ARGENTI, DIPINTI, ARTE ORIENTALE ED OGGETTI D'ARTE

ARGENTI, DIPINTI, ARTE ORIENTALE ED OGGETTI D'ARTE

martedì 10 novembre 2020 ore 14:30 (UTC +01:00)
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  • Bottega dei Vivarini Venezia XV/XVI secolo
    Lotto 73

    Bottega dei Vivarini Venezia XV/XVI secolo
    San Basiano
    Olio su tavola
    Restauri
    Vivarini workshop Venice 15th/16th century
    Oil on panel
    Restoration
    54x141 cm

    San Bassiano o Bassano è un santo venerato dalla Chiesa Cattolica, vissuto nel IV secolo. E' il patrono della città di Lodi, Pizzighettone e Bassano del Grappa a cui da anche il nome.
    L'opera s'impone la forte connotazione ieratica data dalla statuaria frontalità del Santo Vescovo benedicente. L'immagine è addolcita dall'elegante decoro fiorito: dipinto nelle vesti e realizzato a rilievo in pastiglia sul fondo poi dorato. L'analisi di queste peculiarità ci inducono a posizionare l'opera in ambito veneziano del XIV secolo e in particolare presso i Vivarini. .Di origine padovana i Vivarini operarono a Murano dal quarto decennio del Quattrocento sino ai primi anni del Cinquecento. Antonio Vivarini è il più anziano dei tre e viene ricordato per aver dipinto a fresco, aiutato da Giovanni d'Allemagna, suo cognato, parte della cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani a Padova..Nel quinto decennio entra in attività Bartolomeo Vivarini, fratello di Antonio, che sostituisce il cognato defunto, influenzando il fratello maggiore, certamente meno capace artisticamente e meno predisposto ad aggiornare il fare pittorico sotto la spinta del gotico fiorito. Bartolomeo imprime un'accelerazione imprenditoriale alla ditta di famiglia e nella seconda metà del secolo dirige una nutrita e valida bottega ove operano Quirizio e Andrea da Murano, Leonardo Boldrini e Lazzaro Bastiani. Alvise, figlio di Antonio e nipote di Bartolomeo, è l'ultimo esponente della famiglia ed egli traghetta la tradizione dei Vivarini sino al XVI secolo, morendo nel 1502. Egli parte dalle salde basi di famiglia e al gotico gentile dello zio Bartolomeo per passare ad un fare pittorico fortemente influenzato da Antonello da Messina, giunto a Venezia nel 1474, tanto da essere ritenuto il traduttore veneto delle asprezze nordiche portate dal grande maestro siculo.

  • Scuola Lombarda del XVII/XVIII secolo
    Lotto 74

    Scuola Lombarda del XVII/XVIII secolo
    Ercole, Deianira e il centauro Nesso
    Olio su tela
    Restauri
    Lombard school of the 17th/18th century
    Hercules, Deianira and the centaur Nessus
    Oil on canvas
    Restorations
    192x252 cm

  • Cerchia di Gerolamo Muziano XVI/XVII secolo
    Lotto 75

    Cerchia di Girolamo Muziano XVI/XVII secolo
    San Girolamo penitente
    Olio su tela applicata su cartone
    In bella cornice d'epoca dorata e laccata
    Circle of Girolamo Muziano XVI / XVII century
    Penitent Saint Jerome
    Oil on canvas applied on cardboard
    In beautiful gilted and lacquered antique frame
    24 x 18 cm

  • Scuola Inglese del XIX secolo
    Lotto 76

    Scuola Inglese del XIX secolo
    Ritratto di gentiluomo
    Olio su tela
    Iscrizione al retro
    English school of the 19th century
    Portrait of a gentleman
    Oil on canvas
    Inscription on the back
    92x71 cm

