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Lotto 1 Alciati, Andrea - Emblemata. Iurisconsulti clarissimi
Lione, G. Rouille & M. Bonhomme, 1548. In 16°. Con 126 emblemi accompagnati da incisioni xilografiche e una poesia, esemplare con restauri che interessano marginalmente lo specchio del testo, in rare occasioni con parziale perdita, leggera brunitura, rare e leggere macchie, legatura di epoca successiva in pergamena con bindelle in cuoio, custodia in pelle con impressioni a secco ai piatti, qualche spellatura e segno di usura, un foro di tarlo.
NOTE
Prima edizione di Bonhomme e Rouillé. Le incisioni in legno sono attribuite oggi a Pierre Eskrich e furono create su imitazione di quelle di B. Salomon per Jean de Tournes. Adams A-604; Brunet I, 148; Harvard Fr. Books 15-16 (pag. 16-17). -
Lotto 2 Alessandro di Afrodisia - Bagolino, Girolamo - Hieronymi Bagolini Veronensis In interpretationem Alexandri Aphrodisei De fato praefatio
Al colophon Verona, Andrea B.C., 1516. In 4°. Spazi per capilettera con letterine guida, carattere romano, qualche ristretto segno di umidità, lieve brunitura alla carta recante il titolo, margini un poco rifilati, legatura del sec. XVIII in pieno vitello, titoli in oro su tassello e ferri di fiore in oro al dorso a cinque nervi, spellature, difetti al dorso.
NOTE
Edizione non comune del De fato nella traduzione di Girolamo Bagolino, dottore in medicina e professore di filosofia vissuto a cavallo tra XV e XVI secolo. L’edizione contiene le interpretazioni alle seguenti opere: De fato & Liberoarbitrio; De Intellectu; Praefactio ad lectores; Ex libris questionum naturaliumcapita tria: de fato/de Eo quod in nobis est/de providentia. L’opera è di sicuro interesse anche a causa del suo stampatore, AndreaB. C., tipografo attivo a Verona nel 1516, ma a tutt’oggi non identificato con certezza: secondo Norton, Ascarelli-Menato e il Dizionario dei tipografi potrebbe essere Andrea Bracchi; secondo Borsa, sarebbe un Andrea di Benedetto. -
Lotto 3 Alighieri, Dante - Dante con l’espositioni di Christoforo Landino, et d’Alessandro Vellutello. Sopra la sua Comedia dell’Inferno, del Purgatorio, & del Paradiso
Venezia, Sessa, 1578. In 2°. Grande ritratto di Dante dentro ovale in ricca cornice xilografica al frontespizio, marca tipografica al colophon, una grande tavola xilografica con altro ritratto di Dante, rappresentazione dei tre regni, e ritratti dentro medaglione di Virgilio e Stazio, 97 illustrazioni xilografiche, grandi tavole incise in legno all'inizio di ogni cantica, splendide testatine e capilettera figurati, testo in carattere corsivo al centro contornato dai commenti in carattere tondo su due colonne, piccoli fori di tarlo al frontespizio, nel margine interno della maggior parte dell'esemplare ed all'ultima carta di entità diversa, alcune carte brunite, leggere macchie, legatura coeva in pelle marrone, ai piatti decorazione impressa a secco, dorso a 3 nervi, restauri e fori, astuccio in cartonato grigio moderno. Al frontespizio firma di appartenenza.
NOTE
Ristampa dell’importante edizione del 1564, curata da Francesco Sansovino, alla quale lo stampatore Giovan Antonio Rampazetto ha preposto una nuova dedica a Guglielmo Gonzaga, duca di Mantova e Monferrato. L'edizione, corredata dal celebre ritratto del Nasone sul titolo, riporta il fortunato commento del Vellutello. -
Lotto 4 America - Cartografia - Ortelius, Abraham - Americae sive novi orbis nova descriptio
Incisione su rame, [Antwerp: 1591-2.], mm. 560 x 460 il foglio, titolo in cartouche ornamentale, barche e creature del mare, testo in latino al verso, difetti e macchie. -
Lotto 5 America - Cartografia - Ortelius, Abraham - Maris Pacifici, (quod vulgo Mar del Zur)
Incisione su rame, [1595], mm. 565 x 460 il foglio, con 2 cartigli, uno con la data del 1589, due galeoni, nella zona mare, con la descrizione dettagliata della Victoria , la nave Ammiraglia di Magellano, al verso testo in latino, restauri e lacune in risarcite. -
Lotto 6 Assaraco, Andrea - Historiae nouae ac veteres ab nouiss. Francisci Sfortiae temporibus ad Franciscum regem Francorum ducemque Mediolani
Milano, Gottardo Da Ponte, 1516. In 4°. Cigno entro uno scudo iscritto in un cerchio a doppia circonferenza, dove si svolge il nome del tipografo Gotardus de Ponte, inserito nella elaborata cornice del frontespizio a grottesche, mascheroni, elementi floreali etc., segue elaborato secondo frontespizio architettonico con una vignetta raffigurante la Fede in compagnia di Giunone e Minerva, che incorona Francesco I e il maresciallo Giangiacomo Trivulzio, legno attribuito allo stesso autore delle silografie che illustrano le Gesta beatae Veronicae di Isidoro Isolani (1518), legatura del XX sec.in vitello biondo con titolo al dorso in oro, unghiatura e doblure dorata.
NOTE
Poema di Andrea Assaraco che racconta vicende della storiaitaliana del XV e XVI secolo, in particolare quelle del ducato di Milano sotto il dominio di GianGiacomo Trivulzio. Il poeta loda anche Aldo Manuzio sia comestampatore che come uomo di cultura, al verso della carta LXXX.
