ASTA 9 - PEZZI UNICI E ANTIQUARIATO
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Lotto 1 Pittore fiammingo italianizzante del XVII Secolo, Attrib. Cornelis De Wael- (Anversa 1592 – Roma, 1667). Navi in porto con personaggi, 161x245, olio su tela.
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Lotto 2 Maestro fiammingo del XVI Secolo (cerchia di Joos (o Joost) van Cleve (van Beke) (Kleve, 1485 – Anversa, 1540)). Crocifissione di Cristo con San Giovanni, Madonna e Maddalena con paesaggio. cm 88x57, Olio su tavola cuspidata.
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Lotto 3 Francesco Fracanzano (Monopoli, 9 luglio 1612 – Napoli, 1656). San Francesco da Paola in preghiera. La tela è attribuibile al pittore che operò a Napoli nel XVII secolo, Francesco Fracanzano (Monopoli, 9 luglio 1612 – Napoli, 1656) e rappresenta San Francesco di Paola in preghiera, con gli attributi iconografici tipici del Santo costituiti dal saio, dal libro (nel quale si legge in parte “Charitas”) con sopra un teschio, posto in basso e lateralmente rispetto alla figura. Il dipinto ha i caratteri tipici ascrivibili al Fracanzano quali la densità materica piena e grumosa, il colore della pelle e delle mani che vira verso un rossastro, che evidenzia un naturalismo di matrice caravaggesca che in parte fa propri gli insegnamenti della scuola del Ribera ma ai quali aggiunge i valori tonali e del disegno del Guercino, dei Carracci nonché dello stesso Reni. L’opera è ascrivibile al periodo dell’esperienza pittorica del Fracanzano più contigua all’esempio del Ribera. Opera molto simile è esposta presso il Museo di Dubrovinik (Croazia), con alcune differenze (riportate in parallelo nella presente scheda con l’utilizzo dell’immagine per raffronto) che riguardano la posizione del libro, messo in verticale e con le pagine squadernate, il teschio in secondo piano, la composizione che sembra essere divenuta ormai più grumosa, accentuando la struttura riberesca, la figura inginocchiata del santo è vista per intero. Per la opera presa a raffronto, in tutto riferibile allo stesso autore, per un’esigenza meramente filologica, si segnala un dettagliato studio che ha messo in evidenza che “alla seconda metà del Seicento, va riferito il San Francesco di Paola di Dubrovnik, dove la ripresa dei caratteri ribereschi nel volto si placa nella stesura delle morbide e ampie pieghe del saio, che coprono l’intera composizione e consentono proprio per tale abbinamento un valido confronto sia con opere di Francesco Fracanzano, quali con il San Benedetto di San Gregorio Armeno e il San Paolo eremita della chiesa di Sant’Onofrio dei Vecchi a Napoli, sia con la produzione matura di Angelo Solimena e con quella giovanile del figlio Francesco, soprattutto in merito alla ripresa dei modi del Lanfranco” (Sulle tracce della pittura napoletana in Croazia tra Sei e Settecento di Mario Alberto Pavone – Università di Palermo). Ma è da sottolineare come molte opere riferite a figure di Santi, passate dal mercato antiquario e contenute in collezioni private e museali, realizzate da Francesco Fracanzano, presentano identica impostazione espressiva e analoghe qualità pittoriche e compositive, ciò confermando la validità dell’attribuzione allo stesso pittore. Il quadro conserva il telaio originario del seicento; è stata mantenuta una vecchissima reintelatura della metà dell’ottocento che essendo in buono stato non è stata sostituita (né sollevata per altri scopi). 99X76, Olio su tela. Opera priva di cornice. Si ringrazia il Dott.Avv. Francesco Amato per l'autorevole parere.