  • Scuola Italiana del XVIII secolo
    Lotto 77

    Scuola Italiana del XVIII secolo
    Ritratto di nobiluomo
    Olio su tela
    Firmato e datato 1742
    Italian school of the 18th century
    Portrait of a nobleman
    Oil on canvas
    Signed and dated 1742
    104x80 cm

  • Scuola Italiana del XVIII secolo
    Lotto 78

    Scuola Italiana del XVIII secolo
    Ritratto di nobildonna
    Olio su tela
    Italian achool of the 18th century
    Portrait of a noblewoman
    Oil on canvas
    97x75 cm

  • Leon Zimermann
    Lotto 79

    Leon Zimermann
    Ritratto di Giovan Anton Rascho
    Olio su tela
    Firmato e datato 1737 al retro
    Portrait of Giovan Anton Rascho
    Oil on canvas
    Signed and dated 1737 on the back
    76x52 cm

  • Scuola Italiana del XIX secolo
    Lotto 80

    Scuola italiana del XIX secolo
    Notturno con viandanti che pregano
    Olio su tela
    Firmato "G. Baliviera" in basso a sinistra
    Italian school of the 19th century
    Nocturne with praying wayfarers
    Oil on canvas
    Signed "G. Baliviera" in the lower left corner
    41x34 cm

  • Scuola Italiana del XIX secolo
    Lotto 81

    Scuola Italiana del XIX secolo
    Portico con mendicanti
    Olio su tela
    Italian school of the nineteenth century
    Beggars in the arcade
    Oil on canvas
    41x34 cm

  • Scuola Italiana del XIX secolo
    Lotto 82

    Scuola Italiana del XIX secolo
    Interno di chiesa
    Olio su tela
    Firmato "Caligo" in basso a destra
    Al retro sul telaio reca iscrizione "G.Baliviera"
    Italian school of the nineteenth century
    Church interior
    Oil on canvas
    Signed "Caligo" lower right
    On the back on the frame bears the inscription "G.Baliviera"
    41x34 cm.

  • Scuola Italiana del XVIII secolo
    Lotto 83

    Scuola italiana del XVIII secolo
    Resurrezione di Lazzaro
    Tempera su carta o pergamena
    Italian school of the 18th century
    Resurrection of Lazarus
    Tempera on paper or parchment
    207 x 143 mm

    L'opera si riferisce al sesto affresco del registro superiore della parete detta gaudenziana della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Varallo dipinta da Gaudenzio Ferrari.


  • Scuola Fiamminga del XVII/XVIII secolo
    Lotto 84

    Scuola Fiamminga del XVII/XVIII secolo
    Festa campestre
    Olio su rame
    Reca firma apocrifa: Watteau
    Flemish school of the seventeenth/eighteenth century
    Country party
    Oil on copper
    17,5 x 20 cm
    Bears apocryphal signature: Watteau

    Il soggetto delle feste paesane e/o degli interni di taverna nasce nel Seicento nelle Fiandre e Olanda, adottando temi di depravazione, ebbrezza e stoltezza, i pittori mettevano a nudo, spesso con fare irrisorio, gli effetti dell’abuso di alcool e i suoi effetti. Adriaen Brouwe e David Teniers sono tra i primi a produrre soggetti di questo genere, nelle Fiandre, raggiungendo una elevata acutezza, così come la vena umoristica e grottesca. Nel 1651, il Governatore Generale, l'Arciduca Leopoldo-Wilhelm, invita David Teniers a lavorare alla Corte di Bruxelles con l'incarico di pittore di corte e di Direttore della Galleria d'Arte degli Spagnoli (che allora governavano Bruxelles. Fonda al contempo una bottega dove lavorano, tra gli altri, il fratello Abraham Teniers, Gillis van Tilborgh. L’opera per il vibrante cromatismo va datata tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, quando emuli e seguaci dei maestri della prima metà del secolo XVII, pur mantenendo fede alla vena moralistica degli inizi, sentono l’urgenza di rinnovare la pittura di genere con tinte più chiare fresche che preludono al rococò.

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