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Lotto 7 Astronomia - Manilio, Marco - Astronomicon libri quinque
Heidelberg, Officina Sanctandeana, 1590. In 8°. 3 parti ciascuna con proprio frontespizio, marca tipografica ai frontespizi delle prime due parti, iniziali e fregi xilografici, diagrammi nel testo, brunitura, leggere fioriture, qualche piccola macchia di inchiostro, qualche lieve gora d'acqua, cancellatura con inchiostro della prima riga del secondo frontespizio, legatura coeva in pergamena, autore e titolo manoscritti al dorso, due piccoli fori di tarlo al dorso, parzialmente staccata dal corpo del libro. Timbro al verso di a8.
NOTE
Marcus Manilius fu poeta e astrologo latino, le cui vicende biografiche sono perlopiù ignote. È proprio la sua opera a fornire indizi sul periodo da lui vissuto, (nel libro I ad esempio è ricordata la battaglia di Teutoburgo). Si ritiene infatti che essa sia stata scritta tra il 10 e il 20 d.C. circa, sotto Augusto e Tiberio.
L’Astronomica è un poema didascalico latino di natura stoica sull’astrologia che ha come modello strutturale il “De rerum natura” di Lucrezio. È scritta in esametri e divisa in cinque libri dei quali soltanto il primo è attinente al titolo trattando di cosmologia e cosmogonia. Si tratta del primo ampio lavoro sull’astrologia ed ha il pregio di aver tradotto in poesia concetti astronomici, astrologici e calcoli matematici complessi. Molti astrologi moderni, nei loro oroscopi, fanno riferimento al poema “Astronomica”. -
Lotto 9 Berni, Francesco - Il primo libro dell'Opere burlesche
Firenze, Giunta, 1548. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, segnatura conforme a OPAC SBN, manca 2TT4 bianca, la carta I7 e le carte da SS7 sino a fine volume supplite a mano anticamente, le carte iniziali rimarginate senza perdite di testo, legatura in pieno marocchino blu con decorazioni in oro ai piatti e al dorso del sec.XIX. Nota di possesso al frontespizio cancellata.
NOTE
Rara edizione di opere burlesche, ascrivibile sotto il nome di Berni ma in realtà che include una vasta silloge di opere del genere definito appunto "capitolo bernesco".Il frontespizio del presente esemplare appare ricomposto rispetto a quello riprodotto in EDIT 16, CNCE 5545. -
Lotto 10 Botanica - Medicina - Maranta, Bartolomeo - Della theriaca et del mithridato. Libri II [...] ne quali s'insegna il uero modo di comporre i sudetti antidoti, et s'esaminano con diligenza tutti i medicamenti che u'entrano
Venezia, Marc'Antonio Olmo, 1572. In 4°. Bel frontespizio calcografico, fregi e iniziali xilografici, qualche segno di inchiostro al frontespizio, lievi fioriture e arrossature, qualche lieve macchia, piccolo lavoro di tarlo al margine bianco interno dei fascicoli K-M, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso a 5 nervi con tasselli cartacei, tagli azzurri, qualche foro di tarlo al dorso, lievi difetti. Timbro di appartenenza al frontespizio.
NOTE
Prima edizione di questa interessante e famosa opera in cui vengono passati in rassegna le qualità e i poteri miracolosi di quello che oggi chiameremmo un polifarmaco, panacea di tutti i mali: la Teriaca. L’imponente trattato descrive i sessanta componenti dell’antichissimo e complesso antidoto secondo l’antica ricetta di Andromaco il Vecchio descrivendo le peculiarità di ciascun principio. L’opera di Bartolomeo Maranta (1500-1571), insigne naturalista formatosi al Giardino dei Semplici di Cosimo de’ Medici, fu riferimento importante per tutti coloro che si cimentavano nella preparazione del rimedio universale per eccellenza dalle molte proprietà terapeutiche capace di combattere i veleni, le malattie e qualsiasi male sconosciuto -
Lotto 12 Caracciolo, Roberto - Spechio de la Fede vulgare
Venezia, Piero de Quarengi, 1517. In 2°. Frontespizio in cornice xilografica con vignetta al centro, le nozze della Vergine, carta A2 entro elegante bordura con al centro una vignetta che raffigura padre Caracciolo mentre predica, 42 illustrazioni incise su legno nel testo, capilettera xilografici, lievi arrossature, legatura in piena pergamena del sec.XVII con riuso di fogli di pergamena in ebraico, tagli rossi.
NOTE
Splendida edizione figurata dello Specchio della Fede di Caracciolo, contenente una raccolta di 45 sermoni in volgare destinati ai dotti come agli ignoranti. Edizione profusamente illustrata di questo fortunato testo di letteratura devozionale del predicatore francescano, nonché successivamente, vescovo di Aquino, Roberto Caracciolo (Lecce, 1425-1495). -
Lotto 13 Carinzia - Istria - Zara - cartografia - Ortelius, Abraham - Incisione - Carinthiae Ducatus ed Goritiae Palatinatus
Tre carte su un unico foglio, incise in rame, colorate d'epoca, mm. 420 x 530, al verso testo latino, bruniture e piccole pieghe ai margini.
NOTE
La prima carta sulla sinistra raffigura la Carinzia, la seconda, in alto a destra l'Istria e la terza, in basso a destra Zara. Tratte dal "Theatrum Orbis Terrarum" del 1574. -
Lotto 14 Chasseneux, Barthelemy de - Consuetudines Ducatus Burgundiae, fereque totius Galliae
Lione, Antonium Vincentius, 1552. In 2°. Marca tipografica al frontespizio, capilettera decorati, due tavole nel testo raffiguranti l’Arbor Civilis e l’Arbor de Successionibus, marginali bruniture, conservati i piatti della legatura antica in pelle con impressioni a secco, dorso rifatto.
