Asta N. 67 - Dipinti Antichi e del XIX secolo
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Lotto 85 Cane da pastore accosciato testa a destra posata sulle due zampe anteriori, marrone oscuro, collare modellato, di Francesco Gallo (prov. non specificata) cm 6x20; fine secolo XVIII
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Lotto 86 Cane mastino, bocca aperta, lingua protesa, testa a sinistra, collare con doppio ordine di punte in ferro bordato in pelo, di Francesco Gallo (prov. Principe di Bugnano) cm 18x25; fine secolo XVIII (coda riattaccata) Accessori: catena in metallo
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Lotto 87 Gruppo di animali, modellati in terracotta raffigurante una pecora, un agnellino e una capretta accosciati in atteggiamento di riposo su di una base di forma irregolare, attribuibile a Francesco Gallo, (prov. Collezione Scuotto)
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Lotto 88 Montone, presentatesi sul suo lato sinistro (dono di Fortunato Perrone il 9 marzo 1949). Altezza cm 17; fine secolo XVIII
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Lotto 89 Cane da pastore seduto, zampe anteriori incrociate, testa voltata in alto a sinistra, bocca aperta, lingua protesa, bianco (?) e marrone chiaro, di Francesco Gallo (prov. collezione Garcia Alvarez) cm 11x20; fine secolo XVIII
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Lotto 90 Vacca dormiente così catalogata da Antonio Perrone: Vacca di corpo bella misura, dormiente, manto bianco con rara positura. Capolavoro di Francesco Gallo. Giacitura di abbandono del sonno, testa a sinistra, arti posteriori abbondonati sulla destra. La coda passa tra i due arti e poggia il fiocco terminale sul posteriore destro. (dono di Francesco Perrone 2 marzo 1949). Completa di una propria base sagomata. cm 13x30; fine secolo XVIII
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Lotto 91 Famiglia di contadini in abiti da festa comprendente un giovane uomo con la moglie, un ragazzino e un neonato in fasce così descritti nel vecchio catalogo: a.“Contadino agiato, testa volta a destra, bocca schiusa a compiacente sorriso mostrante quattro incisivi superiori, chioma castana a larghe ciocche ricciute, semi calvo nella parte frontale, colorito acceso, porro sul basso della guancia destra, simpaticissimo, di Lorenzo Mosca (prov. collezione Vincenzo Catello); b. Contadina benestante mirante a destra orecchini e ciondolo di perle alla collana, capelli biondo oscuro con nastro rosso modellata, bocca chiusa, di Giuseppe Gori (prov. collezione di Donato) c. Piccolo benestante mirante alla sua sinistra ciuffetti biondi accanto alle orecchie, boccuccia schiusa mostrante due incisivi superiori e la lingua, di Giuseppe Gori (prov. dono di Eugenio Catello per le mie nozze d’oro 25 –V -1949); d. Bambino in fasce nelle braccia della madre cui somiglia di Giuseppe Gori (prov. presepe di Alessio Papale) L’uomo vestito in verde con berretto a calza bianca, la donna con bella vestitura dalla gonna azzurra gallonata e il corpetto con le maniche annodate sulle spalle e grembiule a fiori. L’uomo altezza cm 36; la donna altezza cm 37; il ragazzo altezza cm 18; fine secolo XVIII Accessori: cappello, orecchini e collana
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Lotto 92 Cavallo nobile storno (manto) pomellato, al trotto, in legno, bardatura con morso staffa e fibbie in argento finissimamente cesellati, di Nicola Vassallo, (prov. contessina Statella); la sella appoggiata su copertina azzurra con gallone e frangia gialla. Altezza cm 46; fine secolo XVIII
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Lotto 93 Vecchia contadina mirante a destra naso “ngriccato”, sorridente, capelli grigi raggruppati sulla nuca, di Giuseppe Sammartino, (prov. collezione Giusso) seduta su Cavallo Rustico baio scuro al passo, in legno, di Nicola Vassallo (prov. collezione Catello). La contadina con bella vestitura da festa indossa una gonna in seta azzurro carico, un corpetto in seta operata e un grembiule in seta damascata gallonato. Il cavallo è bardato in cuoio ed è sellato con basto alla contadina. La donna altezza cm 35; il cavallo altezza cm 31; fine secolo XVIII Accessori: orecchini e collana a catena in oro (?) a due giri
