Lotto 52 | AUTORI VARI - Circulo de piedra, 1971

Studio d'Arte Borromeo - Via Piave 3/B, 20030 Senago
ASTA N.185 - ARTE MODERNA & CONTEMPORANEA Prima Sessione
mercoledì 6 dicembre 2023 ore 10:00 (UTC +01:00)

AUTORI VARI - Circulo de piedra, 1971

AUTORI VARI
Circulo de piedra, 1971

Cartella contenente poema di Carlos Franqui, poeta e attivista cubano, un vinile di Luigi Nono 'Y entonces comprendiò' edito da Ricordi e 15 litografie di Valerio Adami, Alexander Calder, Jorge Camacho, Augustin Càrdenas, César, Corneille, Errò, Asger Jorn, Piotr Kowalski, Wifredo Lam, Joan Miró, Eduard Pignon, Paul Rebeyrolle, Antoni Tàpies e Emilio Vedova, ciascuna recante firma e numerazione (Esemplari 67/125) a matita al fronte e ciascuna completa del proprio folder originale
Litografie cm 56,5x45
Firma di Carlos Franqui e numerazione (Esemplare 67) a matita sul colophon
Entro cofanetto rigido originale

Note
Editore: Giorgio Upiglio Grafica Uno, Milano
Edizione complessiva di 125 copie in numeri arabi e XXV copie in numeri romani

'L’avventura Circulo de piedra nacque grazie all’amicizia con Carlos Franqui, che mi fu presentato da Wifredo Lam. Ero a Cuba, nel 1967, in piena guerra fredda, mi ricordo che c’erano i cannoni sotto il mio albergo. Tutti gli amici di Carlos, tra cui quasi tutti gli artisti che avrebbero poi dato vita al Circulo de piedra tre anni dopo, erano all’Havana nel 67 per il congresso Salon de Mayo. Mi ricordo Jorn, Lam, César, Tàpies, mia moglie Rita Gallè, Calder, Adami, il critico Guido Ballo. In quella circostanza conobbi Fidel Castro, cui regalai un esemplare della mia edizione fatta con Lam Apostroph’ Apocalypse (..).
Ciò che m’interessa rimanga del circulo de Piedra è il comune spirito di famigliarità con Carlos Franqui, mio e di tutti gli artisti, negli anni dell’esilio da Cuba. La cartella nasce senza uno scopo commerciale ben preciso e neppure c’è un’ unione tra gli artisti ad un movimento.
Essa nasce anche per sostenere economicamente Carlos ed è il motivo per cui gli ho lasciato una parte della tiratura. La cartella è un progetto che – come puoi immaginare – è costato molto anche per gli artisti coinvolti, ma l’entusiasmo verso il nostro lavoro ci ha portato a sostenere le spese dell’edizione e ad ognuno dei 15 artisti è stato lasciato un esemplare dell’opera, come ricordo del comune progetto. Mirò fu stampata da Maeght a Saint-Paul-de-Vence, Jorn da Bramsen a Parigi, Calder lo stampai io, perché si trovava a Milano per la mostra allo Studio Marconi; Vedova, Tàpies, Adami, Lam e tutti gli altri furono stampati a Milano in Via Fara 9. La cartella rimane un raro esempio di stampa diretta su pietra, oggi troppo complessa da rifare per la mancanza degli inchiostri pigmentati e grassi di allora e la corretta granitura delle pietre o dello zinco litografico' (tratto da un testo di Giorgio Upiglio)