NOTE
Avvocato francese nato nel 1480 e morto nel 1540, Chasseneux offrì in quest’opera il modello e la principale fonte per il diritto consuetudinario francese, che fu adottatto sino all’introduzione del Codice Napoleonico. L’opera venne ristampata innumerevoli volte sin dalla princeps del 1517. -
Lotto 15 Classici - Filosofia - Boezio, Severino - Burley, Walter - Boetij opera & castigatiora & plura quam hactenus impressa fuerint
Venezia, Giunta, 1523. In 2°. Marca dello stampatore in fine, bei capilettera ornati e alcuni schemi nel testo incisi in legno, testo disposto su 2 colonne, qualche alone di umido e macchia. Legato con Walter Burleus, Burleus in artem veterem, Venezia, Giunta, 1520. Capilettera ornati, alcuni schemi, fitte annotazioni di mano antica ai margini, marca tipografica in fine, macchie ed aloni di umidità, legatura coeva in pelle marrone decorata ai piatti ed al dorso con impressioni a secco. Firma di appartenenza al frontespizio della prima opera.
NOTE
Prima opera: non comune ristampa cinquecentesca dell'editio princeps pubblicata a Venezia nel 1491-1492. Camerini, Annali dei Giunti 285.
Seconda opera: stampata da Giunta molto rara a trovarsi sul mercato antiquario.
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Lotto 16 Contarini, Niccolò - De perfectione rerum libri sex
Lione, François Le Fevre, 1587. In 8°. Marca editoriale al frontespizio con motto "Ad perpendiculum et normam", iniziali xilografiche ornate, leggera brunitura, alcune annotazioni di mano antica, piccola macchia di inchiostro a p8 e r1, qualche lieve alone, legatura coeva in pergamena con titolo manoscritto al dorso, diverse macchie, qualche difetto. Firma di appartenenza su tassello cartaceo al frontespizio e alla carta di guardia.
NOTE
Seconda edizione di questo trattato sulla perfezione delle cose scritto dal Doge Nicolò Contarini (1553-1631) e diviso in 6 libri: il primo tratta della natura di Dio, il secondo dell'universo, il terzo degli angeli, il quarto della materia e del tempo, il quinto del cielo e degli elementi; e l'ultimo dell'uomo.
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Lotto 17 Decio, Filippo - D. Philippi Decii Mediolanensis, legum interpretis clarissimi, in titulum De regulis iuris, Commentaria non contemnenda sane inter iustitiae proceres
Lione, Giunta, 1546. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, bruniture, mancanza all’angolo del frontespizio restaurata e all’ultima carta, legatura del sec.XIX in mezza pergamena e cartone. -
Lotto 19 Della Casa, Giovanni - Rime, et prose di m. Giouanni Della Casa. Riscontrate con li migliori originali & ricorrette con grandissima diligentia
Firenze, appresso i Giunti, 1572 (Firenze, Iacopo e Bernardo Giunti, 1571). In 8. Marca tipografica sui frontespizi, iniziali e fregi xilografici, macchie al frontespizio, aloni, fori di tarlo ai margini. Legato con Il Galateo [...], overo Trattato de' costumi, e modi che si debbono tenere [...]. Stessi dati tipografici, 1571. Marca al frontespizi. Legato con Trattato degli ufici comuni. tra gli amici superiori, & inferiori. Firenze, 1571. Marca tipografica, interventi di mano antica ai margini, macchie, brunitura leggera, legatura del sec. XVIII, tassello in pelle rossa con titolo in oro, tagli rossi mancanze.
NOTE
Elegante edizione cinquecentesca uscita dai torchi di Iacopo & Bernardo Giunti e che contiene tre opere di Giovanni Della Casa, più conosciuto come monsignor Della Casa.
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Lotto 20 Demonologia - Esorcismi - Menghi, Girolamo - Fuga daemonum, adiurationes potentissimas et exorcismos formidabiles, atque efficaces, in malignos spiritus propulsandos, & maleficia ab energumenis pellenda.
Venezia, Eredi di Giovanni Varisco, 1596. In 8°. Marca al frontespizio, fregi e iniziali xilografici, rinforzo al margine interno e due piccoli fori di tarlo alla prima carta, leggera brunitura, lievi fioriture, qualche lieve alone, piccolo strappo senza perdita a H4 (p.60), lavoro di tarlo alle ultime due carte, rare macchie di inchiostro, margini leggermente rifilati, legatura coeva in pergamena, autore e titolo manoscritti al dorso. Firma di appartenenza e timbro al frontespizio.
NOTE
Prima edizione. Girolamo Menghi (Viadana, 1529 - 1609), frate francescano di Mantova, è stato un noto esorcista e autore prolifico di numerosi scritti teologici sulla demonologia e l’esorcismo che ebbero grande successo e diffusone. Entrato nell’Ordine dei frati minori osservanti, ben presto iniziò la sua lunga attività esorcistica che diventò la sua maggiore occupazione. Il suo trattato Fuga demonum contiene varie testimonianze, esperienze vissute dallo stesso Menghi oltre a indicazioni teoriche e pratiche sugli esorcismi. Nonostante la fama acquistata, egli dovette sostenere varie critiche provenienti da medici, teologi, canonisti e da una parte delle gerarchie ecclesiastiche -
Lotto 21 Demonologia - Medicina - Occultismo - Lemnius, Levinus - De Miraculis occultis naturae Libri IIII
Colonia, Theodor Baum, 1581. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, fregi e iniziali incisi in legno, leggera brunitura, più intensa su alcuni fascicoli, qualche fioritura, piccolo foro al frontespizio, due macchie di inchiostro a G2-4 con leggera erosione della carta nelle prime due carte, lavoro di tarlo al margine interno dei fascicoli G-H, alcuni fascicoli parzialmente allentati, legatura coeva in mezza pergamena, fori di tarlo, diverse lacune al dorso. Firma di appartenenza alla carta di guardia.
