipinto ad olio su tela

  • Gentildonna, 1907
    Lotto 45

    Gentildonna, 1907 Cm 73 x 60, in cornice 88 x 75 Olio su tela Firmato in basso a destra e datato 1907

  • Ritratto personaggio con bavaro di pelliccia, 19° Secolo painter
    Lotto 46

    Ritratto personaggio con bavaro di pelliccia, 19° Secolo painter Cm 80 x 60, in cornice 94 x 74 Olio su tela Firmato in basso a sinistra

  • Telemaco Signorini (Italian 1835-1901)  - Ritratto di un anziano gentiluomo dalla lunga barba bianca
    Lotto 47

    Telemaco Signorini (Italian 1835-1901) - Ritratto di un anziano gentiluomo dalla lunga barba bianca cm 62x50; in cornice cm 79x67 olio su tela Signorini. Presente expertise del Prof. Claudio Strinati, con stima pari a € 15.000-€ 18.000

  • Giuseppe Patania (Palermo 1780-Palermo 1852)  - Ritratto di giovane, 1850
    Lotto 48

    Giuseppe Patania (Palermo 1780-Palermo 1852) - Ritratto di giovane, 1850 Cm 60x50, in cornice 70x60 Dipinto ad olio su tela Firmato e datato G.Patania 1850

Lotti dal 25 al 48 di 313
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#68: Dipinti d'eccezione e Antiquariato

La vendita apre con una selezione importante di dipinti d'eccezione: all'incanto opere di Fabrizio Chiari, Giuseppe Diamantini, Giovanni Bernardino Azzolino, Sir John Lavery, Raffaello Sorbi, Telemaco Signorini, Vincenzo Irolli e molti altri. Segue un'accurata scelta di mobili e oggetti di antiquariato, art de la table e gioielli.

Sessioni

  • 16 giugno 2023 ore 16:30 #68: Dipinti d'eccezione e Antiquariato (1 - 314)

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