ASTA 345 - ARTE ANTICA
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Lotto 98 ARTISTA BERGAMASCO DEL XVIII SECOLO Ritratto d'uomo. Olio su tela . Cm 72,00 x 89,00. Al retro cartiglio descrittivo. Cornice presente
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Lotto 99 ARTISTA FRANCESE DEL XVIII-XIX SECOLO La brocca rotta. . Olio su tela . Cm 90,00 x 116,00. . Cornice presente
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Lotto 100 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Paesaggio fluviale con personaggi. Olio su tela . Cm 90,00 x 63,00. . Cornice presente
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Lotto 101 ARTISTA NAPOLETANO DEL XVIII SECOLO Madonna. Olio su tela . Cm 50,50 x 66,00.
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Lotto 102 ARTISTA SPAGNOLO DEL XIX SECOLO Filippo IV a cavallo. . Olio su tela . Cm 97,00 x 119,00. Copia del XIX secolo da Velazquez, per confronto si veda l'opera raffigurante il medesimo soggetto conservata presso il Museo Prado di Madrid. . Cornice presente
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Lotto 103 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Natura morta con cacciagione e galli. . Olio su tela . Cm 82,50 x 69,50. . Cornice presente
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Lotto 104 ARTISTA FRANCESE DEL XVIII SECOLO Ritratto di Luigi XVI in giovane età, con insegne dell'ordine del Toson d'oro e dell'ordine del Santo Spirito. . Olio su tela . Cm 48,00 x 62,00. . Cornice presente
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Lotto 105 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Ritratto di nobiluomo con armatura. Olio su tela . Cm 61,50 x 75,00. . Cornice presente
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Lotto 106 ARTISTA VENETO DEL XVIII SECOLO Scena galante. Olio su vetro. Cm 38,00 x 58,00. . Cornice presente
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Lotto 107 ARTISTA ROMANO DEL XVIII SECOLO Sansone e Dalila. Olio su tela . Cm 49,00 x 63,50. . Cornice presente
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Lotto 108 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Commiato dalle Sante Donne e fuga verso l'Egitto. . Olio su tela . Cm 130,50 x 91,00.
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Lotto 109 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Cane addormentato. Olio su tela . Cm 71,50 x 59,00. . Cornice presente
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Lotto 110 ARTISTA CENTROITALIANO DEL XVIII SECOLO Marina con rovine e personaggi. . Olio su tela . Cm 95,00 x 68,50. . Cornice presente
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Lotto 111 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Natura morta con vaso di fiori e frutta. Olio su tela . Cm 40,50 x 51,50. . Cornice presente
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Lotto 112 BRUSAFERRO GIROLAMO (1700 - 1760) Allegoria della Prudenza. Olio su tela . Cm 83,00 x 104,00. L'opera è accompagnata dall'expertise di Giorgio Fossaluzza, Venezia, 10 gennaio 2019.
Il dipinto si attribuisce in questa circostanza e con sicurezza a Girolamo Brusaferro, del quale si ritiene essere un lavoro significativo. La notevole scioltezza e facilità di stesura pittorica che riguarda anche lo sfondo, i dosati effetti flou o di trasparenza che si aggiungono alla scelta chiarista, sono aspetti peculiari della fase d'attività avanzata del pittore veneziano, quella degli avanzati anni venti del settecento.
L'opera qui illustrata attesta ancora una volta che, in questo momento, anche nelle opere da cavalletto destinate a committenti privati, egli sapeva raggiungere quegli esiti più evoluti dimostrati nelle grandi decorazioni ad affresco o su tela per ville (Valier-Loredan, Vascon di Carbonera; Maffetti a Monigo; Wildmann a Bagnoli di Sopra) e per i palazzi veneziana (Barbaro-Curtis), come pure per le chiese (Roncade). È quanto emerge riguardo l'ultima fase del pittore anche dai più recenti ampliamenti al catalogo. In quest'opera allegorica si assiste, dunque, a un'ultima significativa e coerente maturazione stilistica di Brusaferro. Il quale ha come modello di riferimento le espressioni di estenuata eleganza rocaille di Giovanni Antonio Pellegrini, ma anche il senso del grazioso di Jacopo Amigoni. Che si tratti di una conquista della fase tarda lo si comprende ricordando come egli avesse trovato un proprio stile "partecipando" dapprima, in successione, quello del suo maestro Nicolò Bambini e poi di Sebastiano Ricci (Zanetti 1771). Solo da ultimo, rispetto a questa sintesi ("partecipazione"), fu in grado di raggiungere la leggerezza rocaille, come si è detto emula di Pellegrini e Amigoni (Fossaluzza 1990, pp. 640-641).
