Asta di Dipinti, disegni, mobili, tappeti, argenti e icone: gli arredi di Casa Rizzoli in Roma
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Lotto 1 Portogallo (?) Tavolo da centro in stile manuelino, XIX secolo (?) Legno, maioliche, marmo grigio 74x183x80 cm Il piano composto in maiolica (antica) su marmo, così come le gambe mobili, riportano ad un revival dello stile manuelino. Il marmo appare più moderno. Nota Giovanni Carlo Boffano che la maiolica potrebbe essere stata prelevata da una pavimentazione, come suggerisce l'usura di alcune mattonelle, tipica delle soglie. Non è da escludersi che si tratti di un prodotto di assemblaggio. Il lotto arredava l'ingresso signorile di Casa Rizzoli
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Lotto 2 Siria - Libano, I metà del XX secolo Cassettone con intarsio a motivi floreali Legno, madreperla, marmo crema 133x120x54 cm
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Lotto 3 Siria - Libano, I metà del XX secolo Cassettone con intarsio a motivi floreali Legno, madreperla, marmo bianco 134,5x116x57,5 cm
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Lotto 4 François-Honoré-Georges Jacob-Desmalter (1770–1841), nello stile di Tre poltrone in stile impero Retour d’Egypte, XX secolo Legno scoplito, intarsiato e dorato; damasco rosso operato 99x72x78 cm Il lotto arredava il salone dei ricevimenti di Casa Rizzoli
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Lotto 5 François-Honoré-Georges Jacob-Desmalter (1770–1841), da modello di. Leon Khan ? Tavolo da centro in stile Impero Mogano e altri legni, bronzo dorato, marmo 82x125,5x70 cm Il mobile deriva da un modello di François-Honoré-Georges Jacob-Desmalter (1770–1841), riprodotto in più varianti, tra l'altro dal mobiliere parigino Leon Khan almeno tra il 1875 e il 1890. In particolare il mobile in asta rassomiglia alle versioni realizzate da Khan intorno al 1875, in cui il fogliame del fregio è molto semplice e regolare. Il lotto arredava il salone dei ricevimenti di Casa Rizzoli
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Lotto 6 François-Honoré-Georges Jacob-Desmalter (1770–1841), nello stile di Coppia di tavoli da centro in stile impero Retour d’Egypte, XX secolo Marmo verde; legno e piuma di mogano; bronzo dorato 84x112 cm Il lotto arredava il salone dei ricevimenti di Casa Rizzoli
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Lotto 7 Jacob D. R. Meslée, nello stile di, fine del XIX - inizi del XX secolo Consolle Legno scolpito e intagliato, piuma di mogano, marmo, bronzo, specchio 86,5x125,5x45 cm In stile Impero Retour d’Egypte, il mobile ricalca un modello del I quarto del XIX secolo, reso celebre da Jacob D. R. Meslée, in cui le cariatidi, qui in legno scolpito e dipinto, sono realizzate in bronzo. Un esemplare del mobile firmato Meslée è apparso a Sotheby's, Londra, il 18.03.2009 (l.26). Il lotto arredava l'ingresso signorile di Casa Rizzoli
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Lotto 8 Maison Chevallier Queslin, fine XIX secolo Barometro con Vittoria alata Bronzo dorato; vetro 93x17,5x10 cm
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Lotto 9 Italia, XX secolo Coppia di fermalibri Bronzo, marmo 18,8x20,1x12 cm (identiche misure per entrambi) Confermano che si tratta di produzione artigianale le piccole differenze leggibili tra i due esemplari. Per esempio, la bocca nell'uno aperta e nell'altro coi denti serrati; l'orecchio destro, nell'uno zigrinato e largo e nell'altro piatto e stretto, le zampe, la criniera nell'uno ad ampio segno e nell'altro dettagliata
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Lotto 10 Roma Tavolino circolare con tema di farfalle, XX secolo Bronzo dorato; marmo intarsiato 78x68,5 cm Il lotto arredava il salone dei ricevimenti di Casa Rizzoli
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Lotto 11 Roma, XVIII-XIX secolo Coppia di poltrone Legno intrasiato e dorato; tessuto 104x78x86 cm La struttura in legno appare databile tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo. Sono ancora leggibili tracce di preparazione a bolo per ospitare la doratura ad oro zecchino. Gli oggetti si presentano oggi compromessi da molti restauri. Il lotto arredava il salone dei ricevimenti di Casa Rizzoli
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Lotto 12 Genova (?), XVIII secolo Tavolo Consolle con decoro a motivi fitomorfi intagliati Legno dorato e pastiglia, piano in marmo rosso di Francia 129x66,5x 79,5 cm Il mobile presenta ampi restauri, probabilmente realizzati in Francia, ambito a cui rimanda anche una targhetta cartacea. Il lotto arredava l'ingresso signorile di Casa Rizzoli
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Lotto 13 Francia, fine del XIX - inizi del XX secolo Coppia di candelabri a quattro fiamme Bronzo 76x25,8x25,8 cm
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Lotto 14 Francia Lampada, XX secolo Bronzo verniciato e dorato, marmo, vetro, altri metalli, parti elettriche 78x17,5 cm Lampada elettrica, in design imitativo di lampada a petrolio in Stile Impero, con vittoria alata sorreggente il fornello.
