Lotto 54 | Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Inverno Statua in pietra (h. cm 1

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ASTA 606: ARREDI E DIPINTI ANTICHI I SESSIONE
martedì 28 marzo 2023 ore 15:00 (UTC +01:00)

Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII Inverno Statua in pietra (h. cm 1

Scultore veneto, prima metà del secolo XVIII
Inverno
Statua in pietra
(h. cm 183) (difetti)

Il personaggio barbuto, dal volto smagrito su cui risaltano gli intensi occhi scavati, dalla postura sofisticata e serpentina, avvolto in una veste dal panneggiare vigoroso e roteante, è una personificazione dell’Inverno, come desumibile dall’aspetto senile e pensoso, dalla folta barba e dallo scaldino, il pentolone forato per contenere i carboni, adagiato ai piedi.
Avvicinabile, per le forme affusolate e la fluenza della barba, all’Inverno nel giardino di Palazzo Bonaguro a Bassano del Grappa attribuito a Paolo Callalo (Venezia 1655 - 1725) (De Vincenti 2014, p. 73), questa sofisticata scultura si allinea perfettamente al virtuosismo plastico ed espressivo della statuaria veneziana dei primi anni del Settecento, con riferimenti anche alle opere di Giovanni Bonazza (La Sera, San Pietroburgo, giardino d’estate; Semenzato 1958-1959, p. 298), Francesco Bonazza (San Simeone, Venezia, chiesa di San Trovaso; Guerriero 2009, p. 223) e Antonio Bonazza.

Giancarlo Gentilini e David Lucidi

Per confronto si veda:
- C. Semenzato, Giovanni Bonazza, in “Saggi e Memorie di storia dell'arte”, 2, 1958-1959, pp. 283-314. - Simone Guerriero, Per un repertorio della scultura veneta del Sei e Settecento. I, in “Saggi e Memorie di storia dell'arte”, 33, 2009, pp. 205-292.
- M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete, Venezia 2014.

-EN

Venetian sculptor, first half of the 18th century. Winter, stone statue (h. cm 183) (defects)

The bearded character, with a gaunt face over which intense hollowed-out eyes stand out, with a sophisticated, serpentine posture, wrapped in a robe of vigorous, swirling drapery, is a personification of Winter, as inferred from his senile, pensive appearance, his thick beard, and the warmer, the perforated pot to hold coals, lying at his feet.
Approximate in its tapered forms and flowing beard to Winter in the Garden of Palazzo Bonaguro in Bassano del Grappa attributed to Paolo Callalo (Venice 1655 - 1725) (De Vincenti 2014, p. 73), this sophisticated sculpture aligns perfectly with the plastic and expressive virtuosity of early 18th-century Venetian statuary, with references also to the works of Giovanni Bonazza (La Sera, St. Petersburg, summer garden; Semenzato 1958-1959, p. 298), Francesco Bonazza (San Simeone, Venice, church of San Trovaso; Guerriero 2009, p. 223) and Antonio Bonazza.

Bibliography for reference:
- C. Semenzato, Giovanni Bonazza, in “Saggi e Memorie di storia dell'arte”, 2, 1958-1959, pp. 283-314. - Simone Guerriero, Per un repertorio della scultura veneta del Sei e Settecento. I, in “Saggi e
Memorie di storia dell'arte”, 33, 2009, pp. 205-292.
- M. De Vincenti, Scultura nei giardini delle ville venete, Venezia 2014.