Si indicano come punti di riferimento per l'opera qui attribuita il soffitto con Giove e Giunone di Palazzo Pesaro a Venezia e, posta in altro ambiente di tale palazzo, la serie di sette sovrapporte di formato ovale con allegorie di virtù di intento celebrativo. Le opere di recente segnalate in cui l'impianto formale riccesco si scioglie in una pittura alla Pellegrini sono ad esempio la Morte di Archimede di ubicazione sconosciuta e il Giacobbe e l'Angelo di collezione privata (Pasian 2011, figg. 5,6). Il pittore risulta invece ancora "strutturalmente" ancorato a Ricci nelle tele anch'esse tarde con Santa Caterina d'Alessandria e Sant'Agnese della Pinacoteca Stuard a Parma (Lucchese 2006). Altrettanto può dirsi per le tele in pendant con Giuseppe venduto dai fratelli e Rebecca ed Eliazer al pozzo (ciascuno cm 112x146) passate di recente da Casati Arte (20 dicembre 2017-6 febbraio 2018), il cui confronto assicura circa la coincidenza tipologica.
Da ultimo si fa almeno un cenno al soggetto allegorico del dipinto: la Prudenza, una delle quattro Virtù Cardinali che sono emanazione della Sapienza divina e primo dono dello Spirito Santo. La giovane donna seduta ha i capelli raccolti entro un velo trattenuto da un nastro dorato. Lo stesso velo le scende dalla nuca fin sul seno. Ella indossa una camicia candida sotto la veste indaco e la riveste un mantello di colore rosso aranciato. È seduta mentre si sta rimirando in uno specchio.
Quale attributo della personificazione della Prudenza lo specchio sta a simboleggiare la verità, poichè in esso si riflettono le cose passate e future, così da donare saggezza e conoscenza a chi lo guarda. Talvolta è usato (concavo) non solo per conoscere sè stessi, ma anche per poter scorgere i pericoli che possono arrivare da dietro. Il secondo elemento è il serpente attorcigliato alla freccia. Richiama il versetto del Vangelo di Matteo (10,16) che invita a essere prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Simbolo di intelligenza da usarsi contro le avversità e di astuzia lo è anche del tempo. La Prudenza, infatti, è figlia del tempo, ossia dell'esperienza. Il teschio, poi, richiama la Prudenza alla riflessione sulla transitorietà dell'esperienza, la invita alla continua meditazione su questa verità.
Bibliografia di riferimento: A.M. Zanetti, Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri, Venezia 1771; G. Fossaluzza, Brusaferro, Girolamo, in La pittura in Italia. Il Settecento, II, Milano 1990, pp. 640-641; A. Pietropolli, Gerolamo Brusafetto dipinti e disegni, Padova 2002; E. Lucchese, Giunte al catalogo di Girolamo Brusaferro, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste", 25, 2006, pp. 19-22; A. Pasian, Girolamo Brusaferro sacro e profano, in "Arte in Friuli, arte a Trieste", 30, 2011, pp. 59-72. -
Lotto 113 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Paesaggio con personaggi. . Olio su tela . Cm 86,00 x 68,00. Difetti. Cornice presente
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Lotto 114 ARTISTA DEL XVIII SECOLO Ritratto di donna dormiente con cane. Olio su tela . Cm 70,00 x 91,00.
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Lotto 115 ARTISTA BRESCIANO DEL XVIII SECOLO Paesaggio con personaggi. . Olio su tela . Cm 121,00 x 69,00. . Cornice presente
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Lotto 116 ARTISTA VENETO DEL XVIII SECOLO Putti. Olio su tela . Cm 118,50 x 80,50.
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Lotto 117 ARTISTA ROMANO DEL XVIII SECOLO Piazza San Pietro. Olio su tela . Cm 160,00 x 100,00. L'opera è accompagnata da un expertise di Maurizio Marini che attribuisce il dipinto a Antonio Joli (1700-1777).