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Lotto 15 Francia, XIX secolo Sgabello in stile Luigi XVI Legno dorato, pastiglia, velluto rosso 49x49x49 cm
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Lotto 16 Italia Tavolino da salotto, II metà del XX secolo Mogano 45,5x151x58,5 cm
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Lotto 17 Italia Tavolino da salotto, II metà del XX secolo Mogano; piano placcato in mosaico di malachite 55,5x62x61,5 cm
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Lotto 18 Set di due tavoli da salotto Legno; commesso di marmi 54,5x105x77,5 cm; 36,5x63,5x46 cm
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Lotto 19 Salvador Dali (1904-1989) Eléphant dalinien ou éléphant spatial, 1980 Bronzo, marmo e plexiglass 87,4x43,8x22 cm "Nel serraglio daliniano, l'elefante occupa un posto preponderante. Per Dalí, questo tranquillo e lento pachiderma mancava di grazia aerea. Con pochi colpi di pennello, Dalí curò questa mancanza che Dio aveva conferito all'animale: cosa potrebbe essere più elegante che innestare le gambe e gli zoccoli di una giraffa sul più grande animale della terra? Naturalmente il normale comportamento dell'animale ne veniva completamente sconvolto. Si potrebbe facilmente immaginare Surus, l'elefante personale di Annibale, che si trasforma in una bestia che attraversa la pianura dell'Ampurdan per conquistare le Alpi in un grazioso equilibrio con il tronco lanciato verso il cielo. Questa è la magistrale rappresentazione dell'Elefante Spaziale, coronata da un obelisco e quasi come il fratello gemello di un altro elefante, riccamente corazzato, che appare nel gruppo dipinto da Dalí nel 1946 nel dipinto "La tentazione di Sant'Antonio" (Robert & Nicholas Descharnes, "Dalí Sculptures & Objects. The Hard and the Soft", Parigi, 2004, n. 631, con illustrazione di un altro esemplare). Il lotto arredava l'ingresso signorile di Casa Rizzoli
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Lotto 20 Pablo Picasso (1881-1973) Deux Colombes, 1940-1950 Découpage, bruciature e collage su cartoncino 39,8x54,5 cm; découpages: 38x11cm; 36x21 cm Il disegno fa parte di una serie di cinque fogli archiviata dal Comité Picasso il 24 marzo 1989 (comunicazione della Picasso Administration del 25 novembre 2016), per i quali non è stata rinvenuta documentazione al momento dell'asporto da Casa Rizzoli. In una delle comunicazione intercorse tra il Commissionario e la Picasso Administration per ricostruire il nucleo, Claude Picasso ha spiegato che il piccolo ma prezioso nucleo è da ricondurre, per stile e tecnica "(découpage à la main ou/et aux ciseaux de feuille de papier ou de nappe de restaurant) ont été utilisée par son père Pablo Picasso lors de circonstances très précises, quand il était avec ses propres enfants ou bien les enfants de ses connaissainces. Il réalisait alors ses figurines pour amuser les enfants et les leur dannait ensuite" (comunicazione del 16 ottobre 2016 a firma "Secrétariat Picasso Authentification").
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Lotto 21 Pablo Picasso (1881-1973) Picador, 1940-1950 Inchiostro a penna, découpage e collage su cartoncino foglio: 39,5x54,7 cm; découpage: 25x25,5 cm Il disegno fa parte di una serie di cinque fogli archiviata dal Comité Picasso il 24 marzo 1989 (comunicazione della Picasso Administration del 25 novembre 2016), per i quali non è stata rinvenuta documentazione al momento dell'asporto da Casa Rizzoli. In una delle comunicazione intercorse tra il Commissionario e la Picasso Administration per ricostruire il nucleo, Claude Picasso ha spiegato che il piccolo ma prezioso nucleo è da ricondurre, per stile e tecnica "(découpage à la main ou/et aux ciseaux de feuille de papier ou de nappe de restaurant) ont été utilisée par son père Pablo Picasso lors de circonstances très précises, quand il était avec ses propres enfants ou bien les enfants de ses connaissainces. Il réalisait alors ses figurines pour amuser les enfants et les leur dannait ensuite" (comunicazione del 16 ottobre 2016 a firma "Secrétariat Picasso Authentification").
