ASTA 17 - ANTIQUARIATO E SELEZIONI D'ALTA EPOCA
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Lotto 462 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di frutta e fiori, XX secolo. Cm 52x78,5 olio su tela. Firmato in basso a destra
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Lotto 463 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di melograni con volatile. Cm 60x50, in cornice cm 83x62. Firmato in basso a destra Maffei A (Siena 1811- Firenze 1859)
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Lotto 464 Dipinto olio su tela raffigurante paesaggio dell’Etna vista da Taormina. Firmato in basso a destra A.L. Terni (Georg Fischhof) (1859-1914). Cm 51x39, in bella cornice dorata 80x68.
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Lotto 466 Lampadario in cristallo di Boemia, a 13 luci. Inizi XX secolo. H totale cm 160, diametro max cm 80.
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Lotto 467 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di vasi, Elio Romano (Trapani, 1909 – Catania, 1996). Cm 35 x50. Misure in cornice 62x67. Firmato in basso a destra.
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Lotto 468 Dipinto ad olio su tela raffigurante natura morta di fiori e frutta, Elio Romano (Trapani, 1909 – Catania, 1996). Cm 35x45. Misure in cornice cm 52x67. Firmato in basso a destra.
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Lotto 469 Dipinto ad olio su compensato raffigurante nudo di donna. Alicò Giovanni (Catania 1906- Milano 1971) raffigurante nudo di donna. Cm 73x60.
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Lotto 470 Dipinto ad olio su tela raffigurante tucani, Gyula Varjas (1916 Pecs -2001). Cm 70x50
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Lotto 471 Olio su tela raffigurante canale Veneziano . Cm 40x50. In cornice 60x70
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Lotto 472 Olio su tela raffigurante canale strada Parigi. Cm 50x40. In cornice 70x60
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Lotto 473 Dipinto ad olio su masonite raffigurante campo con volatili, inizi del XX secolo. Cm 40x50. Firmato in basso a sinistra Tyko-Bel.
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Lotto 474 Tecnica mista su cartoncino raffigurante natura morta di frutta e bottiglie. Cm 50x70. In cornice cm 73x93. Firmato in basso a destra Santacroce.
Antonio Santacroce (Rosolini 1945) è un pittore, scultore, incisore e disegnatore di origini siciliane. Inoltre, è il primo che in Sicilia orientale si cimenta nell’acquetinte su un torchio Brissè. Viaggia molto, in particolare in Svizzera dove, nel 1989 insegna al Liceo artistico di Zurigo. La sua carriera è caratterizzata da molteplici riconoscimenti e varie esposizioni.
L’opera di Santacroce si muove tra due poli, quello della classicità e quello più sperimentale dei pittori conosciuti in Svizzera, quali Klee e Kandinsky ed è caratterizzata da una continua tensione tra sogno e realtà data dall’alternarsi di figure tratte da miti e leggende del mediterraneo personalmente interpretate per mezzo di un segno elegante che conduce a una continua figurazione allusiva. Nell’opera in oggetto, firmata e datata 2006, si ritrovano le caratteristiche dell’evoluzione della sua tecnica. Quella che potrebbe essere riconoscibile come una natura morta viene trasfigurata grazie all’uso di colori irreali e dall’uso di una pittura graffiante. Ma la dote che ha reso famoso Santacroce, e che qui è evidente, è la sua tensione continua verso una sperimentazione che non si abbandona però mai totalmente alla perdita dell’oggetto, ma che rimane fedele a un intento iniziale di chiara figurazione. I contorni definiti vengono distrutti a favore di una rappresentazione che è “forma informe e informità che forma” come viene detto da Vincenzo Consolo nel suo volume dedicato all’opera di Santacroce.
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