. Cornice presente -
Lotto 118 ARTISTA FRANCESE DEL XVIII SECOLO Lucrezia. Olio su tela . Cm 78,00 x 98,50. . Cornice presente
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Lotto 119 ARTISTA FRANCESE DEL XVIII SECOLO Ritratto di nobiluomo. . Olio su tela . Cm 65,00 x 80,00. . Cornice presente
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Lotto 120 ARTISTA LOMBARDO DEL XVIII SECOLO Ritratto di gentiluomo. Olio su tela . Cm 71,50 x 96,50.
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Lotto 121 ARTISTA DEL XVIII-XIX SECOLO Ritratto di donna. Olio su cartone pressato. Cm 50,50 x 65,00. . Cornice presente
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Lotto 122 ARTISTA DEL XIX SECOLO Natura morta di fiori. . Olio su tela . Cm 77,00 x 63,00. . Cornice presente
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Lotto 123 ARTISTA DEL XIX SECOLO Angelica cura Medoro ferito. . Olio su tela . Cm 144,00 x 144,00. . Cornice presente
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Lotto 124 ARTISTA DEL XIX SECOLO Allegoria della Poesia. . Olio su tavola. Cm 44,50 x 57,00. . Cornice presente
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Lotto 125 ARTISTA DEL XIX SECOLO Madonna con bambino. . Olio su tela . Cm 65,50 x 82,00. Firmato e datato 1860 in basso a destra.
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Lotto 126 ARTISTA FIAMMINGO DELLA FINE DEL XIX SECOLO Natura morta di fiori. . Olio su tavola. Cm 76,50 x 108,50. . Cornice presente
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Lotto 127 RUBENS PIETRO PAOLO (1577 - 1640) Baccanale (o festino degli Dei sulle sponde del mare). Tecnica mista su carta. Cm 34,70 x 16,80. **Opera proveniente da fallimento di società.
Al verso reca la scritta: “P.P. Rubens n. 120” (che deriva da un’antica collezione)
Seconda metà degli anni Venti del XVII Secolo
Provenienza: Collezione d’arte privata.
L’opera è accompagnata dall’expertise di Justus Müller Hofstede del 20 febbraio 2009.
L'opera è accompagnata dall'attestato di libera esportazione.
Justus Müller Hofstede nel 2009, confermando l’antica attribuzione, riscontra come la tematica e l’impianto scenografico siano riscontrabili in altre opere grafiche appartenenti alla produzione di Rubens, quali “Diana e le sue Ninfe al Bagno” (Londra, Courtauld Institute, Coll. Count Seilern, in J.S. Held, “Rubens Selected Drawings, London 1959, vol.I, cat. n° 50, vol. II, tav. 52) e “La storia della vestale Tuccia” (Parigi, Louvre, Cabinet des Dessins, in J.S. Held, “Rubens Selected Drawings, London 1959, vol.I, cat. n° 64, vol. II, tav. 78).
. Cornice presente -
Lotto 128 INGRES JEAN AUGUSTE DOMINIQUE (1780 - 1867) Giovane donna che posa il braccio su un'urna. Tecnica mista su carta. Cm 19,30 x 28,00. **Opera proveniente da fallimento di società.
Al retro schizzo a matita.
Provenienza: Collezione di Lord Farnham.
L’opera è corredata dall’expertise di Renaud Temperini del 16 giugno 2009.
L'opera è accompagnata dall'attestato di libera esportazione.
. Cornice presente -
Lotto 129 FRAGONARD JEAN HONORE' (1732 - 1806) Studio di teste. Tecnica mista su carta. Cm 28,50 x 19,80. **Opera proveniente da fallimento di società.