NOTE
Rara edizione stampata a Colonia, la prima data alle stampe in Germania, del trattato di Levinus Lemnius (Zierikzee 1505 –1568), medico e scrittore olandese. Un'opera in cui questioni mediche e dietetiche entrano in contatto con il mondo dell'occulto, dell'onirico e del mostruoso. -
Lotto 22 Demonologia - Gregoire, Pierre - Syntaxeon artis mirabilis, alter tomus. In quo, omnium scientiarium & artium tradita est epitome, vnde facilius istius artis studiosus, de omnibus propositis, possit rationes & ornamenta rarissima proferre
Lione, Antonius Gryphius, 1581. In 16°. Grifo xilografico al frontespizio, leggera brunitura, qualche piccola macchia, mancante il fascicolo g1-8, legatura coeva in pergamena, quasi totalmente staccata dal corpo del libro, titolo manoscritto al dorso, tassello cartaceo al dorso, difetti. Firma di appartenenza al frontespizio § Syntaxes artis mirabilis, in libros septem digestae Lione, Antonius Gryphius, 1583. In 12°. Marca al frontespizio, iniziali xilografiche, testo in ebraico, greco, romano. Legato con Commentaria in Prolegomena Syntaxes Mirabilis Artis, stessi dati tipografici, leggera brunitura, rare piccole macchie, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso, tassello cartaceo, parzialmente staccata dal corpo del libro.
NOTE
Due belle edizioni lionesi del Syntaxes artis mirabilis, (1578). Una sorta di enciclopedia del sapere scientifico in cui il giurista, filosofo ed enciclopedista francese Pierre Gregoire (1540-1597) intreccia scienze e matematica con demonologia, magia e astrologia. Il libro fu presto messo all'indice. L'opera riscosse notevole successo. -
Lotto 23 Economia - Commercio - Scaruffi, Gasparo - L'Alitinonfo per fare ragione et concordanza d'oro e d 'argento, che servirà in universale, tanto per provedere a gli infiniti abusi del tosare et guastare le monete, quanto per regolare ogni sorta di pagamenti, et ridurre anco tutto il mondo ad una sola moneta
Reggio, Hercolano Bartoli, 1582. In 2°. 2 parti in un vol. Bel frontespizio allegorico inciso su rame e firmato Regii Lomb. F., capilettera e fregi xilografici, illustrazione nel testo incisa in legno che raffigura una moneta d'oro e d'argento alla c. D1r, marca xilografica che rappresenta S. Prospero al frontespizio della seconda parte (Breve instruttione sopra il discorso fatto dal mag. m. Gasparo Scaruffi, per regolare le cose delli danari), mancanti 2 carte bianche, una dopo la dedicatoria (*6) e l'altra alla fine, dopo il Registro (L6), restauri che talvolta interessano lo specchio del testo, lievi arrossature e fioriture, diverse gore d'acqua, ultima carta leggermente brunita, legatura di epoca successiva in pergamena rigida, autore e titolo impressi in oro al dorso a 4 nervi.
NOTE
Raro. Prima e unica edizione di una tra le trattazioni più complete ed evolute su questioni monetarie del sec. XVI ad opera dell'economista Gasparo Scaruffi (Reggio Emilia 1519-1584). Si tratta del primo lavoro in cui viene espressa una teoria a favore di un sistema monetario universale e quindi di una moneta unica. In questo modo tutte le transazioni sarebbero state più trasparenti, da qui il nome Alitinonfo, dal greco “vera luce”. Scaruffi, mercante che ebbe numerosi incarichi pubblici, elaborò una riforma monetaria basata su un sistema bimetallico, oro e argento e, aderendo alle esigenze della borghesia finanziaria e allo scopo di evitare le molte contraffazioni, propose come unica moneta e unità di misura la lira imperiale a cui le monete dei diversi Stati si sarebbero dovute rapportare rispettando la proporzione naturale tra l’oro e l’argento (1 a 12). In tal modo la moneta di un’oncia d’oro avrebbe avuto come sottomultipli 12 once di monete d’argento e 1440 di monete di rame.
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Lotto 24 Emili, Paolo - Pauli Aemilii Veronensis De rebus gestis Francorum libri IIII
Parigi, Vaenundantur in aedibus Iodoci Badii Ascensii [Josse Bade], [1516-17?]. In 2°. Frontespizio architettonico arricchito da elementi classici e mitologici, marca raffigurante un’officina tipografica con motto Prelum ascensianum e iniziali IAB, capilettera decorati, testo in elegante carattere romano, legatura del sec.XVIII in piena pergamena.
NOTE
Prima rara edizione della celebre storia di Francia dell’Emili. La data, mancante nell'edizione a stampa, si deduce da una lettera di Erasmo da Rotterdam al Budé (scritta ad Anversa nel febbraio 1516) nella quale il filosofo olandese (che precedentemente era stato in contatto con l'Emili a Parigi) affermava di essere venuto a conoscenza della pubblicazione dell'opera, sostenendo anche di essere certo che si trattava di un lavoro eccellente, compiuto da un uomo dotto e diligente nel corso di oltre vent'anni. -
Lotto 25 Firenze - Orazioni - Orationi diverse et nuove - Orazione funebre sopra la morte del reuerendissimo cardinal Bembo
Firenze, Doni, 1547. In 4°. Al frontespizio marca raffigurante una donna appoggiata con la mano sinistra ad un ceppo, che regge con la mano destra la maschera davanti al volto e motto ai lati, in fine volume leone sdraiato su una mensola che tiene fra le zampe un fiore, sotto la mensola uno scudo. Legato con Benedetto Varchi. Orazione funebre sopra la morte del reuerendissimo cardinal Bembo. Firenze, Doni, 1546. Al frontespizio donna seduta che tiene nella destra una fiaccola capovolta, nella sinistra un ramo d'olivo, ai suoi piedi giace una maschera, racchiusa in un ovale, lieve restauro al margine esterno dell'ultima carta, legatura giansenista in marocchino rosso con filetto in oro ai piatti. Ex libris al contropiatto. -
Lotto 26 Flavio, Giuseppe - Della guerra giudaica tradotto in lingua toscana et nuovamente con diligentia stampato
Firenze, eredi di Filippo Giunta, 1526. In 2°. Capilettera xilografici, grande marca editoriale in fine con le iniziali F.G. , risarcimento al margine esterno e piccola lacuna al margine superioredel frontespizio, alcune lievi gore d'acqua marginali, rare fioriture, poche carte leggermente brunite, mancante Q3 e Q6, legatura in pergamena con lacci in tessuto, tracce del titolo manoscritto al dorso, aloni.
