Lotto 331 | Antonio Mancini (1852 - 1930) Ritratto di Guido Boggiani, 1895

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LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - I CAPOLAVORI Sessione unica
giovedì 29 febbraio 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)

Antonio Mancini (1852 - 1930) Ritratto di Guido Boggiani, 1895

Antonio Mancini (1852 - 1930)
Ritratto di Guido Boggiani, 1895
Olio su tela
100 x 60,5 cm
Firma: “AMancini” al recto
Data: “95” al recto
Altre iscrizioni: “Ritratto di Guido Boggiani 1861-1901 PITTORE ED ESPLORATORE di Antonio Mancini 1894” sul telaio, non autografa
Elementi distintivi: sul telaio, su etichetta “N 24T PAINTING A. MANCINI"; altra etichetta strappata; sul verso, 4 timbri non leggibili con data “25 FEB 1962”
Provenienza: Veneto Banca SpA in LCA
Bibliografia: "2° Biennale, Mostra mercato internazionale dell'antiquariato", Palazzo Strozzi, Firenze, 1961, stand n. 125 (ill.); G. Matteucci, a cura di, "Panorama pittorico dell'Ottocento italiano", Firenze, 1975, n. 28, tav. 28 (ill.); Aa. Vv., "Catalogo dell'arte italiana dell'Ottocento", n. 14, Milano, 1985, p. 289 (ill.); Maurizio Leigheb, a cura di, "Guido Boggiani. Pittore, esploratore, etnografo. La vita, i viaggi, le opere", Regione Piemonte, 1986, pp. 41 (ill.) e 42; Cinzia Virno, a cura di, "Antonio Mancini. Catalogo ragionato dell'opera", Roma, 2019, vol. 1, cat. 432, p. 280-281 (ill.)
Esposizioni: "2° Biennale, Mostra mercato internazionale dell'antiquariato", Palazzo Strozzi, Firenze, 16 settembre - 16 ottobre 1961, stand n. 125; G. Matteucci, a cura di, "Panorama pittorico dell'Ottocento italiano", Galleria d'Arte Spinetti, 13 settembre - 10 ottobre 1975, n. 28

Stato di conservazione. Supporto: 90%
Stato di conservazione. Superficie: 90%

Come annota Cinzia Virno nel catalogo ragionato dedicato all'artista, l'opera «ritrae il pittore ed esploratore lombardo Guido Boggiani, amico e "factotum" di Mancini, che lo sostiene economicamente e lo aiuta ad esporre le sue opere nel nord Italia. Mancini esegue per lui anche il dipinto noto come Pastorello in ciocie della Collezione Frugone a Genova (cat. 329). In una lettera scritta da Boggiani stesso a Mancini da Stresa il 30 giugno 1884, questo gli chiede un suo ritratto «non in cambio del denaro prestato ... ma del tratto di amicizia che ho adoperato verso di te mandandoti quel denaro, del quale tu non ti devi dare alcun pensiero». Il ritratto di Boggiani fu realizzato anni dopo, con il modello dal vero. Fa riferimento a questo ritratto anche un'altra lettera conservata nell'archivio Mancini. È scritta dalla sorella Emiliana da Sanremo, il 27 marzo 1903 - quando Boggiani è morto da un anno - ad un ignoto destinatario che gliene chiede informazioni: «Egregio Signore / Ho ricevuto ... la di Lei lettera e mi fanno premura di risponderla subito, dicendole che per parte mia non ho mai saputo che il pittore Mancini avesse fatto un ritratto del mio povero fratello Guido Boggiani. Non posso dunque dirle dove si trova questo quadro perché non ho mai saputo che esistesse. La di Lei lettera l'ho subito mandata a mio fratello il Capitano Oliviero Boggiani che è di guarnigione a Novi Ligure... e forse lui potrà informarla meglio di me». L'opera ricompare sul mercato negli anni Sessanta del Novecento e alla mostra mercato internazionale a Palazzo Strozzi a Firenze, nel 1961». La datazione al 1894, come le altre indicazioni poste al verso della tela, non appare autografa (comunicazione di Cinzia Virno del 22 maggio 2021).

Tra il 1894 e il 1895 Boggiani giunge a Roma prima di partire per la Grecia, tra il 12 luglio e il 16 settembre 1895, sullo yacht Fantasia del poeta e giornalista Edoardo Scarfoglio, insieme a D'Annunzio e al suo traduttore Georges Herélle. Viene allora pubblicato, negli Atti della Reale Accademia dei Lincei, (Serie V, vol. III) il Vocabolario dell'idioma Guanà, in cui Boggiani riporta e corregge anche vocaboli raccolti dagli esploratori che lo avevano preceduto. Sempre a Roma, escono sul Bollettino della Società Geografica Italiana (Roma, anno XXIX, vol. XXXII, serie III, vol. VIII), i contributi Delimitazione dei confini fra il Paraguay e la Bolivia e Gli indiani Cainguà dell'Alto Paranà (Misiones), nonché, per i tipi di Loscher il suo lavoro principale, Viaggi di un artista nell'America Meridionale. I Caduvei (Mbayà o Cuaicurù). I passaggi romani sono testimoniati anche da almeno due suoi dipinti, Ulivi a Tivoli e Campagna romana (Leigheb 1986, catt. 63 e 66). E proprio nella Città eterna, con ogni probabilità Mancini lo ritrasse.

All'esploratore sono dedicate, ad Asuncion, in Paraguay, la strada principale ed il Museo Arqueológico y Etnográfico Guido Boggiani.

Ringraziamo Cinzia Virno per il supporto dato alla catalogazione dell'opera.