Lotto 35 | Tommaso Maria Mamachi (Chio 1713 - Tarquinia 1792), Dibattito sull'autorità del papa - Arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà

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500 anni di autografi Sessione unica
giovedì 14 settembre 2023 ore 18:00 (UTC +01:00)

Tommaso Maria Mamachi (Chio 1713 - Tarquinia 1792), Dibattito sull'autorità del papa - Arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà

Tommaso Maria Mamachi (Chio 1713 - Tarquinia 1792)
Dibattito sull'autorità del papa - Arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà
Due lettere autografe firmate
Due pagine in-4
Tre pagine in-4

Firma/data: (Santa Maria sopra) Minerva Roma 22 febbraio 1777
(Santa Maria sopra)Minerva Roma 9 marzo 1776

Stato di conservazione: discreto (lacuna centrale in corrispondenza della firma "Fra Tommaso Mamachi" di cui lede l'iniziale e una parola del testo; macchia di umidità)
Numero componenti del lotto: 2

Insieme di due importanti lettere autografe firmate dell'erudito domenicano, professore di Fisica alla Sapienza di Roma, e direttore della Casanatense, indirizzate all'Arcivescovo di Torino Francesco Luserna Rorengo di Rorà (1732-1778) circa la sua attività di polemista in difesa della Santa Sede. Chiamato а Roma, insegnò nel collegio di Propaganda Fide (1740), fu Segretario della Congregazione dell'Indice (1779) e Maestro dei Sacri Palazzi (1781), continuando la sua attività di polemista ed erudito. '(Santa Maria sopra) Minerva Roma 22 febbraio 1777'. Due pagine in-4. Il corrispondente ha gradito il suo lavoro. "Del resto ella ben vede se con tutta somnissione, e volentieri mi adatto a quanto mi si ordina da superiori e a quali rischi mi esponga per obbedir loro, e come a qualunque costo e di fatica e di salute mi assuma per la verità e per la giustizia delle incombenze, che sovente mi sembrano superiori alle mie forze". Minerva Roma 9 marzo 1776'. "Io stimo moltissimo codesti signori dell'Università di Turino e il loro così, pel mio libro, vantaggioso giudizio mi dà coraggio maggiore per proseguire a lavorare con allegria...L' assicuro che io, senza punto badare alle ciarle, che si vanno spargendo, tirerò innanzi a scrivere con vigore. Ella lo vedrà dagli effetti. Le cialre si fanno principalmente in Roma però moltissimi sono, saranno miei avversari, e piuttosto che lasciarsi superare dalla forza della verità saranno per Febronio, come lo sono pel Contini..". Firmato F. Tommaso M. Mamachi. Tre pagine in-4.
La propria opera a cui fa riferimento nelle lettere è la 'Epistolae ad Just Febroniumde ratione regendae christianae reipublicae deque legitima Romani Pontificis potestate' - edita a Roma fra il 1776 e il 1778 - scritta in opposizione alle teorie di Johann Nikolaus von Hontheim (noto con il nome di Giustino
Febronio) vescovo ausiliare di Treviri, autore del 'De Statu Ecclesiae et legittima Potestate Romani Pontificis liber singularis reuniendos dissidentes in Religione Christianos compositus' (1763) il cui scopo consisteva nel riavvicinare la Chiesa Protestante a quella Cattolica abolendo l'antica autorità del Papa.