Sigillo al recto, in basso a destra: “A” (dalla Collezione Alexandre Ananoff: Lugt, 3365)
Provenienza: H. Walferdin; Drouot, Parigi, 12-16 aprile 1880, lotto 245 (140 FF a Lacroix)
M. Derenaucourt, Drouot, Parigi, 7 aprile 1883, lotto 37 (130 FF a Beaumont)
François Flameng, Drouot, Parigi, 26 marzo 1919, lotto 109 (1.700 FF a Meyer)
Camille Groult, Parigi
Alexandre Ananoff, suo timbro sul disegno (Lugt, ed. on-line 2010, n. 3365)
Ian Woodner, New York
Per eredità a Dian e Andrea Woodner
Christie’s, New York, Sale 7816, Old Master Drawings, New York Park Avenue, Property from the Collection of Dian Woodner and Andrea Woodner, 11 gennaio 1994, lotto 316 (5,175 USD)
Pierre Pfeiffer, Londra
Collezione d’arte privata.
Esposizioni: Monaco di Baviera, Bernheimer, The Pfeiffer Collection of Old Master Drawings, 1990, pp. 66-67.
Pubblicazioni: Baron R. de Portalis, Fragonard, sa vie et son oeuvre, Paris 1889, p. 300 (catalogato tra i “principali disegni di Fragonard”)
A. Ananoff, L’Oeuvre dessiné de Jean-Honoré Fragonard (1732-1806): catalogue raisonné, Paris 1961-1970, 4 vol., vol. 1, n. 149, p. 86, figura 65, n. 149 (catalogato e illustrato)
J.P. Cuzin, Fragonard. Musée du Louvre. Cabinet des dessins, Paris 2003, catalogo n. 13, p. 71 (disegno citato)
Scheda sul sito del Museo del Louvre, Cabinet des dessins, Fonds des dessins et miniatures, inv. n. 26649 recto, ultimo aggiornamento 2012 (disegno citato).
L'opera è accompagnata dall'attestato di libera esportazione. -
Lotto 130 BAUDOIN PIERRE ANTOINE (1723 - 1769) La sposa indiscreta. Olio su tavola. Cm 45,50 x 55,00. **Opera proveniente da fallimento di società.
Firmato in basso a destra: «P.A. BAUDOUIN»
In cornice francese coeva con cimasa decorata.
Provenienza: Collezione d’arte privata francese.
L’opera é accompagnata dall’expertise di Renaud Temperini, 15 giugno 2009.
Bibliografia di confronto: Emmanuel Bocher, Pierre Antoine Baudouin. Le catalogue raisonné, Paris 1875, 21.IV.
L'opera è accompagnata dall'attestato di libera esportazione.
. Cornice presente -
Lotto 131 VRANCX SEBASTIAN (1573 - 1647) Il mendicante cieco. Olio su tavola. Cm 72,00 x 44,00. **Opera proveniente da fallimento di società.
L’opera é corredata dall’expertise di Justus Müller Hofstede, 20 gennaio 2000.
L’expertise di Justus Müller Hofstede ha confermato l’attribuzione della tavola a Sebastiaen Vranckx.
Nella rappresentazione di un borgo con i contadini in festa, l’artista olandese riporta le inevitabili degenerazioni goliardiche finanche violente di un banchetto, che avvengono ironicamente alla presenza di un mendicante cieco.
Dipinto dall’evidente intento caricaturale e sarcastico, presenta una notevole abbondanza di particolari, sia nell’abbigliamento dei personaggi, sia negli attrezzi da lavoro e nella descrizione degli edifici, da costituire un interessante documento della vita fiamminga del XVII secolo, rimandando inoltre ai paesaggi animati di Jan Bruegel il Vecchio.
Müller Hofstede ha collocato l’opera nella fase della tarda maturità di Vranckx (1640-1645 circa) ed ha evidenziato come tutte le figure siano dipinte dal vero, al contempo libere e capaci di notevole invenzione immaginativa, delineate con una pennellata di eccellente qualità.
. Cornice presente -
Lotto 132 MANIFATTURA DI OUDENAARDE DEL XVIII SECOLO Arazzo con soggetto naturalistico entro bordura ornata a motivi geometrici e fitomorfi. . Cm 306,00 x 286,00.
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Lotto 133 MANIFATTURA DEL XVIII SECOLO Coppia di ventole in legno intagliato e dorato, cornice di forma sagomata ornata a motivi di fiori e fitomorfi a rilievo, con volti di putti e mascheroni. . Cm 38,00 x 58,00 x 2,00.
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Lotto 134 CASTELLI D'ABRUZZO (XVIII SECOLO) Placca in maiolica dipinta a policromia raffigurante l'Allegoria della Fortezza. . Cm 13,00 x 19,20 x 1,30. Su supporto in plexiglass.