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Lotto 27 Gastronomia - Rossetti, Giovanni Battista - Dello scalco nel quale si contengono le qualità di uno scalco perfetto et tutti i carichi suoi con diversi ufficiali a lui sottoposti, et gli ordini di una casa da Prencipe, e i modi di servirlo, così in banchetti, come in tavole ordinarie
Ferrara, Domenico Mammarello, 1584. In 4°. Marca tipografica al frontespizio, iniziali, testatine e finalini incisi in legno, leggero alone al margine esterno dei primi e ultimi fascicoli, mancanti L5-L6, (4 pagine non numerate legate tra pp. 268 e 269), lievi fioriture marginali, qualche sporadica macchia, ultimo fascicolo parzialmente staccato, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso, alcune lacune al dorso, difetti. Annotazioni manoscritte ai contropiatti e alla carta di guardia.
NOTE
Prima edizione di questo celebre trattato ci offre un compendio della cultura, della letteratura culinaria e della terminologia del cibo del Rinascimento. Scalco presso la corte del duca Alfonso II d’Este, Giovanni Battista Rossetti svolgeva l’importante incarico di organizzatore e sovrintendente al sontuoso rituale dei banchetti. Con le sue descrizioni particolareggiate, offre uno spaccato di grande importanza storiografica confermando l’estremo lusso delle famiglie nobiliari. Il suo nome è legato in particolare ai “tortelli di zucca con butirro”, presenza ricorrente nei menù nobiliari da agosto fino a gennaio, ai quali è dedicato un capitolo. Preziose sono tra l’altro le indicazioni sull’andamento stagionale dei cibi -
Lotto 28 Manoscritti - Genova - Familia de Doria
Manoscritto pergamenaceo composto da 16 carte, 280 x 410 mm., contenente 33 alberi genealogici della famiglia Doria, in fine alcuni documenti trascritti relativi alla storia della famiglia Doria, "Compendium breve Ill.m Viror. nobilis Familiae de Auria qui in bello classico claruere contra hostes Ianuensium."
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Lotto 29 Gerson, Jean - Egregium perutileque sacre theologie compendium
In fine volume Parigi, Thomas Du Guernier, 1508. In 8°. Carattere gotico, alcune note manoscritte ai margini, maniculae, legatura coeva in pelle marrone decorata con impressioni a secco, dorso in pelle diversa, rovinata.
BIBLIOGRAFIA
Rara edizione cinquecentesca del teologo e filosofo
NOTE
Rara edizione cinquecentesca del teologo e filosofo francese. -
Lotto 30 Giovenale, Decimo Giunio - Opus quidem divinum antea impressorum vitio, tetrum, mancum, & inutile nunc autem a viro bene docto recognitum, adeoque diligenti castigatione excultum, ut ne punctus, coma, seu interrogatiuncula, cum in textu, tum in commento deficiat, [...] Scribente Ioanne Britannico
Venezia, G. Tacuini, 1512. In 2°. Marca tipografica sul frontespizio, grande iniziale su fondo nero alla c. B1r,16 figure incise in legno nel testo, altre iniziali xilografiche all'inizio di ogni satira registro a c. R6r, frontespizio con difetti, qualche macchia di umidità, alcuni strappi ai margini, rilegatura in pergamena.
NOTE
Elegante edizione figurata delle Satire di Giovenale con il commento di Giovanni Britannico (fl. 1462-1518), apparso per la prima volta nel 1501. Essling, 790; Sander, 3735; Rava, pp. 21-22; Lippmann, pp. 125-127. -
Lotto 31 Giuridica - Fenucci, Lazzaro - Tractatus de momento temporis
Venezia, Giovanni Battista Somasco, 1586. In 4°. Marca tipografica al frontespizio, iniziali e fregi xilografici, fioriture, poche carte con leggera brunitura, qualche sottolineatura, legatura coeva in pergamena, autore e titolo manoscritti al dorso e al taglio inferiore, legatura parzialmente staccata dal corpo del libro, qualche macchia, lievi difetti.
NOTE
Prima edizione. Trattato di giurisprudenza dedicato a Ludovico Madruzzo, principe vescovo di Trento, compilato dal letterato e giurista, pretore a Trento Lazzaro Fenucci.
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Lotto 32 Giuridica - Medici, Sebastiano - Tractatus de fortuitis casibus
Firenze, Giunta, 1577. In 8°. Marca tipografica al frontespizio, graziosi capolettera figurati, qualche leggera arrossatura, legatura originale in piena pergamena, al dorso liscio duplice tassello con titoli e data.
NOTE
Edizione non comune di una delle prime trattazioni d’insieme sul caso fortuito. -
Lotto 33 Incisioni - Durer, Albrecht - Paesaggio con il cannone
Acquaforte, [1518], mm. 321 x 215, carta vergellata, filigrana, monogramma e data "1518" ila data "1518" in alto a sinistra, margini in parte conservati, due piccoli fori a destra del foglio, lievi restauri.
NOTE
La passione da parte di Dürer per le strategie militari lo ha portato a rappresentare più di un soggetto dedicato a questo tema, tutti databili in età matura. Ancora più significativo è il Trattato sulle fortificazioni di città, castelli e borghi che ha pubblicato al termine della sua vita, nel 1527, nell’ambito dei suoi studi sulle proporzioni civili e militari. Studi a cui si è dedicato con maggior dedizione con l’insorgere della malaria (contratta durante il viaggio verso il nord per osservare una balena spiaggiata) che lo aveva indebolito e ne aveva diminuito l’attività incisoria e artistica. -
Lotto 34 Manoscritti - Parma-Pallavicini - Documento di esenzione dalla tassa sul sale a favore della contessa Hippolita Borromea Sanseverina di Belgioioso e dei Conti Pallavicini, in Parma e territori limitrofi.