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Lotto 94 I tre Re Magi, fine secolo XVIII, solo elencati nel vecchio inventario per l’attribuzione e la provenienza: a. Gaspare, il re giovane, di Giuseppe Gori, (prov. Antichità Affaitati) con bel lungo copriabito d’epoca interamente ricamato, su pantaloni di seta verde, corpetto anch’esso ricamato e un mantello rosso (di epoca posteriore) con ricco ricamo lungo i bordi. Altezza cm 39 b. Baldassarre, il re moro, di Giuseppe Gori, (prov. collezione Eugenio Catello) indossante pantaloni di seta grigio-verde, copriabito rosso con ricamo ai bordi e mantello giallo della medesima fattura di quello di Gaspare. Altezza cm 38,5 c. Melchiorre, il re anziano, di Giuseppe Gori (prov. Eugenio Catello), vestito con un bel copriabito avorio ricamato su di un corpetto anch’esso ricamato e pantaloni di seta verdastra, il mantello rosso della medesima fattura dei precedenti. Altezza cm 39 Dopo la Natività i Re Magi (o Maghi) sono i personaggi più importanti nella coreografia del presepe napoletano. Figure mitiche sulla cui identità si discute da tempo cercando riferimenti nei Vangeli. Matteo non dà loro un nome, secondo alcuni sono due, tre o anche dodici. La tradizione li ha configurati in tre e noi così li abbiamo assunti. Gaspare sarebbe partito da Alessandria, Melchiorre che rappresenta l’uomo saggio sarebbe partito con una figlia di nome Melissa e incontratosi con gli altri due uomini saggi insieme avrebbero seguito la Stella Cometa. Baldassarre, con il tempo si sarebbe trasformato in moro anche per rappresentare tre etnie diverse: Gaspare è rosso di capelli come i celtici, Melchiorre è ariano e Baldassarre rappresenta la razza africana. Per altri studiosi raffigurerebbero le tre età dell’uomo. I Magi sarebbero morti in Persia, ma Costante, il figlio di Costantino, avrebbe deciso di inviare quelle che si ritenevano fossero le loro salme da Costantinopoli a Colonia. Il carro che le trasportava si sarebbe rotto vicino Milano e interpretando l’avvenimento come un segno del volere divino fece costruire una chiesa in quel luogo. Da questo momento la leggenda diventa realtà e si materializza in avvenimenti più concreti con la discesa in Italia di Federico Barbarossa che, nel 1164, ordina che le spoglie conservate in questa chiesa vengano trasferite a Colonia dove, solo in parte, sono ancora oggi conservate. Infatti, in epoca a noi molto vicina, nel 1924, su intercessione dell’Arcivescovo di Milano la metà di queste reliquie è rientrata in Italia. Accessori: tre vassoi e una brocca in argento, un cestino in metallo con frutti, i tre cappelli a turbante sormontati da corona
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Lotto 95 Bella Coppia di ricchi Contadini in abiti da festa, fine secolo XVIII, così descritti nel vecchio inventario: a. Giovane contadino, mirante a destra, bocca chiusa, semicalvo, chioma bruna ondulata, porro sulla parte bassa della guancia destra, piedi con calzari scolpiti, starebbe bene accoppiata con il 105 (a cui è stato effettivamente unito per formare questa coppia), di Giuseppe Gori (dono di mio figlio Gennaro per San Riccardo 1946, prov. Collezione Eugenio Catello) indossante una giacca di seta blu, pantaloni rossi, gilet avorio e fusciacca in vita di seta rossa a fasce. Altezza cm 35 b. Ricca Contadina, tipo Principessa Borbone, mirante a destra, bocca chiusa, sorridente, naso diritto, di Giuseppe Gori (prov. Agresti) dalla elegante acconciatura con nastro azzurro modellato che trattiene uno chignon, con bella vestitura dalla gonna di seta blu, corpetto rosso fragola dagli alti polsini di velluto e grembiule in tessuto operato. Altezza cm 34 Accessori: bastone con pomo in avorio, collana di corallo
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Lotto 96 Ragazzo, figlio della precedente coppia somigliantissimo alla madre, mirante a destra, di Giuseppe Gori (prov. collezione Scuotto), nell’antico presepe era abbinato alla coppia di contadini della scheda precedente, con chioma riccioluta e belle mani espressive, vestito con giacca in seta operata azzurro acceso su corpetto avorio a piccoli disegni e pantaloni in tessuto operato giallo. Altezza cm 24; fine secolo XVIII