Lotto 66 | Nicola Malinconico (Napoli, 1663 – Napoli, 1726), San Guglielmo d’Aquitania

Telearte - Piazzale Ammiraglio Bergamini 10, 00136 Roma
Fine Paintings Fine Paintings - Prima Sessione
giovedì 3 novembre 2022 ore 16:00 (UTC +01:00)

Nicola Malinconico (Napoli, 1663 – Napoli, 1726), San Guglielmo d’Aquitania

Nicola Malinconico (Napoli, 1663 – Napoli, 1726), San Guglielmo d’Aquitania In questa tela vediamo il santo Guglielmo d’Orange, più noto come San Guglielmo d’Aquitania, in meditazione davanti al crocifisso; il protagonista è accompagnato da putti che sorreggono le armi che in santo indossava con cui combatteva Baschi e Mori, poi deposte per ritirarsi ad una vita in preghiera, al servizio di Dio. L’atmosfera del quadro ci rimanda alle suggestioni atmosferiche e all’impianto compositivo del Solimena, di cui il nostro artista è senz’altro debitore. Come spesso accade per i pittori napoletani, è a Di Dominici che dobbiamo quasi tutto ciò che sappiamo sul Malinconico, figlio d’arte cresciuto nella bottega di Andrea Belvedere e all’ombra delle innovazioni di Luca Giordano e di Massimo Stanzione; inizialmente la sua produzione era dedita alle composizioni di nature morte con vasi di fiori, nella maturità invece si apre a soggetti più vari, perlopiù devoti. Nel 1693 è a Bergamo, per una delle sue più importanti commissioni: la decorazione della chiesa di Santa Maria Maggiore; resterà in città fino all’anno seguente, quando farà ritorno a Napoli. Nell’ultima fase della sua produzione guarderà molto all’esperienza napoletana dei grandi protagonisti del barocco emiliano quali Domenichino, Reni e Lanfranco, ma presterà attenzione anche alle sperimentazioni cortonesche e agli studi dei suoi colleghi Maratti e De Matteis. Olio su tela, cm est. 148.5x118, int. 131x100