Lotto 346 | Noè Bordignon (1841 - 1920) Il mese di Maria a Venezia, 1884

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LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - I CAPOLAVORI Sessione unica
giovedì 29 febbraio 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)

Noè Bordignon (1841 - 1920) Il mese di Maria a Venezia, 1884

Noè Bordignon (1841 - 1920)
Il mese di Maria a Venezia, 1884
Olio su tela
73 x 104,5 cm
Firma: in basso a sinistra "N. Bordignon"
Elementi distintivi: al verso, una etichetta con data 23/06/1986 e riferimenti di inventario
Provenienza: Collezione privata, Milano
Bibliografia: “R. Accademia di Belle Arti. Esposizione 1884. Catalogo ufficiale”, Milano, 1884, n. 264; “Esposizione Accademia di Venezia”, Venezia, 1885, n. 98; Fernando Mazzocca, Elena Catra, Vittorio Pajusci, a cura di, “Noè Bordignon 1841-1920. Dal realismo al simbolismo”, catalogo della mostra, Genova, 2021, p. 99
Esposizioni: Milano, Accademia di belle arti, 1884; Venezia, Accademia di belle arti, 1885; Castelfranco Veneto, Museo Casa Giorgione, San Zenone degli Ezzelini, Villa Marini Rubelli, “Noè Bordignon 1841-1920. Dal realismo al simbolismo”, 2021-2022
Stato di conservazione. Supporto: 90% (rintelo)
Stato di conservazione. Superficie: 90% (ridotte cadute e riprese pittoriche)

Allievo dell’Accademia di belle arti di Venezia sotto la guida di Michelangelo Grigoletti e Carl Blass, Noè Bordignon si perfeziona a Roma, dove sperimenta il paesaggio in aperta campagna e si accosta ai temi di genere attraverso l’opera di Michele Cammarano e Filippo Palizzi. Nel corso degli anni Settanta dell’Ottocento lavora per numerose chiese della provincia veneta, tra cui quelle di San Zenone degli Ezzelini, Monfumo e Pagnano d’Asolo e nel contempo realizza scene di vita contemporanea in cui descrive una Venezia popolare e un mondo rurale dalle tradizioni cristiane. Tale profonda religiosità lo rese distante dagli ambienti artistici ufficiali veneziani e in sintonia con la dottrina sociale di papa Leone XIII, ma non gli impedì di ottenere riconoscimenti alle esposizioni internazionali. In questi anni fissa il suo studio in Corte San Marco, un piccolo campo chiuso con un caratteristico pozzo esagonale accessibile da Fondamenta dei Cereri.
Tra le opere qui ambientate figura “Il mese di Maria a Venezia”, presentato all’Esposizione dell’Accademia di belle arti di Milano del 1884 e poi l’anno successivo esposto all’Accademia di Venezia. Nel 1883 era stato presentato all’Esposizione di Milano “Le pettegole”, la cui struttura compositiva anticipa quella del dipinto in esame. In questa seconda opera Bordignon accentua l’aspetto intimistico della sua pittura, raggiungendo una qualità nettamente superiore attraverso la rappresentazione assai più raffinata dei sentimenti. Al gruppo di quattro donne intente in chiacchiere intorno al pozzo della Corte San Marco si sostituiscono le più sobrie figure di due donne con un bambino. L’immagine si anima di dettagli. All’interno delle porte compaiono scene di intimità domestica e sulla destra si radunano le devote con i loro bambini intorno all’edicola della Vergine, che nella prima opera appariva trascurata e abbandonata, mentre ora è decorata con fiori e candele. Una bambina, che si è staccata dal gruppo, prega con le mani giunte seduta sulla base del pozzo.

Teresa Sacchi Lodispoto