Copia coeva, rogata in Parma, datata 11 gennaio 1590. Seguono in copia del (1590) altri documenti riguardanti provvedimenti di esenzione dalla tassa sul sale per i conti Pallavicini, emessi da Francesco Sforza Duca di Milano a partire dal 1451, fino al 1517. In basso a P. 27 un riferimento alla zona di Chiavenna. Folio (310x210 mm), un fascicolo, pp. (2 bb. tranne l’intestazione), 2, 9-30, (2 bb.), testo in italiano. -
Lotto 35 Eresie - Lippomano, Luigi - Confirmatione et stabilimento di tutti i dogmi catholici, con la subuersione di tutti i fondamenti, motiui & ragioni de i moderni eretici sino al numero 482.
In Venezia, per Domenico Zio, [1553]. In 8°, mezza pelle marrone ottocentesca con titolo in oro su tassello rosso al dorso, firma al frontespizio, marca tipografica al titolo, cc. [4], 651, [1]; bruniture all’angolo superiore delle ultime 3 cc., altrimenti buon esemplare.
NOTE
Prima edizione, rara (ma ce n’è un’altra veneziana dello stesso anno), il nome dell'autore si ricava dalla dedica. Opera originale di Maffeo Albertini e Giovanni Del Bene riveduta e ampliata dall'autore. L’autore nel 1538 fu consacrato vescovo coadiutore della diocesi di Bergamo, poi nel 1544 divenne vescovo coadiutore della diocesi di Verona, nel 1555, divenne nunzio apostolico in Polonia ed infine nel luglio 1558 fu nominato alla guida della diocesi di Bergamo, e fu terzo presidente del concilio di Trento, partecipandone i lavori. -
Lotto 36 Manoscritti - Strozzi, Lorenzo - Firenze - Vita di Filippo Strozzi descritta da Lorenzo Strozzi suo fratello
Codice cartaceo in 4°, 220 x 300 mm., 102 cc., vergato probabilmente da due mani, con sporadiche, marginali integrazioni, legatura coeva in pergamena rigida. -
Lotto 37 Maometto - Corano - Castrodardo, Giovanni Battista - Corano - L'Alcorano di Macometto nel qual si contiene la dottrina, la vita, i costumi, et le leggi sue. Tradotto nuovamente dall'Arabo in lingua italiana.
Venezia, Andrea Arrivabene, 1547. In 4°. Elegante frontespizio illustrato con scene della vita di Maometto in vignette che attorniano il titolo, inziali abitate, mancante dei fascicoli finali A-2B⁴, arrossite alcune carte, legatura del XVIII sec. in vitello spugnato con titolo al dorso su tassello rosso, tagli rossi.
NOTE
La prima traduzione a stampa del Corano in una lingua nazionale europea. Terzo stato dell’edizione, raro. La prima, vera enciclopedia islamica occidentale che racconta un libro, il Corano, e il suo straordinario traduttore, Giovanni Battista Castrodardo. -
Lotto 38 Marulić, Marco - De institutione bene beateque uiuendi libri sex, ad normam uitae sanctorum utriusque testamenti feliciter digesti
Colonia, Eucharius Cervicornus [Gottfried Hittorp],1530. In 8°. frontespizio entro cornice tipografica, iniziali e fregi xilografici, rare annotazioni, frontespizio rifilato e incollato lungo il margine interno alla seconda carta, piccolo strappo senza perdita al margine superiore, brunitura, qualche macchia e lieve fioritura, alone al margine interno e piccolissime lacune al margine bianco delle ultime carte, ultima carta staccata, legatura coeva in pergamena, parzialmente staccata dal corpo del libro, lacune al dorso, strappo alla cerniera, difetti.
NOTE
Trattato di carattere moralistico ispirato dagli studi biblici dell'autore croato, nato a Spalato (1450-1524). Marulìc (Marulo italianizzato) sta godendo di una nuova fama a partire dal sec. XIX in poi, quando è stato oggetto di una poderosa riscoperta e valorizzazione nella cornice del Rinascimento Nazionale Croato per la sua produzione in lingua croata, in particolare nel dialetto ciacavo. -
Lotto 39 Matematica - Gemma Frisio, Reinerus - Arithmeticae practicae methodus facilis
Parigi, G. Cavellat, 1556. In 8° (155 x 100 mm); pergamena morbida contemporanea; marca tipografica incisa in legno.
NOTE
Edizione antica, con diagrammi, equazioni e tavole nel testo. La prima edizione fu pubblicata ad Anversa nel 1540. Smith, Rara Arithmetica, p. 200: "Questo fu il più popolare libro di aritmetica del sedicesimo secolo, almeno tra quelli destinati alle scuole latine. Combinava la più antica scienza dei numeri con l'aritmetica commerciale degli scrittori italiani". Questa edizione specifica non è elencata in Smith che elenca quasi 50 edizioni nel XVI secolo. "Un testo popolare che comprende antiche teorie aritmetiche con pratiche commerciali". Stillwell. 171 (1540 edizione originale). Adams G378 (questa edizione): non ad Harvard, Bm, Stc. French, Smith. -
Lotto 40 Matematica - Clavius, Cristophorus - Osservationi aritmetiche scelte dalla practica del P. Clavio
Manoscritto su carta in italiano, testo di matematica [Italia, fine del XVI secolo]. In 8° oblungo(98 x 143 mm), pergamena contemporanea, piccole macchie e alcune carte con gli angoli piegati, in buone condizioni. Complessivamente 90 fogli (in più 3 fogli finali davanti e dietro), testo su colonna singola di 11 righe in corsivo minuscolo preciso, con numerose equazioni e diagrammi matematici nel testo.
NOTE
Il titolo si riferisce all'opera di Christopher Clavius (1538-1612), matematico e astronomo gesuita tedesco, il quale insegnò queste materie all'interno dell'ordine dei Gesuiti di Roma e il quale pubblicò la sua Prattica Aritmetica nel 1586. Il proprietario di questo volume finemente copiato potrebbe essere stato uno dei suoi studenti.