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Lotto 22 Pablo Picasso (1881-1973) Dentelle Découpage e collage su cartoncino 39,5x54 cm; découpage: 35,8x30 cm Il disegno fa parte di una serie di cinque fogli archiviata dal Comité Picasso il 24 marzo 1989 (comunicazione della Picasso Administration del 25 novembre 2016), per i quali non è stata rinvenuta documentazione al momento dell'asporto da Casa Rizzoli. In una delle comunicazione intercorse tra il Commissionario e la Picasso Administration per ricostruire il nucleo, Claude Picasso ha spiegato che il piccolo ma prezioso nucleo è da ricondurre, per stile e tecnica "(découpage à la main ou/et aux ciseaux de feuille de papier ou de nappe de restaurant) ont été utilisée par son père Pablo Picasso lors de circonstances très précises, quand il était avec ses propres enfants ou bien les enfants de ses connaissainces. Il réalisait alors ses figurines pour amuser les enfants et les leur dannait ensuite" (comunicazione del 16 ottobre 2016 a firma "Secrétariat Picasso Authentification").
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Lotto 23 Pablo Picasso (1881-1973) Torero et taureau, 1940-1950 Inchiostro a penna, découpage e collage su cartoncino foglio: 37,6x52 cm; découpages: 18x12,5 cm; 25x16 cm Il disegno fa parte di una serie di cinque fogli archiviata dal Comité Picasso il 24 marzo 1989 (comunicazione della Picasso Administration del 25 novembre 2016), per i quali non è stata rinvenuta documentazione al momento dell'asporto da Casa Rizzoli. In una delle comunicazione intercorse tra il Commissionario e la Picasso Administration per ricostruire il nucleo, Claude Picasso ha spiegato che il piccolo ma prezioso nucleo è da ricondurre, per stile e tecnica "(découpage à la main ou/et aux ciseaux de feuille de papier ou de nappe de restaurant) ont été utilisée par son père Pablo Picasso lors de circonstances très précises, quand il était avec ses propres enfants ou bien les enfants de ses connaissainces. Il réalisait alors ses figurines pour amuser les enfants et les leur dannait ensuite" (comunicazione del 16 ottobre 2016 a firma "Secrétariat Picasso Authentification").
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Lotto 24 Pablo Picasso (1881-1973) Quatre Animaux Découpage, bruciature e collage su cartoncino 39,5x54,5 cm; découpages: 8x10,5 cm; 9x21 cm; 20x7 cm; 17x13 cm Il disegno fa parte di una serie di cinque fogli archiviata dal Comité Picasso il 24 marzo 1989 (comunicazione della Picasso Administration del 25 novembre 2016), per i quali non è stata rinvenuta documentazione al momento dell'asporto da Casa Rizzoli. In una delle comunicazione intercorse tra il Commissionario e la Picasso Administration per ricostruire il nucleo, Claude Picasso ha spiegato che il piccolo ma prezioso nucleo è da ricondurre, per stile e tecnica "(découpage à la main ou/et aux ciseaux de feuille de papier ou de nappe de restaurant) ont été utilisée par son père Pablo Picasso lors de circonstances très précises, quand il était avec ses propres enfants ou bien les enfants de ses connaissainces. Il réalisait alors ses figurines pour amuser les enfants et les leur dannait ensuite" (comunicazione del 16 ottobre 2016 a firma "Secrétariat Picasso Authentification").
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Lotto 25 Medardo Rosso (1858-1928) Bambino malato Bronzo dorato, marmo nero Statua: 25,5x20,5x14 cm Base: 7,3x16,7x16,7 cm Si tratta di una replica, con varianti e probabilmente postuma, della celebre scultura raffigurante un "Bambino malato", di cui a partire dal 1893 l'artista realizzò molteplici versioni, sia in cera (per esempio, l'esemplare già in collezione Lydia Winston Malbin, apparso a Sotheby's, New York il 16 maggio 1990, l. 14) sia in bronzo (come la versione esposta alla Galleria Nazionale d'arte Moderna), sia in gesso (ne esiste almeno una, conservata presso il Museo Medardo Rosso, Barzio, Lecco). Sembra che Medardo Rosso abbia concepito l'opera dopo la degenza presso un ospedale di Parigi.
