Lotto 6 | Calamaio con putti inginocchiati

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ASTA 242 - CUPRUM. BRONZETTI DAL XIV AL XIX SECOLO ASTA 242 - CUPRUM. BRONZETTI DAL XIV AL XIX SECOLO
mercoledì 14 dicembre 2022 ore 15:30 (UTC +01:00)

Calamaio con putti inginocchiati

NICCOLÒ ROCCATAGLIATA (Genova, 1593 - Venezia, 1636), BOTTEGA DI


Calamaio con putti inginocchiati

Bronzo patina nera, consunzioni. 15 x 11 x 10 cm

Il piccolo calamaio qui studiato presenta corpo centrale tripode e coperchio sempre triangolare con "presa" a guisa di Minerva.

Sulle tre facce del corpo centrale figurano altrettante teste grottesche di leoni alati, ognuna delle quali affiancata da una coppia di putti inginocchiati. Sulla testa dei putti si intuisce una composizione di frutti o fiori.

Sulle tre facce triangolari del coperchio, subito sotto i piedi della Minerva, tre quartieri trapezioidali a buccia di arancia.

Questo oggetto da scrivania presenta anche internamente il porta inchiostro in piombo, abitualmente mancante in oggetti di questo tipo.

Tutto il repertorio decorativo di questo piccolo monumento da tavola rimanda alla produzione tardo rinascimentale della bronzistica padovana. In particolare amorini siffatti sono abitualmete assegnati alla produzione di Niccolò Roccatagliata (attivo 1593-1636), ultimo dei grandi manieristi i cui modelli furono replicati anche nel corso del secolo successivo dalla sua priolifica bottega.

Per confronti si vedano il candeliere e i due calamai del Museo del Palazzo di Venezia a Roma, descritti ai numeri 147-148-149 del catalogo quali imitatori dei Roccatagliata.

Anche il materiale bronzeo e la sua lavorazione rimandano a manufatti risalenti al tardo XVI secolo e più facilmente ai primi decenni di quello
successivo.

Si conclude che il calamaio studiato può essere attribuito alla bottega di Niccolò Roccatagliata e collocato presumibilmente al secolo XVII.

Bibliografia di confronto:
Museo Nazionale del Palazzo di Venezia: sculture in bronzo, a cura di P. Cannata e M.G. Barberini, Roma 2011 pp. 128-129.