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Lotto 4 Matteo Stom ( Verona 1643-1702). Battaglia tra milizie cristiane e turche. Cm 73x100, olio su tela. Certificazione Prof. Giancarlo Sestieri
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Lotto 5 Mario Nuzzi detto Mario de' Fiori (Roma 1603-1673 Roma). Trionfo di fiori in vaso di bronzo su piano di pietra. Le opere singole del pittore realizzate per le committenze più importanti sperimentano un nuovo stile elegantissimo e ricco, teso a svincolarsi da un repertorio strettamente botanico e didattico. In quest'opera il pittore rafforza la propria inventiva raggiungendo il più alto livello qualitativo con raffinate composizioni floreali in vaso singolo. Il nucleo centrale: delfinium, tulipani, garofani, rose ecc emanano una luce centrale che li rende vivi e leggeri come piume a cui fa riscontro la sensibilità e l'estetica caravaggesca del pittore mettendo in ombra chiaroscurale i fiori retrostanti. In tal modo risulta impreziosita la felicità cromatica del primo piano. Tipico di Mario dè Fiori: il caravaggismo ereditato dal Salini, l'impronta espositiva , il dettagliato descrittivismo dei fiori permeato da un cromatismo luministico. Inoltre appare evidente il riferimento alla tradizione dei maestri fiammingi e olandesi della fine del '500. Nonostante l'impostazione frontale del dipinto, l'ariosa disposizione dei fiori conferisce una profondità spaziale ed un'ampiezza di respiro alla composizione floreale. 100x75, Ovale in cornice coeva in legno dorato.
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Lotto 6 Henri Lerambert (Parigi metà 500-1609). Tribunale dell’amore. Cm 27x47,5, tempera su carta applicata a tavola in legno di rovere. Certificazione Prof. Francesco Gallo, docente Accademia delle Belle Arti di Roma. Autore presente al Louvre di Parigi
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Lotto 7 Giuseppe Recco (Napoli, 1634 - Milano, 1695), Natura morta di pesci. Uno dei maggiori rappresentanti della Natura Morta napoletana, la cui produzione artistica é vastissima e variegata; specialista di Nature Morte con pesci. La sua formazione trova riferimenti vari essendo venuto a contatto con la cultura e gli ambienti romani, spagnoli e fiamminghi. Infatti, il dipinto in questione torva elementi tipici fiamminghi nel trattamento coloristico. Inoltre da notare come l'umile materia della Natura Morta viene trasfigurata con tocchi di luce sul fondo chiaro-scurale e assurge a dimensioni neocaravaggiste, trascendendo da influenze barocche tipiche del suo tempo. Luce, colore e brillantezza sono i canoni della sua pittura. 67x67, olio su tela
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Lotto 8 Giovanni Ghisolfi (Milano 1623-1683 Milano). Capriccio architettonico. 130X94, olio su tela.
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Lotto 9 Maestro Emiliano del XVI Secolo, cerchia di Antonio Begarelli (Modena 1499-1565). Scultura in terracotta raffigurante Cristo portatore di Croce. Carica di intensità drammatica tipica di molta arte bolognese del '500 (Niccolò dell'Arca, Guido Mazzoni), attorno al personaggio principale di Gesù da notare un acceso dinamismo delle figure che lo attorniano, tutte caratterizzate da un forte impatto emotivo. H cm 60x57, profondità cm 10
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Lotto 10 Gérard De Lairesse (Liegi 1641- Amsterdam 1711)(Attrib). Diana e le ninfe. 78x64,5, olio su tela. Attribuzione del Prof. Edoardo Clerici Sella (già Christie - Catalogo Manson e Woods ).
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Lotto 12 Importante sacrestia doppio corpo in legno di noce, XVII secolo. Corpo superiore con cassetti alla base ed ai lati e, nella parte centrale un'ancona sormontata da timpano triangolare. Corpo Inferiore con cassetti centrali e sportelli a latere della cassettiera. Prospetto frontale arricchito da modanature che formano quadrati secenteschi. H cm 260. Lunghezza 350, profondità Cm 60. Provenienza della famiglia Paternò Castello di Biscari.
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Lotto 13 Coppia di leoni in pietra bianca, Sicilia, XII /XIII Secolo. H cm 75, lunghezza cm 63, larghezza cm 32. Provenienza della famiglia Paternò Castello di Biscari.