Lotto 6 | Anna Shamira Minozzi (1968) L'Emiro Abdel Khader, 2014

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LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II - PARTE PRIMA Sessione unica
martedì 27 febbraio 2024 ore 18:00 (UTC +01:00)

Anna Shamira Minozzi (1968) L'Emiro Abdel Khader, 2014

Anna Shamira Minozzi (1968)
L'Emiro Abdel Khader, 2014
Acrilico, foglia d'oro e cristalli Swarovski su tela
39 x 49 cm
Firma: "Shamira" al recto
Provenienza: lo studio dell'artista; Veneto Banca SpA in LCA
Esposizioni: Salone Internazionale del Libro, Algeri, 2017
Stato di conservazione. Supporto: 95%
Stato di conservazione. Superficie: 95%

Anna Shamira Minozzi è un’artista italiana ispirata dalla calligrafia islamica, su cui basa molte delle sue composizioni. Ha esposto, tra l'altro, ai Musei Capitolini in Roma, al Barbican Centre di Londra (Olimpyc Fine Arts 2012), al Museo d’Arte di Pechino, ad Abu Dhabi in occasione del semestre di presidenza italiana al Consiglio dell'Unione europea, all'Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, alla Accademia Carrara a Bergamo, a Castel dell'Ovo a Napoli, alla Camera dei Deputati. Sue opere sono conservate presso le moschee di Venezia e di Catania. Al centro dei suoi interessi c'è il dialogo tra Cristianesimo e Islam.
Il dipinto in asta, presentato al Salone Internazionale del Libro ad Algeri nel 2017, è stato pensato dall'artista come un omaggio alla Algeria, attraverso la figura dell'Emiro Abdel Kader (1808–1883), eroe dell'indipendenza nazionale, pensatore e letterato. Kader è una figura di spicco anche per il dialogo tra i popoli: durante il suo esilio a Damasco, salvò la vita di 1200 cristiani della città, dall'aggressione di alcuni estremisti musulmani dell'epoca.
Nel dipinto, appaiono elementi islamici ed anche berberi, come le lettere dell'alfabeto Tifinagh, la scrittura dei Tuareg. La mano di Fatima - all'interno si legge calligrafata la frase "Dio è bello e ama la bellezza" - è uno dei simboli raffigurati nello stemma dell'Algeria, mentre l'Emiro a cavallo con la spada simboleggia il potere religioso e la giustizia. La mezza luna con la stella, che appare nella bandiera dell'Algeria, è composta con la frase della Shahada, la professione di fede Islamica. Alcune gazzelle stilizzate con la frase della Bismillah ("Nel nome di Allah") vogliono ricordare le iscrizioni rupestri di epoca preistorica che si trovano nel sud est dell'Algeria. Diverse scritture calligrafiche fanno riferimento all'arte islamica che si sviluppò nel paese in stile moresco e ottomano. La Bismillah disegna anche i contorni del profilo di una città algerina per sottolineare la spiritualità di questo paese: la farfalla ne indica la bellezza e la delicatezza, la rosa ne esprime la raffinatezza e la poesia. Altre figure rappresentate nel quadro sono il falco, sinonimo di fierezza, intelligenza e simbolo della caccia e il dromedario, considerato secondo la tradizione araba, sinonimo di sobrietà, resistenza, rapidità e adattamento alla vita del deserto.
Una copia su lastra di acciaio del dipinto in asta è stata donata all'erede di Abdel Kader.