La placca reca con sè un'attribuzione a Carmine Gentili (1678-1763). -
Lotto 135 CASTELLI D'ABRUZZO (XVIII SECOLO) Coppia di placche in maiolica dipinte a policromia raffigurante paesaggi. . Cm 14,00 x 17,00 x 1,50. Su supporto in plexiglass.
La coppia di placche reca con sè un'attribuzione all'ambito di Liborio Grue (1702-1776). -
Lotto 136 GENTILI IL GIOVANE GIACOMO (1717 - 1765) Attribuito a. Grande placca in maiolica dipinta a policromia raffigurante una scena di caccia. . Cm 27,00 x 34,50 x 1,80. Su supporto in plexiglass. Timbro in ceralacca al retro.
La scena di caccia raffigurata, che mostra un corteo venatorio con un falconiere e due dame a cavallo e un servitore a piedi con una muta di cani, deriva direttamente dal dettaglio di un'incisione di Antonio Tempesta (1555-1630) , da cui è stata tratta con la tecnica dello "spolvero" caratteristica delle botteghe castellane, ed è attribuibile su base stilistica al corpus di Giacomo Gentili il Giovane, con confronti possibili con una placca in maiolica raffigurante una battaglia conservata nel Museo di S.Martino a Napoli e a due placche della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino (una "Scena pastorale" e un "Fauno e ninfa in paesaggio pastorale").
Bibliografia di riferimento: T. Fittipaldi, "Museo di San Martino. Ceramiche. Castelli, Napoli e altre fabbriche", Napoli 1992, p. 141, n. 273. -
Lotto 137 SCULTORE DELL'ITALIA SETTENTRIONALE DEL XVI SECOLO Pannello in legno policromo e parzialmente dorato scolpito a bassorilievo raffigurante S.Paolo. . Cm 29,00 x 89,00 x 3,00.
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Lotto 138 PLASTICATORE ITALIANO DEL XVI SECOLO Testa del Battista in stucco policromo in teca reliquiario in legno. . Cm 19,00 x 33,00. Dimensione teca: 68 x 45,5 x 27 cm.
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Lotto 139 SCULTORE NEDERLANDESE DEL XVI SECOLO Madonna col Bambino. Legno di tiglio.. Cm 32,00 x 77,00 x 21,50.
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Lotto 140 SCULTORE DELLA GERMANIA MERIDIONALE, XVI SECOLO Allegoria della Carità. Legno di tiglio.. Cm 22,00 x 57,00 x 13,00. Realizzata da uno scultore attivo probabilmente in Franconia nel XVI secolo, quest'Allegoria della Carità rimanda, sia stilisticamente che a livello compositivo, all'opera diTilman Riemenschneider (1460-1531), maestro della scultura lignea di area tedesca a cavallo tra Medioevo e Rinascimento.
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Lotto 141 SCULTORE DEL XVI-XVII SECOLO Corpus Christi in legno policromo e parzialmente dorato. . Cm 25,00 x 72,00 x 14,00. Difetti e mancanze.
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Lotto 142 SCULTORE SPAGNOLO DEL XVII SECOLO San Paolo in legno policromo e parzialmente dorato. . Cm 50,00 x 85,00 x 38,00. Difetti.
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Lotto 143 SCULTORE DELL'ITALIA MERIDIONALE DEL XVII SECOLO Ecce Homo. Legno policromo. Cm 20,00 x 29,00 x 14,50. L'opera è una probabile ripresa con varianti dall'Ecce Homo di Giovanni da Nola (1488-1558) conservato nella Basilica di Santa Chiara a Napoli.
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Lotto 144 SCULTORE DEL XVII-XVIII SECOLO Cristo Bambino in legno policromo su base in legno dorato. . Cm 22,50 x 46,00. Dimensioni della base: 8 x 21,5 x 21,5 cm.
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Lotto 145 SCULTORE DEL XVII-XVIII SECOLO San Paolo. Legno policromo. Cm 12,00 x 32,50 x 13,00. Difetti.
Per la presente scultura è stata proposta in passato una possibile attribuzione all'ambito di Anton Maria Maragliano (1664-1739).