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Lotto 26 Artista non identificato, II metà del XX secolo Bacino classico Metallo dorato Scultura: 13x18x24 cm Base: 11x27x23,5 cm Le modalità realizzative (fusione, battitura e doratura) portano alla II metà del XX secolo. Il soggetto è chiaramente il calco del bacino di una ragazza, realizzato con memoria dei modelli greci e al contempo perfetto naturalismo: da una parte l'aspetto volutamente frammentario e dall'altra la preziosa scelta dell'oro confermano, infine, la intenzionalità estetica.
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Lotto 27 Francia, 1940 circa Lampada da tavolo Legno, matita, metallo 99x21x21 cm Esemplare di lampada in stile modernista, con decoro floreale disegnato a matita e in parte rilevato con chiodatura Il lotto arredava lo studiolo di Casa Rizzoli, dove era conservato con la selezione di disegni di Picasso ed altri oggetti di maestri del modernismo francese.
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Lotto 28 Pietro Chiesa (1892-1948), ispirato a Piantana ad una luce, ultimo quarto del XX secolo Ottone, altri metalli, vetro, materiali elettrici 190,5x30 cm
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Lotto 29 Giovanni Albanese (1955) Oscar antimilitarista, 1990 Pennello da barba, vetro, piombo 20,5x9 cm
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Lotto 30 The Crown Collection designed by Fontaine Maury Murphy Coppia di posacenere Porcellana, oro zecchino, cuoio blu 3,9x27,6x23,4 cm; 3,7x23,1x19,9 cm
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Lotto 31 Germania, 1952 Trofeo per Angelo Rizzoli Argento 925 22,2x14x8,9 cm; 865 g Si tratta di un trofeo assegnato ad Angelo Rizzoli dal Ministero degli Interni della Germania occidentale. Le citazioni vanno così tradotte. Schiller: “Ambisci sempre a tutto e non potrai tu stesso diventare nulla di intero. Come arto serviente collegati a tutto te stesso!”; Ragioni del premio: “Ai produttori del film particolarmente prezioso per l’incentivazione del pensiero democratico per l'anno 1952, “Don Camillo e Peppone”. Ministero degli interni. Premio cinematrografico della Confederazione Tedesca”
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Lotto 32 Cartier, Parigi, e altro produttore, Birmingham Scatola portasigari, metà del XX secolo; scatola portatabacco, 1921 Argento Sterling; fodera interna in legno di incenso; materiale igroscopico 9,3x24,3x14,7 cm; 1135 g (in parte determinato dal legno e dal materiale igroscopico) 6,8x16,7x10,6 cm; 570 g (in parte determinato dal legno) La scatola portasigari Cartier, con fodera interna in legno di incenso, controllo dell'umidità e chiusura a pressione costituisce un notevole esempio di argenteria.
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Lotto 33 Argenteria italiana, 1934-1968 Trofeo con Nike Vittoriosa che tende corona d'alloro, per Andrea Rizzoli (1976) Argento 800, porfido, metallo 45x19,8x15,5 cm; 2490 g (in gran parte, base in porfido) Si tratta del trofeo assegnato dal Centro Studi di Cultura Economia e Divulgazione del Cinema ad Andrea Rizzoli l'8 luglio 1976 per "il determinante contributo dato all'affermazione del cinema nazionale con la produzione o la distribuzione di film italiani di eccezionali (sic) validità spettacolare e di riconsciuti requisiti artistici da AMICI MIEI, a L'ANATRA ALL'ARANCIA, BLUFF / DUE CUORI UNA CAPPELLA, IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI / SCANDALO, MARCIA TRIONFALE, IL COMUNE SENSO DEL PUDORE" Il modello della statua è la Vittoria Alata realizzata a Roma, intorno al 1850, dall'argentiere Angelo Giannotti riprendendo una celebre tipologia classica (C. G. Bulgari, Argentieri, Gemmari e orafi d'italia, volume primo, Roma, 1987, p. 524, n. 562)
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Lotto 34 Filippo Pacetti (attivo tra il 1809 e il 1857) Lampada da biblioteca con efebo alato, 1815 Argento 800 42x32x14,2 cm; 1215 g (in parte, riempitivo della base) Lampada da biblioteca in argento, prodotta dall'argentiere Filippo Pacetti in Roma, nel 1815, e completa di ogni parte
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Lotto 35 Perugia Lucerna, 1770 circa Argento, altri metalli, tessuto 104x41,5x25,5 cm La famiglia Castiglioni, di origine lombarda ma molto ramificata anche nel centro Italia. Il ramo di Cingoli (Macerata) diede i natali a papa Pio VIII, al secolo Francesco Saverio Castiglioni (1761-1830) L'oggetto non è stato pesato in ragione della preponderanza della zavorra della base.