Si vende con attestato di libera circolazione. -
Lotto 41 Merenda, Giovanni Pietro - Evacuandi Ratio
Basilea, Michael Isingrinius, 1547. In 8°. Frontespizio illustrato (in facsimile), capilettera xilografici abitati, legatura in pergamena floscia coeva. Annotazioni mediche di mani coeve su alcune carte e nell'ultimo foglio di guardia.
NOTE
Rara edizione medica del bresciano Pietro Giovanni Merenda, medico personale di Ferdinando I d'Asburgo, testimonianza vivente della presenza di medici bresciani alla corte degli Asburgo nel secolo XVI.
Residente a Innsbruck e medicoapud Ferdinandi Romanorumregis filias, Pietro (oGiampietro) di Francesco Marenda (Merenda), aveva ottenuto le gratiae in artibuset medicina presso lo Studiodi Padova il 6 febbraio 1532, per poi superare apieni voti l’examen di dottorato in arti e medicina il 22febbraio 1532. Il Marenda dedicò aFerdinando i d’Asburgo,con una lettera di dedicadata da Innsbruck il 28giugno 1544, la presente opera, trattato in tre libri stampato aBasilea nel 1547. Nella dedica a Ferdinando, il Marenda informadi aver preso servizio nel1537 (ante annos septem)come medico dei suoi figli(medicam artem in curiaserenissimorum maiestatis tuae liberorum exercui: f. a4v) e di essere poistato scelto dallo stessosovrano come uno dei suoimedici personali. L’opera è introdottada una notevole lettera encomiastica indirizzatadal medico di AugsburgGeryon Saylerus al Marenda in data di Augsburg, 25febbraio 1545, nella qualeil Saylerus informava chel’opera del Marenda gli erastata segnalata dal collega Andrea Gallo, medicoal servizio di Ferdinando id’Asburgo: era stato proprio il Gallo a insistereaffinché il Saylerus persuadesse il Marenda a pubblicare il suo trattato.
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Lotto 42 Mesuè - Opera De medicamentorum purgantium delectu, castigatione, & vsu, libri duo. Quorum priorem canones vniuersales, posteriorem de Simplicibus vocant.
Venezia, Giunta, 1581. In 8°. 2 parti in un volume, ciascuna con proprio frontespizio e marca tipografica, capilettera ornati, con 39 incisioni in legno nel testo, qualche leggera brunitura su diverse carte, qualche strappo ai margini, a p. 255 lacuna che lede lo specchio di stampa, legatura originale in pergamena, difetti.
NOTE
Seconda edizione illustrata, la prima con il commento di Costaeus, della raccolta di opere del medico arabo Mesue il Giovane (noto anche come Masawaih al-Mardini) in latino, con commenti di Mondino de Liuzzi, Christoph de Honestis, Jacobus Sylvius, Giovanni Mardi e Johannes Costaeus.. L'opera comprende i "Canones universalis" che trattano i regimi di trattamento; la seconda parte, "De simplicibus", sulle proprietà di vari farmaci; e il Grabadin, "il più popolare compendio di droghe nell'Europa medievale, e usato ovunque nella loro preparazione. -
Lotto 43 Metallurgia - Chimica - Biringuccio, Vannoccio - Pirotechnia [...] nella quale si tratta non solo della diuersità delle minere, ma ancho di quanto si ricerca alla pratica di esse. E di quanto s'appartiene all'arte della fusione, ò getto, de metalli. Far campane, arteglierie, fuochi artificiati, & altre diuerse cose utilissime
Venezia, Gironimo Giglio e co., 1559. In 8°. Con numerose illustrazioni xilografiche nel testo, frontespizio e carte a3, a6, a8 in fac-simile, qualche restauro, leggere fioriture e aloni, qualche macchia, piccolo strappo senza perdita e alcuni fori a r4, piccolo foro di tarlo al margine bianco inferiore del fascicolo 2t, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso a 3 nervi, restauri, qualche macchia. Timbro di appartenenza al frontespizio.
NOTE
Chimico, metallurgista, mineralogista e tecnico, Vannoccio Biringuccio (Siena 1480-Roma 1537) fu profondo conoscitore delle nozioni scientifiche del suo tempo. Personaggio di rilievo nel Rinascimento, fornì un notevole contributo al progresso dell’arte mineraria. Attuando appieno il nuovo metodo sperimentale, mantenne un atteggiamento equilibrato nei confronti degli alchimisti apprezzando ciò che di positivo essi avevano fatto per la chimica e biasimando tutte le assurdità e le imposture. In linea con l’esigenza della letteratura tecnica del tempo, il suo trattato De la pirotechnia aveva finalità esclusivamente pratiche: forniva una minuziosa descrizione dei fondamentali procedimenti di chimica metallurgica. Tratta dei minerali e le loro miniere, i “mezzi minerali” chiamati così perché “né tutti pietre né tutti metalli”, le leghe, le grandi fusioni, le arti che utilizzano il fuoco, le polveri, i proiettili, i fuochi d’artificio …" -
Lotto 44 Miniatore, Bartolomeo - Formulario ovvero Epistolario volgare cio e modo de insegnare à dittare lettere missive
[Venezia, Giorgio Rusconi, 17 ottobre 1500]. In 8°. 33 carte (mancante l'ultima probabilmente bianca), A8-D8, E2, 2 colonne, 35 linee ciascuna, carattere gotico, il frontespizio è una riproduzione proveniente da altra edizione, aloni marginali e bruniture, pergamena floscia.
NOTE
Secondo la recensio delle tradizione condotta da Maria Cristina Acocella (La Bibliofilia, 2011, Anno CXIII - Disp.III) dovrebbe trattarsi dell'edizione n.30.
GW M 16896; BMC V 582.
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Lotto 45 Mitologia - Cartari, Vincenzo - Le imagini con la spositione de i dei de gli antichi
Venezia, Francesco Rampazetto, 1566. In 4°. Marca tipografica, grandi ed eleganti capilettera istoriati e fregi xilografici, frontespizio in facsimile, alcune lievi fioriture e aloni, piccolo foro al margine bianco di poche carte, ultima carta con angolo esterno rifilato, legatura coeva in pergamena con titolo e autore impressi al dorso, qualche leggera macchia. Nota di appartenenza all'ultima carta.
