ASTA 115 - ARTE ASIATICA, AFRICANA E PRECOLOMBIANA ASTA 115 - ARTE ASIATICA, TRIBALE E PRECOLOMBIANA
giovedì 23 giugno 2022 ore 12:00 (UTC +01:00)
GIOGO IN PIETRA Messico, cultura classica di Veracruz, 550-950 d.C.
GIOGO IN PIETRA
Messico, cultura classica di Veracruz, 550-950 d.C.
Il giogo ha forma classica a forma di ferro cavallo, la pietra scolpita per la resa della raffigurazione stilizzata di un rospo.
42 x 36 x 13,5 cm
Provenienza: antica collezione di Ricardo Hecht Otcha; Galerie Le Corneur Roudillon, rue Bonaparte 1958; collezione della signora B.D.M.; Bretagne-Encheres, Rennes, 16 maggio 2006, lotto 321; collezione privata italiana.
Questo giogo è uno splendido e raro esemplare di manufatto utilizzato in quei rituali che seguivano la partita del gioco della palla nella cultura messicana nell'area dell'attuale stato di Veracruz.
Già praticato dagli Olmechi, questo gioco si svolgeva utilizzando una pesante e durissima palla di caucciù, e per questo gli atleti indossavano ginocchiere e cinture di pelle per attutire il suo impatto sul corpo. I gioghi in pietra riproducevano dunque quelle cinture, e non è impossibile che il più forte tra i giocatori indossasse questo pesante manufatto nei rituali successivi.
Ne esistono di semplici, ma i più ammirati sono senza dubbio quelli lavorati, spesso con una decorazione che fa riferimento ad animali dalla forte valenza simbolica, come per l'appunto il rospo.
Gli incontri avevano essi stessi un forte significato simbolico e politico, e di solito alla fine della partita alcuni dei giocatori venivano decapitati in un sacrificio sanguinolento.
Gli europei conobbero questo gioco della palla nel 1528, allorché si svolse una partita in onore di Carlo V tra giocatori messicani inviati in Spagna da Hernán Cortés. L'evento colpì molto gli astanti, e ne è rimasta memoria grafica in alcuni dipinti di Christoph Weiditz.