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Lotto 36 Parigi, 1819 Coppa in argento con coperchio a due anse Argento 950 25x20,5x15 cm; 615 g Coppa in argento con coperchio a due anse a forma di libellula antropomorfa, coperchio con presa a forma di farfalla, fianco lavorato con scene di giochi di amorini di gusto neoclassico
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Lotto 37 Venezia, 1820-1830 circa Coppa Argento 36x16,5x14 cm; 1275 g Coppa in argento con coperchio a due anse a forma di serpenti, parte superiore apribile
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Lotto 38 Italia, ultimo quarto del XX secolo Cornice con piede Argento 925 lavorato a sbalzo 40,5x30,5x1,5 cm
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Lotto 39 Birmingham, 1917 (?) Cornice con piede Argento Sterling, vetro, legno e tessuto 28,8x21,8x1 cm
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Lotto 40 Italia Cornice, metà del XX secolo Coccodrillo, legno, cartone, vetro 37x31,4x1,8 cm
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Lotto 41 Murano Cornice con specchi decorati, 1960 circa Vetro, metallo, legno 40,5x25,7x4,2 cm
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Lotto 42 Tiffany & Co, New York, 1873-1891 Cestino Argento Sterling 43x25,2x14,5 cm; 720 g Cestino in argento interamente lavorato e traforato, manico centrale fisso, bolli Tiffany & Co. I marchi risalgono al periodo in cui Tiffany è stata diretta da Edward Moore (1873-1891), ma il pattern number (880) consente di risalire alla prima edizione di questo modello, tra il 1856 e il 1860, e probabilmente al 1859, agli albori della guerra di secessione americana. Si legge nell'argento il ricco stile ornamentale di moda in quegli anni nel Sud degli Stati Uniti.
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Lotto 43 William Cripps (attività 1743 -1767) (?) Spargizucchero, 1733 Argento 925 25,3x12,3 cm; 595 g Spargizucchero marchiato con anno di produzione "1733", che appare precoce rispetto alla attività nota di William Cripps registrato presso l'ufficio di saggio di Londra dal 1743). Dato che la combinazione dei marchi di città, titolo e anno risulta congrua con il modello di saggio, potrebbe trattarsi di altro argentiere non ancora identificato o di marchio apposto successivamente alla produzione o anche di produzione imitativa
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Lotto 44 Edward, Edward jr, John & William Barnard (1829-) Cestino portadolci con manico snodato, 1845 Argento Sterling Con manico abbassato: 10,7x40x31,5 cm Con manico alzato: h. 31 1560 g Cestino portadolci in argento interamente lavorato e traforato di forma ovale con bordo e manico snodato, su base a quattro piedini in stile roccaille
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Lotto 45 Voorschoten, Paesi Bassi Cestino, ante 1953 Argento 934 10,5x41,5x29 cm; 1118 g Cestino in argento di forma ovale, due prese, bordo interamente lavorato e traforato, quattro piedini a roccaille.
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Lotto 46 Devecchi, Milano, 1920-1930 circa Cestino portapane Argento 925 10,5x30,5x26 cm; 1160 g Cestino in argento con bordo lavorato a raffigurare un tralcio d’uva
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Lotto 47 Fratelli Broggi, Milano, ante 1934 Legumiera in stile Barocchetto Argento 800 16x29x24 cm; 1650 g Legumiera di forma rotonda, coperchio con presa a pomolo, due piccole prese laterali. Argento 800, con possibile introduzione di lega Broggi
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Lotto 48 Argentiere russo e saggiatore Alexander Ilitsch Jaschinow (1795-1826), San Pietroburgo, 1800; Tiffany & Co, 1940 ca. Zuppiera e piatto Zuppiera: argento 875 dorato. Piatto: Vermeil con placcatura in oro 18 k. Base: legno e velluto Zuppiera: 19,5x24x24 cm; 1675 g Piatto: 1,4x23,5 cm; 580 g Base: 5x30,5,4x30,4 cm Piccola zuppiera di fine argenteria russa dell'ultimo anno di regno di Paolo I, saggiata da Alexander Ilitsch Jaschinow in San Pietroburgo, con bordo lavorato ed inciso, coperchio con presa a forma di aquila, un attacco per manico mobile (mancante). Piatto incongruo Tiffany placcato oro. Base per esposizione