NOTE
Celeberrimo trattato del Cartari sulla mitologia degli antichi. Come espresso nella prefazione al testo, la novità portata dall'autore è quella di aver studiato l'iconografia degli dei e le loro molteplici caratteristiche. Questo testo diviene quindi fondamentale per artisti, pittori, scultori, ma anche poeti e prosatori, che devono, nelle loro opere, rappresentare o descrivere il pantheon classico. Il successo in Europa fu immediato e durò per oltre due secoli. Cicognara 4684. -
Lotto 46 Mitologia - Conti, Natale - Mythologiae, sive Explicationum fabularum libri decem
Venezia, al segno della Fontana, 1568. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e al colophon, iniziali xilografiche, leggere fioriture, qualche raro alone marginale, fascicolo B leggermente allentato, piccolo foro al margine bianco dell'ultimo fascicolo, legatura coeva in piena pergamena, tracce di due bindelle, autore e titolo impresso in oro entro tassello, lievi difetti. Timbro di appartenenza alla carta di guardia.
NOTE
Rara prima edizione di questo famoso trattato sulla mitologia. -
Lotto 47 Numismatica - Erizzo, Sebastiano - Discorso [...] sopra le medaglie de gli antichi. Con la dichiaratione delle monete consulari, & delle medaglie de gli imperadori romani. Nella qual si contiene una piena & varia cognitione dell'istoria di quei tempi
Venezia, Giovanni Varisco e Paganino Paganini, [c.ca 1584]. In 8°. 2 parti in 1 vol. Frontespizio entro ricca cornice xilografica, fregi e iniziali in legno, numerose illustrazioni di medaglie nel testo, qualche leggera gora d'acqua, lievi fioriture e arrossature, qualche leggera macchia, carte R5-S2 (pp- 265-276) poste dopo S3, strappo con piccola perdita al margine superiore di 2N5, legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso, tassello cartaceo, mancanza al dorso, lievi difetti. Firma di appartenenza alla carta di guardia.
NOTE
Il libro di Sebastiano Erizzo (Venezia 1525-1585) definito “… il primo che faccia epoca nella scienza numismatica, la cui materia venne dall'Erizzo trattata più amplamente di quella che avesse prima di lui Enea Vico…". Cfr. Gamba (1380). Erizzo, filosofo, letterato, senatore e membro autorevole del Consiglio dei Dieci di Venezia, possedeva una ricca, specializzata e anche invidiata raccolta di medaglie in una Venezia dove le bramosie collezionistiche erano in gran voga. Il Discorso si propone come un trattato di storia della moneta romana del periodo repubblicano e imperiale. -
Lotto 48 Numismatica - Strada, Jacopo - Epitome Thesauri antiquitatum, hoc est, Impp. Rom. orientalium & occidentalium iconum, ex antiquis numismatibus
Lione, Jean de De Tournes, T. Guerin,1553. In 4°. Al frontespizio grande marca tipografica, al verso del frontespizio le armi di Johann Jakob Fugger dedicatario dell'opera, con 488 medaglie incise in legno su fondo nero nel testo, ai margini annotazioni di mano antica e maniculae, a. p. 115 al margine medaglia con testo esplicativo eseguita a mano, alle carte v3 e 4 "Le privilege du Roi", brunitura leggera su diverse carte, rilegatura in pergamena.
NOTE
Prima edizione dell'opera numismatica dell'antiquario collezionista mantovano, pubblicata durante il suo soggiorno in Francia. Vi sono descritte le monete imperiali romane accompagnate da incisioni nel testo, molte delle quali con il ritratto degli imperatori e imperatrici. La collezione di monete e medaglie dello Strada fu una delle più famose e importanti di riferimento per la storia della numismatica antica. Nato a Mantova nei primi decenni del Cinquecento, di nobile famiglia, lo Strada fu orafo, antiquario, collezionista, numismatico, in rapporti soprattutto con le corti degli Asburgo. -
Lotto 50 Panciatichi, Vincenzo - Orazione funerale. Del caualiere Vincenzio Panciatichi. Da lui recitata il dì 21. d'aprile l'anno 1598 nell'annuale essequie del gran duca Cosimo
Firenze, Filippo Giunta, 1598. In 4°. Giglio fiorentino al frontespizio, capilettera parlanti, legatura moderna in mezza tela e cartone. -
Lotto 51 Pico della Mirandola, Giovanni Francesco - Hymni Heroici tres
Argentorati [Strasburgo], in libraria officina Mathiæ Schurerij, mense augusto 1511. In 2°. Elegante carattere romano di differenti corpi, aloni di umidità al margine di diverse carte, manca il fascicolo finale contenente Sylva e Staurostichon, legatura in mezza pergamena e cartone del sec.XIX. Ex libris moderno al contropiatto.
NOTE
Rara e pregiata seconda edizione degli Inni Sacri di Giovanni Francesco Pico della Mirandola, nipote del più celebre Giovanni Pico.
Gli Inni configurano un percorso tra versi ed opere filosofiche che illumina i rapporti tra Pico ed il contesto intellettuale di primo Cinquecento. Consentono di intravedere il delinearsi di un’identità religiosa che, lungi dall'essere semplicemente cristiana, è in realtà il risultato di un attento esame di correnti intellettuali e spirituali disponibili al tempo dell’autore. Interessanti e curiosi i riferimenti alla scoperta dell'America, qui attestati.
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Lotto 52 Plauto, Tito Maccio - Comoediae omnes quae nunc extant exactissima diligentia recognitæ, vnà cum argumentis singularum comœdiarum
Firenze, eredi Bernardo Giunta, 1554. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e in fine volume, capilettera abitati, strappi agli angoli di alcune carte, in diversi casi restaurati, le ultime tre carte con piccoli strappi marginali, senza perdite di testo, legatura in mezza pergamena del sec.XIX. Nota di possesso antica al frontespizio, di Francesco Bianchini.